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HO IMPARATO AL ESTERO

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 dida
(@dida)
Membro Registered

E FACILE AL ESTERO NEI POSTI DI TURISMO ESTIVO AVERE1PIZZERIA FRA INGLESI ED ALTRE NAZIONI PERCHE NN SANNO UN MAZZO NEANCHE SE UN FORNO E ARTIGIANALE A DI MARCA FATTO DA DITTE DEL RAMO,Anzi gli inglesi per primo giudicano come noi si deve fare la pizza come se fosse un loro marchio di paese i tedeschi invece la apprezzano ma nn son abituati alla nostra grandezza di piatto i greci si l aprezzano ma son esigenti si inventano i gusti e le pizze farcite per meta e meta,ma il bello e che tutti ci metan bocca e dican la sua come se sapessero come vien fatta o cotta o come un forno deve funzionare,e una pena quando invece vengan in italia a casa nostra ed ammirano senza meter bocca di come si deve fare, [42] ,tutti al estero son pizzaioli ma una volta in italia nn si improvisano pizzaioli dicendoci come si fa,ne so rimasto meravigliato ma anche schifato di tanta arroganza [11]  [11]
79.129.29.156

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Topic starter Pubblicato : 15/08/2009 07:39
(@africabella)
Membro Registered

Caro Dida,

..se pensi che sia cosi' facile, prova te ad aprirne una, di sicuro saresti un successo!!!

i clienti saran meno esigenti all'estero e probabilmente , se vuoi, riesci a rifilargli pizze di bassa qualita'... ma c'e' pure molta gente che apprezza buon cibo, che ha viaggiato e ha provato ottimi ristoranti italiani in italia e si aspetta lo stesso nel loro paese.
in piu' ci son molti altri problemi che in italia sono piu' semplici, ad esempio il trovare le materie prime di qualita', tipo mozzarella, farina, pomodori, caffe'...

e comunque son tantissimi i clienti che mi dicono che quando han visitato l'italia han avuto pizze (e altri cibi) terribili.. specie nei posti molto turistici, le tipiche trappole per turisti.  [39]
196.210.204.20

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Pubblicato : 15/08/2009 15:24
 dida
(@dida)
Membro Registered

si e vero quello che di affricabella,anche qua ci son prodotti difficili da trovare e che in italia da noi in posti turistici rinfilano la m....a,succede anche nel centro di firenze che piu turistico di quello nn ce tutto l anno ce il mondo,ma qua io o visto questo,certo ce chi mi fa tanti complimenti e si fanno la foto al forno o a me mentre la fo girare in aria,per me e la prima esperienza al estero ma nn voglio rinfilare la m....a essendo tradizionalista e in un certo senso patriota per la pizza,io se apriro apriro a firenze per avere un nome come a lasciato mi babbo roberto del carabe,il nuti,pepe,santa lucia,insomma anche io o imparato qualcosa che mi mancava vedere estero e come funziona il nostro lavoro fuori dal italia,ma ti dico che mi mancano le pizzerie italiane
195.74.228.95

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Topic starter Pubblicato : 15/08/2009 18:15
(@erminio-schiavi-2)
Membro Registered

secondome, oggi i clienti conoscono il prodotto se e buono, fatto bene , come pizza , e  cibi italiani, non e assolutamente vero, che bisogna essere in italia per lavorare bene, io conosco, chef italiani, che lavorano da molti anni estero, scuola hothel four season milano,e lavorano con prodotti uguali ai nostri, e piatti di alta scuola, cosi anche per i pizzaiolo,lo stesso dipende dal esperienza , quando io lavoravo in francia veniva sempre a mangiare la pizza calciatore liliam thuram, con alti calciatori, al estero ce piu rispetto, correttezza in tutto, serieta ,non come da noi in italia vieni assunto e non sai mai quando arriva lo stipendio. saluti a tutti, e buon lavoro
84.75.39.17

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Pubblicato : 16/08/2009 22:29
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Personalmente, in Toscana ho mangiato le peggiori pizze della mia vita.

La pizza è un prodotto napoletano, non italiano.

Quando vado a Firenze preferisco addentare una bella bistecca.
84.222.234.53

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Pubblicato : 17/08/2009 23:17
 dida
(@dida)
Membro Registered

