Forum

Notifiche
Cancella tutti

Piú Apprezzato....

Pagina 1 / 2
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

quindici nazioni viste dai cittadini degli altri paesi

Germania, il nuovo primato è morale

Secondo il sondaggio Bbc è il Paese più apprezzato. Il Brasile è quello che ha guadagnato più credito negli ultimi tempi. L'Italia? Non è stata «testata»

quindici nazioni viste dai cittadini degli altri paesi

Germania, il nuovo primato è morale

Secondo il sondaggio Bbc è il Paese più apprezzato. Il Brasile è quello che ha guadagnato più credito negli ultimi tempi. L'Italia? Non è stata «testata»

MILANO – I venti buoni soffiano copiosi in Brasile, da quando la nuova presidente donna Dilma Rousseff si è insediata lo scorso anno. E anche in Sudafrica, dove i Mondiali hanno dato speranza e positività a una nazione prima meno considerata dai cittadini del resto del mondo. Ma la palma della nazione più stimata e con l'influenza più positiva sulle altre va alla Germania, seguita da Gran Bretagna e Giappone. Nessuna buona novella per l'Italia, che in classifica non viene neppure citata, nonostante partecipi al questionario.

 

LA RICERCA - La votazione annuale sulla nazione più stimata e sulla percezione che i popoli hanno gli uni degli altri è un barometro atteso dal 2005, voluto e fatto realizzare dalla Bbc , che grazie al lavoro dell'università del Maryland e della società di analisi Globalscan ha raccolto le votazioni di 28mila persone provenienti da 27 diverse nazioni. Le interviste telefoniche sono state svolte a cavallo tra l'anno scorso e questo mese di gennaio, le domande le stesse per tutti: “Mi dica se pensa che ognuna delle seguenti nazioni ha un impatto positivo o negativo sul resto del mondo”, e via l'elenco, che include l'Europa tutta e dal resto del mondo stati come Corea del Sud e del Nord, Iran e Pakistan, Stati Uniti e Canada, India e Giappone.

I MIGLIORI – La classifica più ovvia è quella degli stati più amati, o meglio più stimati: nell'ordine i primi dieci sono Germania, Gran Bretagna, Giappone insieme con Canada e Unione Europea (considerata nella sua totalità) al terzo posto parimerito, Francia, seguita da Brasile e Stati Uniti, Cina, Sudafrica, India. Sul podio le cose vanno più o meno così da qualche anno, ma i dati più interessanti sono quelli relativi alle nazioni emergenti, che lo scorso anno si sono fatte conoscere per eventi importanti tanto da aumentarne l'influenza mondiale. È il caso della presidente donna brasiliana, dei mondiali sudafricani, ma anche di nazioni come gli Stati Uniti la cui popolarità è cresciuta rispetto all'anno precedente, acquistandopunti anche da nazioni più restie come l'Indonesia e altri paesi musulmani. Trend simile si registra anche in Cina, la cui popolarità cresce rispetto al passato, mentre diminuiscono i pareri negativi. Il barometro della Bbc permette anche di giocare a capire come le singole popolazioni vedono le altre. E così si impara che nell'ultimo anno è sbocciato l'amore tra francesi e americani, che si stimano a vicenda più che in passato, o che cinesi e russi non sono poi così lontani quando si parla di stima reciproca.

 

I PEGGIORI – Il fondo classifica invece continua a restare tale. Peggiorano infatti Pakistan, Iran, Corea del Nord, la cui influenza sugli altri Paesi viene considerata sempre più negativa, almeno nelle percentuali delle interviste telefoniche. Non compaiono ancora significativi balzi verso il basso di nazioni come Egitto o Libia, anche perché la ricerca è stata condotta in molte nazioni quando la rivolta ancora non era scoppiata. Mentre emergono – dati dall'aumentare dei commenti negativi - i contrasti tra alcuni stati: americani e britannici contro israeliani, in generale le nazioni occidentali contro Pakistan e Iran, i turchi contro gli americani, i cinesi contro i giapponesi, francesi e canadesi contro gli indiani.


