Trovo un'assurdità la protesta
Spett.le redazione,
sono Fabio Verona, direttore della Scuola Alberghiera Les Meridiens di Torino (www.educa.to/lesmeridiens), ed in qualità di formatore di futuri professionisti del settore dell'enogastronomia, tra i quali la figura del pizzaiolo, trovo un'assurdità la protesta e lo sciopero promosso dal Sig. Mastrantoni dell'ADUC.
Come già hanno evidenziato i professionisti sulla pagina della vs. redazione on line, non si tiene conto dell'arte e dell'esperienza necessaria affinché ogni pizza diventi unica.
Certo questa non è una prerogativa dei pizzaioli, perché è corretto ricordare che in questo settore, la cucina, così come il servizio in sala o dietro il bancone del bar è a tutti gli effetti un'arte che non si impara solo sui banchi di scuola, ma che deriva da attituduni personali, formazione professionale adeguata e tanta tanta esperienza.
Non è quindi assolutamente corretto paragonare asetticamente i costi delle materie prime al prezzo di vendita del prodotto trasformato, perché tale paragone non può reggere; inoltre, generalmente, in un ristorante vi è un consumo medio di 2 portate a commensale, mentre la pizza, che non dimentichiamo che se fatta con maestria è a tutti gli effetti un piatto ben cucinato su un ottimo e digeribile disco di pasta lievitata in sostituzione del piatto, copre tute le portate. Da ciò si evince che anche i costi di gestione sono ripartiti in modo differente.
Certamente vi sono alcuni locali che vendono le loro pizze ad un prezzo elevato, ma se si guarda sempre tutto con attenzione, magari sono locali molto raffinati o con peculiarità assolute.
Per concludere, faccio un appello a tutti: quando andate in pizzeria, fate i complimenti al pizzaiolo che vi ha fatto mangiare bene con la sua abilità, e sabato 21 portate più amici che potete nelle vostre pizzerie preferite.
Un saluto a tutti i colleghi pizzaioli, cuochi camerieri e barman che quotidianamente e nei giorni di festa ci fanno stare bene.
Fabio Verona