ECONOMIA GERMANIA 2 ( SOLO PER PERSONE SERIE GRAZIE )
ciao mi ridaresti la tua mail personale per cortesia , non la trovo piu' !!! la mia se non ce l'hai piu' è rgrandinetti(chiocciola).it la @ è questa !!! ciao
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ok ritrovato il tuo indirizzo saluti
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«E corre, corre, corre la locomotiva». Ci perdonerà Francesco Guccini se utilizziamo il verso di una sua celeberrima canzone, La locomotiva appunto, per ragguagliare il lettore circa gli impetuosi progressi della congiuntura tedesca, che rappresenta, appunto, nell'immaginario collettivo e non solo, la locomotica di eurolandia.
L'ultimo dato in ordine di tempo è arrivato oggi e riguarda la produzione industriale: ad agosto l'indice è salito dell'1,7% su base congiunturale, molto più delle attese degli analisti, che avevano infatti pronosticato un rialzo dello 0,5%, e soprattutto del modesto risultato messo a segno a luglio (+0,1%). Su base annua l'incremento in base al dato corretto per giorni lavorativi è stato pari al 10,7%. Il ministero dell'Industria, che ha diffuso i dati, ha sottolineato il forte impulso giunto dalla produzione manifatturiera (+1,8%, dopo la lieve flessione di luglio) e dei beni di investimento, che hanno registrato un aumento del 2,6% dopo la contrazione dell'1% del mese precedente.
A trainare l'economia tedesca - che secondo il World economic outlook dell'Fmi crescerà quest'anno del 3,3% facendo da traino a tutta l'area euro -è la domanda estera. Una conferma arriva dai dati sugli ordini industriali aumentati ad agosto del 3,4%, più di quanto avevano previsto gli analisti (+1%). Un aumento che sembra spianare la strada a un probabile incremento della produzione almeno nel breve termine.
Bruederle, si a forti aumenti salariali se l'economia va bene. Il buon andamento dell'economia spinge intanto le associazioni sindacali a chiedere un aumento delle retribuzioni dei lavoratori. Aumenti che sebrano ragionevoli al ministro dell'Economia, Rainer Bruederle. In un'intervista al quotidiano 'Hamburger Abendblatt', riportata da Radiocor, Bruederle afferma che «quando c'é un boom economico, sono possibili anche forti aumenti salariali». In genere, il Governo in Germania tende a restare fuori dal dibattito sui rinnovi contrattuali e Bruederle ha, infatti, sottolineato che i livelli salariali sono di competenza esclusiva delle parti sociali, ma ha citato, come modello da seguire, il rinnovo del contratto dei metalmeccanici nei Laender della Renania del Nord-Vestfalia, Bassa Sassonia e Brema con il quale é stato concordato un aumento delle buste paga del 3,6% a partire da ottobre. «Il rinnovo nel settore metalmeccanico - ha detto Bruederle - ha dimostrato che é possibile un giusto compromesso sul quale potrebbero orientarsi anche altri settori».
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Parola di economisti: Pil tedesco a passo di carica nel 2010 L'economia tedesca crescerà del 3,5% quest'anno e del 2% nel 2011. E quanto stimano gli otto principali istituti di ricerca congiunturale tedeschi nel loro rapporto autunnale che sarà diffuso oggi e che è stato anticipato da diversi quotidiani nazionali. La stima per i12010 è in netto miglioramento rispetto al 1,5% previsto nel rapporto primaverile, ed è stata innalzata anche quella per il 2011, la cui stima era ferma al 1,4% in primavera. Il rapporto sarà usato dal governo di Angela Merkel per l'aggiornamento delle proprie stime ufficiali (fissate in aprile al 1,4% nel 2010 e al 1,6% nel 2011) che sarà reso noto giovedì 21 ottobre. Nel rapporto autunnale degli istituti di ricerca, sottolineano fonti citate dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, gli esperti ribadiscono, tuttavia, con forza anche i rischi per la congiuntura globale, in particolare la mancanza di dinamismo dell'economia statunitense e i pericoli di un surriscaldamento di quella cinese. Anche i conti pubblici sono in chiaro miglioramento, secondo gli stessi esperti: il rapporto deficit-Pil di Berlino scenderà al 2,7% nel 2011 dal 3,8% previsto per quest'anno, ritornando così sotto i13% per la prima volta dopo la crisi finanziaria. Il numero dei disoccupati viene stimato in calo sotto la soglia dei 3 milioni di Si tratta delle previsioni che verranno utilizzate dal governo per rivedere le proprie stime il 21 ottobre persone nella media dei 2011. Per la zona euro la previsione è di una crescita dell'1,6% nel 2010 e del-1'1,3% nel 2011. La Bundesbank ha già da tempo effettuato una revisione al rialzo delle sue previsioni sulla scorto dell'ottimo andamento della congiuntura tedesca nel secondo trimestre ( 2,2%). Secondo l'istituto di Francoforte il Pil tedesco crescerà del 3% quest'anno, mentre il ritorno sotto la soglia del rapporto deficit-Pil dovrebbe avvenire nel 2012
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i dati che la banca europea ha diffuso ieri:
L'industria italiana - Il sistema è in ritardo nel recupero della propria capacità produttiva rispetto alla media dell’eurozona. Il tasso di utilizzo della capacità nel settore manifatturiero dell’area pari era pari al 77% nel luglio 2010, un livello superiore dell’8% al minimo toccato un anno prima (avendo recuperato circa metà della flessione fra massimo e minimo) - spiega Francoforte - Malgrado questa marcata ripresa, il grado di utilizzo della capacità resta al di sotto della sua media di lungo periodo dell’81%. Si tratta però di una media - avverte la Bce - in quanto paesi come la Germania o il Belgio presentavano tassi di impiego della capacità superiori o abbastanza vicini alle rispettive medie storiche; Spagna e Italia, al contrario, hanno recuperato finora soltanto un terzo circa della flessione massimo-minimo. L’Italia arranca, assieme alla Spagna sul recupero di utilizzo delle capacità produttive nell’industria rispetto alle cadute causate dalla crisi globale:due paesi che risultano indietro rispetto al sentiero finora compiuto in media nell’area euro.
in pratica di questo passo per tornare ai livelli del 2007 ci vorranno 12 anni
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