ECONOMIA GERMANIA 2 ( SOLO PER PERSONE SERIE GRAZIE )
a proposito della discussione sul modello Germania vi allego un interessante articolo del Sole 24 Ore
Commenti e idee
I 20 anni tedeschi sono meglio dei 150 italiani
di Guido GentiliCronologia articolo05 ottobre 2010
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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2010 alle ore 08:13.
L'ultima modifica è del 05 ottobre 2010 alle ore 08:02.
Nel 2011 l'Italia compie 150 anni, mentre in questi giorni la Germania celebra il 20° anniversario della riunificazione, dopo la caduta del Muro di Berlino (alzato nel 1961) avvenuta nel 1989. Italia e Germania sono i due grandi paesi che in Europa (seppure in momenti storici completamente diversi) hanno riunito popolazioni e territori sotto un'unica bandiera. Due paesi che si sono dovuti misurare con giganteschi problemi di integrazione sociale ed economica. Di qua il Mezzogiorno, di là l'ex Repubblica democratica tedesca.
Fa una qualche impressione mettere a confronto le due esperienze. In termini di risultati economici e in termini di generale clima politico e sociale che accompagna i due appuntamenti, nel bel mezzo di una riforma del Patto di stabilità europeo destinata ad avere un impatto fortissimo nei prossimi anni.
Quanto ai risultati, è un fatto che sia la Germania sia l'Italia hanno attuato imponenti politiche di sostegno pubblico per far crescere il Mezzogiorno e le regioni orientali dell'ex Rdt. A fronte di storie diverse (breve quella tedesca, molto più lunga la "questione meridionale" italiana) sono stati comunque impegnati, a diverso titolo, centinaia di miliardi di euro.
Non che la Germania, dotata di un federalismo compiuto e corretto dimostratosi efficace, abbia risolto tutti i suoi problemi (il divario Ovest-Est c'è ancora, il reddito nei Länder orientali resta inferiore di circa il 30% rispetto al resto del paese) ma a vent'anni dalla riunificazione il centro di ricerca Ifo di Dresda può annunciare che dal 1991 al 2009 nei cinque Länder orientali il Pil è salito del 163%, da 107 a 282 miliardi, rispetto a una crescita del 49% nei Länder dell'Ovest (2.035 miliardi l'anno scorso).
Altro dato, tra i tanti: sul fronte della produttività, nel 1991 nei Länder orientali servivano 77,2 ore per realizzare l'equivalente di mille euro di produzione, oggi si arriva a 28,6 contro le 22,3 dell'Ovest. Imponente lo sforzo per le infrastrutture: sotto questo profilo si può dire che la parità è stata già conquistata.
Diverso il caso dell'Italia. Basterebbe la considerazione del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi del novembre 2009: il divario di Pil pro capite rispetto al Centro-Nord è rimasto sostanzialmente immutato per trent'anni. Nel 2008 era pari a circa 40 punti percentuali: il Sud, in cui vive un terzo degli italiani, produce un quarto del Pil e rimane il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell'area dell'euro.
Mezzogiorno d'Italia ed ex Rdt hanno dunque camminato a ritmi ben diversi. Pressoché in tutti i campi, compresi quelli di lunga prospettiva. Già nel 2006 l'indagine Ocse-Pisa segnalava che la percentuale di quindicenni con scarse competenze in matematica e lettere risultava doppia nel Sud d'Italia rispetto al Centro-Nord mentre in Germania il divario Est-Ovest era praticamente nullo.
Quanto al clima politico sociale che accompagna i due appuntamenti con la storia, che dire? In Italia rincorriamo (ancora) l'asse stradale Ragusa-Catania e abbiamo il problema - dopo fallimenti di politiche pluridecennali, dall'intervento straordinario alle nuove politiche regionali - di "come" spendere i soldi per il Sud. La Germania corre al ritmo del 4%, ex Rdt compresa. Di Mezzogiorni, in Europa, ne è rimasto uno solo.
