Sono stato da Michele
ciao a tutti..
sabato sera sono stato a mangiare la pizza da Michele a Napoli..tutto come avevo letto..fila fuori alle 7 di sera, ambiente molto spartano e servizio molto alla buona, ma io ero andato li per la pizza, quindi in quelle circostanze tutti particolari che passano in secondo piano.
Veniamo alla pizza..aspetto fantastico, leopardatura sul cornicione, non altissimo e pieno dentro, e una sofficità mai sentita prima, nessun accenno di croccantezza, si squarciava anche solo con la forchetta, però, aimè, non sono riuscito a sentire il sapore della pasta mangiando il cornicione, perchè la mia pizza, come quelle di tutti in quel momento, aveva sotto tutto il cornicione, una striscia nera di bruciato, amarissima, che copriva completamente il sapore dell'impasto. Un anello nero dello spessore di un centimetro che percorreva tutta la circonferenza della pizza [47] [47] [47]
Il pomodoro era buonissimo, la mozzarella divina, la consistenza e la leggerezza uniche, ma questo particolare mi ha fatto un po girare le .....
Forse per le troppe aspettative che avevo..infatti in sala si lamentavano in tanti, e il cameriere faceva battutine sul fatto che la gente gli chiedesse la pizza meno cotto.In effetti la cottura era giusta a mio parere, sia della faccia alta del cornicione che su tutta la pizza, il problema stava sotto. Sicuramente ho assaggiato qualcosa di speciale, ma quel particolare mi ha dato parecchio fastidio...mi sono rifatto con babà, sfogliatelle, ricce, pastierine, crocchè e tutto il ben di dio di Napoli [24] [24] [24] [24] [24] [24]
saluti
Domenico
79.17.253.120
Dal tuo dire è stata una mezza delusione !!!
Vedi DODO.VR in questo mestiere come in tutti c'è un detto che non sbaglia ..
Fatti il nome e vendi aceto....
Con questo non voglio dire che da michele la pizza fa schifo!!!
Voglio solo dire che un pivello (meno anziano come attività) non può assolutamente permettersi di dare o fare quel tipo di pizza .
In qualsiesi attività uno sbaglio simile ( non avendo una storia alle spalle) per il piu delle volte vuol dire darsi la zappa sui piedi e perdere in fatturato e poco a poco scomparire dal mercato....
Aimè che mondo strano che ci tocca sopportare..
Peppe Lisi
93.146.93.90
ciao Peppe..non è stata delusione data dal prodotto in se..nel senso che si sentiva che il prodotto senza quel "problema" sarebbe stata perfetta..purtroppo quel problema c'era..e mi sono girate perchè mi sono detto:proprio a me doveva capitare la serata sbagliata?700 km mi sono fatto..vabbè..
sono d'accordo con te che chi non si è ancora fatto il nome non può sbagliare..da uno come da Michele...son particolari per la maggior parte della gente...
ciao
Domenico
79.17.253.120
RAGAZZI mi fate cadere un mito
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Ma bruciata solo sotto il cornicione? Che strano...
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Ne ho parlato varie volte ed é il solito difetto che capita spesso nel srvizio di punto. La troppa farina di banco che va in forno e brucia (ed il resto del fondo si fa giallo) e che rende la pizza amara.
Lo dico sempre di andare da Michele la Mattina alle 11 quando Don Luigi, con tutta calma e attenzioni ai particolari si assicura che ogni pizza non abbia farina residua. pensa che due settimane fa ho mandato un cliente in alcuni posti selezionati e proprio alle 11 ha trovato la pizza che ha fatto la fame di Da Michele. Con tutti i particolari a punto é insieme a quella di Salvo (Ciro) la migliore pizza a Napoli...
La pizza e la pasta (l'impasto), e su quello ci competono in pochi con quei due...
194.221.74.7
Ma fammi il piacere Marco,per mangiare una buona pizza bisogna andere alle 11 del mattino,altrimenti alla sera non è più buona,nella pizzeria più blasonata d'italia.
