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Vista sul Tamigi
con melanzane e sarde in saor
Gli chef italiani d’esportazione

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Vista sul Tamigi
con melanzane e sarde in saor

Gli chef italiani d’esportazione

A Londra c'è sempre qualcosa da fare, da vedere, ma soprattutto c'è sempre qualcosa da mangiare. I ristoranti escono di cartellone come i musical, anche in cucina si è soggetti alle mode, come per tutto quello che riguarda questa grande città. Avevo scoperto un buon ristorante sardo, a Chelsea. L'anno dopo, tornato a cercarlo, mi trovai davanti un'insegna tailandese. Per questo bisogna cogliere le occasioni, come quella che capita la prossima settimana, lunedì 7 e martedì 8 giugno a Vinopolis, Stonley Street, Bankside. Qui si raduneranno imigliori cuochi italiani (da Massimo Bottura a Chicco Cerea, da Davide Scabin a Niko Romito, da Andrea Berton a Gennaro Esposito) e stranieri (da Jason Atherton a Alvin Leung, da Sat Bains a Daniel Patterson). Li ha radunati Paolo Marchi per la seconda edizione di Identità London, il fratello (minore, ma non meno importante) di Identità golose, il congresso sulla cucina d'autore in programma ogni anno a fine gennaio a Milano.

Identità London propone una delle immagini migliori del nostro Paese, quella gastronomica. E l'evento offre l'opportunità per un ripasso della cucina italiana a Londra, dove il tricolore sventola alto tra i fornelli. Ma prima, proprio qui accanto, non si può evitare una tappa a Borough Market, uno dei più bei mercati di Londra. Primizie racchiuse da una volta d'acciaio: fiori e carni, verdure e formaggi, frutta e pesce. E, sopra, Roast, l'eccezione che segnaliamo in questa scorribanda per locali italiani o che propongono una cucina ispirata dalla tradizione italiana.

Roast, lo dice il nome stesso, offre una moderna rivisitazione degli arrosti e dei piatti inglesi di carne, dal maiale all'agnello, dalla lingua al pollo. Si può pranzare guardando la cupola della cattedrale di St. Paul. Pagato un (gustoso) dazio alla tradizione britannica, si può passare agli indirizzi italiani, partendo da Massimiliano Blasone che, con un mentore come Heinz Beck, in soli quattro mesi ha conquistato la stella con il suo Apsleys, ristorante del Lanesborough hotel, un ex ospedale che adesso «ricovera » solo chi può permettersi una delle sue 93 suite. Albergo inglese, cucina italiana: pappa al pomodoro con manzo e avocado; agnolotti di patate e astice; coniglio, olive nere e melanzane arrosto. Alla Dolada, nel cuore di Mayfair, il giovane Riccardo De Prà è sceso dall'Alpago bellunese, dal ristorante di famiglia (il preferito di Vittorio Gassman), per far apprezzare agli inglesi le sarde in saor e le lumache gratinate al fiore delle Dolomiti.

Londra all'inizio dell'estate. Tavolini all'aperto, il pane, la focaccia, le prelibatezze di Rocco Princi, il panettiere calabrese che ha già conquistato Milano, qui in formato esportazione. E poi la pizza di Franco Manca, il cappon magro di Bocca di Lupo, lo spettacolare menù tutto ravioli di Latium, il wine bar Frescobaldi all'interno di Harrods. E per finire non può mancare una sosta alla Locanda Locatelli, storico caposaldo della ristorazione italiana di qualità a Londra, dove si può anche avere l'impressione di stare sulle pagine di un rotocalco, ma dove è meglio concentrarsi sui malfatti ripieni di ricotta e asparagi, pensando che se l'inglese è la lingua del mondo, in cucina l'italiano fa la sua figura.

Roberto Perrone
05 giugno 2010
http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_05/perrone-scorribande-sul-tamigi-con-melanzane-sarde-saor_1cb5ab44-706f-11df-aae4-00144f02aabe.shtml
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