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dedicato a tutti quelli che parlano male dell'Italia

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(@alessio-2)
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 ciao amici...

volevo dedicare questo video a tutti quelli che parlano male del nostro paese...

siamo un paese magico di gente che non si arrende e che, con la propria intraprendenza e col proprio ingegno, ha cambiato la storia del mondo...

siamo brava gente e dovremo imparare a stimarci di piu'.

francesi,tedeschi,inglesi e spagnoli prendete esempio dagli italiani.siamo un popolo che si adatta a tutto e lottiamo fino alla fine per arrivare al nostro obiettivo.

sono stanco di quei turisti che vengono a vedere il nostro paese meraviglioso e che poi ci sputano sopra dopo che gli abbiamo aperto le porte e il cuore facendoli sentire a proprio agio..

quante volte si sente la frase "l'italia e' meravigliosa ma gli italiani..."oppure si vedono i tedeschi gli inglesi che vengono da noi e si comportano come dei sudici (sporcano x le strade,orinano nei vicoli ecc ecc ecc ).

pero' quando noi andiamo la' a casa loro certe cose non ce le fanno nemmeno sognare......prova a tirare un fazzoletto per terra a berlino o a londra...poi ti sistemano....

grazie a Dio sono Italiano!

http://www.youtube.com/watch?v=mZwaLa1y5Zk

 

 

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Topic starter Posted : 10/12/2011 19:48
(@-1749)
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ciao credo che lITALIA sia  il paese piu bello del mondo.

ovunque gli italiani sono andati hanno fatto sempre delle grandi cose con il loro saper fare e quindi dobbiamo essere orgogliosi di essere ITALIANI.

Gianni

 

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Posted : 11/12/2011 01:28
(@alessio-2)
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 ciao gianni.

la verita' e' che la vita da noi e' piu' dolce.scorre via in una maniera quasi poetica e magica.

il problema e' che molti di noi non lo hanno ancora capito...e x questo si lamentano..

quando si ha tutto non si capisce cosa vuol dire valorizzare quello che si ha.e noi in italia abbiamo troppo.

di tutto.

un abbraccio 

alessio

 

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Topic starter Posted : 11/12/2011 03:10
(@antonello-fdfd)
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ragazzi voi avete ragione e' vero' che l'italia e gli italiani sono un gran popolo

e' che ci governa che ci fa fare delle figure pazzesche fuori

 

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Posted : 11/12/2011 17:12
(@-1837)
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se ti sente bellini  .........

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Posted : 11/12/2011 18:16
(@brandone)
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...nessuno ha mai messo in dubbio la genialita' italiana, invece deve essere criticata sempre e comunque la criminale amministrazione di questo paese

l'amico Bellini sottolinea solo questo....

mi permetto di aprire una piccola parentesi....l'ultima volta che tornai in Italia andai a trovare uno dei miei maestri a Volterra.....quel giorno era chiuso per riposo settimanale e decisi di andare a cenare al ristorante che da sulla piazza principale, Piazza dei Priori, se non vado errato.....ero l'unico italiano nella sala, sentivo parlare tedesco e inglese per la maggioranza.....la cena fu nella norma niente di trascendentale, il problema fu quando chiesi il conto...il titolare gonfiava il conto del 10% a conto mancia, dava uno scontrino non valido fiscalmente,  i turisti pagavano e per di piu' sul conto lasciavano la mancia loro stessi...morale della favola siamo finiti quasi alle mani e segnalai l'abuso a vigili urbani di Volterra... sono questi gli italiani che ci screditano di fronte chi viene a spendere i suoi soldi in Italia....e non ditemi che e' un caso isolato per favore...basta un manipolo di disgraziati per macchiare tutta una categoria....o piu' grave il buon nome di noi italiani

un saluto a tutti

 

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Posted : 12/12/2011 00:53
(@fabrizio-bellini)
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Chi di popolo Italiano bue ferisce, di popolo Italiano bue perisce

Bue con le corna alzate

Italiani popolo bue

Governo e politicanti hanno creato un popolo bue. Una popolazione di Italiani completamente inebetita da tutto quanto la circonda. Hanno usato la loro ignoranza per ottenere ciò che volevano, ma per la stessa ignoranza rischieranno la morte.

La bandiera Italiana 

C’era una volta in Italia un uomo che aveva grandi cose da dire al popolo Italiano riguardo gli affari del paese. Un giorno, mentre parlava ad alcuni di essi, si accorse che i presenti non gli prestavano attenzione. Allora catturò per un attimo il loro interesse chidendogli se poteva raccontare loro una favola. Essi acconsentirono e l’uomo cominciando disse: “L’Italia, una rondine e un’anguilla percorrevano la medesima via. Ma, arrivate vicino a un fiume, la rondine volò in alto e l’anguilla balzò sott’acqua.” Il popolo Italiano allora chiese: “E l’Italia dunque che cosa fece?”, rispose l’uomo: “È indignata con voi che, non curandovi degli affari del paese, accettate di ascoltare una favola qualunque!”.

