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Germania: report sulla povertà, prima censurato e poi scoperto
Esce allo scoperto uno report sulla povertà della Germania, censurato dal governo tedesco. Scottanti rivelazioni...
La storia la racconta il Business Insider. Nel settembre scorso, il ministro del Lavoro tedesco ha mandato un report dal titolo "Povertà e ricchezza" ai suoi colleghi di governo. Una ricerca consistente, di oltre 500 pagine, destinata a rimanere riservata tranne un riassunto finale.
Inutile dire che il documento è poi trapelato, e il contenuto è apparso scottante: descrive una realtà sociale che ogni anno si aggrava.
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Nel 1998, ad esempio, il 50% più povero della popolazione tedesca possedeva il 4% della ricchezza, mentre il 10% più ricco possedeva il 45%. Nel 2008, il 50% più povero è arrivato a possedere appena l'1%, mentre il 10% più ricco ha toccato quota 53%.
Non solo: anche il numero dei poveri in Germania ha continuato a salire: nel 2008 il 15,5% dei cittadini, nel 2010 il 15,8. Tra coloro che vivono da soli, o tra i genitori single, arriva fino al 37%. La soglia di povertà in Germania è a 940 euro.
Ma la cosa più interessante è che il report è stato censurato nella versione consegnata alla stampa, e censurato sostituendo l'originale con balle belle e buone. Leggete questo scottante periodo:
"Mentre i salari più alti sono cresciuti negli ultimi 10 anni, quelli più bassi sono crollati. La forbice salariale è aumentata, e questo potrebbe urtare il senso di giustizia della gente e mettere a rischio la coesione sociale."
Decisamente troppo osé, e poi cosa penserebbero gli italiani che ritengono che l'operaio tedesco nuoti nell'oro nel Paese di Bengodi? Così, ecco la versione edulcorata per la stampa tedesca:
La discesa dei salari è l'espressione di miglioramenti strutturali del mercato del lavoro, e ha creato tante opportunità per i disoccupati.
Voilà, il solito blabla dei robi strutturali che suona sempre bene è servito. Poi si sono operati interi tagli, come la frase in cui si riportava: "Nel 2010 oltre quattro milioni di persone hanno lavorato per meno di 7 euro l'ora". Zac! Via, non si deve sapere.
Nel governo e nell'opinione pubblica tedeschi è scoppiato un bel cancan. D'altronde, non è bello che un governo tenti di nascondere la verità sotto il tappeto. In Italia, invece, neanche una parola: ciò che è davvero scottante, qui, non è che in Germania si pratichi la censura. E' che in Germania ci siano poveri, salari miserabili, rischio di crisi sociali. Quello proprio non si deve sapere.
Debora Billi
nn sapevo che bellini lavoresse nel governo tedesco...
e il nostro fabrizio inviato di germania ci ha sempre nascosto queste cosuccie attaccando in continuazione quel cesso di societa' italiana(che magari e' un cesso pero' come ho sempre ripetuto io a noia, tutto il mondo e' paese...).
ci ha sempre fatto credere che in germania stavano vivendo la 2da eta' dell'oro..nella ricca baviera tutti i giorni tra una festa della birra e l'altra,conoscendo giovani tedesche bionde mezze ubriache in cerca di emozioni forti...
o fabri': e ci hai nascosto queste cose?!?!?
saluti
ale
ps e come diceva gaber...
...ormai il trend e' lo stesso ovunque, un elite concentra potere e ricchezza e il resto se la prende in quel posto......chi era ricco ora chissa' perche' lo e' di piu' e la famosa classe media e' alla fame.
Italia, Spagna, Portogallo, Grecia sono alla frutta....anche la Germania ha i suoi problemi, ma niente a che vedere con quelli italiani per favore, il nostro debito pubblico parla da solo.
per favore ..la germania ha grandi quantita' di titoli italani , greci e spagnoli, cioe' del debito nazionale di questi paesi che se le cose continuano cosi non rivedra' piu'...il 50 %dei beni prodotti dalla germania venivano.. acquistati , dai paesi ue..caro mio la pacchia e' finita la germania sta inguaiata e come !e adesso comincera' a pagare pure lei...