Ciao a tutti,

a breve aprirò impresa individuale artigiana, nello specifico un laboratorio paninoteca d'asporto (codice ateco 56.10.20 take-away) quindi niente tavoli o sedie ma solo mensole all'esterno del laboratorio.

Arriviamo al punto critico, le bevande..

Ho letto vari post sul forum in merito alla questione bevande, alcuni addirittura offensivi perchè a dir loro è un aggirare le normative da "furbetti alla napoli", no comment..

Da quanto ho capito se sei Artigiano non puoi vendere le bevande tali e quali prodotte da altri, punto!

La soluzione piu gettonata che leggo in giro è quella di posizionare un distributore automatico a pagamento, gestito da (altra ditta, altro soggetto) e che ha i requisiti professionali. In questo modo si risolve la questione bevande, ma a noi non c'è ne viene in tasca nulla giusto?

Altra soluzione sarebbe quella di dare le bevande in omaggio (premio in natura alla clientela), ecco cosa dice la legge:

La concessione di omaggi da parte delle imprese e degli esercenti arti e professioni rappresenta un fatto usuale, in special modo in occasione di festività e ricorrenze.

In linea generale, sotto il profilo del reddito d’impresa, l’art. 85, comma 2, del Tuir prevede che si comprenda tra i ricavi il valore normale dei beni assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa. In deroga a tale principio generale, diverse disposizioni del Tuir prevedono che il costo dei beni ceduti gratuitamente possa essere deducibile se rientra in una delle seguenti fattispecie:

• sconti merce o premi in natura alla clientela;
• spese di rappresentanza;
• spese di pubblicità;
• omaggi a dipendenti;
• erogazioni liberali.

fonte: http://www.studioaldrovandi.com/files/DISCIPLINA-FISCALE-DEGLI-OMAGGI.htm

Aspetto vostri pareri in merito e per favore siate costruttivi e non offensivi, qui non si tratta di fare i "furbetti alla napoli" come qualcuno ha insinuato, ma di interpretare le normative a prorpio vantaggio, punto!