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Posted : 12/12/2011 09:34
(@-1837)
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come volevasi dimostrare, doveo fare il profeta......

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Posted : 12/12/2011 13:00
(@pinos58)
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non è  che Bellini parla male degli Italiani e dell'Italia ma sono gli Italiani che fanno parlare male di loro !!!! avete dimenticato le figure di cacchina che abbiamo fatto negli ultimi anni a livello internazionale ???  permettemi ma noin sentivo aprlare di un nostro Presidente del Consiglio al lavoro di Domenica oramai da tanto tempo e  ,con tutto il rispetto per le idee di ognuno di voi , se siamo arrivati a questo livello è anche perchè gli altri ( quelli che hanno governato sino a ieri ) hanno sempre avuto paura di prendere decisioni , anche impopolari, perchè hanno sempre guardato alle prossime elezioni e non al futuro del Paese Italia !!!! colpa delle figure e della situazione difficile economicamente ce l'ha anche quel ristoratore ( uno dei tanti se volete ) che appena sente odor di turista spara conti esagerati e non rilascia ricevuta oltre ad una Italia ingorda che non riesce piu'a  guardare al di la' del proprio naso !!!!  QUINDI BELLINI NON FA ALTRO CHE RICORDARCI COME SIAMO CADUTI IN BASSO !!!  se poi vi basta ricordare i grandi fasti dell'Italia e chiacchierare di cio' intorno ad un bel braciere come le vecchie comari di un tempo ............beh contenti voi !!! io non sono contento e temo per il futuro di questa nazione che non puo' piu' essre ricordata solo per la Pizza ,Il Pomodoro ,La Pasta e le belle fitgliole !!!! SVEGLIA BISOGNA LAVORARE E FAR LAVORARE !!!! CASO CONTRARIO E' AMARO IL PANE (diceva mio nonno )) !!!! saluti carissimi [quote=proximo]

come volevasi dimostrare, doveo fare il profeta......

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Posted : 12/12/2011 18:34
(@pinos58)
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 L'ARTICOL E' DEL 2008 MA E' MALEDETTAMENTE ATTUALE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un sistema ammalato di egoismo generazionale

