D'ORO..
E oltre alla pensione d’oro incassano pure “l’assegno di solidarietà…”
E incassano pure “l’assegno di solidarietà”… Rispondendo a numerosi messaggi che mi sono arrivati confermo: i parlamentari che vanno in pensione non si prendono solo il sostanzioso vitalizio mensile, ma anche una specie di superliquidazione chiamata “assegno di solidarietà” ca. Alla fine dell’ultima legislatura, quella del 2008, per esempio Armando Cossutta (9604 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 345mila euro; Angelo Sanza (9363 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 337mila euro; Luciano Violante (9363 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 271mila euro; Clemente Mastella (9604 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 307mila euro, Alfredo Biondi (9604 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 278mila euro… Come vedete, a proposito di “Sanguisughe”, non si smette mai di scoprirne di nuove.
E oltre alla pensione d’oro incassano pure “l’assegno di solidarietà…”
E incassano pure “l’assegno di solidarietà”… Rispondendo a numerosi messaggi che mi sono arrivati confermo: i parlamentari che vanno in pensione non si prendono solo il sostanzioso vitalizio mensile, ma anche una specie di superliquidazione chiamata “assegno di solidarietà” ca. Alla fine dell’ultima legislatura, quella del 2008, per esempio Armando Cossutta (9604 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 345mila euro; Angelo Sanza (9363 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 337mila euro; Luciano Violante (9363 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 271mila euro; Clemente Mastella (9604 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 307mila euro, Alfredo Biondi (9604 euro al mese di pensione) ha preso un “assegno di solidarietà” di 278mila euro… Come vedete, a proposito di “Sanguisughe”, non si smette mai di scoprirne di nuove.
ma li m..rt..c..i loro !
Infatti e tale e quale quella dei miei genitori.
1500 in due ..... considerando che sono ottantenne il mio capo e 76 la mia maresialla .hahahahahah
e con il 80% di invalidita avuta da 28 anni e il 100% 1 anno fa.. per l'accompagnamento stiamo lottando da mesi oltre 1 anno.
A li m suoi sti str.. che merda di mondo il nostro pero.
E chi vuole iniziare in proprio ?? non ci sono soldi..
E la banca del sud dove.
e sviluppoitalia che fine ha fattoi
i leasing di prima attivita
BOOOOOOOOOOOOOOOooooooooooooooooo
La moglie di Bossi?
È una baby pensionata
Eppure, nello scrivere il suo ultimo libro inchiesta (Sanguisughe, Mondadori, 18 euro, in uscita martedì prossimo), Mario Giordano deve essersi fatto una discreta collezione di nemici, se è vero che l’indice dei nomi di questo libro contiene personaggi noti e ignoti, di destra e di sinistra, gran commis e piccoli furbi, una vera e propria pletora di persone che a un certo punto della loro vita, anche se molto giovani, hanno deciso di vivere alle spalle della collettività e di chi lavora, approfittando dei tanti spifferi legislativi che il Palazzo ha generosamente concesso in questi anni.
Il libro di Giordano (sottotitolo: Le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasse) però ha un attacco folgorante. Ed è la riproduzione dell’estratto conto di una pensione di 78 centesimi. Una incredibile “busta paga” autentica che nasce così: “Pensione lorda 402,12 euro, trattenute Irpef 106,64 euro, saldo Irpef 272.47, addizionale regionale 23.00, arrotondamento 0.78. Totale: 0.78”. Scrive Giordano: “Quando uno Stato si accanisce su una pensione minima di 402 euro (che è già una miseria) e la riduce a 0.78 centesimi (che è appunto un insulto) mentre lascia inalterati i supervitalizi dei parlamentari, il loro insindacabile diritto al cumulo, o gli assegni regalati a qualche burocrate d’oro, ebbene, noi non possiamo far finta di niente”.