OAS_AD('Bottom1');

ITALIA – Il nostro Paese, non considerato tra i principali su cui fare domande circa l'influenza mondiale, ha però risposto e dato pareri sul resto del mondo. Il campione di intervistati, mille in tutto, raggiunti telefonicamente, hanno commentato positivamente il Canada e l'Unione Europea, dando anche oltre il 70 per cento di buoni pareri. Hanno anche confermato la loro stima per francesi e inglesi, ma sono i tedeschi i preferiti: l'89 per cento del campione considera estremamente positiva l'influenza germanica sul mondo. Seguendo i pareri mondiali, hanno dato voti molto bassi a Pakistan, Iran e Corea del Nord. Eva Perasso

Eva Perasso
07 marzo 2011(ultima modifica: 08 marzo 2011)

Dilma Rousseff (Reuters)
Dilma Rousseff (Reuters)
Angela Merkel al Carnevale di Berlino (LaPresse)
Angela Merkel al Carnevale di Berlino (LaPresse)
Citazione
Topic starter Pubblicato : 08/03/2011 14:05
(@lucky75)
Membro Registered

Sarebbe opportuno che tu prendessi informazioni da fonti autorevole per i tuoi "interessantissimi" post  e non ti affidassi a sondaggi SPAZZATURA. Commissionati da pseudo giornalai( e chiedo scusa ai giornalai per l'offesa)

RispondiCitazione
Pubblicato : 08/03/2011 14:30
(@giuseppe-sechi)
Membro Registered

nn sarai un po' aggressivo con quelle faccette da incazzato???

le hai usate anche commentando un mio post...ovviamente nn cogliendo il fatto che il discorso era esclusivo per pizzaioli-casalinghi...ora cosa c'è di strano nel post di bellini? ti bistrattano la tua amata Italia?!!! te la bistrattano i cd. pseudo-giornalisti o i politici (magari ammiri il nanopompetta) che da 20 anni (almeno) pensano a d arricchirsi ed a consolidare poter e ricchezze e nn certo al bene comune

RispondiCitazione
Pubblicato : 08/03/2011 15:34
(@giuseppe-sechi)
Membro Registered

ergo, DATTI UNA CALMATA CON QUELLE FACCINE... anche perchè, e per ovvi motovi, NON TI TEME NESSUNO

RispondiCitazione
Pubblicato : 08/03/2011 15:35
(@pinos58)
Membro Registered

purtroppo o pseudo giornalisti o veri giornalisti ......la realta è questa ex splendida nazione oramai è in mano  ad un po' di fetentoni che si fanno i cavoli loro ...........peggio diei vecchi democristiani  con socialisti !!!!! ve li ricordate che si papapvano l'Italia e poi li hanno presi a monetine ????? oggi invece succede di tutto ......non so se ve ne siete accorti ma la benzina è arrivata 1,56€ e questi che fanno in consiglio dei ministri " La rifoma della giustizia e delle intercettazioni " ........ne sentivamo il bisogno piu' di uno sconto sui carburanti e piu' di un piano di ripresa economica .........insomma risolto il problema della giustizia staremo tutti meglio vero ??????

 

siamo nei guai altrochè giornalisti o giornalai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! saluti e buona fortuna

[quote=giuseppesech]

ergo, DATTI UNA CALMATA CON QUELLE FACCINE... anche perchè, e per ovvi motovi, NON TI TEME NESSUNO

RispondiCitazione
Pubblicato : 08/03/2011 18:08
(@simone-forges-davanzati)
Membro Registered

Evvivahhhhh !! Riprendono le discussioni con pizzico di polemica come nel vecchio forum !!! Scusandomi per l'inutilità del mio commento : Anche se la fonte non e di primisima qualità permette di riflettere sull'argomento, no ? In effetti qui (in "paese francese") si generalizza sull'italia-mafia brava al calcio, ma i problemi di politica sporca esistono in molti paesi. Non si risente piu di tanto questa visione negativa dell'italia, per lo meno si autodistrugge e non invade il mondo con guerre per ragioni (petrolio, industria delle armi) del cavolo, era una mia opinione !!!!

Carissimi saluti a tutti  !

RispondiCitazione
Pubblicato : 08/03/2011 18:36
(@lucky75)
Membro Registered

  

Sono assolutamente sempre calmo e pronto a discutere con tutti.Le faccine rappresentano solo il mio non essere daccordo.

RispondiCitazione
Pubblicato : 08/03/2011 22:59
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

Ecco il classico italiano che cammina con i paraocchi pur di non accettare la realtá italianae portare rancore su una nazione come la germania che negli ultimi 60 anni ha tirato fuori tanti di quei soldi per correre in aiuto di  nazioni bisgnoselucky bisogna anche guardare oltre il proprio muro e non continuare a pensare,credere,che si é i migliori al mondoe cmq anche se non ti sta bene,la notizia non é data da giornalai,ma sono vere e proprie statistiche fatte in giro per il mondo[quote=lucky75]

  

Sono assolutamente sempre calmo e pronto a discutere con tutti.Le faccine rappresentano solo il mio non essere daccordo.

