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La regola del quietovivere

(@giuseppe-lisi)
Membro Registered

Spesso  capita di avere un'impasto personale che al cliente o ancor peggio al titolare non piace.

Le abitudini non si dovrebbero cambiare si diceva una volta.

Ricordo diversi anni fa, un mio titolare (oggi benestante) mi diceva:
"mai fare cio che piace a te o a me , devi fare cio che piace al cliente.
Tutto il resto non conta.."

Cosa ne pensate, si può secondo voi assecondare o farsi assecondare al fine di avere i propri tornaconti? (perchè quello è cio che ci auguriamo)
E per il quieto vivere di tutti tapparsi il naso, ma soprattutto la bocca ????

Peppe Lisi<br><font color=#FFFFCC>87.18.79.243</font>

Citazione
Topic starter Pubblicato : 07/08/2010 01:15
(@giuseppe-7)
Membro Registered

dipende peppe,io ho dovuto cambiare l'infornata ed il modo di cottura perche qui' non vogliono vedere bruciaturine varie o puntini neri sotto la pizza o nel cornicione,(Sono abituati alle pizze cotte nei fornetti) e' una cosa che a me non piace, ma stavo perdendo i clienti.
che potevo fare? l'affitto e i dipendenti sono da pagare.
62.47.22.37

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Pubblicato : 07/08/2010 01:36
(@massy31)
Membro Registered

alle volte .. delle clienti ,, mi facevano quasi piangere ,, da quanto erano noiose , e rompi,,,,,,,
io andavo nel retrobottega ,, e dicevo ; ora vado di la" e la mando a quel paese ,, mha mio padre mi diceva : servila bene ,, molto bene ,, che quella e una linguaccia !!
racconto di mio padre!!!
151.49.6.3

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Pubblicato : 07/08/2010 01:48
(@cristina-farano)
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Ciao, purtroppo  io credo ke la miglior pubblicità in questo campo è il "passaparola" e quindi x il quieto vivere e x i propri tornaconti bisognerebbe sempre fare ciò ke è meglio x mettere a tacere le boccacce dei clienti.....adesso non dico esageratamente......però vedo ke in alcuni posti ci sono ancora dei gadgets con scritto "il cliente ha sempre ragione"......ed è sempre meglio ke avere una brutta nomina nel paese.....
anke se a volte sento i titolari nominare tutti i santi del calendario x sfogarsi....  [1]  piuttosto ke fare un occhio nero al cliente... [13]

109.239.255.106

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Pubblicato : 07/08/2010 02:06
(@carmine-carbone)
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da me invece è il contrario,se la pizza non piace al proprietario o alla moglie o a qualcuno della famiglia(grande),vorrebbe cambiare qualcosa anche se i clienti continuano a venire numerosi in tempo di crisi ,in piena estate ,in un paese dove il mare più vicino è a 130km.siamo al paradosso!io comunque continuo per la mia strada ! [39]
79.3.191.228

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Pubblicato : 07/08/2010 02:17
(@carmine-carbone)
Membro Registered

da me invece è il contrario,se la pizza non piace al proprietario o alla moglie o a qualcuno della famiglia(grande),vorrebbe cambiare qualcosa anche se i clienti continuano a venire numerosi in tempo di crisi ,in piena estate ,in un paese dove il mare più vicino è a 130km.siamo al paradosso!io comunque continuo per la mia strada ! [39]
79.3.191.228

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Pubblicato : 07/08/2010 02:17
(@erminio-schiavi-2)
Membro Registered

io penso questo il cliente paga , ma ci sono dei clienti specialmente nei paesini ,parlo sopratutto dei bar, che lo fanno apposta a venire , curiosare, e a provocare questi signori ,secondo me e meglio perderli che trovarli,clientela da ristorante e pizzeria cambia tutto e diverso,il cliente viene per mangiare bene, e spende .saluti
92.106.78.250