 Di seguito l’articolo pubblicato sulla rivista Aspenia n. 40 del 2008

Viviamo in un sistema ammalato di egoismo generazionale. Nel quale i privilegi dei padri vengono pagati con il futuro dei figli, sul quale grava il terzo debito pubblico del mondo.
Un egoismo che ha origini antiche e si rinnova di continuo, come ha dimostrato il Protocollo sottoscritto dal Governo e dai sindacati lo scorso anno.
Un protocollo che non può essere condiviso per tante ragioni, ma soprattutto perché ha ammorbidito il famigerato scalone, per mandare in pensione due anni prima circa 150.000 lavoratori che non volevano aspettare di compiere 60 anni.Si tratta, infatti, di una scelta antistorica, egoista ed ingiusta.
E’ egoista, perché manda in pensione i padri a 58 anni, mentre i figli dovranno aspettare i 70 anni.
E’ antistorica, perchè in Germania, in Inghilterra e in gran parte dell’Europa si andrà ben presto in pensione a 65 anni o, come in Francia ha annunciato Sarkozy, con almeno 40 anni di contributi.
E’ ingiusta perché, per finanziare l’abolizione dello scalone, aumenta i contributi a carico dei co. co. pro., sottraendo dal loro fondo previdenziale ben 3,6 miliardi € destinati a pagare le pensioni di migliaia di 58enni, pronti a svolgere lavoro nero.
Ma le colpe non sono solo di questo governo e di questi sindacati. Le colpe sono di un’intera generazione che prima ha preteso diritti che non si poteva permettere e poi ne ha scaricato il costo sui figli.
Perché, come insegnano Holmes e Sunstein, i diritti, tutti i diritti, anche quelli di libertà, hanno un costo e quel costo qualcuno, prima o poi, lo deve pagare.
E se non lo fanno i padri allora tocca ai figli, come dimostrano le riforme degli ultimi decenni.
Agli inizi e fino alla fine degli anni ‘60, le riforme erano buone e belle o meglio giuste perché servivano a riconoscere a tutti i diritti che la costituzione prometteva ed erano finanziate con il prelievo fiscale.
Operazione che in quel momento di sviluppo economico non creava particolari problemi, perchè il Pil cresceva e con esso il gettito fiscale.
I problemi sono cominciati negli anni ‘70, quando, con la contestazione sociale e la crisi energetica, è cominciata la stagnazione economica. Perché per finanziare le leggi previdenziali, quelle sull’equo canone, sulle Regioni, sul sistema sanitario nazionale e tante altre, sono aumentate le tasse che a loro volta hanno ulteriormente compresso l’economia.
Ha così preso il via un perverso circolo vizioso che ben presto ha portato la pressione fiscale come l’inflazione a livelli intollerabili.
Ma poiché l’appetito vien mangiando, i nostri padri, cattolici o comunisti che fossero, hanno continuato a concedersi diritti. E, per finanziarli, hanno deciso di seguire la peggiore interpretazione della teoria keynesiana, quella che consiglia di finanziare le riforme con il debito pubblico, scaricando così il costo dei diritti dei padri sulle nuove generazioni (quello che i tecnici chiamano il modello della “ripartizione”).
Così, dato che il lupo perde il pelo ma non il vizio, si è andati avanti nel corso degli anni ‘80, con i baby pensionati (con solo 19 anni di contributi versati alle spalle e 40 di prestazioni pensionistiche davanti) e le clausole oro.Finché il debito pubblico non è diventato il terzo del mondo e non è arrivata l”Unione Europea che, per fortuna, ha posto fine a questa spirale perversa imponendo, con i famigerati parametri di Maastricht, la riduzione del debito e quindi la riduzione dei diritti.
Così il gioco è diventato un gioco a somma zero, anzi a somma negativa perché il paese era ormai drammaticamente indebitato. Un gioco tragico nel quale se si vuole riconoscere un diritto a qualcuno è necessario toglierlo a qualcun altro.
Così le tasse sono tornate ad aumentare, le retribuzioni si sono fermate, salvo quelle del pubblico impiego, e si è cominciato parlare di riduzione dei diritti.
Il problema è stato che la politica, di fronte ad un compito tanto difficile, ha ben presto perso il coraggio di decidere.
L’Italia, che nel frattempo cominciava ad invecchiare, è diventata il paese dei veto players. Quello nel quale tutti sono abbastanza bravi per impedire agli altri di fare qualche cosa ma nessuno è sufficientemente bravo da fare qualche cosa nonostante tutti gli altri.
Così, poiché la politica aveva perso il coraggio di decidere o non riusciva a superare i veti incrociati delle organizzazioni di interessi e dei sindacati, è tornata di moda la concertazione.
Ogni governo della Seconda Repubblica, anche quello Berlusconi, ha avuto la sua concertazione. Che è un metodo, paralegale, di creazione del consenso attorno a determinati provvedimenti di politica economica.
Si tratta di una trattativa che si svolge in stanze chiuse, tra il governo e alcune parti sociali ma ha ad oggetto i diritti di tutti, anche quelli dei giovani che però non sono mai stati fatti sedere al tavolo.
