Bentornati mangiatori di pizza, amanti delle tradizioni culinarie italiane e di quella per eccellenza, sempre la pizza, che sì parte da Napoli ma attraversa il nostro stivale cambiando di colore, di gusto e di forma ma restando sempre uno dei cibi più gustosi del mondo.
E allora visto che il freddo non passa, che siamo a marzo ma sembra ancora gennaio, io oggi vi porto con me a caccia di primavera e di sole, e vi porto ancora in un’isola ma questa volta nell’isola dove il mare fa da unico padrone fra insenature, scogliere e spiagge paradisiache, e dove la tradizione e la cultura locale si differenziano in un modo unico ed affascinante.
Sì perché la Sardegna è quasi un mondo tutto a sé dove il dialetto diventa una vera e propria lingua, dove città come Alghero ci riportano alle antiche dominazioni catalane e dove la natura esplosiva ha disegnato fantastici tratti costieri come la Costa Verde, con la spettacolare spiaggia di Piscinas una sorta di deserto di dune che corrono fino all’acqua color cristallo del mare, o la famosissima Costa Smeralda, dove fra Porto Rotondo e Porto Cervo vi aspettano spiagge bianchissime e tante celebrità, o ancora come il Golfo degli Aranci, caratterizzato da suggestive calette, dall’isola di San Pietro e dal suggestivo Capo Figari.
Ma la tradizione sarda abbraccia ovviamente anche il nostro cibo preferito, qui infatti la pizza viene chiamata panada ed è una sorta di torta salata morbida, fatta con pasta spessa e farcita con diverse verdure, come melanzane, zucchine e funghi, carne d’agnello, pesce, soprattutto anguille, e formaggio.
La panada ha un’antichissima storia, pensate infatti che questa deliziosa variante della pizza tradizionale ha origini nuragiche e quindi millenarie.
Inizialmente, la panada era considerata la base dell’alimentazione pastorale ed era pasta ripiena di uva passa e carne condita, col passare degli anni poi, soprattutto dopo l’invasione degli spagnoli, la panada fu elaborata sia nella forma, divenne più piccola, sia nei contenuti, furono aggiunti il pesce e i legumi.
Ma il popolo sardo non amò le innovazioni portate dagli spagnoli e così eliminò tutti gli ingredienti di importazione e vi aggiunse invece un ricamo sulla pasta. La panada divenne così un cibo per i giorni di festa o da offrire alle persone di riguardo.
Oggi la panada è una pizza soffice e deliziosa ripiena di vari tipi di carne, verdure e formaggi, cotta nel forno a legna e poi condita con un filo di olio extravergine di oliva bollente.
Se avete già l’acquolina in bocca e avete deciso di partire, ecco qualche dritta per organizzare il vostro viaggio in Sardegna:
Guida di viaggio della Sardegna
(Foto: Empanada, foto di Enrique Edans)
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