domanda per i colleghi napoletani 2
ciao dudu, in riferimanto a quanto dicevi volevo risponderti su alcune cose:
beh mi dispiace deluderti ma io (che sono di bologna) e ho 26 anni da quando ero piccolo venivo coinvilto in questo rituale....
decine di cassette di pomodori....il pentolone a bollire sul fouco(inteso proprio come falò...)e centinaia di bottiglie di passata di pomodoro preparate per usarle tutto l'anno.....
eh già mica solo i napoletani hanno il senso del gusto....
penso che in tutta italia si sappia che la passata(o salsa o come viene chiamata a seconda della località...da noi a dire il vero si dice la conserva di pomodoro...) fatta in casa sia molto più buona di quella compra...eheheh
poi vedo con piacere che la modestia è la tua caratteristica principale.... [25] (scherzo...)...noi ci fiadiamo di quello che tu dici però solitamente sta agli altri giudicare se la tua pizza è buona o meno.....
detto questo volevo farti i complimenti per la tua descrizione molto interessante e dettagliata sulla storia della stg napoletana...quella è la storia della pizza...bravo molto molto interessante...
riallacciandomi alle parole di peppe trovo che questa convinzione che solo i napoletani possono fare la pizza buona abbia anche un pò rotto....se vuoi possiamo metterla così.(parlo in generale non riferito a dudu)...la possibilità di trovare a napoli più pizzerie buone è un fatto probabilistico...se le pizzerie sono tante è anche più facile trovanrne delle buone...però in passato c'è stato anche chi ha sostenuto che la peggior pizza di napoli è migliore di quelle del resto d'italia...suvvia non diciamo cavolate.... [26] [26]
la pizza a napoli è una tradizione ed è giusto che i napoletani ne vadano fieri...però da qui a dire che solo chi è di napoli può fare una pizza degna di tale nome ce ne passa....ci sono fior fior di pizzaioli con i controcazzi che non sono napoletani....vedesi pugliesi per esempio....(chi vuol intendere intenda....ahahhah.. [25] )....
un saluto a tutti...
Simone
79.36.209.93
Mi ricordo, il succo di pomodoro da mettere nei vasetti, le tavole di legno per metterci sopra quelli da seccare al sole di sardegna, l'uva pigiata coi piedi puzzolenti [3] [3] , il tutto all'interno di cantine o garage, dipendeva dalle esigenze, e con il solo lume di candela, perchè ci dicevano che tutto veniva meglio...
Per quanto riguarda la pizza...Beh si puo' dire tutto e il contrario di tutto, dei pizzaioli lo stesso, l'importante è avere tatto, educazione, e meno presunzione...
Salutoni massimo
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mi ricordo anche io, quando d'inverno faceva talmente freddo che si ghiacciava il lago e lo attraversavamo coi buoi e il carro, la sera si tornava a casa e si leggeva la bibbia a lume di candela., il braciere sotto le coperte per scaldare il letto, la radio che gracchiava mentre ascoltavamo radio londra che dava notizie sullo sbarco degli alleati... i bei tempi he? ora ho clienti che mentre aspettano la pizza al tavolo invece di chiacchierare tra di loro, ognuno controlla l'email o aggiorna la pagina di facebook col telefonino!! [29]
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Ciao Simo, innanzitutto grazie per aver letto la mia descrizione. Comunque se rileggi bene la parte dei pomodori ho scritto .... propio perchè poteste capirmi per la questione di essere cresciuti (a Bologna/Cagliari/Siracusa/Venezia/ecc) già a 7-8 anni con esperienze indirette facendo i pomodori e assaggiando e avendo sicuramente una marcia in più per chi secondo me questo non l'ha vissuto e mi riferisco sempre al gusto che secondo le mie vedute si sviluppa e si raffina e questo non solo perchè faccio il pizzaiolo ma sopratutto perchè l'ho notato negli anni lavorando anche come aiuto cuoco vicino a dei prestigiosi chef. Per tutto il resto che ho scritto ci sono mie idee approssimative e personali sulla STG tratte dalle mie esperienze culturali.
Per la questione del pizzaiolo napoletano, beh, io sono entrato a cercar lavoro in una pizzeria a 11 anni perchè ero strettamente attratto dalla pizza e non avete idea quanti cretini/fanatici/esibizionisti ho incontrato credendosi i migliori del mondo e pensando che la pizza napoletana sia la migliore al mondo. Anzi, vi dirò di più che nelle maggior parte dei casi erano tutte persone ignoranti che non sanno nemmeno loro perchè stanno là.
Per me la pizza è passione/amore/business e come tale è un prodotto che va messo appunto per il gusto del cliente e per la cultura del posto dove vivi. Diciamo che per me non esiste il grande pizzaiolo bravo e veloce che fa la pizza buona, per me esiste il pizzaiolo/manager cioè colui che ha grandissime abilità ad addatarsi a qualsiasi situazione commerciale a intuire le esigenze del posto e a ricavare tanto con niente.
Non mi divulgo ulteriormente altrimenti viene fuori un casotto. Saluti.