Allora, forse, si può leggere questo libro saltando da un assurdo all’altro. Dalla “pensione centesimale” a quella della signora Marrone in Bossi, che è – in Italia – non un caso isolato, ma una delle 495.000 persone, come racconta il direttore dell’agenzia NewsMediaset, “che ricevono da anni la pensione senza avere i capelli grigi e senza avere compiuto i sessant’anni di età”. Nel 1992, quando la Marrone aveva 39 anni, Bossi attaccava “la palude romana” e chiedeva di cambiare. “Come no? – chiosa Giordano – Il cambiamento, certo. E intanto la baby pensione, però”.
Manuela Marrone, seconda moglie di Bossi, siciliana d’appartenenza attraverso il nonno Calogero “che arrivò a Varese come impiegato dell’anagrafe e finì deportato nei lager nazisti, dopo aver aiutato molti ebrei a scappare”, custodì Bossi nella convalescenza dopo l’ictus e favorì l’ascesa del figlio Renzo. “Fra le attività che ha seguito con più passione – annota Giordano – la scuola elementare Bosina, da lei medesima fondata nel 1998, ‘la scuola della tua terra’, che educa i bambini attraverso la scoperta delle radici culturali, anche con racconti popolari, leggende, fiabe, filastrocche legate alle tradizioni locali. E sarà un caso che nelle pieghe della Finanziaria 2010, fra tanti tagli e sacrifici, sono stati trovati i soldi per dare un bel finanziamento (800 mila euro) proprio alla Bosina?”. Tutto sembrerebbe fuorché un caso.
La signora Bossi, d’altronde, ha molto tempo libero perché riceve un vitalizio regolarmente. “Aveva diritto a prendere i suoi 766,37 euro al 12 di ogni mese, ha diritto a percepire l’assegno, che in effetti incassa regolarmente da 18 anni, da quando suo figlio Renzo, il Trota, andava in triciclo, anziché andare in carrozza al consiglio regionale” (Già, perché se tra pensione, parlamento e Regione, se non ci fosse lo Stato assistenzialista, il reddito di casa Bossi passerebbe da quasi trecentomila euro a zero).
Ma Manuela non è sola: il corposo capitolo sui baby pensionati si apre con la storia di Francesca Z., che si è messa a riposo nel 1983, quando aveva appena 32 anni (“L’ex collaboratrice scolastica ha già ricevuto dallo Stato 280 mila euro, cioè 261 mila euro più di quanto abbia versato in tutta la sua carriera – si fa per dire – lavorativa”). E prosegue con i casi di Carlo De Benedetti (in pensione a 58 anni), Cesare Romiti (2.500 euro a 54: ai tempi della marcia dei quarantamila, nel 1980, era pensionato da tre anni!). Ma non mancano i grandi moralisti. Adriano Celentano è in pensione da quando aveva 50 anni. Oppure le artiste: Raffaella Carrà e Sophia Loren (in pensione da quando avevano 53 anni) e i duri come Carlo Callieri (l’ex uomo forte della Fiat) che prende la bellezza di 5 mila euro al mese da quando aveva 57 anni. Ecco perché, in mezzo a questa selva di nomi il consiglio è di non leggere i capitoli sulle pensioni onorevoli, sulle pensioni d’oro, e sulle pensioni truffa. Vi incazzereste troppo.
Un libro forte che sicuramente lascerà basiti gli italiani che lavorano duramente per 1000 euro al mese o anche meno, con i quali devono portare avanti una famiglia e che forse un giorno godranno di una pensione quasi al limite della soglia di povertà.
Una sorta di denuncia che evidenzia come esistano italiani che con un solo giorno di lavoro abbiano acquisito il diritto di godere di una pensione di decine di migliaia di euro.
Il libro evidenzia dati allarmanti:
sapevate che il pensionato Inps più ricco d’Italia gode di una pensione di 90000 euro al mese? Che ci sono i tre onorevoli che sono stati in Parlamento 1 solo giorno e prendono la pensione da parlamentari per tutta la vita? C’è l’ex presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui, ne ha ottenuta per sé una da 31000 euro al mese? C’è l’ex presidente della Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo lavorato come magistrato solo 3 anni?
