Il corso per aiuto-pizzaiolo che si è svolto a fine novembre, organizzato dal sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è stato una piacevole novità per noi di Pizza.it School. Infatti abbiamo avviato verso una eventuale chance lavorativa ben 16 ragazzi accolti dal G.U.S di Macerata, Servigliano, Falerone, Magliano, e provenienti dalla cosiddetta emergenza che fa capo alla Prefettura di Fermo.
Il nostro docente Giammario Raschini è riuscito, non senza evidenti difficoltà comunicative, a coinvolgere nel mondo, totalmente nuovo per loro, della pizza tra impasti e cotture di ogni genere persone che debbono risolvere problemi piuttosto seri. Dobbiamo dire, con nostra enorme soddisfazione, che l’operazione ha avuto un grande successo perché abbiamo visto questi ragazzi completamente rapiti dalle argomentazioni trattate e abbiamo letto nei loro occhi quel barlume di speranza di cui sono alla ricerca. E quindi questa volta oltre alle nozioni abbiamo affrontato il lato umano della situazione.
Al saggio conclusivo hanno partecipato l’assessore Alberto Maria Scarfini, l’attrice Elisa Ravanesi, lo chef Benito Ricci, il direttore di Pizza.it Umberto Bachetti e, in rappresentanza dei vari G.U.S, Fabiola Abbati, Elisa Scibè, Elisabetta Pagliuca, Francesco Interlenghi
Ecco i nomi dei partecipanti al corso per aiuto-pizzaiolo provenienti da 4 nazionalità diverse: Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Gambia.
Sarr Lamine, Wheed Ulla Darwish, Shabaz Safy, Saddiq Allagul, Amiri Hamidullah, Boner Said, Usmani Safi, Oumar Doumbouya , Ahmad Zia Ghulam Yar, Nosa Ikpia, Friday Orhionkpaiyo, Yousef Solemani, Hameedullah Khwajakhel, Meta Ballde, Soleimani Ayatula, Mamadou Mbengue.
Shabaz Safy
Boner Said
Meta Ballde
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