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-10-05/anni-tedeschi-sono-meglio-080245.shtml?uuid=AYNfQrWC&fromSearch
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Commenti e idee
Quant'è verde il modello del vicino
di Guido GentiliCronologia articolo07 settembre 2010
Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2010 alle ore 07:56.
L'ultima modifica è del 07 settembre 2010 alle ore 08:56.
Al di là della battuta del ministro Giulio Tremonti («proporre il modello tedesco per l'Italia è da bambini») una questione di "modellistica" esiste. Andrebbe trattata come merita, evitando di cadere nella trappola del provincialismo ed entrando piuttosto nel merito della questione per renderla davvero utile al paese.
Sul primo punto (il provincialismo) c'è poco da dire. Abbiamo visto quello che accade per la legge elettorale. Dal modello francese a quello inglese, e da qui al caso israeliano e all'ipotesi tedesca, le ricette fioriscono ed evaporano nell' indifferenza del grande pubblico. A contare, alla fine, sono i rapporti di forza politici e la loro possibile evoluzione in un arco circoscritto di tempo. La ricetta "giusta" e valida per sempre non esiste.
Lo stesso si può dire dell'economia. Va da sé, in un'epoca di globalizzazione dei mercati che il riferimento a ciò che si muove oltre le frontiere nazionali è un dato di fatto che condiziona il nostro orizzonte. L'Europa e la Germania le abbiamo in casa, gli Stati Uniti sono apparentemente più lontani. Due modelli diversi (politicamente complementari) dai quali non è possibile prescindere e da cui si possono attingere ottime idee.
L'importante è relativizzare la questione: non si tratta di prendere o lasciare questo o quel modello, atteso che l'Italia, sia pure tra mille contraddizioni e ritardi, un "suo" modello di sviluppo (si pensi solo allo straordinario successo delle piccole e medie imprese) l'ha affermato e resta la quinta potenza industriale del mondo. Piuttosto, tenendo gli occhi ben aperti, bisogna pragmaticamente cogliere i segnali che possono aiutarci a crescere. Di più e meglio, e senza mitologie.
La Germania, che sta crescendo in modo impetuoso, punta (come noi) molte delle sue carte sull'export manifatturiero. Dispone di un assetto molto competitivo (con numerose grandi imprese trainanti, mentre noi contiamo su pochi grandi gruppi come Eni, Generali e Fiat) e si è mossa per alzare la produttività generale del sistema.
In questo senso abbiamo molto da imparare, compreso però il fatto che Berlino è un competitor diretto dell'Italia (appesantita da un forte divario Nord-Sud) e che non ci farà certo sconti in Europa. Imparare sì, e senza mitizzazioni: nel suo primo anno di governo targato Cdu-Csu-Fdp la cancelliera Angela Merkel (dalla scuola alla manovra fiscale) ha dovuto registrare innumerevoli scontri interni. Compresi battibecchi poco teutonici. «Sei intelligente quanto un cetriolo», ha detto il presidente della bavarerese Csu Horst Seehofer al ministro dell'Economia Rainer Brüderle (Fdp). Il quale per tutta risposta ha paragonato il collega ministro della Difesa Karl zu Guttenberg (Fdp) a una «capra vanitosa».
I Ma parlare tedesco non è da tutti
L'invidiabile crescita del Pil tedesco ci ha ricordato che c'è da imparare dalla Germania. Tuttavia, nel prendere lezioni dai tedeschi è bene scegliere con
La formica Italia parla un po' tedesco
Dopo lo sconquasso della crisi mondiale generata dalla bolla dei mutui subprime, non è più di moda indicare gli Stati Uniti come modello di crescita economica.
Quanto al modello federalista, l'Italia ha scelto una strada vicina a quella tedesca, cooperativa, concertativa, solidale. Tutt'altra cosa rispetto al federalismo competitivo americano. Un bene, un male? Si vedrà se e fino a che punto dietro il nobile principio della perequazione spunteranno inefficienze e soluzioni pasticciate. «Noi in Italia abbiamo la mania dell'omologazione unitaria», ha risposto ad Oscar Giannino su Panorama l'economista Luigi Zingales, che insegna da molti anni a Chicago. Gli si può dare torto?