ciao,tutti sanno che i napoletani per la pizza schifano quella delle altre citta e pizzerie ma e anche vero che in altre citta oltre a firenze ci sono o ci son state pizzerie di elto livello riconosciute sia da accademia del fiorino che da altre che io vedendo molti nn sanno neanche cosa sono,io stesso uso un impasto e lavorazione napoletana che e vecchia e tradizionale di piu40anni fa,e ti posso aggiungere che il mala femmina o il fulicola nn lavorano di piu di altre pizzerie toscane,come posso dirti la presunziona napoletana di esser sempre i migliori e nn riconoscere pizzerie che an lasciato un nome o l anno nel mondo ristorativo,prima di venire in grecia se leggi i vecchi post lavoravo a firenze e nel menu cera anche le pizze napoletane come fate voi pripio per i napoletani e mi facevan anche i complimenti,te per me nn sei neanche un vero pizzaiolo,perche ai offeso nn solo la toscana ma tutti i pizzaioli di italia con la tua presunzione della pizza napoletana anche napoli ai offeso visto impasto napoletano che man passato a me e chi 40anni e piu la passato a mi babbo era napoletano e so come fate voi per dire che nn ce pizza oltre a quella napoletana,ai toppato neanche1vecchio pizzaiolo napoletano che i suoi anno ancora i forni per il pane a napoli e mai stato presuntuoso e arrogante come te per il resto di italia e tutte le piu conosciute pizzerie segnalate dai giornalisti gastronomici per assegnare le varie stelle o anno una certa fama o nome [29]  [29]  [29]  [29]  [33]  [33]  [33]
79.129.29.156

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Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 07:03
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Scusami ma ho afferrato poco di ciò che hai scritto; si fa veramente fatica a leggere certi testi.

Rispondo a ciò che ho capìto.

Ogni area territoriale non è definibile solamente geografica (a meno che per geografico non intendiamo riferito alla geografica antropica), ma più propriamente storico-geografica, perché a una data area oltre che determinate caratteristiche fisiche, visibili con gli occhi, corrispondono usi, costumi, tradizioni che, molto spesso, hanno radici ben più profonde di quanto la nostra mente può immaginare.
Le tradizioni di cui sopra comprendono il modo di vestire, il modo di ragionare, il modo di rapportarsi con gli altri, la lingua (e la lingua napoeltana è una lingua attestata almeno due secoli prima di quella italiana, che poi sarebbe meglio definire toscana visto che di italiano ha ben poco) e, last but not least, la gastronomia. Tutto questo si può racchiudere in una sola parola, cultura, che è il termine con cui gli scienziati sociali e gli esperti di discipline demo-etno-antropologiche definiscono un insieme, un sistema di mediazioni simboliche che caratterizzano il cosiddetto immaginario collettivo di una popolazione data.
Ebbene, della cultura napoletana (inteso con riferimento proprio alla città di Napoli e non al fu Regno di Napoli, che corrisponde all'attuale Italia meridionale, dal Tronto e dal Liri in giù) fa parte la pizza. Della cultura toscana fa parte la bistecca alla fiorentina (come tante altre cose). Della cultura romagnola fa parte la piadina (come tante altre cose). Della cultura siciliana fanno parte i cannoli (come tante altre cose). Etc. etc. etc..

Io non nego che le culture possano essere apprese, e anzi sono favorevolissimo ai processi di contaminazione, commistione e anche osmosi (penso a quanto ha inciso la dominazione araba nella costruzione della cultura duosiciliana... così come hanno inciso le stratificazioni osche, greche, normanne, franche, ispaniche... e ne vado fiero), che anzi sono fondamentali per la costruzione delle culture (per l'appunto quella napoletana è uno straordinario melting pot). Però ho anche un grandissimo rispetto per le tradizioni e, dunque, se provo a fare il panettone e mi riesce bene non vado a chiamarlo «panettone italiano», ma avrò sempre presente che è milanese e lo attribuirò ai legittimi inventori.
Tu sai fare la pizza napoletana? Bene, mi fa piacere. Ma è napoletana, punto. Non è italiana. Che poi la faccia un napoletano, un toscano o un giapponese poco importa. L'importante è che la chiami napoletana, sempre che rispetti la tradizione, la cultura sottesa a questo aggettivo.

Per la cronaca, né io né Zucchino siamo napoletani.

...E no, io non sono un vero pizzaiolo. Mai detto di esserlo. Ma sono un vero estimatore della pizza. Quella vera, che è solo napoletana. Fatta a Napoli o meno, poco importa. L'importante è che sia fatta in quel modo, con amore e passione e rispettando la filosofia che c'è dietro.


Ciao
84.222.234.53

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Pubblicato : 18/08/2009 07:14
(@africabella)
Membro Registered

la mia pizza non e' napoletana.. quando ci metto su' la bagna cauda e i peperoni diventa piemontese, se ci metto su' il biltong, diventa sud africana... eppure sempre buona e'!
[42]
196.210.204.20

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Pubblicato : 18/08/2009 13:44
(@francesco-mosca)
Membro Registered

La pizza non si riconosce dal condimento, Africabella, ma dalla base.
84.222.234.53

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Pubblicato : 18/08/2009 16:53
(@africabella)
Membro Registered

...ma il successo o meno di una pizzeria dipende da molto di piu' della semplice base...
196.210.204.20

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Pubblicato : 18/08/2009 19:44
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Africabella, quello che dici non è assolutamente vero: ne è riprova che il pizzaiolo più famoso del mondo, Michele Condurro, sforna solo margherite e marinare.
84.222.234.53

