caro lothar ho letto il tuo sfogo e mi spiace..
mi sono messo un secondo nelle tue condizioni ed ho pensato cosa farei se mettessi tutti i miei risparmi in una attivita' che per motivi strani poi mi va a puttane dopo solo pochi mesi...roba da spararsi...
pero' cmq visto che i soldi per mettermi in proprio nn ce li ho me ne vado al lavoro!hahahaha
cmq dico potrai anche essere un cane o un n 1 pero' che nn riesci a lavorare neanche in momenti dove lavorano tutti anche i cieci a chiedere l'elemosina qualcosa ti fa pensare.
bah ciao in bocca al lupo

ale

ciao, guarda io ti capisco al 100%. dopo 16 anni in un buco di paese ne ho viste di tutti i colori. nel 97, mentre facevo i lavori per aprire, la gente si fermava a chiedere cosa aprivamo e se ne andavano dicendomi che non sarei durato 6 mesi......il giorno dell'inaugurazione trovo un gatto nero morto sulla porta.....fortunatamente pur avendo 21 anni non ero uno sprovveduto e avevo fatto i miei conti. partivo con 100 milioni di lire di debiti, ma aprivo in una zona dove nel raggio di 10km non c'era neanche una pizzeria. i primi mesi sono stati da urlo, facevo sulle 4000 pizze al mese, nel frattempo la gente rodeva.
poi iniziarono ad aprire altre pizzerie e iniziava un po di calo ma il guadagno era buono e la gente rodeva....poi arriva l'euro, aprono continuamente altre pizzerie e le fabbriche iniziano a chiudere, la gente non ha soldi da spendere, il lavoro cala, ma io non mollo e la gente rodeva.
ogni tanto si spargeva la voce che chiudevo e io ero l'ultimo a saperlo....ogni tanto qualcuno del condominio sopra la mia pizzeria ordinava la pizza a domicilio da dei marocchini a 10 km e io mi vedevo la macchina fermarsi davanti la pizzeria per consegnare le pizze e mi cadevano le balle. tra l'altro negli ultimi anni mi ero appassionato di brutto alla pizza e venivano clienti anche da molto lontano, ma quelli del paese erano sempre piu latitanti. poi vengo a sapere che il prete che quando organizzava serate all'oratorio e mi prendeva sempre una ventina di pizze inizia anche lui a farsi portare le pizze da un'altro paese....mi informo e vengo a sapere che la donna che gli pulisce la casa è la cugina di quello che ha la pizzeria nell'altro paese. così obbliga il prete ad ordinarle dal cugino......
poi inizia una lotta tra un bar e un'altro che si mandano la finanza a vicenda e io che sono nel mezzo mi ritrovo controlli quotidiani con imboscate ai clienti ed inseguimenti fino a casa per chiedere lo scontrino. intanto il lavoro stenta ( 1200-1500 pizze al mese) le tasse aumentano insieme alla spese e allo scazzo. intanto molta di quella gente che rodeva è schiattata di vecchiaia. come l'inquilino del piano di sopra che non è mai entrato una volta ma lo vedevo buttare i cartoni di un'altra pizzeria......alla fine ho detto: andatevene tutti a f.........ho messo in vendita, ho trovato un acquirente che mi ha pagato tutto all'atto e ciao....adesso guadagno gli stessi soldi di prima, ma lavorando solo io, nessuna preoccupazione da portarmi a casa, ferie mutua, liquidazione ammortizzatori sociali se la fabbrica dovesse andare male...
l'unico consiglio che mi sento di darti è quello di tentare prima di vendere anche a poco anche a solo 10.000€ perchè io da gennaio sto ancora pagando tasse come se fossi ancora aperto....fortunatamente con la vendita della pizzeria ho estinto il mutuo di casa, quindi con lo stipendio e qualche risparmio sto tenendo duro. ma se avessi chiuso a zero , senza un lavoro e con il mutuo da pagare a quest'ora ero sotto ad un ponte

hai ragione... mio dio.... questi sono gli italiani.... che schifo.... allora veramente siamo fatti così

crepi

[quote=lothar]hai ragione... mio dio.... questi sono gli italiani.... che schifo.... allora veramente siamo fatti così