Così quando si è trattato di ridurre i diritti, l’unico comun denominatore che ha cementato le diverse organizzazioni di interessi è stato l’egoismo generazionale. I padri invece di ridurre i diritti di tutti hanno preferito ridurre solamente quelli dei figli.
Come, appunto, dimostra la legge Dini, vero e proprio scandalo generazionale. Da un lato ha cominciato a prelevare contributi ai parasubordinati per finanziare le pensioni dei subordinati (ad oggi si calcola che dalla gestione separata dei co.co.co. siano stati trasferiti 33 miliardi di € ai fondi dei subordinati).
Dall’altro, ha introdotto uno scalone ben più inaccettabile di quello di oggi. Mentre manteneva il vecchio sistema retributivo (che manda in pensione con l’80% dell’ultima retribuzione) per i lavoratori che, al 1 gennaio 1996, già avevano maturato 18 anni di anzianità, ha condannato quelli che non avevano raggiunto la soglia al ben più povero sistema misto retributivo - contributivo (che assegnerà pensioni via via decrescenti). Per destinare quelli che, al 1 gennaio 1996, ancora non avevano un lavoro al sistema contributivo puro che, se tutto va bene, darà diritto al 50 % dell’ultima retribuzione.
Considerazioni simili valgono anche per le riforme del mercato del lavoro che dovevano servire a introdurre nel sistema la flessibilità necessaria a contrastare la concorrenza dei paesi in via di sviluppo. E quindi per il pacchetto Treu, prima, e per la legge Biagi, poi, che, invece di rimodulare le tutele di tutti, hanno scaricato tutta la flessibilità richiesta dal mercato sui nuovi assunti.
E così riducendo i diritti di alcuni per mantenere quelli degli altri, si è arrivati all’attuale sistema di welfare.
Un welfare egoista e ingiusto che deve essere riformato nel segno dell’equità generazionale. Perché produce ingiustizie che sono diventate intollerabili.
Nel mercato del lavoro protegge, con l’art. 18 e l’inamovibilità di Stato, i cinquantenni fannulloni e assenteisti mentre condanna i più giovani a barcamenarsi tra stage, contratti di inserimento, contratti a termine, co. co. pro., job sharing, job on call e tanti altri.
Contratti di lavoro flessibile con retribuzioni ben più misere dei lavoratori con il posto fisso, che per la nostra generazione non esiste più.
Contratti che non consentono di fare un mutuo e neanche di pagare un affitto, per andare a vivere da soli, finalmente indipendenti e lontani dalle famiglie di provenienza.
Ma questo Welfare è anche scandaloso, perchè continua a versare la pensione ai falsi invalidi e ai baby pensionati che fanno lavoro nero, ma non trova risorse per finanziare una riforma degli ammortizzatori sociali degna di questo nome e men che mai quello statuto dei lavori voluto da Marco Biagi per sconfiggere la precarietà.
Inoltre, il nostro welfare è ammalato di egualitarismo straccione. Tollera la discriminazione generazionale, ma fa fare carriera solo per anzianità e mai per merito, con il che distrugge gli ascensori sociali e le speranze di una via migliore. In Italia chi nasce povero ha solo il 6% di possibilità di migliorare la propria condizione sociale.
Oltre ad essere egoista, ingiusto e scandaloso, il welfare nostrano è anche intasato. Ci sono 3.500.000 di pubblici dipendenti, ma non c’è posto fisso per i giovani, visto che da dieci anni c’è il blocco delle assunzioni.
E poi è gerontokratico, perché di quei 3.500.000 di dipendenti pubblici solo l’8% ha meno di 35 anni. Per non parlare dell’età dei nostri politici o dei professori universitari.
E stupido, ci sono migliaia di corsi di laurea che producono disoccupati, ma non si trovano le risorse per finanziare i dottorati.
E maschilista, perchè, anche se non ci sono risorse per i figli, continua a mandare in pensione le donne prima degli uomini. Anche se loro vivono in media fino a 84 anni mentre noi uomini moriamo in media quattro anni prima.
Insomma, un welfare che va riformato in nome dell’equità generazionale, perché i figli non possono pagare la bella vita dei padri con il loro futuro.
Ma perché si cominci a fare riforme generazionalmente compatibili è necessario che i giovani smettano di lamentarsi e comincino a riflettere sulle loro colpe. E soprattutto sulla loro ignavia.
Il welfare nazionale è potuto diventare tanto egoista anche perché i giovani guardavano da un’altra parte, si disinteressavano della politica. Come dimostra la sessantottina epopea dei padri.
Loro hanno avuto tanto anche perché hanno trovato il coraggio di impegnarsi, noi rischiamo di perdere tutto perché ci siamo addormentati davanti alla televisione.
Per questo è indispensabile che le nuove generazioni tornino alla politica. Non foss’altro che, come ricordava Tayllerand, “se non vi occupate della politica sarà la politica ad occuparsi di Voi”.
Anche perché come insegna la tragedia greca e ci ricordano le lettere luterane di Pier Paolo Pasolini, spesso “le colpe dei padri ricadono sui figli”, specialmente se ereditano un sistema economico malato, indebitato e a crescita zero.

