Qualcuno vorrebbe attribuire la colpa ai napoletani, perchè a loro dire si sono fatti rubare dagli americani l’idea di un Museo da dedicare alla pizza.
Francamente riteniamo che sia un’asserzione ingenerosa nei confronti dei pizzaiuoli napoletani e delle varie associazioni che li sostengono; se c’è infatti chi promuove la pizza nel mondo quelli sono proprio i partenopei. Qualcuno lamenta che essi si spendono soltanto per promuovere la loro pizza, mentre le varietà proposte in italia sono molteplici, e i loro prodotti.
Anche se ciò fosse vero, riteniamo che la strada da loro tracciata vada nella giusta giusta direzione, e chiunque pensi che la pizza italiana non goda del sostegno delle istituzioni, dovrebbe prendersela con chi le rappresenta.
Gli americani insegnano, si sa!
Non a caso il museo della pizza, che ad ottobre aprirà a New York, fa il paio con il National Pizza Day che gli americani celebrano il 9 febbraio, e questi due eventi dovrebbero quantomeno far drizzare le antenne a chi ci governa. Si chiamerà MoPi
E’ risaputo che valorizzare un patrimonio culturale crea indotto e non solo turistico, basti pensare al binomio Germania-Birra, e la pizza italiana ha tutte le carte in regola per essere elevata a orgoglio e vanto nazionale.
Ben vengano dunque gli attestati elargiti ai vari Gino Sorbillo, Enzo Coccia, Ciro Salvo, Fabrizio Marzo ecc.. ( ci scusino i tanti professionsti dimenticati)
Promuovere la pizza italiana con interventi mirati e sostanziosi, vuol dire anche valorizzare le tantissime pizzerie italiane sparse per il mondo, a beneficio del nostro export.
Infatti, se ad esempio un titolare volesse promuovere la propria pizzeria in una ipotetica “guida alle vere pizzerie italiane”, dovrà dimostrare di far uso di almeno questi prodotti italiani: olio, mozzarella, pomodoro e farina.
Pizza.it sta lavorando ad un progetto che prevede appunto una guida che accompagni gli avventori nelle migliori pizzerie italiane di tutto il pianeta.
Per ordinare una qualsiasi pizza a domicilio chiunque può rivolgersi a Domino’s a Justeat ecc..
Chi invece pretende il meglio, cioè una vera pizza italiana, non dovrà fare altro che consultare l’app di Pizza.it
Noi ci crediamo. W la pizza italiana
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