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Pubblicato : 18/08/2009 21:17
 dida
(@dida)
Membro Registered

a ragione pizzaiolo.giornalista,la base cioe l impasto e quello che conta per una buona pizza a metterci sopra i condimenti tutti son buoni e sanno scegliere i prodotti ma se l impasto nn e buono mangiano solo il condimento,si fa prima a darli un insalata a questo punto,sopra ci si puo metter tutto ma se l impasto nn e buono nn la mangiano i clienti,a ragione il giornalista [8]
79.129.29.156

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Topic starter Pubblicato : 19/08/2009 07:20
(@africabella)
Membro Registered

concordo pienamente.. la base deve essere ottima.. ma pensa se tutte le pizzerie nel mondo facessero solo margherita e marinara e nient'altro!!! sarebbe una noi mortale.... il cibo si evolve, si inventano nuove ricette... pensa se  esistessero solo gli spaghetti al pomodoro e solo il gelato alla vaniglia?

comunque tornando all'argomento principale di questa discussione.... lavorare all'estero... una delle cose che si imparano lavorando all'estero e' esattamente lo spirito di adattabilita'... se i clienti continuano a chiederti l'avocado... alla fine ce lo metti! ... e se la pizza l'hai fatta bene, e' buona pure con quello.
196.210.204.20

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Pubblicato : 19/08/2009 13:49
(@velia-cece)
Membro Registered

Caro giornalista
Sono d'accordo solo in parte con ciò che dici.  Anche per me la migliore delle pizze in assoluto è quella classica napoletana, ma neanchè detto così è giusto, per me la migliore delle pizze è quella di "certe" pizzerie napoletane, essendo il risultato di qualche secolo di esperienza artigiana. Non ho mai assaggiato qualcosa di tale livello di squisitezza, e così la pensano anche tanti altri... Il resto delle pizzerie (non a Napoli) propone qualcosa che viene direttamente dall'esperienza della lavorazione del pane e infatti gli somiglia tantissimo! Altri sono molto indulgenti con loro stessi, provano ad imitarla e al primo risultato che "somiglia da lontano" ad una napoletana esultano gioiosi, pensando di esserci arrivati; non avendo forse mai neanche assaggiato una vera buona pizza. Anche per me gli dovrebbero cambiar nome e chiamarla semplicemente focaccia farcita, ma non potrebbe mai accadere! Ormai la parola "Pizza" è internazionale da quando gli emigranti napoletani l'hanno portata in America e nel resto del mondo. E nessuno può essere obbligato a fare solo la napoletana.. A me piace anche molto l'americana che si fa anche in Inghilterra (è più buona di quella di certe pizzerie italiane!!!) e ti dico che la preparo ad amici napoletani che ne vanno ghiotti! Mangio volentieri la tedesca che ha delle farciture che superano la fantascienza... Tutte queste varianti sono la conseguenza della contaminazione tra "l'idea napoletana" della pizza e i gusti e le tradizioni culinarie locali in tutto il mondo!! Quelli ad ottenere i migliori risultati di queste contaminazioni sono proprio gli stranieri, altro che italiani!! Ma poi infondo, tutto è legato al gusto, che è soggettivo. Come si dice: de gustibus non disputandum...
Cordiali saluti
217.203.7.115

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Pubblicato : 19/08/2009 16:49
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Marameo,
forse il senso del mio discorso non ti è chiaro. Cerco di spiegarmi in altri termini.

La pizza è un prodotto napoletano; vale a dire che quella napoletana non è la migliore pizza, ma è *la* pizza. Tutte le altre sono solo imitazioni della pizza napoletana (compresa quella al taglio romana, che è nata ad imitazione della pizza e non autonomamente da essa).
Che poi a Napoli ci siano pizzerie che non la sappiano fare (anzi, a Napoli probabilmente la maggior parte delle pizzerie non la sa fare), e che fuori Napoli ci sia qualcuno, napoletano o no, che la sa fare, poco rileva ai fini di quanto sopra affermato.
Anche a Bologna, probabilmente, ci sarà qualcuno che fa i tortellini una schifezza, ma resta il fatto che i tortellino sono una specialità bolognese.

«Focaccia farcita» non significa quello che dici tu, perché farcito è sinonimo di ripieno, non di condimento. Quello che è *sopra* un pezzo di pasta (che sia chiamato pizza, focaccia o come ti pare) non si chiama farcitura, ma condimento.

Anche il discorso che fuori dall'Italia la pizza è migliore che in certe pizzerie italiane non c'entra nulla. La pizza non è un prodotto italiano, ma un prodotto napoletano, inventato quando l'Italia nemmeno esisteva (ricordo a tutti che l'Italia esiste dal 1861, e nemmeno comprendeva Roma e le Venezie, che sono arrivate dopo). Pertanto non capisco perché dovrebbe sorprendermi che le contaminazioni, che so, austriache possono aver dato luogo a qualcosa di meglio rispetto a quelle valdostane.
84.223.208.13

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Pubblicato : 19/08/2009 20:29
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