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Buongiorno a tutti ... credo che sia giusto non alimentare il senso di polemica che spesso accompagna questo tema e,anch'io,vorrei evitarlo,astenendomi dall'entrare nel merito dell'identità della pizza.Volevo semplicemente addurre un paio di elementi che non sono stati considerati.
Quando questa pizza si è diffusa a Napoli .... quello di Napoli era un regno,di cui facevano parte anche pugliesi,calabresi,abbruzzesi,molisani,siciliani,lucani e anche parte degli attuali laziali.Traslando il discorso,buona parte della musica classica napoletana è stata scritta da artisti pugliesi.L'accezione napoletano era un po' diversa da come si usa oggi.
Sull'autocritica di Dudù e sulle capacità imprenditoriali dei napoletani dico che sia a nord,che nell'Europa e nel mondo trovi imprenditori napoletani valenti.Che la difficoltà ad esprimersi nella propria terra è data dalle mafie,ma che le mafie non sono un prodotto del sud Italia,piuttosto di chi gliel'ha imposte.La mafia è stata usata nel 1860 dai piemontesi per domare le popolazioni che si opponevano alle violenze savoiarde,è stata usata per lo sbarco delle truppe alleate ecc ecc.Siamo un paese masso-mafioso e di questo si dovrebbero vergognare gli italiani,non i napoletani.
Ti potrei consigliare la lettura di Terroni.. di Pino Aprile,ma qualcuno potrebbe considerarlo di parte .... allora ti suggerisco di guardare i servizi di Lucarelli su rapporti tra mafia e politica o,meglio,di ascoltare questa conferenza di Scarpinato,magistrato impegnato in quasi tutti i processi di mafia.
http://www.gliitaliani.it/2010/05/scarpinato-i-fondamenti-criminali-del-potere-in-italia/
Ora,senza il sostegno della politica,la criminalità non sarebbe organizzata a tutti i livelli istituzionali e sarebbe facile da sconfiggere ed anche la volontà del cittadino onesto sarebbe stata sufficiente allo scopo.Con il sostegno politico diventa invincibile.
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Ciao Lucrida, beh, non mi sono voluto divulgare su questo argomento altrimenti le spiegazioni STG chieste dal collega Peppe Lisi passavano in secondo piano. Conosco molto bene i problemi che affligono la mia città e la mia gente e sono problemi che ci portiamo da secoli dietro.
Per la questione degli imprenditori napoletani mi riferivo al fatto che gli americani fanno fatturati miliardari con la pizza da oltre 20 anni e noi abbiamo iniziato a fare le catene (Rosso Pomodoro / Fratelli La Bufala ecc) solo neglia ultimi 10 anni e comunque sono sempre diversi ca un colosso come PizzaHut che ha avuto il lusso (e scusate se è poco) di farsi pubblicità su uno Shuttle in una missione spaziale della Nasa.
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Si sta andando fuori da quella che è la mia domanda !!!!!!!!!!!!!!!
Io ho delle mie idee in merito…
Inizio a dire : che Sino a quando Il brevetto riconosciuto non sarà considerato tale ed attuato da tutti, ma soprattutto usato per pubblicità occulta al fine di garantire solo ed esclusivamente Alla terra di Napoli e loro figli,i portabandiera di un’arte che niente ha avuto e niente ha e avrà a che fare col territorio) nel sistema di produzione , nella materia prima da usare, nei tempi di cottura ,tipologia di cottura, modalità di stesura, tempi di lievitazione , e quant’altro circonda ed esiste a 360 gradi dalla a alla z quest’arte.
Dico avendone le prove che il riconoscimento avuto sinceramente non è meritato!!!
Per il semplice fatto che non lo rispettate.
Per essere tale credo dovreste prendere esempio da realtà come : parmigiano Regiano prosciutto di Parma ecc ecc ecc .
Alcuni esempi:
Il grande Michele usa olio di semi------- il riconoscimento parla di solo olio di oliva eztra.
L’impasto deve essere fatto senza usare il frigo---- in parecchi lo usano perché … lo sappiamo tutti…detto francamente la differenza fra l’uno e l’altro e nota a chi fa questo lavoro.
Chi usa l’olio di semi nell’interno dell’impasto e chi lo esclude a priori.
Qualcuno usa la mozzarella di bufala , altri quella di mucca (fior di latte)… qui la differenza è immensa .
Qualcuno fa pizze da 28-30 cm di dm anche meno --- Altri la fanno di 30-33 cm di dm .. cambia il costo e la spesa .
Il pomodoro S..Marzano Viene coltivato a Napoli come lo puoi coltivare e lo si coltiva a Foggia oltre che a Brindisi. Mesagne punto di riferimento per il sud della puglia per il confezionamento di esso.
La mozzarella Se dobbiamo fare la differenza sappiate che la Puglia è e sarà sempre la regione che esporta più latticini mozzarelle in primis ..in tutta Europa.. come il pane ---alcuni riferimenti solo a Gioia de colle in provincia di bari ben 5000 sono coloro ( abitanti) che fanno parte dell’indotto dei latticini . Tutto ciò non significa che è la migliore , ma vi assicuro che avendo un prezzo commerciale può e si confonde tranquillamente con quella che dovrebbe essere messa sulla vs STG .
