Torna di attualità il vertiginoso aumento dei prezzi che, dopo aver dato numerosi segnali d’allarme nei mesi passati, oggi lanciano un nuovo sos.
Rispetto allo stesso mese del 2007, secondo le rilevazione dell’Istat i prezzi sono saliti del 3,6%, rispetto al 3,3% di solo un mese fa. Tra gli aumenti più clamorosi che hanno determinato questo dato, ci sono senza dubbio i rincari a benzina e gasolio, che registrano rispettivamente +10,9% e +26,2% su base tendenziale annua, seguiti a ruota da pane e pasta, con il primo che aumenta del 12,9% e la seconda che fa segnalare un’impennata del 20,4%.
La Coldiretti, a completare i dati Istat, pubblica le sue proiezioni che vedono i consumi di pane e pasta diminuire del 5,5% e del 2,5%.
Sempre la Coldiretti contribuisce a mettere a fuoco la situazione: il congelamento del prezzo del grano, fermo da inizio anno, dovrebbe aver favorito il calo del prezzo del pane, ma il passaggio del cereale dal campo alla tavola fa registrare un aumento del 1066%, e così quello del latte, che dalla stalla alle case dei consumatori quadruplica il suo prezzo.
Assieme alle cifre, cominciano ad arrivare anche le reazioni dei settori coinvolti e le prime contromosse. Se il leader del Partito Democratico parla di ‘allarme sociale’, i sindacati invocano misure rapide a tutela di lavoratori e consumatori, chiedendo anche la revisione delle accise che, ormai ingiustificate per la loro maggior parte, incidono in maniera determinante sui costi di carburante. Il governo, invece, parla di ‘priorità della crescita in un rigoroso sistema di controllo della finanza pubblica’.
Redazione Pizza.it
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