Segreti....
ragazzi purtoppo la questione e tragica non voglio addossare la colpa esclusivamente a berlusconi,pero' uno che detiene il 70 % dell'informazione in italia,viene tutto censurato ti dicono solo le informazioni che vogliono,
i veri giornalisti non possono scrivere le notizie come stanno per paura di cause e licenziamenti....
e poi la giustizia,processi lunghissimi e alle volte caduti in prescrizione,abbiamo 94 indagati e condannati in parlamento che ancora sono li......guarda andreotti...vabbe mi fermo senno' mi censurano veramente...
p.s_per emaliano.la faccenda delle zingare di dico questo.loro lo sanno che noi siamo un popolo di creduloni che abboccano a questo,guarda Wanna marchi....e percio' sanno che se tu non gli dai qualche spicciolo loro inventano qualche frase per metterti paura......
Il lungo viaggio negli sprechi di Stato ha dimostrato come, per migliorare i conti, la strada maestra sia quella dei tagli e non quella delle tasse. Ogni anno centinaia di milioni di euro si perdono in un buco nero che alimenta inutili assistenzialismi e antichi privilegi. Tra questi i più odiosi sono quelli della politica, una infernale macchina tritasoldi che sfacciatamente resiste a ogni cura dimagrante. Dal Quirinale a Camera e Senato e giù per Regioni e Province (senza contare i partiti), migliaia di persone vivono il più delle volte alla grande a nostre spese senza che ciò produca un vero beneficio per la collettività. Il paradosso è che non c’è politico che non abbia tuonato contro gli sprechi e i lussi della casta alla quale appartiene, che non abbia giurato di porre rimedio.
È successo anche in questi giorni, in occasione della finanziaria che Tremonti ha voluto di lacrime e sangue per i cittadini. Come è andata a finire lo sappiamo. Ci hanno fregato per l’ennesima volta. Lorsignori non hanno rinunciato a neppure un centesimo dei loro ricchi vitalizi.
Ma siccome la vergogna non ha limite, a cose fatte e giochi chiusi, è ricominciata la gara a promettere che presto le cose cambieranno. Al momento in testa alla corsa dei Pinocchi c’è niente di meno che il presidente della Camera, quel Gianfranco Fini che negli ultimi due anni di balle ne ha raccontate in quantità industriale.
Ieri il nostro eroe di moralità pubblica e privata ha scritto una lettera a il Fatto , il quotidiano di Travaglio che nei giorni scorsi, scambiandolo per un immacola-to e coerente statista, lo aveva supplicato di fare qualche cosa per fermare lo scempio degli sprechi in politica.
Travaglio, per le sue battaglie civili, è specialista nel cercare testimonial affidabili. Per la giustizia di solito si affida a Spatuzza (quello che scioglieva i bambini nell’acido) e a Ciancimino (indagato per mafia e tanto altro). Per la moralità privata di solito prende per oro colato le verità di escort e ricattatrici. Ora, sulla moralità pubblica e per i costi della politica interlocutore è Gianfranco Fini, uno che notoriamente su questi temi è al di sopra di ogni sospetto.
Va bene che è estate e anche i politici sono in vacanza, passi che Fini ha più tempo di altri in quanto ormai disoccupato (ovviamente di lusso), ma quando è troppo è troppo.
Mi stupisce che i giornalisti a schiena diritta de il Fatto , quelli che non ne fanno passare una a nessuno, non abbiano subito obiettato a Fini una cosa del tipo: scusi presidente, invece di pontificare adesso, non poteva fare sentire la sua voce contro i privilegi della casta nei giorni scorsi, quando bastava che dall’alto della sua autorità proponesse un piccolo emendamento per evitare la grande truffa? Oppure: scusi presidente, lei ora promette che i tagli li farà presto, ma non è che va a finire come il giuramento di dimettersi se la casa di Montecarlo fosse risultata di suo cognato?
