Ducati addio, diventa tedesca ..
Ducati addio, diventa tedesca
Audi compra per 860 milioni
Atteso il via libera dai consigli del gruppo Volkswagen
Moto Vinta la concorrenza di Mercedes, la sede resta a Borgo Panigale
Ducati addio, diventa tedesca
Audi compra per 860 milioni
Atteso il via libera dai consigli del gruppo Volkswagen
- Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l'abbia fatta. Dopo un'attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della Volkswagen sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l'accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell'azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell'Audi. L'accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l'approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all'assemblea Volkswagen il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo.
Il magnate tedesco ha dovuto attendere sei anni per riuscire nell'impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di Volkswagen si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell'anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial.
Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell'enigmistica, è quasi l'anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un'esclusiva per trattare l'acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La Mercedes, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l'ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro.
Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board Volkswagen che ratificherà l'accordo. Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da Volkswagen, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull'area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.
Federico De Rosa18 aprile 2012
MILANO
[quote=k.bellin]
Ducati addio, diventa tedesca
Audi compra per 860 milioni
Atteso il via libera dai consigli del gruppo Volkswagen
Moto Vinta la concorrenza di Mercedes, la sede resta a Borgo Panigale
Ducati addio, diventa tedesca
Audi compra per 860 milioni
Atteso il via libera dai consigli del gruppo Volkswagen
- Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l'abbia fatta. Dopo un'attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della Volkswagen sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l'accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell'azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell'Audi. L'accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l'approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all'assemblea Volkswagen il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo.
Il magnate tedesco ha dovuto attendere sei anni per riuscire nell'impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di Volkswagen si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell'anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial.
Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell'enigmistica, è quasi l'anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un'esclusiva per trattare l'acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La Mercedes, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l'ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro.
Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board Volkswagen che ratificherà l'accordo. Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da Volkswagen, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull'area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.
Federico De Rosa18 aprile 2012
MILANO
Beh,se le cose stanno così,benvenga l'Audi,se conserva,i posti di lavoro,il sito di produzione e quantaltro,che sia la benvenuta,tanto la Ducati,era già da un bel pezzo,già di proprietà straniera noo.Magari le maestranze beneficeranno anche di qualche innovazione alla tedesca?.Saluti.Osvy.
Ciao Osvy credo anch'io che sia stato meglio cosi,da quel che dicono qui in germania,pare che i dipendenti continueranno a restare al loro posto con tutti i vari benefici tedeschi(premio produzione,stipendi)In dicembre le varie case automobistiche tedesche hanno dato 6800€ in piú ad ogni dipendente come premio produzione e per aver superato il record d'incassiSperiamo che questo possa avvenire anche in casa Ducati
[quote=k.bellin]
Ciao Osvy credo anch'io che sia stato meglio cosi,da quel che dicono qui in germania,pare che i dipendenti continueranno a restare al loro posto con tutti i vari benefici tedeschi(premio produzione,stipendi)In dicembre le varie case automobistiche tedesche hanno dato 6800€ in piú ad ogni dipendente come premio produzione e per aver superato il record d'incassiSperiamo che questo possa avvenire anche in casa Ducati
Sarebbe auspicabile che ciò avvenga,mo speriamo che i sindacati siano contenti e non rompano i coglioni come sono soliti fare,quelli,i crucchi,ci mettono cazzi ad andarsene di nuovo,qualora cominciassero con l'articolo 18,che vedi dove ci ha portato il fatto che un dipendente ad indeterminato,è come se te lo fossi sposato,anzi peggio,una moglie cagacazzi,la lasci e te ne vai un dipendente nò.Salutoni.Osvy.
e meno male altrimenti rischiava di finire come queste qui
è una vergogna chiuse 140.000 attività dall'inizio dell'anno e noi stiamo qui a farci raccontare che l'anno prossimo l'italia crescerà di uno 0,5% ? ma stiamo scherzando?
Tranquillo,che i tedeschi male che vá trasferiscono la ducati in germania con tutti i suoi operai e fanno come con la opel,quartieri interi con villette incluse di garage e giardino per gli operai ad affitti bassi,come daltronte hanno fatto allora la BMW vicino a verona,lavoro e casa per tutti i loro dipendenti[I sindacati sono i primi colpevoli della crisi italiana,ma fallo capire a tutti quei personaggi che nelle varie fabriche sindacalizzanoquote=cosvaldo48]
[quote=k.bellin]
Ciao Osvy credo anch'io che sia stato meglio cosi,da quel che dicono qui in germania,pare che i dipendenti continueranno a restare al loro posto con tutti i vari benefici tedeschi(premio produzione,stipendi)In dicembre le varie case automobistiche tedesche hanno dato 6800€ in piú ad ogni dipendente come premio produzione e per aver superato il record d'incassiSperiamo che questo possa avvenire anche in casa Ducati
Sarebbe auspicabile che ciò avvenga,mo speriamo che i sindacati siano contenti e non rompano i coglioni come sono soliti fare,quelli,i crucchi,ci mettono cazzi ad andarsene di nuovo,qualora cominciassero con l'articolo 18,che vedi dove ci ha portato il fatto che un dipendente ad indeterminato,è come se te lo fossi sposato,anzi peggio,una moglie cagacazzi,la lasci e te ne vai un dipendente nò.Salutoni.Osvy.