Progetto 916 Experience

L’extravergine italiano avrà la Carta d’identità

Ma cos’è il progetto 916 Experience?

Sono in molti a chiedersi quali siano le finalità di questo progetto il cui segno distintivo è rappresentato da un numero.

Ed palpabile la curiosità di quanti si chiedono cosa abbia spinto nomi del calibro di Cristina Bowerman, Roy Caceres, Fabio Ciervo, Francesco Apreda e Daniele Usai, alcuni chef molto noti del panorama italiano internazionale, a proporsi come “testimonial” dell’iniziativa.

Anzitutto va detto che il progetto 916 Experience è un programma di iniziative in cui chef e locali aderenti verranno coinvolti in diverse operazioni, fra cui la realizzazione di menù speciali, completamente dedicati all’olio, e che rappresenta la logica conseguenza del progetto “L’Extravergine 916“, che fa della varietà e della tracciabilità degli olii, oltre alle diverse peculiaritàorganolettiche, i suoi valori identitari

Perchè nasce il progetto L’Extravergine 916“?

Sappiamo tutti che la produzione di olio Extravergine di oliva, nel 2014, è diminuita in misura drastica a causa del clima avverso e di alcuni parassiti come la mosca olearia e la tignola; per cui qualcuno ha ben pensato di correre ai ripari dando vita così al progetto “L’Extravergine 916; che prende il nome proprio dal peso specifico dell’olio.

L’Extravergine 916 intende promuovere in modo trasparente la cultura dell’olio di oliva extravergine 100% italiano, e a tal proposito sarà istituita la “carta d’identità”, che racconterà la storia del frantoio e dell’olio extravergine dall’oliveto fino all’utilizzo in cucina, ripercorrendone le fasi salienti relative alla coltivazione e alla raccolta delle olive, frangitura e stoccaggio.

L’Extravergine 916 è viaggio di sensazioni, dove la scienza si coniuga con l’esperienza e la gastronomia si fonde con tutte quelle tradizioni millenarie che solo un paese come l’Italia è in grado di offrire.

Il progetto nasce dalla nostra passione per il cibo e per la cultura – afferma Iolanda D’Amato, presidente & co-founder della società 916 FBE – vogliamo restituire all’olio la sua specificità invitando a sperimentare e a conoscerne tipologie diverse. Vorremmo ripercorrere la strada che ha tracciato il vino qualche anno fa. Ogni vitigno racconta la sua storia, così come ognuno degli uliveti e delle numerose cultivar italiane. Grazie alla tecnologia possiamo garantire ai nostri clienti la completa tracciabilità della filiera; crediamo infatti che avvicinare il produttore e il consumatore, sia il modo migliore per raccontare questa storia

COMUNICATO STAMPA

L’EXTRAVERGINE 916
La selezione dei migliori oli italiani al servizio della grande cucina.
Un approccio moderno all’extravergine, anche i  grandi Chef  condividono la filosofia degli oli con la carta d’identità.

916 è il peso specifico dell’olio extravergine d’oliva, e da qui nasce “L’Extravergine 916”, una nuova realtà altamente innovativa che fa della varietà e della tracciabilità i suoi valori identitari.
Avvalendosi della collaborazione con Asso.Frant.o.i, Associazione Frantoi Oleari Italiani, diramazione ufficiale di Confagricoltura, L’Extravergine 916 ha come obiettivi primari la selezione dei migliori oli extravergini di oliva italiani e la divulgazione al consumatore delle diverse peculiarità organolettiche, nutraceutiche e salutistiche del prodotto in modo tale che l’acquisto, tramite l’on line retailer, diventi sempre più consapevole.

Gli esperti di L’Extravergine 916 dunque, a seguito di un’attenta analisi, scelgono con cura i frantoi, seguendo tutti i processi produttivi e verificando il rispetto dei vari parametri di eccellenza. Ogni varietà di oliva ha un proprio preciso profilo sensoriale, la cui composizione e il gusto dipendono molto dal terreno, dalla sua qualità, dal clima ma anche dalle tecniche di raccolta delle olive, dalla loro lavorazione e conservazione oltre che dal loro imbottigliamento.

