In Italia
Prelevare denaro allo sportello «fisico» della banca, anziché al Bancomat? Attenzione, può essere un salasso. Sta dilagando la «tassa sul contante». Per ritirare i propri soldi dal conto, molto spesso, ora si paga. Ai correntisti della Bnl le lettere sono appena arrivate. La banca guidata da Fabio Gallia comunica che, dal 18 aprile, per ogni prelievo di liquidi in agenzia, inferiore ai 2mila euro, dovranno versare 3 euro. Come dire che chi preleva 100 euro ne incassa soltanto 97. Il resto - il 3%, in questo caso - finisce alla banca.
Il caso è l'ultimo in ordine di tempo e non è isolato. Ciò che fino a ieri era un'eccezione, sta diventando la regola. Nelle ultime settimane hanno deciso di applicare questa commissione anche Mps e Ubi. Si aggiungono a Cariparma, Popolare di Milano e Unicredit. Nelle sei banche analizzate, i costi per un prelievo di denaro allo sportello variano fra uno e tre euro. Significativi, se raffrontati al rendimento medio dei loro conti correnti: lo 0,03%. Come dire che ci vogliono più di 10 mila euro depositati sul conto per un anno intero, per compensare il costo di un prelievo di 3 euro allo sportello. È un balzello che colpisce particolarmente gli anziani, non avvezzi all'uso del Bancomat. Ma rischia di allontanare anche gli altri clienti, poco disposti a pagare per disporre di ciò che è loro.