MMMMMMMMM........
Leggetevi questo articolo...... [11]
Saluti, Falcon
85.18.12.242
Mi chiedevo cosa succederebbe se l'associazione pizzerie italiane (o associazioni similari) stilassero e cercassero di imporre un disciplinare per la coltivazione della verdura italiana.....
La coldiretti sta entrando in un campo che non le compete. E, inoltre, a quello che mi è sembrato di capire dai pochi e vaghi articoli che sono apparsi sui giornali, la modifica proposta al disciplinare è l'obbligo di avere tutti ingredienti prodotti in Italia (con l'apposizione dell'aggettivo "italiano" a tutti gli ingredienti, pure a l'origano....
Certo, la tutela dei nostri prodotti è importante, tuttavia a me non pare sia questo il modo di farlo.
Se ho capito male qualcosa della vicenda correggetemi voi.
Saluti
78.15.165.130
Non è per forza di legge che un prodotto si ferma sul mercato ma per forza della sua qualità o ancora della relazione costo/qualità.
Allora, non basta prendere farina, pomodoro, mozzarela, EVO di origine conosciuta e di gande qualità per fare una bella pizza, dipende ancora molto de più dei professioniste capace, forse sarebe meglio fare investimento in alenamento della mano d'opera del setore che fare legge protessioniste che non serve da niente più che garantire mercato per poche in detrimento di tanti.
Saluto
Carlito
189.26.106.210
L'iniziativa della Coldiretti punta a realizzare quello che già esiste per altri famosi prodotti gastronomici italiani senza che nessuno si sia scandalizzato, anzi, sono tutti orgogliosi. Non farò una lista pubblicitaria ma si capisce che sto parlando tra l'altro dei formaggi e prosciutti italiani più conosciuti al mondo; prodotti che tanti cercano d'imitare senza riuscirci, esattamente come succede per la pizza. Anche questi prodotti rispettano un disciplinare e questo non è il loro limite bensì il loro punto di forza che ne tutela l'alta qualità. Sono d'accordo con Carlito, tuttavia, fondamentale è la professionalità della manodopera. Troppi provendo da altre esperienze professionali attigue al mestiere di pizzaiolo fiutato l'affare s'improvvisano. Ovvio che questa iniziativa si scontra con gli interessi purtroppo di tanti, aziende incluse, che operano nel settore. Creare un marchio DOP è fondamentale per distinguere un grande prodotto di qualità da un facsimile, che ormai si tenta di produrre ovunque addirittura in macchinette automatiche usurpandone il nome.
217.203.19.79
Caro Falcon..sai che ti dico???La disciplinare F.F.P(Fabrizio-fiocco-pizza)
Prevede al primo articolo comma1..la seguente dicitura;Acca'nissciune e'fess.
Ogni avventore,cliente,consumatore...e perfettamente in grado di capire e intendere la bonta'e qualita'del prodotto.Laddove sia manifesta carenza,egli e libero democraticamente di escludere e bandire il prodotto non conforme..oppure accettare di buon grado una cagliata cinese a altre diavolerie.Di rimando al testo che recita..la legge non ammette ignoranza..Ebbene F.F.P..sposa in pieno tale postilla,diffondendo il credo...nemmeno la pizza ammette ignoranza!!!Inizio a provare un certo disgusto invece,quando sento riempire la bocca di parole, ed ancora parole ..inerenti alla pizza,da individui che palesemente argomentano per sentito dire,oppure istruiti da letture a tema,con dati a dir poco raccapriccianti.La pizza,e nobile e sopratutto sana come alimento e come struttura in se,ad esempio come per la continua crescita di problematiche di celiachia..nell'ultimo decennio rilevo attraverso la clientela,quindi sul CAMPO...un incredibile intolleranza all'origano,che crea notevoli disagi nel digerirlo.Ebbene F.F.P ha escluso da alcuni anni l'origano obbligatorio come discplinari vari recitano,proponendolo solo a chi lo desidera,e ti posso assicurare che e ormai raro il cliente che lo richiede.Per non parlare poi dell'extra vergine..troppo troppo forte e saporito,in grado di coprire altri gusti e sfumature.Quindi.....niente,votate per F.F.P la disciplinare del buon senso che opera senza fini di lucro!!!!! [24] [24] Ciao
87.14.172.67
Ciao fiocco,
che dire .... al solito concordo appieno con le tue parole.
Salutoni.
Pixior
87.14.162.160
Nel disciplinare non c'è scritto che non si possano fare anche pizze speciali per celiaci, tuttavia non mi sembra il caso di modificarlo almeno fino a quando il 75-80% della popolazione non diventi intollerante al glutine, per adesso la maggior parte sembra godere di buona salute.. Il disciplinare non è un decreto legge e non obbliga nessuno a seguirlo; stabilisce dei principi guida per realizzare un prodotto di un certo tipo; ognuno poi può fare quello che ritiene più opportuno: usare la polpa di cocomero al posto del pomodoro oppure farcire con le cavallette fritte, siamo tutti felici.. Un consumatore (questo è il punto più importante) deve poter identificare un prodotto PRIMA dell'acquisto e non dopo come suggerisci tu.. Il signor Brown non deve entrare in un esercizio che si chiama pizzeria ordinare una pizza e vedersi servire un biscotto al pomodoro o una focaccia rosata al formaggio barbaro.. Così come quando tu vai a comprare il parmiggiano non vuoi che ti vendano il pecorino, anche se pur di formaggio si tratta e nonostante il pecorino sia buonissimo e magari ti piaccia anche di più; lo stesso vale per la pizza.. E' un fatto di DENOMINAZIONE..
217.203.8.23
Ciao,nonostante io sia un fedele cultore della pizza napoletana,cerco di applicare un buon senso logico in tutto cio'che credo e sempre e comunque a parer mio.Non so'esattamente cosa possa esserci dietro in termini di business,ma a me da fastidio,veramente fastidio questa intrusione di faccendieri e scrupolosi portatori di verita'e direttive.Un logo,un adesivo o poster dinanzi ad un locale,puo'raccontare all'avventore,esattamente quel che ci viene raccontato da anni,ovvero...il nulla.Se coldiretti e associazioni varie,vogliono avvertire come tu dici prima..dovrebbero distruggere,prima di creare.Per distruzione,intendo tutte quelle insegne vigenti...Vesuvio,bella napoli,marechiaro e via discorrendo,dove si richiama la chiara indole del locale nel proporre la napoletana,salvo ritrovarsi nel piatto tutto quel che si vede e si assapora,in breve..l'esatto contrario.Vera e propria frode commerciale dunque,conosco personalmente una pizzeria che dal nome e le fattezze riproducono napoli e litorale..per poi ritrovarsi un pizzaiolo sudafricano che sforna attraverso un forno elettrico piadine.Per mia esperienza invece...quando mi trovo in una citta'o paesino che non conosco..semplicemente chiedendo ad un paio di passanti dove...mangiare bene,non ebbi mai a ripudiare l'indirizzo ricevuto,e ho sempre riscontrato validita'e squisitezza pari pari al racconto di chi in quella citta'o paese ne e parte integrante.Questo significa solo una cosa,la gente non e'affatto ignorante come si tende a far credere,il passaparola e la forma di pubblicita'piu'vera e piu'sana al mondo,fondata sul disinteresse commerciale,ma..votata al sano orgoglio di campanilismo,indirizzare un forestiero verso il fiore all'occhiello del proprio paese..ti fa'stare proprio bene.Infine..la citazione alla celiachia voleva solo fungere da paragone inerente al discorso origano.Ciao
87.2.229.210