Sono questi, secondo un indagine condotta dalla Doxa, i numeri da capogiro prodotti dal piatto italiano più famoso al mondo: la pizza
In Italia ci sono 42 mila pizzerie, circa il 50% sono quelle da asporto.
Gli addetti impiegati sono circa 100.000, di cui il 65% italiani; seguono gli egiziani (20.000), i marocchini e gli asiatici (10.000), mentre gli extraeuropei, in questa speciale classifica, coprono circa 5.000 posti.
Nelle classiche pizzerie italiane vengono consumate la maggior parte delle pizze prodotte, ma, se a queste aggiungiamo le pizze vendute dalle pizzerie da asporto e quelle surgelate acquistate nei vari punti vendita dislocati sul territorio, la quantità di pizze consumate dagli italiani ammonta a quasi 3 miliardi all’anno.
La percentuale di pizze surgelate si attesta all’11% del comparto stesso e fa registrare una quota di penetrazione intorno al 63 per cento.
Il 63 per cento degli italiani considera la pizza un piatto unico; il 17% la abbina ad un antipasto, mentre il 18% ad un dolce.
Circa il 50 % degli italiani ordina la Margherita, farcita con mozzarella fior di latte o di bufala. Posti d’onore per la pizza Napoletana e la pizza con Salame piccante (6%), mentre la Capricciosa e la Prosciutto e Funghi risultano gradite da un italiano su venti (5%).
I dati dicono che i consumatori prestano sempre maggior attenzione alla qualità, e che il più delle volte essa viene associata alla bontà della mozzarella (53%),
del pomodoro (43%), della farina (41%), ad una cottura ottimale (42%), ma anche alla digeribilità dell’ impasto (49%) e alla bravura del pizzaiolo (39%)
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