In un olio extravergine di vera qualità tutte queste fasi devono essere rese trasparenti, tenendo traccia dei vari passaggi che portano l’oliva dal moggio direttamente alla tavola. Per risalire a tali informazioni, i diversi oli selezionati da L’Extravergine 916 hanno uno specifico CDIF OEVO, ovvero la propria “carta d’identità del frantoio”, (progetto finanziato dall’Unione Europea), una sorta di documento di riconoscimento che accompagna ogni bottiglia e ne racconta la storia. La promessa di 916, infatti, è quella di garantire l’intera filiera: dal coltivatore alla tavola. La numerazione delle etichette permette, attraverso un codice univoco, di ripercorrere il percorso dell’olio extravergine passo dopo passo, trasformando la tracciabilità in uno strumento concreto per la tutela del consumatore. In un modo semplice e chiaro è possibile verificare i contenuti delle analisi fatte su ogni tipologia di olio extravergine di oliva, e sapere per questo da dove provengono i frutti, quali sono i parametri analitici, primo tra tutti quello di acidità, e anche quelli sensoriali.

Il rapporto tra produttore e cliente finale, grazie a L’Extravergine 916, si fa più stretto e colloquiale, consentendo a chi acquista di portare a casa un prodotto di cui si fida e che, soprattutto, è in grado di conoscere meglio. Questo innovativo progetto, infatti, vuole valorizzare la cultura dell’olio extravergine italiano, a fronte di una generale carenza di informazioni nel settore, che pure costituisce un immenso patrimonio per la nostra economia agricola, in un Paese, unico al mondo, che può contare produzioni autoctone in ogni regione.

“Il progetto nasce dalla nostra passione per il cibo e per la cultura – afferma Iolanda D’Amato, Presidente & Co-founder della società 916 FBE –  vogliamo restituire all’olio la sua specificità invitando a sperimentare e a conoscerne tipologie diverse. Vorremmo ripercorrere la strada che ha tracciato il vino qualche anno fa. Ogni vitigno racconta la sua storia, così come ognuno degli uliveti e delle numerose cultivar italiane. Grazie alla tecnologia possiamo garantire ai nostri clienti la completa tracciabilità della filiera; crediamo infatti che avvicinare il produttore e il consumatore, sia il modo migliore per raccontare questa storia”.

Gli oli selezionati e firmati L’Extravergine 916 portano in tavola un senso di appartenenza tutto italiano, e  una possibile sperimentazione in cucina che consente di variare l’uso delle diverse tipologie tra carni rosse e pesci alla griglia, zuppe calde o fredde, insalate e pinzimoni. Un ventaglio composito di aromi e sapori che raccontano la storia d’Italia, capaci di soddisfare tutti i palati, anche i più esigenti.

L’Extravergine 916 pone l’accento sulla versatilità delle varie tipologie di olio capaci di valorizzare e perfezionare un piatto.

Per sensibilizzare sempre più il consumatore all’utilizzo “consapevole” del prezioso ingrediente anche alcuni grandi Chef stanno condividendo questa filosofia: Cristina Bowerman, Francesco Apreda, Roy Caceres, Fabio Ciervo e Daniele Usai hanno sperimentato con piacere, durante vari incontri e showcooking, la selezione dei vari oli per le loro creazioni gourmet.

Assicurandosi che tutti i metodi di raccolta ed estrazione impiegati rispettino le buone pratiche di lavorazione, L’Extravergine 916 protegge, infine, i suoi oli in una bottiglia di vetro scuro mantenuto a temperature costanti, evitando così la luce diretta, il riscaldamento o il congelamento dei prodotti. Il packaging delle confezioni è molto curato e particolare: discostandosi dalla usuale bottiglia, la sua immagine è elegante e raffinata, per poter essere posizionata direttamente in tavola ed essere facilmente riconosciuta.

Attraverso il portale di L’Extravergine 916 (www.extravergine916.com) è possibile consultare le caratteristiche delle varie tipologie di olio, facendo così una scelta più consona alle proprie esigenze, per poi acquistare i prodotti on line. Il piacere del consumatore sarà anche quello di trovare sul sito web delle categorie di oli denominate con vari nomi a seconda del loro uso in cucina come: Bohemien, Casual, Chic e Classic con l’indicazione delle zone di produzione, l’intensità e le diverse certificazioni, come il BIO o il DOP e più in generale la garanzia di una filiera tracciata, certificata direttamente da 916.
In tal maniera anche l’approccio all’uso dell’olio extravergine in cucina sarà differente. Vi sarà una maggiore sensibilità ad abbinare ciascuna tipologia ad ogni piatto per valorizzare meglio il gusto, personalizzandolo ogni volta.

Il consumatore, inoltre, attraverso il portale di L’Extravergine 916, può partecipare attivamente ad una community digitale inserendo opinioni, recensioni e commenti o far tesoro di una delle numerose ricette proposte dagli Chef che collaborano al progetto.

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