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 09/03/2011 01:00
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

 

La Baviera è, in Germania, la meta preferita per le vacanze. Ogni anno la visitano quasi 24 milioni di persone. Gli alberghi e le pensioni bavaresi registrano 70 milioni di pernottamenti all'anno. Un quarto dell'intero turismo in Germania si trova in Baviera. Il turismo rappresenta un importante fattore economico per la Baviera, con un giro d'affari di più di 24 miliardi di euro all'anno. Circa 560.000 persone in Baviera hanno un posto di lavoro nel settore del turismo.

Il Turismo come fattore economico

In Baviera, i turisti spendono ogni anno più di 24 milioni di euro, il che corrisponde ad una percentuale del 18,5 di quanto si ricava in Germania dall'industria del turismo. Complessivamente sono impiegati nel turismo più di 560.000 abitanti della Baviera.

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 09/03/2011 08:20
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

I tedeschi amano gli italiani,ma non li stimano - gli italiani stimani i tedeschi, ma non li amano.

Questa frase è solo una battuta, un gioco di parole senza una base reale? Giudicate voi! Io credo che, purtroppo, ci sia dentro un bel po' di verità.

Avvertimento: ogni somiglianza con persone viventi è intenzionale!

 

I tedeschi amano gli italiani...

Il primo grande amore (dal punto di vista storico) era, nei secoli XVIII e XIX, quello degli scrittori, dei pittori e degli artisti (miglior esempio: Goethe). Gli oggetti di quell'amore erano non tanto gli italiani, ma la cultura classica dell'Italia - le parole chiavi erano "Roma antica, rovine, rinascimento e romanticismo". Schiere di nostalgici amanti dell'Italia inondarono, sulle tracce di Goethe, il paese del sole e gli italiani spesso non capivano proprio cosa volessero da loro queste pallide facce con quella espressione estasiata.

La seconda "ondata di amore" hanno subito gli italiani a partire dagli anni '50 del secolo XX - ora le parole chiavi erano "sole, spiaggia, spaghetti e pizza", per alcuni anche "ti amo". L'amore dei tedeschi diventava ancora più forte, quando oltre a sole, spiaggia e spaghetti c'erano anche i würstel, la birra tedesca e il vero café filtrato.

L'ultima espressione di quest'amore è un po' più sofisticata, direi quasi una versione intellettuale. Per certi tedeschi (specialmente tra i 30 e i 50 anni, di solito provenienti da una fascia sociale elevata) il modo di vivere italiano rappresenta un ideale. Per loro l'italiano è, per definizione, spontaneo e simpatico, spensierato e pieno di vita e fantasia, spesso anche dotato di un tocco artistico. E il cibo italiano è il miglior cibo immaginabile, specialmente nei più cari ristoranti italiani in Germania. Il sogno che non viene mai abbandonato, anche se il portafoglio di solito non permette la sua realizzazione, è una seconda casa in Toscana o in Umbria, possibilmente una vecchia fattoria abbandonata, lontana da ogni civilizzazione (anche da quella italiana). La prima casa rimane comunque in Germania, perché anche nell'amore bisogna andare sul sicuro!

 

 

...ma non li stimano.

L'Italia sarà anche il paese più bello del mondo e gli italiani i campioni della simpatia, ma la macchina usata è meglio comprarla in Germania. In fondo gli italiani sono noti per la loro inaffidabilità e per il fatto che imbrogliano spesso e volentieri gli stranieri. Per fortuna il quotidiano BILD ci ricorda ogni anno, puntualmente prima dell'inizio della stagione turistica, il numero dei furti d'auto a Rimini (sembra che riguardino soprattutto le macchine di turisti tedeschi) e riporta le ultime statistiche dei morti di mafia in Sicilia. Dopo di ché i tedeschi ci vanno lo stesso, ma, così informato, si sentono, paradossalmente, meglio. L'effetto è quello di una vaccinazione che rende immuni contro la malattia vera e propria, cioè la teutonica nostalgia dell'Italia. Indimenticabile rimarrà la copertina della rivista "Der Spiegel" che, nel 1977, con riferimento alla situazione politica in Italia, mostrò una foto di un piatto di spaghetti con una pistola sopra, come "condimento". Se poi si pensa ai continui scioperi e ritardi in Italia allora fa bene sapere di essere, in fondo, qualcosa di meglio degli amati italiani!

