Saluti
[La domanda è autoesplicativa]
Ciao e benvenuto, Cobra!
Occorre una pasta lievitata e maturata al punto giusto, che sia solo leggermente elastica e sopratutto estensibile, una pasta che si trova nel " range " giusto, nell'intervallo giusto cioè, direttamente proporzionale alla forza della farina, che precede la cottura.
Poi chiaramente occorre la " mano" pur'essa giusta.
Un panetto slievitato, andato fuori tempo, in cui la maglia glutinica , immaginiamola come una calza a rete, diventata come i mutandoni di mia nonna, si bucherebbe, come si strapperebbe, qualora la maglia fosse troppo stretta , nel caso di panetti non pronti.
Saluti Falcon
85.18.12.242
Non posso fare altro che sottoscrivere in pieno esempi e concetti di cui ho fruito anch'io, anche se quando impasto oltre che ai MUTANDONI DELLA NONNA, non posso fare altro che pensare anche...AL TANGA DI MEGAN ( brillante metafora Falconiana per descrivere impasti molto elastici ), ed al COLLANT NERO AUTOREGGENTE, magari usato ( libera citazione da Fiocco) per la cattura dei lieviti naturali e lattobacili della pasta madre ( selezionandoli tutti prestanti e con grande "spinta lievitante" 🙂 ). Forse é per questo che spesso, pensando e ripensando, mentre impasto a mano...incordo un pò troppo 🙂
Saluti e simpatia
Francesco
80.207.188.149