La pizza stampata
Salve a tutti!
Venerdi scorso é comparso sul giornale "Die Krone Zeitung" un articolo che mi ha incuriosito, indignato e disgustato in ugual misura. Non so se é uscito anche in Italia per cui vi riporto la traduzione da me effettuata:
Di cosa ha bisogno il cuoco moderno per una Pizza? Una stampante, un pó di fantasia e della carta commestibile. Homaro Cantu, chef del nobile ristorante di Chicago „Moto“ é cuoco e inventore allo stesso tempo. Adesso stampa pizze...
High-Tech in cucina: per il ventottenne Homaro Cantu compito e visione allo stesso tempo. Lui ha modificato la sua stampante in modo tale da riuscire a riprodurre ogni gusto sulla carta. Com´é possibile? Cantu riempie le cartucce della stampante con un composto semiliquido da lui creato. La carta commestibile é composta da semi di soia e fecola di patate. E pronta é la pizza 2-D.
Perfino la rivista scientifica New Scientist riporta nella sua ultima edizione del dotato chef. I piani di Cantu non si fermano alla pizza stampata. Lui vuole conquistare con le sue idee il mondo della pubblicitá. Cita Homaro Cantu: “Immaginatevi di sfogliare una rivista e scoprite la pubblicitá di una pizza. Vi chiedete che sapore abbia. Staccate un pezzo di giornale e la assaggiate.“
Cantu ha finora registrato 30 patenti. Ma non gli basta. Il suo prossimo progetto sará un laser da cucina con cui cuocere gli steaks e il pane.
I critici definiscono questo insolito chef e inventore, grazie al suo creativo modo di cucinare, come il Salvador Dalí della Cucina.
Ma che Dalí e Dalí! Ma vi rendete conto? Che schifo. Ma dove andremo a finire...
Se la magna lui.....e giacchè si stampa pure la carta igienica e ci si pu....vabbè...non dico altro.
Grazie Merlino,per la prontezza d'informazione!!Che dire,sono felice,ben vengano questi innovatori e trasformatori,vorra'dire che almeno io personalmente cerchero'di indietreggiare ancora,magari tornando ad impastare a mano,e altre tradizioni antiche,si tratta semplicemente di scegliere da che parte stare,e se saro'un buon scommettitore vincero'senz'altro.Io penso che arrivera'il giorno che nulla sara'piu' inventabile,le mode tenderanno a indietreggiare nel tempo e beato sara' colui che sara'rimasto fermo e preparato,perfino quello che stiamo facendo ora,cioe'comunicare virtualmente,diventera'noioso e abitudinario,ed anche qui'arrivera'il giorno che si sentira' il bisogno di fermar per strada uno sconosciuto e dirgli.....Salve!!!Ha voglia di scambiare quattro chiacchere????Saluti