 

 

Gli italiani stimano i tedeschi...

I tedeschi sono bravi e affidabili nel lavoro, i treni sono sempre puntuali e l'ordine che regna in Germania è un modello per l'Italia. In Germania tutto funziona alla meraviglia, lo stato è forte e la gente rispetta le leggi - persino i semafori rossi! - e paga le tasse. I fiorellini nei giardini pubblici non sono mai calpestati e il "Gartenzwerg" tedesco (decorazione intraducibile dei giardini privati) viene, ogni settimana, lustrato fino al suo massimo splendore - come anche le macchine tedesche. Se solo l'Italia potesse avere qualcosa dell'efficienza tedesca! I tedeschi hanno poi nella loro maggioranza la caratteristica molto positiva di essere ricchi e lasciano in Italia ogni anno molti soldi. La Germania ha prodotto anche dei geni come Goethe, Beethoven e Hegel (Hitler non conta, era austriaco). E infine la Germania, quando l'Italia andava male, ha dato lavoro e pane a molti italiani. In una parola: un paese ammirabile. Insomma, quasi il paradiso in terra!

 

 

...ma non li amano.

La Germania sarebbe anche il paradiso in terra se non ci fossero i tedeschi! Credono sempre di essere i migliori in Europa, sono "quadrati" e testardi, vestono malissimo per non parlare dei cibi tedeschi. Molto meglio essere italiani, con tutti i problemi che l'Italia ha. Qualche volta, i tedeschi possono anche veramente far pena, se si pensa al loro modo di vivere così rigido e inflessibile! Poi, poveretti, sono costretti a vivere sempre in quel freddo polare che c'è al di la del Brennero.PS.Io aggiungo,una volta era freddo polare,oggi il cambiamento climatico ha portato anche in germania del sole in piú oggi anche loro hanno imparato a seguire la moda e a cucinare megliorigiditá e inflessibilitá serve ad una nazione  ad esser forte, dove tutto funziona e ti fa vivere con serenitá

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 09/03/2011 08:50
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

Occhiali scuri, abbronzato, spalle larghe e uno sguardo magnetico, che fa cedere qualsiasi donna, questo è il luogo comune dell'uomo italiano, del Latin-lover (Italians do it better!), un mito che non tramonta mai. Nel seguente intervista, pubblicata dalla rivista italo-tedesca . Daniela Papenberg ha chiesto a tre donne tedesche come sono veramente gli uomini italiani, cioè gli uomini con i quali convivono.


Eine Titelseite von "Contrasto"

 

Gesa, tu vivi ormai da 15 anni insieme ad Antonio qui in Germania. In quali situazioni trovi che il suo comportamento sia ancora oggi tipicamente italiano?

Gesa: Tipicamente italiano? Mah, in effetti Antonio è sempre stato molto poco italiano, fin da quando l’ho conosciuto. Forse nel suo modo di guidare potrei ritrovare delle tracce della sua italianità.

In che senso?

Gesa: Lui guida in maniera alquanto aggressiva: talvolta lo fa solo per gioco, ma più spesso lo fa sul serio! D’altronde non potrei mai immaginarmi come potrebbe vivere senza la macchina. Quando usciamo vuole guidare sempre lui, sebbene anch’io abbia la patente.  Ma lui dice che quando guido io si sente male!
Beate:
Anche Giovanni, quando viveva in Italia prendeva la macchina ogni volta che usciva. È un accanito lettore di riviste di automobili e non si perde neanche una corsa di formula 1 alla tv. Poi qui in Germania io gli ho regalato una bicicletta, e oramai usa sempre quella, anche se fuori ci sono venti gradi sottozero. Mentre io, invece, preferisco prendere la metropolitana quando fa molto freddo.

 

 

Judith, cos’è che Ugo trova più tipicamente tedesco in te?

