il valore della pizza
[La domanda è autoesplicativa]
La pizza secondo me'deve costare il giusto,un giusto possibilmente contenuto perche'la pizza per principio e il piatto del popolo.Quello che sarebbe giusto sempre secondo me e che le pizzerie che lavorano ad arte debbano essere premiate per la pizza,e non per collocazione favorevole,centralita' stile architettonico..e per alcuni audaci (e se ne sono visti)personale femminile in topless.Quanto piu'la clientela sapra'riconoscere sfumature e qualita'tanto sara'la capacita'di direzionarsi verso chi merita,edi conseguenza il pizzaiolo verra'automaticamente gratificato in ogni senso.Michele Ciro Salvo e altri..sono gratificati al meglio..vendendo i loro eccelsi prodotti a prezzi irrisori.ciao
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ciao fiocco, forse mi sono espresso male...quando parlo di valore della pizza mi riferisco piu ad un valore a livello culturale...nn prettamente economico.
quello che dicevo è che troppo spesso viene visto come un cibo mordi e fuggi....non so se mi capisci...probabilmente anche per colpa della svolta a livello franchising che ha subito...(spizzico per fare un nome....)
tu che sei un pizzaiolo di professione ritieni che la maggioranza della gente sappia distinguere e apprezzare una Pizza (con la P maiscola, che sia romana o napoletana o di qualsiasi altro tipo...) da una pizza schifosa??!!! Io non sono tanto convinto....ho sentito fare apprezzamenti per delle pizze che definire schifose era un complimento...
fammi sapere che ne pensi
ciao a tutti
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Io penso che non sia una cosa limitata alla pizza, ma a tantissimi altri piatti (italiani e non: mi viene in mente il kebab, per dire).
Per quanto riguarda il riconoscerne la bontà: prima che mi venisse la passione di preparare, nel mio piccolo (settanta-ottanta pizze da Pasqua, passando da una ricetta per la teglia nel forno a gas al fornetto G3 Ferrari), ero di "bocca buona". Ovviamente riconoscevo le pizze più o meno buone, ma ora è diverso: la mangio in maniera "didattica"! [8]
Capisco però che ci sia anche chi si accontenta di riempire lo stomaco.
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Si la pizza , in italia,ha valore culturale enorme (non a caso è piena di pizzarie, e non di trattorie).
Hai ragione ficco a dire che la pizza deve rimanere un piatto economico(perche il piacere della pizza deve essere esteso anche ai più poveri).
Resto conque perplesso nel vedere che il pizzaiolo deve cercare margine di guadagno nelle bibite.Una cola 12 euro il litro , una pizza 6 euro?
So che deve andare cosi..ma a me dispiace.
Un saluto
Vuesse. [8]
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Ciao,anni fa'scrissi qualcosa a riguardo,vedi caro amico,tutto e strettamente connesso allo stato emozionale,la clientela ragiona prima per il contorno..e poi per l'essenza.Ricordo che dissi che fino a 4 persone sedute al tavolo..cio'che si consuma viene analizzato e gustato con le dovute critiche in merito,ma se la tavola cresce...prevale la chiacchiera,le risatine,i racconti di vita vissuta,addirittura se alla cassa poi gli si chiede..come era la sua pizza???manco la ricordano,ancora piu'addirittura capita spesso che il cameriere arrivi al tavolo con le pizze e alcuni non sanno piu'come l'hanno ordinata.E certamente figuriamoci sa sanno se il pelato era pelato..la mozzarella mozzarella..ecc...ecc..Questo..vale se si ragiona per masse,fortunatamente vi sono altri..che piu'preparati scelgono con cura il posto e convincono gli amici ad andarci,anche se penso prevalga comunque la soddisfazione di conoscere... e qundi farsene vanto,piuttosto che per la pizza in se.Poi ci sono i veri esperti e amatori,disposti anche a trasferte mica da ridere,pur di gustare una certa pizza,loro addirittura iniziano a provare piacere..appena deciso di partire,e durante tutto il tragitto..visualizzano e pregustano piu'volte..cio'che assaporeranno in seguito.Uno di questi sono io,qualche anno fa'convinsi due cari amici,prenotai volo e hotel su napoli per una due giorni da ciro, michele,pizzafest,e chicche varie,la mia soddisfazione fu..il prima,il durante,e a distanza di anni ancor oggi quando voglio... rivivo quelle emozioni riuscendo perfino a ricreare l'aria frizzante di quei giorni.Ma...io sono matto!!!Ciao
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io dico sempre che per poter giudicare se una pietanza e' cattiva o buona bisogna aver il palato "allenato" ai buoni sapori. L'esempio tipico: come faccio a giudicare il sapore di un pomodoro se non ho mai mangiato un pomodoro di buona qualità? ma solo pomodori da supermercato.
Quindi, per noi giovani "cittadini" riuscire a giudicare un piatto e' molto difficile, anche se, devo ammettere che quando mangio qualcosa di casareccio o contadino, la differenza si sente, e come. Mi accorgo di avere papille gustative delle quali non immaginavo neanche l'esistenza.
In giro c'e' molta gente improvvisata e poco professionale. Anche chi e' professionale però fatica a distinguersi dalla massa perché i cialtroni si mimetizzano bene nella folla.
E qui e' il caso della pizza. Quindi, a mio parere, non andrebbero giudicati male, coloro che non riconoscono una buona pizza da una cattiva. Ma torniamo al "valore della pizza".
Se considerate che e' nata a Napoli! Solo per il caffé i napoletani ne fanno una filosofia, e ci vogliono 10 minuti, pensate per una pizza 😀 che c'e' anche uno studio dietro che, volendo approfondire, parla di chimica e formule.
La pizza ha il valore che ognuno gli attribuisce, ecco la mia conclusione.
come ogni opera dell'uomo, si riesce a comprenderne il miracolo della perfezione solo se si e' capito come hanno fatto per realizzarla.
Mi spiego:
se facessi vedere un'opera d'arte ad una persona, come ad esempio la "Pietà di Michelangelo", probabilmente esprimerebbe dei pareri, che potrebbero spaziare dal: "bello, magnifico, spettacolare, interessante"... ma se a questa persona mettessi in mano gli stessi strumenti che ha avuto Michelangelo per realizzare quell'opera d'arte, probabilmente, la stessa persona resterebbe immobile, con la bocca aperta e gli strumenti gli cadrebbero di mano.
Io, sono 30 anni che mangio la pizza e alcune informazioni tipo "maturazione" ecc. e' la prima volta che li sto sentendo da quando frequento questo forum. Probabilmente se avessi saputo prima alcune cose della pizza, l'avrei "rispettata" di più.
E' vero che i pizzaioli nelle pizzerie si vedono sempre che vanno di corsa, sudati ed affaticati mentre lavorano, però, se ogni tanto si allontanassero dal forno, magari avvicinando un cliente e parlandogli di come hanno ottenuto certi risultati, forse, i clienti capirebbero la fatica che questi fanno.
Anche perche' il "segreto" della pizza sembra sempre avvolto in un alone di mistero.
ma questo e'solo un mio parere...
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