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Vero o falso? Sfatiamo alcuni miti

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(@francesco-mosca)
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Ehilà, ragazzi, ho notato che c'è molta confusione

Raccogliendo dunque i dubbi più comuni, mi sono permesso di fare un decalogo, una sorta di lista FAQ ma in stile "vero/falso", che potrà essere d'aiuto a chi cerca informazioni di base, soprattutto sulle farine. Ovviamente la lista è aperta a chiunque vorrà contribuire.

- Il grano tenero e il grano duro sono due varietà dello stesso cereale.
Falso. Il grano tenero e il grano duro sono due specie differenti della stessa famiglia (alla quale appartengono non solo questi due, ma anche molti altri cereali), i cui nomi scientifici sono rispettivamente il Triticum æstivum (o vulgare) e il Triticum durum (o turgidum).
Anche se in Italia sono regolamentati nell'àmbito del medesimo testo normativo, si tratta dunque di due cereali a tutti gli effetti diversi, e non di semplici categorie merceologiche.
Ognuno di questi due cereali ha poi diverse varietà con caratteristiche loro proprie. Ad esempio il Senatore Cappelli è un varietà di grano duro, mentre il sagittario è una varietà di grano tenero (un po' come esistono le pere Kaiser e le pere Williams, le mele annurche e le mele golden).

- Il manitoba è un grano semiduro.
Falso. Manitoba è un'area geografica, nonché un territorio politico-amministrativo, del Canada, ove si coltivano i grani della qualità north spring, nota per essere particolarmente forte. Ancorché i grani duri siano generamente più forti (e abbiano un rapporto P/L più alto) dei grani teneri, forte non è sinonimo di duro e tenero non è sinonimo di debole. La caratteristica forza dei grani north spring non li qualifica dunque come grani duri, visto che essi appartengono in tutto e per tutto alla specie Triticum æstivum. Non si può parlare di grano semiduro in quanto gli aggettivi "tenero" e "duro", appunto, non indicano una caratteristica interna alla stessa specie, ma sono proprio i nomi di due cereali differenti. Il che significa che parlare di grano semiduro sarebbe come parlare di mela semipera. Non a caso il manitoba ha il sapore e il colore tipici del grano tenero, mentre il grano duro è riconoscibile per un colore molto più tendente al giallo e per un sapore piuttosto diverso.

- Una farina tipo 0 è più forte di una 00.
Parzialmente vero. Ipotizziamo una situazione ideale nella quale abbiamo a disposizione tante spighe di grano con caratteristiche assolutamente identiche, come se fossero state clonate in laboratorio.
Prendiamo i chicci (cariosside) e ne ricaviamo una farina integrale, una di tipo 2, una di tipo 1, una di tipo 0 e una di tipo 00.
Nella situazione di cui sopra, che è impossibile riprodurre nella realtà, la farina più forte sarà la 0 per il semplice fatto che con la maggiore raffinazione, oltre che le fibre, si perdono anche delle proteine (la parte più interna del chicco è composta unicamente da amido), senza considerare che alcune tecniche molitorie moderne sono troppo 'aggressive' per poterne preservare l'integrità. Con un maggiore abburattamento (minore raffinazione) il rischio di danneggiare le proteine è ridotto al minimo ma, per contro, la maggior presenza di fibre controbilancerà la forza della farina, abbassando il rapporto tra il glutine e gli altri componenti. Dunque avremo senza ombra di dubbio il picco di forza tra la 1 e la 0, mentre le farine più deboli saranno l'integrale, la 2 e la 00.
Le farine che troviamo in commercio, però, non sono prodotte con grani clonati e sono quasi tutte miscele di farine provenienti da grani di qualità diversa, dunque non è detto che una 0 sia più forte di una 00.
Va anche detto che per tradizione alimentare si tende a usare farine di tipo 0 per la panificazione e farine di tipo 00 per i dolci, per cui la maggior parte delle farine 0 che si trovano in commercio, essendo concepite per prodotti lievitati, sono più forti rispetto a farine di tipo 00. Ma non è detto (si confrontino al riguardo le tabelle nutrizionali della 0 e della 00 Moneta che ride: identiche; la minima differenza nel potere energetico probabilmente è dovuta a dei decimali nelle percentuali delle singoli componenti che non sono riportati).