Niente da fare, queste risposte non le sapremo mai, perché la prima regola dei giornali liberi e indipendenti è quella di non urtare i sinceri antiberlusconiani. Così si fa passare per salvatore dalla Casta uno che della Casta è il simbolo vivente. Sessant’anni da compiere, Fini non ha mai lavorato un giorno:da quarant’anni si fa mantenere, da trenta dal Parlamento....
Come segretario-presidente dei suoi partiti ha gestito una valanga di soldi pubblici e privati. Almeno in un caso, quello di Montecarlo, sappiamo l’uso che ne ha fatto (chiedere ai familiari).
Non ci risulta che in tanti anni abbia mosso un dito per cambiare le cose. Anzi, i privilegi di presidente della Camera se li è tenuti ben stretti. Così come non risulta si sia preoccupato in questi ultimi tre anni delle spese folli del suo carrozzone.
Ma adesso basta, si cambia. Parola di Fini-Pinocchio. Se c’è in giro qualcuno di più affidabile è meglio che si faccia avanti, prima che il partito trasversale degli incazzati assedi davvero il Palazzo (di Fini).
No Antonello non hai capito, io non mi riferivo agli zingari, dio me ne scampi e liberi da quella gente, ma mi riferivo proprio all'inserviente che dopo essere pagata per tenere puliti i cessi, vuole pure la mancia perchè magari ha fatto bene il lavoro per cui è stipendiata.
Concordo invece con Jerry, sul fatto che queste chiamiamole " agevolazioni " sono ampiamente conosciute dagli italiani solo cosa succede? mentre in qualsiasi altro paese il popolo cercherebbe lecitamente di farle finire, in italia no, qui si cerca di entrare a far parte della casta o di farsi amico dell'amico del parente del potente...
VIVA L' ITALIA
A parte che questo Signor Spitertruman e il suo fantomatico ex lavoro mi sa tanto di bufala. Ma quando la polizia postale o lui stesso ci dirà chi è, forse scopriremo a che scopo ci dice SOLO cose che già si sanno ampiamente.
Ma a te caro BELLINI ti sembra proprio brutto pensare agli stipendi e alle agevolazioni che hanno i TUOI CARI parlamentari TEDESCHI ???????
Vedo che sei poco informatoinnanzitutto qui in germania un parlamentare guadagna la metá di quello che guadagna un parlamentare italiano,poi che anche qui non siano tutti santi é scontato,con la differenza che qui quando vengono scoperti,hanno finito con la politica e tutto il resto,gli tocca far valigie ed emigrarevedi il ministro della difesa,che per una laurea taroccata,non solo ha dovuto dar dimissioni,ma si é trovato tutte le porte chiuse,difatti ha fatto valigie e con tutta la famiglia é andato in americaQui avranno anche loro delle agevolazioni,peró lo stato funziona ed anche molto bene,basta vedere i privilegi che hanno le famiglie con bambini,gli aiuti sociali che si hanno se lo stipendio non basta per vivere,i privilegi che si hanno dalle varie mutue,10 massaggi e fanghi ogni 3 mesi pagati dalla mutua,15 giorni all'anno di cure termali sempre pagate dalla mutua,dentista,visite o esami particolari,ticket 10 € ogni 3 mesi e puoi girare tutti i dottori che vuoi senza dover pagare altro,ospedali simili ad hotel 5 stelle ecc.ecc.Il resto se sei interessato puoi trovarlo sú internet e leggere tutte le agevolazioni che ha il popolo che vive in germaniaLogicamente ognuno rispetta le leggi e i doveri che lo stato impone,cosa che nei paesi del sud europa nessuno fá.......
A parte che questo Signor Spitertruman e il suo fantomatico ex lavoro mi sa tanto di bufala. Ma quando la polizia postale o lui stesso ci dirà chi è, forse scopriremo a che scopo ci dice SOLO cose che già si sanno ampiamente.