Senza parlare poi delle altre ramificazioni delle pensioni, quali baby pensioni, pensioni ai mafiosi, pensioni doppie, triple e quadruple pensioni ricevute con facilità estrema, quando poi si allunga il termine della pensione ai cittadini che fanno l’Italia!
Vediamo altri casi:
Dal dirigente della Banca d’Italia che va a riposo a 44 anni con 18000 euro al mese, al burocrate che ancora nel 2009 va in pensione a 47 anni con 6000 euro netti (e l’incarico da assessore), dal commesso del Senato che prende 8000 euro al mese, alla bidella pensionata a 29 anni, ecco il primo viaggio negli scandali, negli inganni e negli abusi della previdenza italiani
In Sanguisughe – Le pensioni d’Oro che ci prosciugano le tasche, Mario Giordano fa nomi e cognomi, con tanto di cifre e dati per cercare di informare e porre fine ad un’industria dei privilegi che va fermata.
Segnaliamo la pagina ufficiale di facebook creata dal direttore Giordano che permette di aggiornare le statistiche e partecipare attivamente alle segnalazioni: Sanguisughe di Mario Giordano Fan Page Facebook
Mi sembra di capire che neri o rossi o verdi,son tutti uguali,promesse a non finire e gente che abbocca all'amo se ne trova a migliaia sulle strade
Ciao Fabrizio, avevo già letto qualche articolo di questo libro, evito di acquistarlo per non arrabbiarmi ulteriormente, purtroppo in italia i costi della politica sono pazzeschi.....mio fratello invalido ( sindrome di dawn ) prende 252 euro al mese di pensione e fino a qualche anno fa veniva periodicamente visitato per verificare se la pensione gli doveva essere ancora data o se dopo qualche viaggio a Lourdes fosse guarito. In compenso, dopo parecchie migliaia di euro spesi in avvocato siamo riusciti ad ottenere l'accompagnamento di 480 euro ovviamente tutte le spese per le quali viene utilizzata parte di questa pazzesca cifra vanno documentate e a fine anno il tutore le deve consegnare al giudice.......ciao buona giornata
Le cose migliori di Berlusconi sono quelle senza fuochi d’artificio. Sono state settimane dure sul fronte mediterraneo: la Libia, i profughi, i barconi, le frontiere europee che evaporano, i francesi che quando c’è da fare i cinici non guardano in faccia a nessuno. Il governo, su questa storia, è stato raccontato come maldestro, confuso, sempre in ritardo, approssimativo, disumano, razzista, guerrafondaio, esitante, un vascello ubriaco che naviga a vista. Berlusconi e Maroni si sono trovati a gestire un’emergenza con un sottofondo di critiche, inseguiti dal parlottare insistente di chi li considera incapaci per definizione. Nessun alibi, nessuna scusa, nessuna comprensione. Il primo giorno già si parlava di governo ridicolo, con una politica estera da operetta. I viaggi a Tunisi sembravano gite fuori porta di quattro accattoni. E c’è chi tifava per il maldipancia di Sarkozy: fa bene a lasciare nei guai l’Italia. Quando Maroni ha concesso il permesso di soggiorno temporaneo a chi arrivava dal mare sembrava una bestemmia. L’Europa, si diceva, ci riderà in faccia. Non esiste. È il solito imbroglio all’italiana.