Come ti capisco,AH se ti capisco,ne ho passate,un paio anche io,di queste situazioni,e non ad Anzio,ma a Roma,quindi,da una parte non ti meravigliare,e dall'altra,non ti illudere,ciò,accade anche nei quartieri delle città.
Consigli da uno vecchio del mestiere,ovunque aprirai,MODESTIA,MODESTIA,MODESTIA.
Significa:in negozio niente auto,se non una panda di 20 anni fà,niente gioielli,niente bei vestiti,insomma,tu e la tua famiglia,dovrete essere come il poverello di Assisi,assolutissimamente poveri e trasparenti,(nel senso di invisibili),questo dovrete fare,x,non far vedere assolutissimamente,che stai forse guadagnando qualcosa,xchè,oggi,il guadagno è un crimine,te ne sarai accorto.Osvy.

hai perfettamente ragione osvy. se chiudi per ferie pensano che hai fatto i soldi, se cambi la macchina hai fatto i soldi, se però ti lamenti che c'è poco lavoro parte subito la voce che lavori poco per qualche motivo. alla fine uno deve dire di lavorare bene ma lamentarsi per le troppe tasse...

Dopo aver letto la tua e le risposte degli altri ho deciso di dire la mia. Non sempre un buon prodotto basta alla riuscita di un impresa. La mia famiglia ed io viviamo da più di 40 anni una simile situazione. Troppo lungo sarebbe spiegarti il tutto ed allora ti riporto alcune chiacchere dei miei paesani: " La pizza la fa buona ma è troppo caro, e quindi vado da altre parti e risparmio, anche se mi piace meno" che detto da chi a la Ferrari sa tanto di ripicca, magari perchè ti fai le ferie e godi della tua vita, e l'invidia è una brutta bestia. " Sono pizze troppo piccole e non mi riempiono" detto specialmente da chi non si è mai nemmeno avvicinato al mio locale, sempre invidia, perchè magari io me ne sto lontano da sacrestie e da sedi di partito che vanno per la maggiore, per cui uno una volta mi disse:" La tua pizza è buonissima ma non vengo a mangiare da te perchè non sei un compagno. E ciò vale pure per gli altri gruppi sociali." Chiude due giorni a settimana e poi fa anche le ferie, e con i miei soldi no davvero" Poi i compaesani magari si arrabbiano pure perchè non li fai passare avanti agli altri clienti che vengono da fuori e magari pure perchè non gli permetti di essere maleducati nel tuo locale pur conoscendoli e vuoi da loro il rispetto per il tuo lavoro. Insomma credo di aver capito. Io mi salvo perchè essendo un sacco di anni che sono aperto ho la fortuna di avere tutti i clienti che vengono da fuori, 7-10- 15- 20 e più KM, perchè per quelli di paese avrei chiuso da molto con grande soddisfazione dei miei paesani, che poi avrebbero detto che come ero bravo io nessuno c' era. Insomma se non si è troppo bravi a leccare i culi è tutto più difficile, ma non impossibile

Ciao a tutti, certo in alcuni casi è difficle esprimersi, ma personalmente e per esperienza, ho sempre cercato di guardare verso il mio obbiettivo che verso le dicerie degli altri, nente e nessuno mi ha mai distorto la mia ben precisa visuale di come gestire il mio lavoro, non mi è mai importato nulla se il collega vicino lavorava e io no, ho visto dipendenti e titolari di altre pizzerie spassare e ripassare davanti alla mia vetrina per controllare i clienti, ma io mi chiedo a cosa serve? a rodersi? forse d'improvviso la tua pizza diventa migliore? ecc.ecc invece oggi con la concorrenza che c'è bisogna sapersi conquistare oltre che naturalmente per l'ottimo prodotto anche con il famoso valore aggiunto e cioè: Simpatia, umiltà, genorosità e pulizia.
Le invidie, i musoni, gli screzi ecc.ecc. oggi non fanno più parte del nostro gioco, e dopo anni di lavoro e scuola di formazione per pizzaioli, continuo a guardarmi intorno al solo scopo di migliorarmi, proprio questa mattina sono andato da un mio amico pizzaiolo che fa una pizza Bianca fantastica e vado a comprarla scherzando sul fatto che prima o poi monterò una telecamera sulla sua impastarice!! e comunque ora ho un'altra sfida quella di avvicinarmi il più possibile alla sua e non per invidia ma perchè la sua per me è l'eccellenza perchè alla fine i soldi li portano proprio quelle persone che durante il giorno entrano nel tuo locale e indovina un p'ò chi sono? sono i tuoi sogni, sono la tua riuscita, le tue ferie ecc. e cioè i tuoi clienti.Ciao