Judith: Che sono così impaziente: tutto deve essere fatto subito. In questo lui è molto italiano, fa tutto con più calma e pazienza. Io sono il polo dell’agitazione, e lui quello della tranquillità. Per questo trovo che ci compensiamo abbastanza bene.
Beate:
Anche per noi è così. Io ho sempre un programma enorme e ben definito: mi piace lavorare e ho continuamente impegni, mentre lui affronta tutto in maniera più tranquilla.
Gesa:
Anch’io ho notato questa cosa in Antonio. Lui non ha il continuo bisogno di essere indaffarato. Per esempio, durante la settimana, di pomeriggio, se non ha nessun impegno, è capace di restare ore a guardare delle partite di tennis alla tv. In questo io ho un’impostazione più di stampo protestante: al massimo riesco veramente a rilassarmi in vacanza.
Judith:
Ma forse questa non è più una cosa tipica delle donne? Io lo vedo per esempio in casa: questo è sporco, quell’altro dev’essere fatto. Lui invece non lo vede affatto!

 

 

I vostri mariti puliscono i vetri in casa?

Tutte: Oh sì! E cucinano anche!
Gesa:
Io non pulisco mai un vetro. Noi lavoriamo entrambi, ma lui è più spesso in casa, e per questo fa anche di più in quanto a pulizie. Non è mai successo che lui abbia detto che non fosse compito suo fare qualcosa perché è un uomo.
Beate:
Giovanni lavava i piatti tutti i giorni nei periodi in cui io avevo un lavoro che mi impegnava molto.
Judith:
Ciò nonostante ci sono anche delle discussioni. Qualche volta bisogna fare un po’ di pressione!
Beate:
Comunque non si può certo dire che l’uomo italiano sia emancipato! Credo che gli uomini con cui noi tre ci troviamo a dividere la nostra vita abbiano un carattere poco italiano. Fin dall’inizio erano aperti al nuovo, a ciò che è diverso. Cosa che probabilmente è da ricollegare alle loro abitudini nella famiglia di origine. E al fatto che non condividessero la mentalità italiana.

 

 

In genere però la tolleranza degli italiani finisce laddove si parla di mangiare. Avete mai avuto dei litigi a causa della pasta scotta?

Beate:
Non si può parlare di veri e propri litigi. Naturalmente ho dovuto imparare tutte le regole fondamentali: come si taglia questo e come si taglia quello, quale tipo di pasta con quale salsa va mangiata. E che è vietato prendere il cappuccino dopo le undici di mattina, ma soprattutto dopo mezzogiorno.
Gesa:
Infatti! "Tipico tedesco!" mi dice sempre Antonio quando qualche turista si azzarda a ordinare un cappuccino di sera. Lui stesso è tipico italiano nella tenacia con cui si attiene a degli orari fissi per mangiare. Da quando siamo insieme, la mia vita ha subìto, sotto questo punto di vista, un enorme cambiamento. Prima mangiavo quando avevo fame. Oggi vivo con la consapevolezza che il giorno si divide in fasi che dipendono anche dagli orari dei pasti.
Judith:
Di per sé questa è una cosa molto sana. Anch’io ne riconosco i lati positivi, anche se purtroppo riesco solo raramente a mettere in pratica il proposito di mangiare regolarmente. In Italia si mangia anche con molto più gusto. Spesso Ugo, quando lavora, si prende una o due ore libere per andare a mangiare fuori. Poi recupera il tempo perso prolungando il suo orario di lavoro. Un tedesco preferirebbe invece tornare il prima possibile a casa, e quindi rinunciare ad un pranzo prolungato.
Gesa: Io mi sono adattata totalmente, non solo agli orari, ma anche alla qualità dei pasti. A casa nostra cuciniamo né più né meno come lo faremmo se vivessimo in Italia. Cosa che tra l’altro non mi risulta affatto spiacevole.
Judith: Fate anche la "non-colazione" all’italiana?
Gesa: Sì, la mattina prendiamo solo un caffellatte.
Judith: Ugo invece ha preso l’abitudine di fare un’abbondante prima colazione con prosciutto ed altre cose salate.

 

 

Beate, che cosa ti colpì maggiormente di Giovanni quando vi conosceste?

Beate: Eravamo soprattutto entrambi curiosi di conoscere una mentalità diversa, e non ci immaginavamo per niente che potesse durare. Era il fascino dell’esotico. Poi magari si scopre che molti italiani sono così. Quello che mi è piaciuto era il fatto che lui non fosse così tipico: non ha il temperamento italiano, è piuttosto un tipo tranquillo, un po’ timido, per qualche verso misterioso...
Gesa: Ma tipi tranquilli ne avresti potuti trovare quanti ne volevi qui in Germania!
Beate: Sì, ma non così misteriosi!
Gesa: A me di Antonio sono piaciuti subito i grandi occhi scuri e caldi: sono stati veramente decisivi. Ebbi l’impressione che mi sarebbe stato sempre accanto. Non avevo mai sentito una cosa del genere con un uomo tedesco.

