Salvato da una pizza..
Irpinia, "Io, salvato da una pizza"
La storia di un sopravvissuto al sisma
Un pezzo di pizza. Sono passati trent’anni e forse io sono vivo per un pezzo di pizza. C’era una festa, musica e balli per i 18 anni di mia cugina Patrizia. Quasi tutti i ragazzi del paese nel nostro palazzone settecentesco fatto di polvere, marmi e blasoni. E - in trecento anni - tanti rattoppi. "Smettetela di saltare così forte, qui vibra tutto, mi rompete lo stereo appena comprato" - urlava mia cugina. Era solo l’inizio. L’inizio di cento secondi d'inferno, i più lunghi dei miei primi 14 anni. Così, come tutti, ho cominciato a correre.
Col mio pezzo di pizza in bocca che non andava né su ne giù. Un boccone che quando l’ho sputato era una palla informe di polvere e terra, una sorta di mascherina da pompiere che ha filtrato l’aria irrespirabile e in quell’inferno mi ha permesso di non morire soffocato...
Salve a tutti,leggendo questa storiella,mi son ricordato di quando ero in quei posti e proprio nel 1980...decimo scaglione genio pioniere a Caserta,di cui ci rimasi molto poco,difatti a causa del terremoto mi ritrovai sui monti dell'irpinia a scavare e a tirar fuori i morti da sotto le macerie,esattamente a Sant'Angelo dei Lombardi paese che fú raso al suolo...Ogni fine settimana andavo a mangiare a Eboli da una signora che aveva allestito il salone di casa in ristorante,un menú completo per 10mila lire...si mangiava divinamente e ogni tanto ci faceva una favolosa pizza con le cime di rapa.. [28] Un anno passato in Irpinia con gente che aveva perso tutto ma che ha lasciato un bel ricordo..Saluti
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....il terremoto del 1980, a caserta, lo ricordo benissimo...ero un bambino ma ricordo i disagi e la paura stampata sui volti delle persone che urlavano e correvano all impazzata...in quei periodi della pizza, rammento solo quelle di mio padre, pizzaiolo anch egli, che ogni tanto, di notte portava qualche pizza e la mangiavo in piena notte, poi, la rimanenza la consumavo a colazione....ed era ancora piu buona...
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domenica 23 novembre avevo da poco compiuto i 18 anni, insolitamente rientrai presto appena le 19.30 passano pochi minuti stavo x sedermi a tavola, erano circa le 19.45 quando un enorme boato, qualcosa che mi viene difficile descrivere a parole, lo faccio con due esempi oggetti che cadevano sembrava come nei film horror delle case possedute, mentre il pavimento e i muri sembrava ballassero e si torcessero, davano l' impressione di essere su un tagadà x chi ci è stato, riuscimmo a uscire velocemente in strada, uno spettacolo che mai potrò dimenticare, e chi legge difficilmente potrà crederci, le punte dei lampioni quasi andavano a toccare terra e si rialzavano, mentre le case a + piani anche se separate dalla stradina di mezzo, si avvicinavano talmente che a momenti i tetti cozzavano (l' inferno sulla terra) quel minuto e mezzo che non auguro a nessuno viverlo. nelle zone adiacenti al paese citato da bellini diversi sismografi si spaccarono, allora era impensabile che un sisma potesse superare i 10 della scala ritter mercalli o come si chiama.. x la cronaca il mio paese è a meno di 30 km. da santangelo dei lombardi o lioni, i 2 paesi + distrutti dal terremoto, non ci furono vittime però tantissime case vecchie completamente distrutte, mentre anche tante nuove vistosamente lesionate, grazie bellini x esserti ricordato di qualcosa che mai potrà essere cancellato dalla memoria di chi a quei tempi prestò soccorso e ancor di + da chi direttamente la vissuto bye.
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