Considerazioni sulla eventuale riuscita o fallimento dello sciopero
Considerazioni sulla eventuale riuscita o fallimento dello sciopero a cura di Riminipizza, Apn, Anpir e Pas a cura del delegato Stefano Catalano.
"Un grazie lo devono i Pizzaioli al Signor Mastrantoni, Segretario dell’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che contro il caro-pizza aveva rivolto ai cittadini italiani ad astenersi dal consumo della pizza, sabato 21 settembre 2002.
Nessuno ha raccolto il suo invito, e addirittura molte pizzerie hanno registrato pieni record.
Da alcuni dati raccolti a campione nel territorio Nazionale risulta: che, sabato 21 settembre 2002 hanno lavorato normalmente le Pizzerie “La Cascina” di Reggio Calabria, “Bigapple” di Bari, “Guappo” di Caserta, “Start” di Modena, “Il Tagliapizza” di Roma, “Il Gambero” di Pisa, “Ferrata” di Varese.
Mentre hanno incrementato la clientela le Pizzerie “Mistral” di Palermo, “Starita” di Napoli, “Novecento” di Rimini, “Il Contado” di La Spezia, “Vecchia Napoli” di Milano, addirittura a Napoli la nota manifestazione PIZZAFEST ha sfornato ben 22.000 pizze nella sola serata di sabato 21 settembre 2002.
I consumatori hanno bocciato l’iniziativa dell’ ADUC. L’avevano facilmente previsto, in un comunicato stampa al suo Segretario, il Signor Mastrantoni, considerando il calcolo semplicistico ed illogico cui questi s’avventurava più in cerca della facile notorietà che dalla verità, denunziava, infatti, un ricarico sul costo della pizza addirittura del 920 % valutando unicamente il costo delle sole materie prime impiegate.
Ometteva il Signor Mastrantoni di considerare i costi aggiuntivi (personale, locale, mezzi impiegati, tasse, ed altro), così come si scordava di valutare la maestria necessaria a realizzare il prelibato e popolare piatto.
Costi che incidono molto più delle materie prime impiegate e non solo per la pizza, ma per tutti i generi di consumo, alimentari e non.
Le scriventi Associazioni, sono disponibili a fornire chiarimenti e maggiori dettagli ai consumatori e agli organi di stampa e di comunicazione.
Esse hanno a cuore la tutela della bontà della Pizza Italiana, e sono quotidianamente attenti a soddisfare le esigenze dei consumatori. Il totale fallimento dell’invito dell’ADUC a disertare le Pizzerie costituisce riconoscimento della professionalità e serietà dei Pizzaioli Italiani a cura del delegato Stefano Catalano.
"Un grazie lo devono i Pizzaioli al Signor Mastrantoni, Segretario dell’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che contro il caro-pizza aveva rivolto ai cittadini italiani ad astenersi dal consumo della pizza, sabato 21 settembre 2002.
Nessuno ha raccolto il suo invito, e addirittura molte pizzerie hanno registrato pieni record.
Da alcuni dati raccolti a campione nel territorio Nazionale risulta: che, sabato 21 settembre 2002 hanno lavorato normalmente le Pizzerie “La Cascina” di Reggio Calabria, “Bigapple” di Bari, “Guappo” di Caserta, “Start” di Modena, “Il Tagliapizza” di Roma, “Il Gambero” di Pisa, “Ferrata” di Varese.
Mentre hanno incrementato la clientela le Pizzerie “Mistral” di Palermo, “Starita” di Napoli, “Novecento” di Rimini, “Il Contado” di La Spezia, “Vecchia Napoli” di Milano, addirittura a Napoli la nota manifestazione PIZZAFEST ha sfornato ben 22.000 pizze nella sola serata di sabato 21 settembre 2002.
I consumatori hanno bocciato l’iniziativa dell’ ADUC. L’avevano facilmente previsto, in un comunicato stampa al suo Segretario, il Signor Mastrantoni, considerando il calcolo semplicistico ed illogico cui questi s’avventurava più in cerca della facile notorietà che dalla verità, denunziava, infatti, un ricarico sul costo della pizza addirittura del 920 % valutando unicamente il costo delle sole materie prime impiegate.
Ometteva il Signor Mastrantoni di considerare i costi aggiuntivi (personale, locale, mezzi impiegati, tasse, ed altro), così come si scordava di valutare la maestria necessaria a realizzare il prelibato e popolare piatto.
Costi che incidono molto più delle materie prime impiegate e non solo per la pizza, ma per tutti i generi di consumo, alimentari e non.
Le scriventi Associazioni, sono disponibili a fornire chiarimenti e maggiori dettagli ai consumatori e agli organi di stampa e di comunicazione.
Esse hanno a cuore la tutela della bontà della Pizza Italiana, e sono quotidianamente attenti a soddisfare le esigenze dei consumatori. Il totale fallimento dell’invito dell’ADUC a disertare le Pizzerie costituisce riconoscimento della professionalità e serietà dei Pizzaioli Italiani"