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-09-07/quante-verde-modello-vicino-080551.shtml?uuid=AYavsVNC&fromSearch
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certo ,, il modello tedesco ,, non fa una piega ,,,
mha se mi permetti io non sarei propio contento ,,,,
se vuoi la mia ,,, quello che succede ora in italia certo ,, lo valutiamo tutti ,,
molto lontano dal sistema alla tedesca ,, bhe io penso che a noi basterebbe , anche poco per migliorare ,,,
un sistema politico ,piu moderno ,, il resto lo farebbe il paese !!
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caro massy nel 2° articolo c'è un riferimento chiaro alla tua preoccupazione , che poi dovrebbe essere quella di tutti gli Italiani , ed è quando parla del fatto che la Germania non fa sconti a nessuno neanche ai suoi vicini (Italiani e co ) ........quelli vanno come un treno per fatti loro !! è per questo che noi dovremmo svegliarci e Fare ........... non Promettere !!tutte queste chicchiera che sentiamo non fanno altro che affossare il Paese di destra o di Sinistra ed ha ragione Ziotibia in un altro post ............la Secessione,le spinte razziste , gli uni contro gli altri ,sono parte di un progetto !! rimbecillire gli Italiani e , nello stesso tempo , fotterli prendendo sempre piu' potere !!!
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Vedi Pino,in Italia son tante moltissime le cose che dovrebbero cambiare per poter essere un Italia,ricca,forte,potente,non basta urlare ITALIA quando poi si é i primi a fregare,a non aver cura della propria terra,a distruggere ció che lo stato mette a dispozione del popolo....non so se sei mai stato in germania,nessuno si permette di buttare un pezzettino di carta per terra,ma la mettono in tasca,chi ha un cane gira con i sacchettini in tasca,nessuno brucia i bidoni della spazzatura,rompe le vetrate delle fermate bus,l'educazione con cui crescono,sempre danke-bitte fin da bambini,e lo noto quando vengono a mangiare,non si muovono dal loro posto o con educazione chiedono se possono guardare il pizzaiolo,ho notato nei ristoranti in italia come si comportano i bambini,genitori che se ne fregano e bambini che corrono per la sala,toccando e mettendo fuori posto ogni cosa..questo é un esempio banale,ma che ad un bambino serve a capire ad aver rispetto degli altri,della propria terra e di ció che lo stato mette a disposizione del popolo...ognuno paga le proprie tasse senza far piega e questo da la possibilitá ad uno stato di fare e dare al popolo,noi italiani e stranieri quando ci troviamo a veder tutto ció,ci rimbocchiamo le maniche e ci facciamo in 4 per riuscire e dimostrare che non siamo meno di loro,allora mi chiedo perché invece in italia nel proprio paesino o cittá non si fa lo stesso!!Semplice,perché si tende a seguire l'onda che tutti seguono oppure si é fessi,solo che cosi non si aiuta uno stato a crescere...é un discorso molto lungo,si potrebbe star qui giornate intere a discutere,ma se non si cambia sistema,vedute,mentalitá,modo di pensare,discutere non servirebbe a niente [28]
93.244.240.218
Ciao, volevo solo dire, che sicuramente, i tedeschi sono cosi diligenti solo in Germania...
Ti dico subito che per gli italiani e per l'Italia hai ragione, ma fidati i tedeschi non sono proprio come tu li hai descritti...Ripeto, forse solo in Germania.
Intanto dove sto io ancora ci sono in ferie, entrano in pizzeria, non salutano, si fanno il giro turistico della pizzeria, e non salutano neanche andando via, se chiedono la toilette, e gli dici che non c'è l'hai borbottano e escono, ma che cazzo ne sai che io sono aperto come artigiano, e il bagno c'è l'ho solo per i dipendenti, e non ho l'obbligo di averlo per i clienti, che se, me lo chiedono gentilmente faccio entrare...Non si sparecchiano il tavolo, da noi il tavolo si sparecchia, perchè non facciamo il servizio, e non lo facciamo pagare, se a volte lo facciamo di nostra spontanea volontà. Certo non sono tutti uguali.
