Molti anni fa,tra le tante soluzioni che stavo cercando, visitai questo locale e ricordo allora avevano un forno elettrico del mio amico "FERRINI FORNI" . Poi presi tutt'altra strada.
Cordialmente Angelonik

Ciao,non di certo dal 1976 in poi,da questa data,in avanti il nostro amico Ferrini,non ha di certo posizionato una sua creatura,sei sicuro di non confondere un locale per un altro???Solo l'idea di immaginare,Don Michele,i figli,Mimmo e Walter,accendere la lampadina di un forno elettrico.....dopo essere nati e aver respirato lavorato da piccoli nelle friggitorie di Pozzuoli mi fa'sorridere e non poco.Comunque,mio padre e'40 anni che usa solo ed esclusivamente Ferrini,e si conoscono bene.Ondeggiando nei ricordi,sai come conobbi Don Michele??Mio zio andava alla Stua,primo locale gestito da lui a prender le pizze d'asporto,e siccome eravamo nello stesso quartiere io allora quindicenne gli chiesi perche'preferiva quella pizza alla mia!!!Egli mi rispose che se volevo avere un futuro in questo campo dovevo imparare a fare quella pizza,e arrivo'il giorno che mio zio ottenne per me'gli otto giorni di prova, che allora si usavano.Ricordo che mi presentai un piovoso e freddo pomeriggio di sabato,incontrando Don Michele rimasi intimorito da questa figura seria, che si esprimeva in dialetto pacato,era incredibile in quella ressa di lavoro la sua tranquillita',con i figli giocavamo gia'da tempo insieme a pallone nel parco del valentino, e ci conoscevamo bene.Jeans,maglietta bianca,grembiule fornito dal locale,prima mansione pulire e affettare due casse di funghi champignon freschi.Un sorriso enorme si conteneva dietro il mio apparire serio e timido,se c'era una cosa che gia'avevo sviluppato,era la velocita'di maneggiare coltelli e coltellacci sui taglieri ero un fulmine,cipolle,wustel,mozzarelle.....qualsiasi cosa passava da sotto veniva affettata alla velocita'della luce, con effetto scenico impressionante.Al tempo,tutto era gestito a mano,e i funghi dovevano risultare sottilissimi e regolari,quando partii con il coltello,Don Michele era in un altra stanza,quel ta, ta, ta, fragoroso che risuonava sul tagliere ad altissima frequenza, lo porto'ad avvicinarsi,mentre mi guardava,facevo finta di non vederlo,concentrato tagliavo sottile e a meraviglia come non mai,mi interruppe,guardo'la montagnola di funghi tagliati ed esclamo'guaglio'sei assunto,nun c'e'bisogno degli otto giorni e dimane portame u'libbretto e lavoro!!!Il resto e'storia,ricordo solo che inaugurata la Flegrea,mi rammaricai del fatto di non lavorare piu' per lui perche'odiavo alzarmi presto al mattino e far pizze a mezzogiorno,eravamo all'esterno del locale,davanti alla sua Citroen Pallas,e congedandomi mi complimentai per il suo essere... e il trattamento ricevuto,le sue ultime parole furono guaglio,tu si bravo,ma ricordate che prima dei soldi,c'e'sta'a famiglia e famiglia,vuole dire sacrificio,allevete da'capo stii penzieri e penza a fatica'!!!!Gli avevo appena detto che avrei voluto comprarmi una porsche carrera!!!!!

Se ricordo bene dovrebbe essere stato l'inizio del 75, nel settembre dello stesso anno iniziai la mia, allora, nuova attività.
Di quei personaggi di cui racconti ce ne sono sempre meno, purtroppo!
Anch'io come te ho avuto la fotruna di incontrarne e non finirò mai di ringraziarli per tutto quello che hanno saputo trasmettermi. Cordialmente  Angelonik

Ciao Fiocco, ma qual'è la tua pizzeria ora?

magari ci si fa un salto una di queste sere 😉