Qualcuno parla di tempi di cottura : 50-60 secondi / 60-70 secondi oppure max 30 secondi ?? qui la differenza e tale e tanta che c’è un abisso tra di loro.( per quell’impasto…
Qualcuno mette il formaggio grattugiato altri no .
C’è chi mette l’olio prima della cottura altri dopo .
Amici colleghi qui si sta parlando di un riconoscimento tale che dovrebbe farvi stravolgere la vita.
farvi fare tanti soldi e essere certi di un futuro molto roseo.
Ma fino a quando non rispetterete i criteri e ciò che è stato scritto ( se è stato scritto) voi conterete meno del due di briscola.
Con questo sia chiaro io lodo il vs prodotto se ben fatto .
Ma non condivido il riconoscimento sia per come voi lo rispettate , ma soprattutto per come ( guardando bene ciò che è stato scritto dal vs dire ) vi è stato dato. Mi da molto di accontentino…..
E in tempi non sospetti io direi (molto sospetti io come associazione non lo avrei accettato.
Rimane il fatto amici miei che questo non è un attacco al pizzaiolo napoletano , per conto mio e credo di tanti altri questa è una verifica della reale e cruda realta.
Avete qualcosa in mano ( a patto che esista realmente ) che non riuscite a trasformare in danaro contante , ma solo in stupida pubblicità.
Si vede che noi pizzaioli ( io in primis ) ci accontentiamo solo di essere lodati e non di battere cassa in qualcosa di serio ..
Simpaticamente
Peppe Lisi
93.146.87.184
nn riesco a capire una cosa di questo disciplinare a me sembra un po troppo restrittivo e sopratutto atto a pubblicizzare i prodotti napoletani
se ad esempio nn uso farina caputo ma un altra farina che e' nn e' piu stg?
se faccio puntare per 12 ore nn e' piu stg?
se uso fior di latte di pompo e nn d agerola nn e' piu stg?questo e' assurdo
se avessero scritto l impasto deve lievitare minimo tot ore
si deve usare fiordilatte/bufala
la salsa deve essere di pelati
e altre cose del genere sarebbe stato piu reale come situazione perche allora quasi tutte le pizzerie e napoli nn adottano alla lettera tutto cio che sta scritto li......vedi michele o altri
a questo punto mi sembra una presa in giro anche per voi napoletani che rivendicate questo marchio perche se vi dovessero controllare che eseguiate alla lettera il disciplinare state freschi che nn avrebbe mai il marchio stg nessuno di voi napoletani o voi ce l avete di diritto per caso???
a me sinceramente il marchio nn serve a me serve che i clienti vadano via contenti e che ritornino anche con gli amici per mangiare una buona pizza
e smettiamola con sta storia di napoli........c'e' una grossa differenza tra voi e noi che cerchiamo di fare una pizza buona
mentre voi vi cullate sugli allori dei vostri avi che hanno scoperto come ottenere quel tipo di pizza voi delle nuove generazioni fatte in automatico cio che vi hanno insegnato senza uscire dalle righe mentre noi che ci siamo spaccati le chiappe per ottenere un prodotto buono sappiamo alla perfezione le variabili in gioco per poter riprodurre in nqualsiasi occasione il nostro prodotto o modificarlo a seconda delle esigenze
basti pensare quanti napoletani emigrano al nord propongono il loro prodotto che poi li nn va e nn sanno come modificarlo a seconda del gusto locale e se ne ritornano a napoli quatti quatti
saluti marcello
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attenzione che se vi sente il mitico ennio sono dolori. [26] [27] [28]
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Marcello ascolta, secondo me pregiudizi personali nel topic trattato non c'è ne servono anzi sinceramente ne ho piene le palle di gente come te che spara a zero su una parte di coglioni che rappresentano negativamente la nostra città. I pizzaioli che hai conosciuto tu secondo me avevano appena la quinta elementare e non parlavano neanche l'italiano.
Io a Napoli conosco tanti professionisti che da quando leggo dalle tue affermazioni non riesci nemmeno a immaginare lo spessore e le palle e i poconi che hanno e secondo me ti impasterebbero e ti stenderebbero senza che tu te ne accorgessi. Poi rispetta ciò che non è tuo e che a te non ti rappresenta perchè ricorda che in ogni pizza che fai c'è un pò di Napoli e la pizza napoletana e dei napoletani è basta e se tu sei disposto a calarti ed hai le abilità per farlo (e ne dubito) e sopratutto se riesci ad amare con passione viscerale la nostra cultura allora forse puoi sentirti rappresentato, diversamente no, puoi fare solo i biscotti del Mulino Bianco e li vendi per pizza, punto.
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scusate ragazzi basta non litighiamo ,ogniuno puo esprimere il proprio parere ,ed e da rispettare.saluti
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