L'ultima in ordine di avvenimento, è stata che sono entrati due tedeschi, penso marito e moglie, niente saluto, ancora un po' non si reggevano in piedi per l'età, hanno chiesto una pizza con frutti di mare...Noi da bere abbiamo: coca cola, fanta, sprite, birra, acqua, chinotto...Loro volevano il vino, io il vino non lo vendo...Si sono guardati, e sono andati via...ahahahah ubriaconi...
Ora prendero' il tavernello per venderlo solo a loro, sai che contenti che saranno [26] ....
93.70.143.154
Bravo vedi che ci sei arrivato,logico arrivano in italia e seguono anche loro l'onda,hai ragione,li vedo anch'io come corrono in autostrada,perché in germania rispettano ogni limite!!!In germania ci sono una marea di rumeni,slavi e tante altre razze che in italia fanno i cazzi loro,mentre qui lavorano,si comportano bene...Perché!!! Il popolo deve esser il primo a dare l'esempio se si vuol avere rispetto delle proprie cose,si perché in fin dei conti ció che lo stato mette a disposizione,sono di ognuno di noi,pagate con i nostri soldi [28]
93.244.240.218
Ok, pero' io parlo di educazione, se uno c'è l'ha, c'è l'ha a casa sua e fuori.
Prendi gli inglesi, o americani, io gli ho sempre visti da noi, intendo dove vivo io, fare la fila anche al bar...I tedeschi no... Ripeto non sono tutti uguali, pero' cio' vuol dire che non è allora che è una loro cultura, cioè di essere civili ed educati, ma una disciplina, senno pigliano mazzate. Una nazione civile, dovrebbe avercelo come cultura, innata. Poi certo meglio essere diligenti anche cosi' che come la maggior parte di noi...
per il resto ti do ragione.
93.70.143.154
esatto,se sbagli paghi,in italia non si paga e quindi chiunque ci va ne approfitta [28]
93.244.240.218
Si è vero.
Pensa che di fronte a me, ci sono dei portici, e anche io sto sotto dei portici, ci sono due cestini della nettezza urbana, piu' un altro bidone.
Alcuni studenti che si comprano il panino o altro..ma anche la pizzetta, buttano tutto in terra. Noi come pizzeria cerchiamo di sensibilizzare i nostri clienti, con risultati discreti, ma attorno ci sono market, bar, quindi altre cartacce...Ok parlando con i vigli e un assessore si diceva appunto di combattere questo fenomeno...Io sono tre anni quasi che dico loro che si risolve solo toccando il portafoglio dei ragazzi, o dei genitori, poichè l'educazione parte da loro...Se da piccolo mio padre mi vedeva o gli dicevano che buttavo cartacce per terra, calci in culo prendevo [3] .
E comunque anche vero, che quando ci si ritrova in gruppo,si fanno cose che non ti sono state insegnate...Per cui, bisogna toccare il portafoglio, la maggior parte delle volte capiamo solo quella lingua [26] .
93.70.143.154
...comunque per la mia personale esperienza, ho assesorato un amico italiano che ha aperto un ristorante in Germania (Amburgo) e non abbiamo incontrato questi problemi, parlo di un locale che presentava pizza e grill con tagli argentini, buona zona e buon ambiente.....clienti educati e nessun problema di questo genere....sono rimasto in appoggio 6 mesi come chef incaricato del training del personale e ho un buon ricordo di quei mesi...(e delle notti a san pauli)
personale opinione, ma se dovessi lasciare il Messico, la Germania sarebbe una buona alternativa....anzi ottima
RIPETO MIA PERSONALE OPINIONE...[40]
201.159.7.66
La tua opinione é pií che giusta,chi é stato una volta in germania,chissá perché prima o poi ci ritorna [28]
93.244.183.113
Ecco lo sfogo di un piccolo emigrante in Francia:
Sentite é vero che lo stato francese come quello tedesco aiuta tantissimo le famiglie ed é molto presente.