 

 

L’uomo italiano è veramente il "latin lover" che seduce?

Gesa: Se ti riferisci al piano sessuale, non direi che gli italiani siano i migliori amanti e che i tedeschi non possano competere. Ho conosciuto anche dei tedeschi con cui sono stata molto bene a letto. E il fatto che con Antonio mi ci trovi bene anche sul piano sessuale, non mi sento di ricondurlo al fatto che lui sia italiano.
Judith: Quello del "latin lover" è, e resta, semplicemente un mito.
Beate: Beh, bisogna dire che in Italia l’abbordaggio è una cosa molto più frequente che qui. Ma in effetti si tratta di una cosa alquanto banale. Quando mi ritrovai per la prima volta in Italia pensai: "Dio mio, che razza di uomini qui: dalle donne vogliono solo sesso!" In effetti, invece, vogliono soltanto trovare la donna della loro vita. Questa era la mia impressione.
Judith: Oppure hanno voglia di vincere, di conquistare. È quasi come uno sport o come un gioco: "Questa la aggancio, o no?" Gli uomini si incitano a vicenda in questi termini: "Provaci tu, dai, che magari ci riesci!"...
Gesa: Ho notato che gli uomini italiani, rispetto ai tedeschi, parlano tra di loro molto di più e più liberamente della sessualità. E non necessariamente in modo "sporco", quanto più con un’apertura positiva. Trovo che su questi argomenti gli uomini tedeschi siano molto inibiti. Anche se io ho vissuto l’epoca in cui nelle università si discuteva molto di liberazione sessuale.
Judith: In Germania, tra le altre conseguenze, il movimento femminista ha fatto sì che le donne si rendessero intenzionalmente brutte. In Italia invece, questo non è mai successo.

 

 

E lì si vestono anche gli uomini in modo sempre elegante?

Beate: Sì, soprattutto quando si esce bisogna farsi belli, mettersi l’abito da sera.
Judith:
Hanno un buon profumo e si mettono dei bei vestiti. In generale posso dire che gli uomini italiani hanno una sensibilità più spiccata per ciò che è estetico: qui neanche gli yuppies possono competere con loro.

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 09/03/2011 09:09
(@pinos58)
Membro Registered

a trovare dei maschi collaborativi ................figurati se si sposavano qualche mammone che non s'è mai lavato un paio di calze in vita sua  ahahahhahahahha

[quote=k.bellin]

Occhiali scuri, abbronzato, spalle larghe e uno sguardo magnetico, che fa cedere qualsiasi donna, questo è il luogo comune dell'uomo italiano, del Latin-lover (Italians do it better!), un mito che non tramonta mai. Nel seguente intervista, pubblicata dalla rivista italo-tedesca . Daniela Papenberg ha chiesto a tre donne tedesche come sono veramente gli uomini italiani, cioè gli uomini con i quali convivono.


Eine Titelseite von "Contrasto"

 

Gesa, tu vivi ormai da 15 anni insieme ad Antonio qui in Germania. In quali situazioni trovi che il suo comportamento sia ancora oggi tipicamente italiano?

Gesa: Tipicamente italiano? Mah, in effetti Antonio è sempre stato molto poco italiano, fin da quando l’ho conosciuto. Forse nel suo modo di guidare potrei ritrovare delle tracce della sua italianità.

In che senso?

Gesa: Lui guida in maniera alquanto aggressiva: talvolta lo fa solo per gioco, ma più spesso lo fa sul serio! D’altronde non potrei mai immaginarmi come potrebbe vivere senza la macchina. Quando usciamo vuole guidare sempre lui, sebbene anch’io abbia la patente.  Ma lui dice che quando guido io si sente male!
Beate:
Anche Giovanni, quando viveva in Italia prendeva la macchina ogni volta che usciva. È un accanito lettore di riviste di automobili e non si perde neanche una corsa di formula 1 alla tv. Poi qui in Germania io gli ho regalato una bicicletta, e oramai usa sempre quella, anche se fuori ci sono venti gradi sottozero. Mentre io, invece, preferisco prendere la metropolitana quando fa molto freddo.

 

 

Judith, cos’è che Ugo trova più tipicamente tedesco in te?

