QUESTA È L'ITALIA....
Liberation Party, ovvero i giovani rimossi da un Paese di Ogm
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Bersani ha anche volutamente quell’aria da maniche di camicia, di chi lavora mentre gli altri inciuciano. Lo conosco, è un piacentino serio anche se troppo spesso dà l’impressione di essere eterodiretto e di far parte della solita nomenklatura fiorita come agenzia di collocamento nell’ultimo ventennio post-Muro (di Berlino). E poi l’uomo troppo spesso mi si distrae, nel linguaggio e nelle opere, e non dà l’idea di distinguere gli interlocutori: apre il suo sportello, mostra le maniche rimboccate, riabbassa lo sportello: avanti un altro. E’ tutta qui, la politica? Forse no. Per esempio nella settimana prepasquale, quella dei Ceroni e dei Lassini, di chi aggredisce l’art. 1 della Costituzione e di chi imbratta la vita pubblica paragonando i magistrati ai brigatisti, Bersani ha detto qualcosa tipo “L’Italia è una Repubblica fondata sugli Scilipoti”, per parodiare il Ceroni e giocare sulla Costituzione e sul suo articolo in cambiamento che riguarda il lavoro (cfr. il prossimo 1 maggio).
Esagero? Ieri, Pasquetta di Liberazione, ero a San Giovanni in Persiceto, bella cittadina a venti km da Bologna, verso Cento e Ferrara. Il campanile a torrione reca le foto e i nomi di partigiani che sono morti nella seconda guerra mondiale, per garantirci “pace, libertà e giustizia sociale”. Molta acqua per lo più torbida è passata sotto i ponti, da allora. Dalle pagine bolognesi di “Repubblica” di domenica scorsa, Pasqua, leggo il titolo: “Cinzia-gate, Lazzaroni assolta perché era solo una pedina”. E nel “catenaccio” sottostante: ”La relazione del giudice: ma hanno mentito tutti”. Si parla del caso Delbono, dei favori alla Cracchi, dell’ignobile vicenda del Comune di Bologna gestione PD, poi commissariato e oggi alla vigilia di un voto in cui si fatica a trovare qualcuno di presentabile (nei due sensi: presentabile come persona e “quindi” come candidato).
Volevo raccontarvi la storia di un commercialista importante. Vive a Roma, si chiama Leonardo Quagliata. Ha 58 anni e, al 26 gennaio 2011, risulta ricoprire 22 importanti incarichi in diverse società, da Agusta a Finmeccanica Group, da Telespazio a Raicinema. 22 incarichi, avete capito? Roba da fare indigestione solo incassando i gettoni di presenza.
Quagliata ha un curriculum di tutto rispetto, ha ricevuto incarichi importanti da vari ministeri (ministero dell’Economia, ministro dell’Industria, etc), oltre che dal Tribunale di Roma, dalla Federazione gioco calcio e da numerose Asl. Si è anche occupato della privatizzazione di Enel e Aeroporti di Roma, ha collaborato con la commissione Finanza della Camera dei deputati e con l’Agenzia delle Entrate. Si tratta dunque di una persona molto stimata, molto qualificata, con le giuste entrature nei palazzi che contano.
Perché ci occupiamo di lui nel blog di Sanguisughe? Perché il dottor Leonardo, 58 anni, parcelle milionarie e poltrone in 22 diverse società, incarichi da ministeri e tribunali, nel 2006 s’è fatto riconoscere una pensione retroattiva risalente al 1977. Pare si fosse infortunato a un braccio mentre faceva il militare: un guaio evidentemente lieve e che non gli ha impedito la brillante carriera. Eppure, dopo anni di battaglia legale, ha avuto ragione: dal 12 marzo 2006 prende la pensione (1196 euro al mese) con tanto di arretrati fino al 15 dicembre 1977 (240mila euro in tutto). I soldi, come dicevano i vecchi, evidentemente non sono mai troppi.
Tutto regolare, per carità, tutto inattacabile. Ma fa un certo effetto mettere a confronto il curriculum di Quagliata e il suo cedolino Inpdap, pensando che uno dei commercialisti più affermati, ricercati e ricchi della capitale, di fatto, prende la pensione dal 1977, cioè da quando aveva 24 anni. Quel che giusto è giusto, si capisce: se quei soldi gli spettano nessuno può permettersi di toccarli o metterli in discussione. La nostra preoccupazione è un’altra: siccome l’Inpdap continua a lanciare allarmi (“troppe baby pensioni”, “ci mancano 13 miliardi”, etc) e ha annunciato una stretta, non è che, dopo tanta generosità in passato, ora finirà per farne le spese qualcun altro? Magari uno che non ha nemmeno un posto di amministrazione a Finmeccanica?