È vero. Il clima politico è ardente. Non c’è uno straccio di serenità per guardare a quello che accade senza rabbia e pregiudizi. Però almeno una cosa bisogna ammetterla: Berlusconi e Maroni hanno sorpreso anche gli scettici. La Francia, bestemmiando, ha dovuto fare marcia indietro. Magari a Parigi fanno finta di nulla. Ma la realtà è questa. I permessi temporanei sono un «passaporto». I migranti possono muoversi all’interno delle frontiere di Schengen. L’Europa ha cercato i cavilli, ma non li ha trovati. Il viaggio quindi continua. Molti tunisini, con la lingua francese ereditata dal passato coloniale, superano il confine di Ventimiglia e guardano alla Francia come seconda patria. Questa volta il braccio di ferro non lo ha vinto Sarkò. Alla fine il passo indietro francese è uno smacco, e uno schiaffo, per tutti: per gli scherzi di Parigi e le speranze degli anti Cav.
Il conto è questo. L’accordo con la Tunisia sta funzionando. Il flusso si assottiglia. Non solo perché chi doveva venire è arrivato, ma anche per un po’ di controlli costieri in più. Le regioni, con tutta la fatica di chi ha paura, hanno accolto i profughi. Bossi ha detto foera dai ball, ma gli italiani non hanno rinnegato il passato da emigranti. Alla fine non saremo mai come i francesi.
Dicono che sullo scacchiere geopolitico non contiamo nulla. Berlusconi ha concesso basi, navi e aerei per la «no fly zone», ma sui bombardamenti libici è stato fermo: l’Italia non spara nel mucchio. Non era scontato. Questo è l’altro Cavaliere, quello che in politica estera si sente più libero e si dimentica di fare a pugni con la magistratura. Niente attriti e scintille, ma azione di governo. È questa allora la domanda, il sospetto. E se Berlusconi, lontano dalle toghe, fosse uno statista?
C'e' solo una parola per questi porci: FANNO SCHIFO.
Il mio migliore amico e' morto di sla a 50 anni, da quando le hanno riscontrato la malattia lo seguito in tutto per 3 anni e ho visto e toccato con mano cosa vuol dire essere ammalati in italia. Sono arrivati al punto di bloccarle la pensione perche' forse stava meglio.
Cazzo, malato di una malattia rara e incurabile, un uomo ridotto al lumicino in punto di morte lo riscontrano quasi guarito. Pensione:c/ca 500 euro al mese, senza assistenza perche' avevano tagliato i fondi( lo imboccavo e lavavo io quando potevo).
Meglio non continuare perche' altrimenti m i viene da desiderare veramente la morte con sofferenza di questi maiali che insieme alle case farmaceutiche rubano le risorse di chi veramente ha bisogno. Sono dei porci maledetti da mettere al muro.
Ma dove ce l hanno il cuore queste orribili bestie?
Fanculo a loro, che il diavolo se li prenda tra mille sofferenze.
un abrazo
Ciao Zio, in italia vige la legge non scritta - Per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno - Il nostro è un paese di furbetti, di cechi che vanno in macchina e leggono il giornale, di paralizzati che guidano la Porsche e di tanti statali che timbrano il cartellino e poi vanno a farsi i cavoli loro....và così a finire che i malati non guaribili come il tuo amico o gli invalidi come mio fratello vengano trattati a pari di tutti gli altri. La vita per questa gente è fatta di umiliazioni quotidiane che questi episodi rendono ancora più difficile da vivere. Ciao ne approfitto per farti gli auguri per il tuo nuovo locale. Emanuele
Ciao emanuele, ti ringrazio per gli auguri, ne ho bisogno.
Qui non si tratta di falsi cechi o di falsi paralizzati, si tratta di persone che sono morti viventi, che sanno e sono consapevoli che moriranno e
che lo stato non li assiste e fa' finta di non vedere e capire, tenendo presente che oltre i loro grandi stipendi continua a dare maxi pensioni
alle merdacce che senza fare nulla si lamentano pure che sono stanchi.
MA DI COSA SONO STANCHI?
Arrivati a questo punto preferisco interessarmi ai cartoni dei simpson che ai nostri politici, almeno ogni tanto rido un po' con gusto e oltre il resto non c'e' da fare per nulla i moralisti contro i poveri artigiani o piccoli commercianti che non pagano le tasse perche' non ce la fanno.
un abrazo