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Pubblicato : 07/08/2010 08:30
(@eduardo-ore)
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Ciao caro Beppe... io sono dell'idea che la più grande abilità sta nell'assecondare il palato del cliente.
E' ovvio che bisogna adattarsi a modi di "mangiar pizza" diverse, anzi, stesso a Napoli (per esempio) tra una pizzeria che sta al Vomero e un'altra che sta nella Maddalena (sono 2 quartieri di Napoli) il modo di far pizza è diverso.
Detto questo sono dell'idea che 1 il pizzaiolo deve adattare il propio prodotto al luogo in cui lavora e 2 deve cercare di apportare qualitativamente dei miglioramenti allo stesso e sapete bene che questo può andare dalla scelta di un buon pomodoro, dalla stessa salatura, dalla lievitazione dell'impasto ecc.
Io lavoro in una pizzeria in provincia di Piacenza che è stata una delle prime ad aprire (circa 25 anni fa) e fanno una pizza classica biscotto sottile (con 210g standard 35cm, media 42cm) è hanno 2 forni a legna ovali con capienza di 10 pizze caduno... beh, io mi sono adattato lavorando il loro prodotto e ho portato le mie migliorie.
Poi se vai a lavorare in un posto di lavoro e il titolare di da carta bianca sta a te avere l'abilità di creare "il boom" con la tua pizza. Conosco molti pizzaioli, che qua a Piacenza hanno radiato i fatturati di pizzerie che lavoravano, un esempio che mi viene a mente è di un pizzaiolo di San Giovanni a Teduccio che ingaggiato da una pizzeria a Piacenza nuova gestione che lavorava tantissimo (minimo 1500 pizze a settimana) con la sua filosofia e con la convinzione che la pizza napoletana "è la migliore e debba piacere a tutti" ha bruciato 400 milioni di vecchie lire dei proprietari (investimento per l'acquisto del locale).
Io penso ci siano 3 parole che debbano appartenere al Dna di un gran pizzaiolo e non solo: 1 umiltà  2 professionalità e 3 azienda.
Con amicizia Dudù
79.27.47.130

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Pubblicato : 07/08/2010 11:59
(@carmine-carbone)
Membro Registered

daccordo totale! [41]
79.3.191.228

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Pubblicato : 07/08/2010 13:26
(@paolo-bosio)
Membro Registered

è da che c'è mondo che sono i clienti a giudicare e non i titolari.......
è altrettanto vero che clienti che si lamentano ci sono e sempre ci saranno....
non è giusto cambiare qualcosa se si lamenta solo 3 o 4 clienti.....
come nessuno potrà negare che è il titolare scieglie i propri clienti......
un'altra cosa sicura è che il pizzaiolo non può fare quello che vuole, giusto o sbagliato è pagato dal titolare.......

quindi?????

ognuno ha le proprie idee e se le tiene, vuol dire che è giusto quello che fai se lavori..... altrimenti no...


Paolo
79.29.114.139

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Pubblicato : 07/08/2010 14:00
(@marcello-spaccia)
Membro Registered

ciao a tutti, é vero che il cliente a sempre ragione ma ì anche vero che se il cliente lo sai convincere in qualche cosa in cui credi lui stesso sara la tua pubblicita. sono daccordo con zio Tobia ogni tanto per accontentare il cliente si deve cambiare qualche cosa ma con il tempo e un buon contatto con la clientela si puo tornare ai vecchi metodi. so cosa pensate, perché non torno a fare la pizza originale? é semplice mi sto invecchiando e sto diventando pigro cosí faccio il mio impasto che mi richiede poco tempo e ugualmente soddisfa la clientela.
un salutone a tutti.
scusate gli accenti ma la tastiera che ho é fatta a modo suo
82.113.44.82

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Pubblicato : 07/08/2010 17:13
(@marco-f)
Membro Registered


Credo che per i quietovivere a volte si debba masticare amaro, e credo che per il quietovivere si debbano accettare compromessi ma credo anche che si debba avere una propria linea di base sulla attivita' che si sta svolgendo.

Una linea di base che indichi il livello di qualita' del prodotto (ingredienti, metodi di lavoro, macchinari impiegati etc.), la professionalita' del personale (se prendo come cameriere ragazzine del liceo che lavorano part-time per risparmiare, non posso pretendere di rendere un buon servizio in sala), e altri fattori piu' o meno importanti, quali la posizione del locale per esempio.

Ben consapevole delle mie forze, offro il mio prodotto alla clientela del luogo, cercando di migliorare e migliorarmi sempre di piu'. E il numero di clienti (e quindi il fatturato) che entra nel mio locale sta a confermare o meno quanto io sia in grado di offrire.

Poi di clienti, lo sappiamo tutti, ce ne sono di tutti i tipi. Non stiamo qui a fare il profilo psicologico delle varie tipologie di clientela, sarebbe solo una perdita di tempo: chi lavora nel settore della ristorazione li conosce bene tutti quanti.

Credo che l'arma migliore per combattere certe arroganze o certe presunzioni sia un sorriso cordiale accompagnato da una frase amichevole e magari una leggera e amichevole pacca sulla spalla (sporcandolo di farina  [27] ).

I contrasti e le rivalita'non giovano mai a nessuno.

La nostra faccia dietro un banco di pizzeria e' pubblica, tutti la conoscono. Meno contrasti e piu' amicizia creeranno quel valore aggiunto che portera' al successo del locale.

Questo sarebbe il vero quietovivere !! [46]
93.209.194.253

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Pubblicato : 07/08/2010 22:39
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