Judith: Che sono così impaziente: tutto deve essere fatto subito. In questo lui è molto italiano, fa tutto con più calma e pazienza. Io sono il polo dell’agitazione, e lui quello della tranquillità. Per questo trovo che ci compensiamo abbastanza bene.
Beate:
Anche per noi è così. Io ho sempre un programma enorme e ben definito: mi piace lavorare e ho continuamente impegni, mentre lui affronta tutto in maniera più tranquilla.
Gesa:
Anch’io ho notato questa cosa in Antonio. Lui non ha il continuo bisogno di essere indaffarato. Per esempio, durante la settimana, di pomeriggio, se non ha nessun impegno, è capace di restare ore a guardare delle partite di tennis alla tv. In questo io ho un’impostazione più di stampo protestante: al massimo riesco veramente a rilassarmi in vacanza.
Judith:
Ma forse questa non è più una cosa tipica delle donne? Io lo vedo per esempio in casa: questo è sporco, quell’altro dev’essere fatto. Lui invece non lo vede affatto!

 

 

I vostri mariti puliscono i vetri in casa?

Tutte: Oh sì! E cucinano anche!
Gesa:
Io non pulisco mai un vetro. Noi lavoriamo entrambi, ma lui è più spesso in casa, e per questo fa anche di più in quanto a pulizie. Non è mai successo che lui abbia detto che non fosse compito suo fare qualcosa perché è un uomo.
Beate:
Giovanni lavava i piatti tutti i giorni nei periodi in cui io avevo un lavoro che mi impegnava molto.
Judith:
Ciò nonostante ci sono anche delle discussioni. Qualche volta bisogna fare un po’ di pressione!
Beate:
Comunque non si può certo dire che l’uomo italiano sia emancipato! Credo che gli uomini con cui noi tre ci troviamo a dividere la nostra vita abbiano un carattere poco italiano. Fin dall’inizio erano aperti al nuovo, a ciò che è diverso. Cosa che probabilmente è da ricollegare alle loro abitudini nella famiglia di origine. E al fatto che non condividessero la mentalità italiana.

 

 

In genere però la tolleranza degli italiani finisce laddove si parla di mangiare. Avete mai avuto dei litigi a causa della pasta scotta?

Beate:
Non si può parlare di veri e propri litigi. Naturalmente ho dovuto imparare tutte le regole fondamentali: come si taglia questo e come si taglia quello, quale tipo di pasta con quale salsa va mangiata. E che è vietato prendere il cappuccino dopo le undici di mattina, ma soprattutto dopo mezzogiorno.
Gesa:
Infatti! "Tipico tedesco!" mi dice sempre Antonio quando qualche turista si azzarda a ordinare un cappuccino di sera. Lui stesso è tipico italiano nella tenacia con cui si attiene a degli orari fissi per mangiare. Da quando siamo insieme, la mia vita ha subìto, sotto questo punto di vista, un enorme cambiamento. Prima mangiavo quando avevo fame. Oggi vivo con la consapevolezza che il giorno si divide in fasi che dipendono anche dagli orari dei pasti.
Judith:
Di per sé questa è una cosa molto sana. Anch’io ne riconosco i lati positivi, anche se purtroppo riesco solo raramente a mettere in pratica il proposito di mangiare regolarmente. In Italia si mangia anche con molto più gusto. Spesso Ugo, quando lavora, si prende una o due ore libere per andare a mangiare fuori. Poi recupera il tempo perso prolungando il suo orario di lavoro. Un tedesco preferirebbe invece tornare il prima possibile a casa, e quindi rinunciare ad un pranzo prolungato.
Gesa: Io mi sono adattata totalmente, non solo agli orari, ma anche alla qualità dei pasti. A casa nostra cuciniamo né più né meno come lo faremmo se vivessimo in Italia. Cosa che tra l’altro non mi risulta affatto spiacevole.
Judith: Fate anche la "non-colazione" all’italiana?
Gesa: Sì, la mattina prendiamo solo un caffellatte.
Judith: Ugo invece ha preso l’abitudine di fare un’abbondante prima colazione con prosciutto ed altre cose salate.

 

 

Beate, che cosa ti colpì maggiormente di Giovanni quando vi conosceste?

