Ciao a tutti.
Concordo con lucullus, e sono dispiaciuto che la redazione abbia cancellato alcuni thread.
Al di là delle parole grosse che sono volate, le discussioni sono state un bel pò vivaci e frizzanti, come da tempo non si vedeva.
E comunque, dubito che se giornalista-pizzaiolo e qualcuno degli antagonisti si incontrassero sul serio passerebbero alle vie di fatto, o tirerebbero davvero fuori la leppa.

A parte questo, ho seguito con attenzione la maggior parte delle discussioni, e a parte l'atteggiamento di voler rimarcare e rimbeccare a tutti i costi, non mi è mai sembrato che giornalista-pizzaiolo dicesse delle cavolate, e in nessuna occasione le sue precisazioni sono state false.

Ciao a tutti e buon lavoro.
78.15.192.194

Paolo, ti meriti un bacio [10]
84.222.233.44

Concordo in pieno quanto scritto da Lucullus e da Paolo72, sul discorso della leppa poi....ha ha ha.... non c'è nulla da temere dai guappi di cartone.
158.102.162.8

Tadan, c'è solo un particolare: lucullus e Paolo72 non concordano sulla mia persona [8]
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Anch'io concordo con Paolo, il giornalista non dice cavolate.. E' solo il modo di fare un po' discutibile.. Conoscendolo meglio attraverso i post successivi mi sono reso conto, nonostante i modi rimasti discutibili, che infondo è una brava persona
217.203.8.104

Allora se andate a vedere bene, la parola leppa è stata tirata in ballo da AMEDEO, e prontamente alcuni di noi son stati contrariati, me compreso, poichè quelle che stiamo scrivendo in questi giorni, sono solo parole, che come ha detto Paolo, tali rimarranno, anche se offensive, e da una parte, e dall'altra.

Per quanto riguarda il cafone, qualcuno ci sarà rimasto male, che io sapessi il VERO, significato.

E anni che scrivo su questo forum, e mi sono pure scontrato con persone del calibro di Fiocco...Mai mai si è scesi a tali livelli,....tribunali, magistrati...roba da matti....

Io sono un cafone e me ne vanto, come mi vanto di avere la terza media, ma di essere un professionista della pizza, che studia, e lavora anche 15 ore al giorno, avendo il locale, MIO, sempre pieno, di esser chiamato dai napoletani, come esperto, nelle manifestazioni, e anche dai non napoletani, vedi salernitani, che nulla hanno a che invidiare dagli altri. IO sono uno specialista della pizza, e mi girano le palle, quando altre persone usano l'arroganza, per far valere la ragione, figuriamoci quelli che usano i magistrati con subdole minacce. 

Vi esorto a controllare, leggere bene, ma non gli errorori di scrittura, MA
LE INTENZIONI di alcuni scritti.


Salutoni massimo.......PIZZAIOLO CAMPIONE ITALIANO 2006 Montecarlo
                                PIZZAIOLO CAMPIONE REGIONALE 2003-2004 Cagliari
                               
                                OTTAVO DEL MONDO ai campionati mondiali di pizza a Salsomaggiore Terme 2009          Istruttore fip responsabile della Sardegna.
93.67.89.160

Grande come sempre Maxy [25]  [25]
93.146.226.44

Paolo72 non ha detto esattamente questo, marameo.
A differenza tua, lui mi segue dall'inizio e si è fatto un'opinione leggendo i miei posts, non sulla base di quanto scritto su di me da altri. I miei modi non sono discutibili ma sono reazioni anche fin troppo composte agli sfottò di questi ultimi.
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Senti un po' chi parla di presunzione e arroganza...
Non ci sono parole.


PS - Vedi bene che cosa significa la parola "minaccia", che usi in maniera alquanto impropria. Ah, visto che ti trovi riguàrdati pure il significato dell'aggettivo "subdolo". A certi livelli sei sceso tu per primo, presuntuoso che non sei altro.
PPS - I Salernitani sono napoletani, visto che per oltre 700 anni il termine "napoletano" ha indicato una nazionalità e non un'appartenenza urbana. Tant'è che ancora molti vocabolari della lingua italiana di oggi riportano, tra le definizioni del lemma "napoletano", «abitante dell'Italia meridionale». Non si tratta né di un'estensione né di una sineddoche, e neanche dell'uso dispregiativo leghista, ma dipende dal fatto che sino al 1861 (cioè praticamente fino all'altro ieri), per quasi un millennio, napoletana era la cittadinanza di tutti coloro, non stranieri, che abitavano al di sotto del Tronto a est e del Garigliano a ovest.
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