X AMEDEO ...CASPITA L'INGHILTERRA FA UNA FINANZIARIA PEGGIORE DI QUELLA ITALIANA
Caro Amedeo , non ho il piacere di sentirti da tempo forse sei in ferie .........ti ricordi la discussione sulle capacita' del regno Unito di sopportare qualsiasi batosta ??? tu diceti che l'oro presente nelle cassa era infinito ........ma come mai Cameron vuole fare peggio della Margaret ???
dammi qualche valutazione dal vivo saluti !!!
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-07-08/troppi-tagli-siamo-inglesi-084825.shtml?uuid=AY26a15B
Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2010 alle ore 10:04.
L'ultima modifica è del 08 luglio 2010 alle ore 10:25.
Nemmeno Margaret Thatcher aveva mai osato tanto. Per il governo Cameron il deficit di bilancio britannico dovrà scendere di 9 punti del Pil in cinque anni, 4 punti in più dei programmi del precedente governo. Quasi tre quarti verrà da riduzioni di spesa, di cui una piccola parte dalla spesa sociale, con misure quali il congelamento delle detrazione per figli, un taglio ai sussidi per l'abitazione, e probabilmente alle pensioni pubbliche. La gran parte dei tagli però verrà dai ministeri: essi dovranno ridurre la spesa del 33% a meno che non si identifichino altre riduzioni alla spesa sociale.
I salari pubblici saranno congelati per due anni, molti dipendenti pubblici saranno resi ridondanti, e la liquidazione massima scenderà da sei anni di stipendio a un anno. Ma per i dettagli della spesa dei ministeri si dovrà attendere l'autunno e forse oltre. La sanità, il ministero più grande di tutti, è stata esentata da qualsiasi taglio: un errore, che l'Italia non deve imitare.
Gli investimenti pubblici scenderanno del 60%; i programmi di spesa per nuovi ospedali e 700 nuove scuole verranno rivisti. I ministeri dovranno giustificare ogni progetto sulla base di una accurata analisi costi-benefici. La previsione è che si abbandoneranno i grandi progetti di investimento e ci si concentrerà sulla spesa di manutenzione: un'altra lezione che anche l'Italia dovrebbe studiare. C'è anche una misura di pura supply-side: la riduzione dell'aliquota dell'imposta sui profitti delle imprese, compensata però da una riduzione delle detrazioni e da una imposta sulle banche.
Un budget coraggioso, ma anche rischioso, per parecchi motivi. Il primo è la gestione politica. Una riduzione indiscriminata di spesa dei ministeri del 33% è una misura da tempo di guerra, non sembra politicamente e forse tecnicamente fattibile. Finora nei sondaggi questa manovra lacrime e sangue viene accettato da una forte maggioranza di cittadini, e il cancelliere Osborne rimane sorprendentemente popolare (il contrasto con il caso italiano è istruttivo: da noi la manovra finanziaria, che riduce la spesa in modo quasi impercettibile, sta costando cara al governo nei sondaggi). Ma quando i tagli ai ministeri e ai servizi pubblici diverranno effettivi, e i cittadini ne sentiranno gli effetti concretamente, sarà difficile per il governo mantenere il programma davanti alle inevitabili proteste.
151.61.127.97