 

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Posted : 12/12/2011 18:38
(@-1837)
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ho capito l'utilita' di mettere in rilievo i mali del nostro paese ma certe persone pare ne abbiano fatto un secondo lavoro con copia e incolla kilometrici che nessuno legge.ma parlare di pizza no?

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Posted : 12/12/2011 19:29
(@fabrizio-bellini)
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Eh bravooo!!!Quando il discorso non conviene piú allora é meglio parlare di pizzaMa questa pagina é stata inserita nel forum apposta per parlare non solo di pizza[quote=proximo]

ho capito l'utilita' di mettere in rilievo i mali del nostro paese ma certe persone pare ne abbiano fatto un secondo lavoro con copia e incolla kilometrici che nessuno legge.ma parlare di pizza no?

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Posted : 13/12/2011 07:49
(@fabrizio-bellini)
Member Registered

Esatto Pino,nessun italiano all'estero mai parlerá male dell'italia,anzi la difendiamo dalle varie calunnie e fango che i vari giornalisti riportano nei loro articoli con traduzioni sbagliate e articoli scopiazzati da qualche giornale somaro...Ma si parla male degli italiani in italia,che inerme aspetta  il fango che i vari politici producono giorno dopo giorno li sommerga,migliaia di politici che riempiono le tasche di 2-3 pensioni e stipendio,mentre migliaia di persone la sera vanno a letto senza neanche cenare...I nostri politici(in generale)parenti dei politici,amici di politici e amici degli amici,costano miliardi di € ogni anno al popolo italiano...Girano tanti di quei soldi in italia,sufficienti per risolvere la crisi,migliaia di Tir ogni giorno vanno avanti e indietro per il brennero(confine italiano con l'europa).....Ma i milioni guadagnati dalle varie industrie servono per rifoccilare i vari politici,solo la lombardia ogni hanno versa 50 miliardi allo stato,soldi che si volatizzano nel nulla...e mentre l'italia si sgretola al primo acquazzone, l'italiano si diverte  a mandare sms per votare il piú somaro del grande fratello e seguire i tanti altri programmi televisi(stupidi) che ogni giorno sistematicamente arricchiscono la stupiditá di milioni di italiani...Allora,chi piange del suo mal pianga se stesso...e non lamentatevi quando all'estero si é derisi... [quote=pinos58]

non è  che Bellini parla male degli Italiani e dell'Italia ma sono gli Italiani che fanno parlare male di loro !!!! avete dimenticato le figure di cacchina che abbiamo fatto negli ultimi anni a livello internazionale ???  permettemi ma noin sentivo aprlare di un nostro Presidente del Consiglio al lavoro di Domenica oramai da tanto tempo e  ,con tutto il rispetto per le idee di ognuno di voi , se siamo arrivati a questo livello è anche perchè gli altri ( quelli che hanno governato sino a ieri ) hanno sempre avuto paura di prendere decisioni , anche impopolari, perchè hanno sempre guardato alle prossime elezioni e non al futuro del Paese Italia !!!! colpa delle figure e della situazione difficile economicamente ce l'ha anche quel ristoratore ( uno dei tanti se volete ) che appena sente odor di turista spara conti esagerati e non rilascia ricevuta oltre ad una Italia ingorda che non riesce piu'a  guardare al di la' del proprio naso !!!!  QUINDI BELLINI NON FA ALTRO CHE RICORDARCI COME SIAMO CADUTI IN BASSO !!!  se poi vi basta ricordare i grandi fasti dell'Italia e chiacchierare di cio' intorno ad un bel braciere come le vecchie comari di un tempo ............beh contenti voi !!! io non sono contento e temo per il futuro di questa nazione che non puo' piu' essre ricordata solo per la Pizza ,Il Pomodoro ,La Pasta e le belle fitgliole !!!! SVEGLIA BISOGNA LAVORARE E FAR LAVORARE !!!! CASO CONTRARIO E' AMARO IL PANE (diceva mio nonno )) !!!! saluti carissimi [quote=proximo]

come volevasi dimostrare, doveo fare il profeta......

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Posted : 13/12/2011 08:53
(@pinos58)
Member Registered

BEN VENGANO E GRAZIE ALLA REDAZIONE DI PIZZA.IT CHE METTE A DISPOSIZIONE UNA PARTE DEL FORUM PER " NON SOLO PIZZA" ............CI SCAMBIAMO IDEE ANCHE COL COPIA E INCOLLA CHE E' UTILE PERCHE' FORSE NON TUTTI HANNO VOLGIA O TEMPO DI LEGGERE E ,QUINDI, APRIRE QUESTE DISCUSSIONI FA BENE ALL' INFORMAZIONE IN GENERALE !!!!!

POI SE QUALCUNO VUOL RIMANERE NELLA COMPLETA NON CONOSCENZA DI QUELLO CHE GLI SUCCEDE INTORNO ......E' SEMPRE LIBERO FI FARLO !!!

SALUTI E BUONA FORTUNA !!!

[quote=proximo]

ho capito l'utilita' di mettere in rilievo i mali del nostro paese ma certe persone pare ne abbiano fatto un secondo lavoro con copia e incolla kilometrici che nessuno legge.ma parlare di pizza no?

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Posted : 13/12/2011 09:19
(@-1837)
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e si con tutto il matellare di radio, giornali,  televisioni , non mi pare che i furibondi copia incolla del sig bellini siano proprio indispensabili , ho notato che con il tempo man mano si e' autocandidato a grillo parlante e opinionista di opinione altrui , ha gia' e' per non rimanere nella completa ignoranza e bhe allora e' diverso no?

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Posted : 14/12/2011 15:38
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