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avete letto questo Libro ??? e cosa ne pensate ???
questa e' la sintesi di un'esperienza di vita !!!
Dove è più facile aprire un'impresa? In un paese dove si possono fare affari con relativa semplicità. Nella classifica della Banca Mondiale, l'Italia è all'820° posto, dopo il Kazakhistan, la Serbia, la Giordania e la Colombia. Merito della nostra infernale burocrazia. Un giornalista prova a diventare imprenditore. Segue i corsi di primo soccorso, quello antincendio, quello sulla prevenzione degli infortuni. Frequenta commercialisti e avvocati. Informa le "lavoratrici gestanti" dei rischi che corrono - ma solo quelle "di età superiore ad anni 15". E poi c'è l'Asl con tutti i regolamenti sull'igiene e l'obbligo di installare e numerare le trappole per topi (non basta il topicida vogliono fare una statistica?). C'è persino il decalogo che insegna quando bisogna lavarsi le mani. Compra centinaia di marche da bollo, compila (e paga) un'infinità di bollettini postali. Sei mesi dopo e con centomila euro di meno, apre finalmente l'attività: un piccolo negozio di pizza d'asporto. Ma a quel punto si trova a dover fare i conti con i cosiddetti "lavoratori" e con i sindacati. Dopo due anni infernali, chiuderà bottega. L'eccessiva rigidità nei rapporti di lavoro porta a un eccesso di flessibilità? Le leggi troppo restrittive spingono inevitabilmente verso l'economia sommersa e il lavoro nero? Sono i temi di discussione in questi mesi caldi, mentre si parla di riforma della Legge Biagi. Quello di Gigi Furini non è un trattato di economia del lavoro. È il resoconto di due anni impossibili...
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Topic starter
Pubblicato : 30/12/2009 16:17
Caro Pino,
non ho letto il libro e mi riprometto di cercarlo, però scommetto che avanti a noi c'è anche.... che sò.... la Cina ?
Magari proprio quella che a noi manda (è ovvio: perchè c'è chi la compra... ma, intanto, loro la fanno!!!) tonnellate di merdaccia e che ti manda a morte per una colpa da noi considerata "veniale"...
Là è forse (sicuramente) più facile aprire un'impresa...
Mi permetto un consiglio, anzi, dato che ti piace leggere, un suggerimento (pur se sò che non bisognerebbe mai dare consigli non richiesti..., ma, dato che tu mi/ci consigli il tuo titolo...): sfogliati "NO LOGO" , di Naomi Klein, una "ragazzaccia" canadese; è un pò vecchiotto (2000), ma ancora abbastanza attuale.
Senza acrimonia.
Ciao, Buon Anno. Dario.
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Pubblicato : 31/12/2009 01:25
leggerò sicuramente il libro, ma credo che l'autore abbia sicuramente ragione. L'italia è un paese in declino totale, il nostro debito pubblico è salito a 1800 miliardi di euro, il secondo al mondo dopo gli stati uniti( che però sono 350 milioni di abitanti!)i pochi che lavorano devono mantenere 16 milioni di pensionati, 4 milioni di statali + casalinghe bambini, studenti, disoccupati, detenuti. Gli operai delle grandi imprese nel 2009 hanno fatto 36 ore di cassa integrazione ogni 100 lavorate.
L'italia il portogallo e la grecia sono i paesi europei a + alto rischio di fallimento. Il consiglio che dò a tutti i pizzaioli che vogliono mettersi in proprio è di emigrare all'estero dove snche da dipendente hai uno stipendio che in italia in proprio te li sogni.
La camera di commercio ha divulgato i dati sulla durata delle attività.
Il 50 % non arriva ad un anno e solo il 10% arriva a 10 anni.
Se devi investire in italia tanto vale andare al casinò e scommettere alla roulette sul rosso o il nero.
Speriamo in un 2010 migliore, ma soprattutto di ripresa. [31] [31]
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Pubblicato : 31/12/2009 12:14
si ne ho sentito parlare di questo libro che racconta il balzello burocratico
che ha dovuto patire questo profano imprenditore ,,,che si tuffa ,,,,ingenuamente nel pazzo mondo delle pizze.
Una verita,,anche berlusca aveva detto che avrebbe dato slancio all'economia ,,e semplificato la burocrazia ,,,,,,,,,,,,si quella penale di giustizia con il lodo ,,ha fatto un bel lavoro , [42] [42] [42] [42] [42]
l'italia o cio che ci resta ringrazia ,, [31] [31] [31] buoin 2010 a tutti
i lavoratori titolari e non,, [40] [41]
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Pubblicato : 03/01/2010 03:55