Ciao , lo sai che mi trovi d'accordo e quindi non spreco parole allego solo un articolo di oggi che spiega come oramai la nazione Germania si stia avviando verso altri lidi e tra poco si dimentichera' ,giustamente, degli altri paesi europei che invece arrancano sempre di piu' ::
Crisi addio, in Germania boom di occupati. Ma il governo non ride
ROMA – La ripresa economica continua ad avere effetti benefici sul mercato del lavoro in Germania. Secondo gli ultimi dati in aprile il numero dei disoccupati è calato sotto i tre milioni per la prima volta in 19 anni. Con una brutta sorpresa però per il governo federale, che non viene premiato da questi risultati.
Secondo le cifre dell’Ufficio federale del Lavoro riportate dal Sole 24 Ore, le persone senza un’occupazione erano questo mese 2,970 milioni, in calo rispetto a marzo. E’ il livello più basso dal boom economico giugno 1992, subito dopo la riunificazione tedesca. Il tasso di disoccupazione in aprile è stato del 7,1%.
La Germania si sta comportando meglio che altri paesi europei, grazie anche ad un’economia tutta proiettata verso l’export. Le imprese stanno partecipando alla modernizzazione dei mercati emergenti, vendendo all’estero beni d’investimenti e progetti infrastrutturali.
Il governo del cancelliere Angela Merkel ha rivisto al rialzo la sua stima di crescita per il 2011 al 2,6%, ma non sembra riuscire a tradurre la ripresa economica in popolarità politica. Nei sondaggi i due partiti della maggioranza, quello democristiano e quello liberale sono insieme al 33-35%, mentre l’opposizione socialdemocratica-verde oscilla tra il 48 e il 49% delle intenzioni di voto.
http://www.blitzquotidiano.it/economia/germania-crisi-occupazione-lavoro-ripresa-838088/
Ciao Pino,é giá da tempo che la germania si sta sempre piú spostando verso l'est fino a staccarsi del tutto dall'europa e sopratutto dall'europa del sud,ad est presto ci sará benessere,anche l'austria investe sempre di piú verso i paesi dell'est..solo l'italia non la capito[quote=pinos58]
Ciao , lo sai che mi trovi d'accordo e quindi non spreco parole allego solo un articolo di oggi che spiega come oramai la nazione Germania si stia avviando verso altri lidi e tra poco si dimentichera' ,giustamente, degli altri paesi europei che invece arrancano sempre di piu' ::
Crisi addio, in Germania boom di occupati. Ma il governo non ride
ROMA – La ripresa economica continua ad avere effetti benefici sul mercato del lavoro in Germania. Secondo gli ultimi dati in aprile il numero dei disoccupati è calato sotto i tre milioni per la prima volta in 19 anni. Con una brutta sorpresa però per il governo federale, che non viene premiato da questi risultati.
Secondo le cifre dell’Ufficio federale del Lavoro riportate dal Sole 24 Ore, le persone senza un’occupazione erano questo mese 2,970 milioni, in calo rispetto a marzo. E’ il livello più basso dal boom economico giugno 1992, subito dopo la riunificazione tedesca. Il tasso di disoccupazione in aprile è stato del 7,1%.
La Germania si sta comportando meglio che altri paesi europei, grazie anche ad un’economia tutta proiettata verso l’export. Le imprese stanno partecipando alla modernizzazione dei mercati emergenti, vendendo all’estero beni d’investimenti e progetti infrastrutturali.
Il governo del cancelliere Angela Merkel ha rivisto al rialzo la sua stima di crescita per il 2011 al 2,6%, ma non sembra riuscire a tradurre la ripresa economica in popolarità politica. Nei sondaggi i due partiti della maggioranza, quello democristiano e quello liberale sono insieme al 33-35%, mentre l’opposizione socialdemocratica-verde oscilla tra il 48 e il 49% delle intenzioni di voto.
http://www.blitzquotidiano.it/economia/germania-crisi-occupazione-lavoro-ripresa-838088/
Il padre gli risponde: "Te lo spiego con un esempio: io che porto a casa i soldi sono il capitalista, tua madre che li amministra è il governo, la donna delle pulizie è la classe operaia, tu che hai qualche voce in capitolo 6 il popolo, tua sorella che è appena nata è il futuro". Il bambino va a dormire, ma di notte la sorella inizia a piangere perchè s'è fatta la cacca addosso. Il bambino va dal padre, ma non lo trova. Va dalla madre, ma dorme. Va dalla donna di pulizie e la trova a letto con il padre. Torna dalla sorella e dice: "Ho capito com'e' la politica italiana... I capitalisti fottono la classe operaia, il governo dorme, al popolo non lo ascolta nessuno e il futuro è nella merda!!"