Vivo un una citta industriale e vi posso assicurare che non é sempre oro quello che luccica. Lavorare su un catena di montaggio diventa durissimo, vedo la gente partire in pensione che non puo quasi piu muovere le mani o le spalle a causa del duro lavoro, basta guardare le statistiche delle malattie professionali, e soprattutto i suicidi causati dallo stress del lavoro in fabbrica, anche lo stato comincia a preoccuparsi.
Quindi io non parlerei di progresso quando si rovina la salute della gente che lavora per vivere.
La creativita e il design italiano é invidiato nel mondo intero. Qui tantissimi programmi alla televisione sono dedicati all'Italia sul tema del turismo della creativita della pizza ecc....
Qui é veramente raro vedere della gente che sorride per strada e i vicini ti salutano appena.
In Italia ci sono il doppio dei problemi ma vedo sempre la gente sorridente e accoglienti e soprattutto una solidarieta che non si trova in altri paesi.
Scusatemi per lo sfogo
Matteo
86.77.24.143
Matteo, la fantasia degli Italiali si sa', non la supera nessuno,ma chi sorride oggi o e' uno dei pochi che vive bene, oppure e' un incoscente.
C'e' poco da ridere nel nostro paese, anzi...
Ci sono stato alcuni mesi fa' e ho fatto un giro a trovare qualche mio vecchio cliente e ti garantisco che sono poco sorridenti.
Tutto il commercio e' a rotoli, gli imprenditori edili ormai sono sull' orlo del fallimento(case non se ne vendono piu') Uomini di trent'anni che non possono crearsi una famiglia.
Da quello che ho sentito anche il turismo sta andando malissimo.
La gente e' umiliata e corre disperatamente a cercare una giornata di lavoro
almeno per comprarsi un pezzo di pane.
Si e' moltiplicata la disonesta' commerciale, tutti aquistano e nessuno paga, infatti le aziende stanno eliminando i fidi per tantissimi commercianti.
Certo, forse in germania, in francia e anche in austria sono un tantino freddi pero' economicamente non gli manca nulla.
Quando anni addietro ho lavorato per i tedeschi e capitavano periodi di crisi i capi mi dicevano: La crisi in italia va bene per noi, perche' l' affrontiamo di petto senza fermarci mentre voi ci piangete sopra.
Non mi era piaciuta come affermazione, pero' c'era un po' di verita'.
Aggiungo che la preoccupazione maggiore ora deve essere per i giovani, non so' se lo avete notato ma tra pc, televisione con spettacoli di cacca si stanno tutti o quasi rincoglionendo, il loro ideali sono il grande fratello, le veline e tutte queste minchiate che hanno preso il soppravento alla loro intelligenza.
Tutti vorrebbero andare a fare i tronisti ec ec e i lavori manuali li lasciano a chi entra clandestinamente.
Da qui' si capisce che se non c'e' un cambiamento radicale prima di arrivare a cio che fa la germania ci vorranno decenni.
62.47.27.72
Ciao,
Sappiamo bene che la situazione dell'Italia comincia ad essere disastrosa ma ci portiamo dietro anni e anni di una gestione politica disastrosa.
Il turismo italiano va male? I francesi mi dicono che l'Italia é stupenda ma peccato che é troppo costosa per visitarla. Si preferisce avere le camere sfitte per non affittarle a prezzi piu bassi........
Anche qui i giovani come in Italia non vogliono fare mestieri manuali ma ti assicuro che preferisco che i miei figli in futuro restino lontano dalle fabbriche dove ci roviniamo la salute.
Il modello francese e tedesco? Quello che conta é di produrre e produrre senza preoccuparsi della salute della gente, guarda quanti suicidi a causa del lavoro si hanno in questi paesi, se ne parla poco ma si comincia.
Non credo che gli italiani abbiano questa cultura egoistica, il solo rammarico é che in Italia le risorse et potenzialita non sono sfruttate, il perche? datemi una risposta voi...
saluti
Matteo
86.77.24.143