Ma a te caro BELLINI ti sembra proprio brutto pensare agli stipendi e alle agevolazioni che hanno i TUOI CARI parlamentari TEDESCHI ???????
Benessere per tutti e giustizia sociale: questo era l’obiettivo che si prefiggeva alla fine degli anni cinquanta l’allora ministro dell’economia Ludwig Erhard quando istituì in Germania l’economia sociale di mercato. Il «modello Germania» divenne una storia coronata da successo e un esempio per molti paesi. Uno dei pilastri di questo successo è il suo ampio sistema sociale. La Germania dispone di una delle reti sociali più fitte: il 26,7 per cento del prodotto interno lordo viene erogato per le spese sociali pubbliche – gli USA, al confronto, investono in questo settore il 15,9 per cento, la media dei paesi OCSE si aggira sul 20,5 per cento. Un sistema complesso, costituito dall’assicurazione contro le malattie, dall’assicurazione pensionistica, da quella contro gli infortuni sul lavoro, dall’assicurazione di assistenza per la non autosufficienza nonché dall’assicurazione contro la disoccupazione, protegge dalle conseguenze finanziarie dei rischi esistenziali. La rete sociale comprende inoltre contributi finanziati attraverso le imposte, quali la perequazione dei carichi di famiglia (assegni famigliari, agevolazioni fiscali) o l’indennità di sussistenza per pensionati e invalidi permanenti. La Germania, in quanto Stato sociale, considera la copertura sociale di tutti i suoi cittadini uno dei suoi compiti principali.
La Germania è un paese con uno dei migliori sistemi sanitari del mondo. Ospedali, ambulatori medici e istituti di medicina garantiscono assistenza medica per tutti. Con più di quattro milioni di posti di lavoro la sanità è il maggiore settore d’occupazione in Germania. La salute costa il 10,4 per cento del PIL, pari a 1,5 punti di percentuale più della media dei paesi OCSE. Grazie alla legge sulla diminuzione dei costi, introdotta con l’ultima riforma sanitaria, la Germania registra il minore aumento delle spese sanitarie pro capite tra tutti i paesi membri dell’OCSE: tra il 2000 e il 2007 le spese reali sono aumentate dell’1,4 per cento all’anno, nella media dei paesi OCSE l’aumento fu del 4,7 per cento.
Sostanziali riforme ci sono anche nel settore dell’assicurazione di anzianità. Anche se questa resta il più importante pilastro del reddito in vecchiaia, è sempre più forte l’importanza della previdenza aziendale e privata. La «Riester-Rente» e la «Rürup-Rente» per lavoratori in proprio, sono modelli che beneficiano di agevolazioni fiscali e permettono di attuare una previdenza privata a capitalizzazione. Anche la casa viene incentivata attraverso la legge che promuove la proprietà immobiliare per uso personale quale forma di pensione per la vecchiaia. Parte della riforma è anche l’aumento dell’età pensionabile obbligatoria da 65 a 67 anni: tra il 2012 e il 2035 essa verrà aumentata gradualmente di un mese per volta.
In Germania quasi una persona su quattro ha più di 60 anni. A causa del basso tasso di natalità registrato ormai da anni e del parallelo aumento dell’aspettativa di vita la società tedesca ha la più alta percentuale di persone anziane dopo l’Italia e il Giappone. Negli ultimi decenni anche il loro modo di vivere e i loro stili di vita sono notevolmente cambiati.Oggi la stragrande maggioranza degli anziani vive da sola, è socialmente attiva e ha contatti con i propri figli e parenti e spesso è anche nelle condizioni fisiche per condurre una vita autosufficiente e organizzare attivamente il proprio tempo. Di solito gli anziani non hanno preoccupazioni finanziarie: grazie alla riforma delle pensioni del 1957 i pensionati e le pensionate partecipano sempre di più al benessere. La povertà degli anziani non è completamente debellata, ma il rischio di essere poveri in vecchiaia è inferiore che nelle altre fasce d’età. Al giorno d’oggi poche famiglie con tre generazioni alloggiano sotto lo stesso tetto, ma tra i figli adulti e i loro genitori come tra nonni e nipoti ci sono spesso forti legami emozionali. Un progetto modello del governo federale ha lo scopo di rafforzare e saldare ulteriormente l’unione tra le generazioni. In Germania quasi ogni circondario e ogni città dispongono ormai di una cosiddetta casa multigenerazionale. Queste case, ormai già 500, che godono di speciali incentivi e in cui sono impegnate 15 000 persone su tutto il territorio nazionale sono un punto di riferimento, rete, crocevia per consulenze famigliari, promozione della salute, interventi in caso di crisi e pianificazione di aiuti.
