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Per metà provocazione, per metà verità...

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(@fabrizio-bellini)
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Qui in germania ho conosciuto italiani che son venuti 30-40 anni fá senza aver studiato,senza una lira in tasca,andare a dormire nelle baracche(cosi allora le chiamavano)perché il tedesco non affittava agli stranieri,eppure molti di loro oggi sono benestanti,son stati capaci di costruirsi un futuro dignitoso e rispettoso con i pochi soldi che allora guadagnavano...e molti di loro oggi pensionati,son rimasti qui a godersi la loro meritata pensione,perché quando vedono cosa succede e come si vive in italia preferiscono non tornarci...io ho aperto 20 anni fa il ristorante,quando ho iniziato a permettermi di assumere dipendenti cercavo solo italiani,man mano che gli anni son passati ho iniziato a sostituire l'italiano con lo straniero o tedesco,non come dice ange o tarquinio perché(costa poco o perché non voglio caccia i sordi)ma perché fanno il loro lavoro con serietá e responsabilitá,l'italiano di oggi anche a pagarlo a peso d'oro  non sará responsabile del proprio posto di lavoro e non fará il suo dovere di dipendente come si deve...non dico che tutti siano cosi ma il 75% dei giovani si..oggi da me sú 8 dipendenti solo uno é italiano(il pizzaiolo) oltre me,tutto il resto tedeschi..ma giá mi sto guardando intorno per trovare uno del posto per insegnare il mestiere di pizzaiolo e so giá che mi sará riconoscente e grato........Purtroppo l'italia vá a rotoli perché oggi si pensa solo ad avere soldi senza faticare(grande fratello,uomini e donne,amici,x factor...)per non parlare di cosa si trova sú internet sugli annunci personali(studentesse,casalinghe,mogli scontente...e cosi via) e giá!!! si guadagna in un giorno ció che si guadagna in un mese e senza troppa fatica,basta vedere grande fratello adesso c'é pure il gigoló,bell'insegnamento che si da ai tanti ragazzini che seguono il programma.....ho iniziato qui 25 anni fá che guadagnavo 600 marchi e lavoravo 15 ore al giorno,eppure son riuscito lo stesso ad avere un mio locale senza avere aiuto da nessuno, senza avere un centesimo da parte,ma solo con chi ha avuto fiducia in me e rimboccandomi le maniche e lavorando sodo io e la mia compagna attuale che allora aveva 21 anni,rinunciando a tutto ció che a quell'etá ogni ragazzo/a desidera avere e fare,per dover diventare adulti velocemente...Quando leggo,per 1500 non mi muovo ma sto a casa,ho solo pena per certa gente,perché non si rendono conto di ció che stanno buttando via....i migliori anni della vita importanti a costruire le fondamenta per un futuro tranquillo,dignitoso e .....chiudo tanto non serve a niente e ci saranno i soliti cucu pronti a sbraitare e a far credere che tutto ció che luccica é oro [40]  [2]
93.244.218.87

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Pubblicato : 10/11/2010 02:40
(@tarquinio)
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io mi chiedo : se uno di voi fautori  zannuti del buon uso  e abuso del dipendente  senza lubrificante un domani fosse costretto giocoforza a ridiventare dipendente e trovasse un ambiente lavorativo  ridotto cosi' come lo e' oggi sarebbe contento? contento di lavorare a 1000 eu al mese? in concorrenza con gente che ti fa concorrenza sulla miseria ?. mha!meno male che ad andarmi bene cambiero' lavoro ma saro' sempre qui' e quando qualche teorico del prendersela per il di dietro con gioia cadra' io saro' li'grillo parlante, a ricordargli il glorioso passato e a congratularmi per il fulgido futuro..... mi ripeto sempre e sempre quotidianamente constato che questo lavoro e' finito..... [34]  [39]  [40]
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Pubblicato : 10/11/2010 03:22
 Seve
(@seve)
Membro Registered