Non rimpiango di non esserci mai stato,e se capiterò a napoli passerò prima da Sorbillo, Starita,Pellone.. ecc
77.242.187.250
ciao preddy ha pienamente ragione, non può una delle pizzeria + blasonate al mondo avere di queste pecche, personalmente ci sono stato e ho visto la folla che cè, però ho visto anche quante persone lavorano tra stesura e infornare. conclusione se una volta quello che era un vero capolavoro dell artigianato -chiamiamolo così- ora x esigenze è diventato un -business industriale- che si becchi qualche ridimensionata qualitativa la trovo anche giusta. ha ragione anche peppe lisi che quando uno si è fatto il nome può anche vendere aceto, non è il caso di michele ci mancherebbe però calza a pennello. come samuele che percorre + di mezza penisola x mangiarsi una pizza gommosa.
x marco giusto il discorso della farina che altera qualità e sapore, però ora chiedo quì a chi è di scuola napoletana (l uso eccessivo della farina) sbaglio o viene insegnato ad usarne poca e a scrollarla bene prima di infornare? è la verità che in tante pizzerie di napoli se porti nella stesura + farina del dovuto un esperto titolare prima ti richiama e poi ti manda via?
dimenticavo x la cronaca, la pizza che ho magiato da michele era buona davvero ne è valsa la pena andarci, però non era la migliore che ho mangiato ciao a tutti.
151.56.14.196
Devo farti che piacere scusa? Ho detto semplicemente che se da appassionato vuoi provare la pizza di Michele per conoscerne la vera espressione la provi a quell'ora quando te la fa un vero Condurro di oltre 80 anni. Non parlo da semplice cliente o turista che ci va comunque a pranzo... É un consiglio che continuo a dare anche perché alle 11 da Michele ci trovi spesso giá 30-40 persone....
Poi voi le avete mai fatte 800 pizze a servizio in un solo forno da 130cm? Poi iniziate a capire perché escono i difetti... Io la mando indietro se me la danno cosí, e non gli dico che la voglio meno cotta, ma solo se si stanno attenti alla prossima con la farina sotto, cosí sanno ce ne capisci e ti rispettano. Non si tratta di vendere aceto, loro lo sanno che a volte escono pizze cosí ma con quei volumi ci vorrebbero particolari attenzioni e tempi che i proprietari non gli permettono per la gente che aspetta fuori... E' tutto relativo all'esperienza ed ai prezzi come dice fiocco. La pizzeria napoletana é e deve essere minimalista... Pizzerie/ristoranti con menu grandi etc.. sono arrivati recentemente e fanno tutto discretamente e niente di eccelso...
Sicuramente potrebbero fare un impasto piú asciutto ed usare meno farina sul banco nei momenti di punta cosí da evitare l'alta percentuale di errori, ma non sará la stessa pizza che si squarcia, leggera e con un sapore particolare.
Per finire la pizza difettata esce anche negli altri posti che avete menzionato
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Ciao Marco...io capisco benissimo la possibilità di errore, tant'è che tanti se la sono fatta rifare dicendo che era cotta male, io no, perchè non mi piace rompere le scatole (anche io ho un locale e so cosa vuol dire lavorare con 100 persone davanti al banco che vogliono cockatil...), e di certo non voglio insegnare il mestiere a nessuno..capita..però è rimasta in me una piccola delusione per la "SFIGA" di aver beccato la serata sbagliata nella mia unica possibilità di mangiare da loro.Impasto che si squarcia c'era, leggerezza c'era, sapore (dell'impasto) sinceramente non ho potuto molto sentirlo. Il mio non voleva essere un intervento per screditare la pizzeria, anzi, quello che ho mangiato non l'avevo mai provato prima..se fosse stato aperto la domenica a pranzo sarei tornato sicuramente per potermi gustare appieno quello che ha reso famosa la pizzeria da michele.
saluti
Domenico
79.17.253.120
discorso che non fa una grinza, però chi vuole essere uno deve anche ridurre al minimo i margini di errore, è vero che fanno un numero impressionante di pizze però ci sono anche 4-5 pizzaioli fissi tra stesura e inforno, + altri delegati solo a impasto e panetti. questo riduce tantissimo il carico sulla singola persona, quindi (volendo) si potrebbero curare meglio i piccoli dettagli tipo eccesso di farina ecc... pertanto non sono daccordo con quanto hai detto x quanto riguarda l impasto, se 6 il numero 1 è proprio in questi momenti che devi dimostrarlo, chi si fà tanta strada vuole anche la sua soddisfazione, non assoggettarsi a orari. il forno sarà anche un 130 cm. ma è il top della categoria, faccio notare che con gioiellini del genere a quelle temperature è + facile lavorarci facendo alti numeri disponendo di un piano costantemente temperato, al contrario di chi lavora meno. l esempio del vendere aceto era solo un modo di dire ci mancherebbe, mentre confermo che x le esigenze hanno sacrificato gran parte della qualità artigiana in un business industriale. poi fanno benissimo a fare solo quei pochi tipi di pizza come tradizione napoletana, chi ci vuole sopra rucola, bresaola, speck caciocavallo può andare altrove saluti.
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