Beate: Eravamo soprattutto entrambi curiosi di conoscere una mentalità diversa, e non ci immaginavamo per niente che potesse durare. Era il fascino dell’esotico. Poi magari si scopre che molti italiani sono così. Quello che mi è piaciuto era il fatto che lui non fosse così tipico: non ha il temperamento italiano, è piuttosto un tipo tranquillo, un po’ timido, per qualche verso misterioso...
Gesa: Ma tipi tranquilli ne avresti potuti trovare quanti ne volevi qui in Germania!
Beate: Sì, ma non così misteriosi!
Gesa: A me di Antonio sono piaciuti subito i grandi occhi scuri e caldi: sono stati veramente decisivi. Ebbi l’impressione che mi sarebbe stato sempre accanto. Non avevo mai sentito una cosa del genere con un uomo tedesco.

 

 

L’uomo italiano è veramente il "latin lover" che seduce?

Gesa: Se ti riferisci al piano sessuale, non direi che gli italiani siano i migliori amanti e che i tedeschi non possano competere. Ho conosciuto anche dei tedeschi con cui sono stata molto bene a letto. E il fatto che con Antonio mi ci trovi bene anche sul piano sessuale, non mi sento di ricondurlo al fatto che lui sia italiano.
Judith: Quello del "latin lover" è, e resta, semplicemente un mito.
Beate: Beh, bisogna dire che in Italia l’abbordaggio è una cosa molto più frequente che qui. Ma in effetti si tratta di una cosa alquanto banale. Quando mi ritrovai per la prima volta in Italia pensai: "Dio mio, che razza di uomini qui: dalle donne vogliono solo sesso!" In effetti, invece, vogliono soltanto trovare la donna della loro vita. Questa era la mia impressione.
Judith: Oppure hanno voglia di vincere, di conquistare. È quasi come uno sport o come un gioco: "Questa la aggancio, o no?" Gli uomini si incitano a vicenda in questi termini: "Provaci tu, dai, che magari ci riesci!"...
Gesa: Ho notato che gli uomini italiani, rispetto ai tedeschi, parlano tra di loro molto di più e più liberamente della sessualità. E non necessariamente in modo "sporco", quanto più con un’apertura positiva. Trovo che su questi argomenti gli uomini tedeschi siano molto inibiti. Anche se io ho vissuto l’epoca in cui nelle università si discuteva molto di liberazione sessuale.
Judith: In Germania, tra le altre conseguenze, il movimento femminista ha fatto sì che le donne si rendessero intenzionalmente brutte. In Italia invece, questo non è mai successo.

 

 

E lì si vestono anche gli uomini in modo sempre elegante?

Beate: Sì, soprattutto quando si esce bisogna farsi belli, mettersi l’abito da sera.
Judith:
Hanno un buon profumo e si mettono dei bei vestiti. In generale posso dire che gli uomini italiani hanno una sensibilità più spiccata per ciò che è estetico: qui neanche gli yuppies possono competere con loro.

RispondiCitazione
Pubblicato : 09/03/2011 14:24
(@lucky75)
Membro Registered

E meno male che ti avevo consigliato di prendere fonti attendibili e tu che fai prendi BILD              http://www.italia.it/it/home.html  Dai un occhiata a questo sito e forse scoprirai le mete turistiche Italiane.

RispondiCitazione
Pubblicato : 10/03/2011 00:33
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

vieni a farti un giro e cosi vedrai cvon i tuoi occhi la marea di italiani che passano le loro ferie qui,o tanti altri che si son comprati casa qui,per non parlare dei vari conti in banca che puntualmente vengono riempiti..non ho capito ancora dove vivi,se in italia o all'estero!!!![quote=lucky75]

E meno male che ti avevo consigliato di prendere fonti attendibili e tu che fai prendi BILD              http://www.italia.it/it/home.html  Dai un occhiata a questo sito e forse scoprirai le mete turistiche Italiane.

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 10/03/2011 00:52
(@simone-forges-davanzati)
Membro Registered

Interessante ... Anche avendo vissuto 80% della mia vita fuori paese mi riconosco in molti tratti del carattere dell'italianità presentata. Ma da dove vengono questi tratti di carattere,  allucinante !!!

Caro Bellini ti mando un affetuoso saluto, ma Germania paradiso in terra non ci vai un po forte ? E l'ambiente ? Smog , macchine, consumismo cosa ne avete fatto ? Premetto che sono in Polinesia !!!

 

Cari saluti a tutti

RispondiCitazione
Pubblicato : 10/03/2011 13:25
Pagina 1 / 2
Condividi:
Translate »