La società tedesca è una società moderna e aperta: la maggior parte dei cittadini ha una buona istruzione, un tenore di vita elevato nel confronto internazionale e molti spazi per organizzare in modo individuale la propria vita. Tuttavia la società tedesca, come altre grandi nazioni industriali, si trova davanti ai problemi dovuti allo sviluppo demografico, in particolare a quello dell’invecchiamento della popolazione. A due decenni dalla riunificazione non sono ancora completamente superate neanche le conseguenze sociali della divisione tedesca. Inoltre, a seguito della lobalizzazione, la Germania ha imboccato la strada verso una moderna società d’immigrazione con sempre più diversità etnico-culturali e ha rafforzato i suoi sforzi per integrare adeguatamente i migranti nella società primaria. La trasformazione socio-economica degli anni scorsi, accelerata dalle conseguenze della crisi globale dell’economia e delle finanze, ha provocato l’insorgere di nuove pericolose situazioni sociali e di una società che sembra spaccarsi sempre di più sulla base delle condizioni economiche. L’ultimo rapporto sulla povertà e la ricchezza del governo federale afferma che un tedesco su quattro viene considerato povero o deve essere preservato dalla povertà attraverso sussidi statali. Secondo una definizione dei bilanci dell’UE, è considerato «povero» chi dispone di meno del 60 per cento del reddito medio. Per un single ciò equivale attualmente circa 780 Euro netti al mese.
Bellini, se si stà cosi bene in Germania, come mai questo così basso tasso di natalità tra i tedeschi. Guarda che è solo una domanda di curiosità che non deve essere intesa come provocazione. In Italia come dici tu, stiamo male, ed una coppia prima di mettere al mondo un futuro infelice ci pensa su per bene, ma in germania?
comunque penso perche in italia c'e' piu una mentalita da famiglia,credo
in germania mi sembrano piu persone da "lavoro e carriera"
Come ti piacerebbe vivere nella tanto disastrata Italia saresti perfetto a tuo agio pagheresti i dipendenti in nero e pochissimo una ricevuta fiscale ogni morte di Papa e invece ti tocca vivere in un paese dove devi rispettare le leggi e perfino pagare tutte le tasse.
Comunque si vede che godi di brutto appena puoi parlare male dell'Italia e di quanto si sta bene in Germania ah! a proposito il tuo"""""amico""""ha trovato poi il pizzaiolo che cercava?oppure nessuno ha abboccato perchè come il suo """""amico"""" vuole il lavoro ma non gli piace CACCIARE I SORDI.
Si è vero siamo rovinati con questi sciacalli che ci governano ma almeno quando ci affacciamo alla finestra c'è il sole e a tavola ci ARRICRIAMO come dicono a Napoli altro che bistecche patate wurstel e marmellata sulla pasta e schifezze varie.
STATTE BUONO E BUON PROSEGUIMENTO NELLA SOLEGGIATA GERMANIA
http://affaritaliani.libero.it/economia/mercati_italia_eurobonds_merkel_borsa18072011.html/
Ad onor del vero però il comportamento della Merkel e delle sue banche mi sembra molto paragonabile al comportamento tenuto da alcuni italiani ,anche se teste vuote in camicia verde, ma sempre e purtroppo per noi italiani, su un decreto legge.