Forse mi sono spiegato male. Attualmente quello che sta acquisendo professionalita' e' proprio lo straniero . Il perche'? Per forza comincia facendo la gavetta, facendo il lavapiatti, lavando le insalate, facendo gli antipasti. Loro sgobbano con la fame e apprendono in fretta. Sono loro che stanno apprendendo un mestiere , pesante perche' lo e' e lo sappiamo tutti.
Noi Italiani invece stiamo restando al palo . Non credo che ci sia nessun egiziano che dall'oggi al domani decida di rilevare una pizzeria senza prima aver sgobbato 12 / 13 ore al giorno ingoiando anche ingiustizie.
Lo fa sapendo cosa andra' ad affrontare domani.
Molti Italiani purtroppo , senza nulla togliere all'iniziativa imprenditoriale, decidono di punto in bianco di aprire pizze al taglio, rilevare pizzerie e ristoranti senza mai aver nemmeno messo piede in una cucina,disposti senza dubbio a lavorare duro, tante ore, ma senza quella professionalita' che invece serve. Ecco questo intendevo. Ed e' un vero peccato, perche' questo nuoce a chi il mestiere lo conosce , lo ama e lo fa con molta abnegazione.
Per Tarquinio: hai ragione quando dici che non bisogna prostrarsi e sono d'accordo con te. Pero' questo e' un forum letto da molti giovani e bisognerebbe cercare di far capire a loro soprattutto che qualche volta ci possono essere compromessi . L'imprenditore che si apporfitta trova il dipendente che merita e , se fortunatamente per lui ne trova uno valido , sta pur certo che non gli dura. Alla prima occasione migliore lo molla e comunque impara a lavorare con il freno tirato.
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Pubblicato : 10/11/2010 04:04
(@fabrizio-bellini)
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Crisi e disoccupazione? Non andate a dirlo a Costa e Messina, due compagnie di navigazione leader nel campo di crociere e trasporti, che pure a mettere insieme equipaggi per far viaggiare la loro flotta stanno facendo fatica. E difficoltà, in Liguria, per portare avanti le loro attività, sembrano averle anche molte pasticcerie e pizzerie in base a una denuncia arrivata dalla Confartigianato locale.
Nell’epoca della grande crisi e del lavoro che non si trova ci sono centinaia di opportunità che giovani e meno giovani sembrano non prendere neppure in considerazione. Questo nonostante le tipologie occupazionali proposte siano interessanti sia per l’attività che propongono sia per il salario. Ma a bandi, corsi e annunci di lavoro rispondono in pochi”"….
Questa non è una realtà isolata ma la verità di una società che ha perso il senso della dignità e l’ amore per il lavoro. Quando io ero giovane, non era neppure culturalmente ammesso solo pensare di stare a casa e farsi mantenere dai propri genitori, era una vergogna sia per i genitori che il giovane.
Gli stranieri per i leghisti non sono una risorsa, li lascio pure con la loro convinzione, ma non possono certo affermare che non sono una necessità indispensabile. Provate chiedervi come mai a milano non esiste una pizzeria che non abbia un pizzaiolo egiziano, i quali percepiscono stipendi intorno ai 2.000 euro, certo è una lavoro faticoso, si lavora di sera, e nei festivi, ma la verità è che si lavora soprattuto per servire gli altri, e questo alla nostra nuova generazione non piace
[40] e aggiungo,un titolare non ha interesse di far andare via un dipendente valido che ti lavora con serietá,responsabilitá,per ritornare al via vai di gente che costano lo stesso e in cambio rovinano il lavoro costruito con tanta fatica [40]
93.244.239.28

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Pubblicato : 10/11/2010 10:24
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

TRENTO (26 ottobre) - Insegna l'arte della pizza ai trentini per pagarsi una bolletta pazza per fornitura di energia elettrica. Il protagonista è un tunisino cittadino italiano che per il momento ha come allievi un gruppo di esperti di informatica. Ben Jema Lofti ha 43 anni, metà dei quali trascorsi in Italia, e in Trentino ha frequentato un corso per pizzaiolo e ottenuto il diploma professionale nel 1993. Poi ha aperto un piccolo locale. Tutto bene sino a quando - scrive il quotidiano L'Adige - alcune settimane fa gli è arrivata una bolletta pazza di Trenta, la società di gestione dell'energia, acqua, gas e rifiuti del Trentino, per un totale di 15.509,21 euro.

In sostanza la società gli ha chiesto il pagamento, entro dieci giorni, del valore della fornitura di energia elettrica dal 2008 ad oggi. Nessuno aveva mai controllato il contatore, che nel frattempo è stato anche cambiato. Così in un colpo solo al pizzaiolo tunisino sono stati addebitati tutti gli arretrati. Tutte le altre bollette risultano regolarmente pagate, anche con importi di oltre mille euro. L'errore di valutazione è possibile perché le bollette di Trenta sono tutte identiche tranne una indicazione relativa alla tipologia commerciale.

«Quando ho visto la bolletta mi è venuto un infarto» spiega Lofti. Ora sta cercando di rateizzare l'importo e nel frattempo, per aumentare il fatturato, si è inventato i corsi di insegnamento dell'arte della pizza. Sposato e padre di quattro figli, il pizzaiolo tunisino appare è un esempio di integrazione. «I miei figli vanno a scuola, giocano a calcio e seguono le arti marziali - spiega -: la mia vita è qui». Nessun problema nemmeno sul velo. «Mia moglie non lo porta mai - conclude- e comunque è una decisione sua. L'importante è avere la coscienza pulita e andare d'accordo con tutti».

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Pubblicato : 10/11/2010 10:43
(@emanuele-limonta)
Membro Registered

Ciao Bellini, amo leggere i tuoi interventi qui nel forum che trovo sempre intelligenti fatti da persona capace, sei senz'altro un buon imprenditore. Ma stavolta non condivido assolutamente quanto dici sui giovani d'oggi...premetto che io non sono giovane quindi non di parte, abbiamo si giovani che preferiscono stare davanti alla playstation o altre diavolerie, ma ci sono tanti giovani che fanno sacrifici per emergere e crearsi un futuro a volte loro negato perchè all'imporenditore costa di meno assumere un extracomunitario che costa poco e dice sempre di si. Perchè anche tra voi imprenditori c'è chi paga il giusto e chi invece no, ma non per questo facciamo di tutta l'erba un fascio. Ciao























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Pubblicato : 10/11/2010 12:32
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