- «Tipo 0» e «manitoba» sono sinonimi.
Falso. Questa credenza deriva dal fatto che la maggior parte delle farine manitoba in commercio al dettaglio, e non solo, sono di tipo 0 (la Favola Lo Conte, che è la più forte, è una miscela di 0 e 00, mentre la Grandi molini italiani è 00). Vedi sopra.

- L'assorbenza della farina dipende dal fattore W.
Parzialmente vero. In realtà anche la crusca assorbe moltissimo ed è per questo che le farine integrali assorbono di più, anche rispetto a farine raffinate più forti. Inoltre l'assorbenza è influenzata anche da proteine diverse dalla glutenina e dalla gliadina, che invece non influiscono sulla forza.
Rafforzano l'impasto, invece, il sale e l'acido l-ascorbico (vitamina C), senza apportare variazioni particolarmente rilevanti al tasso di assorbenza.
Possiamo dunque affermare che tra l'indice di panificabilità, che si esprime con il valore W calcolato con l'alveografo di Chopin, e l'assorbenza esiste una correlazione debole.

- Il comune sale da cucina, o da tavola, è il salgemma.
Falso. L'unico salgemma che riesco a trovare dalle mie parti proviene dalla Germania. Il sale prodotto in Italia è tutto, o quasi, sale marino.

- Il sale marino differisce dal salgemma in quanto contiene iodio.
Falso. «Iodato» significa addizionato di iodio. Il sale marino non aggiunto di iodio provenendo dal mare potrebbe contenere tracce di iodio, ma a meno che non sia integrale non in misura significativa.<br><font color=#FFFFCC>84.222.234.53</font>

Citazione
Topic starter Pubblicato : 17/08/2009 23:14
 ETTA
(@etta)
Membro Registered

Sento che diventeremo amici...scrivi per qualche rivista enogastronomica?Di dove sei?
93.35.4.116

RispondiCitazione
Pubblicato : 18/08/2009 02:46
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Sono campano; mi piacerebbe scrivere per qualche rivista enogastronomica ma purtroppo al momento faccio altro. In questo periodo infatti non sto svolgendo vera e propria attività giornalistica, ma mi sto occupando della gestione di uffici stampa.
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 03:00
 ETTA
(@etta)
Membro Registered

Campano?Ho una cognata di Sorrento dove abita mio fratello che però lavora a Napoli,io invece sono "di casa" a Ischia...ma sono friulana e abito a Milano..
93.35.4.116

RispondiCitazione
Pubblicato : 18/08/2009 03:13
(@francesco-mosca)
Membro Registered

- La prima pizza inventata è stata la margherita.
Falso. La margherita è stata inventata, o quantomeno battezzata con questo nome, in onore della regine Margherita di Savoia in visita alla città di Napoli (1889).
Va detto che però la pizza si prepara da molto tempo prima che i Savoia arrivassero a Napoli.
Infatti, Napoli è soggetta ai Savoia da quando è stata conquistata da Garibaldi (1860), mentre prima era la capitale del Regno delle Due Sicilie, lo union state creato da Ferdinando IV di Borbone Sicilia-Napoli, poi Ferdinando I di Borbone Due Sicilie, unendo formalmente le corone di Napoli e Sicilia (già unite di fatto sotto gli Hoenstaufen).
Qualcuno addirittura azzarda che la pizza venisse preparata già prima della scoperta del nuovo mondo (1462), o quantomeno prima che i pomodori, per l'appunto provenienti dalle Americhe, iniziassero a essere introdotti nell'alimentazione (inizialmente si usavano a fini ornamentali e addirittura si pensava che fossero velenosi).
Di sicuro una pizza attestata prima della margherita è la marinara.

- La pizza marinara è detta così perché si fa con le acciughe.
Falso. La marinara si chiama così perché è fatta con ingredienti che di solito si consumano secchi e come tali non sono deperibili, ragion per cui venivano molto usati dai marinai in viaggio sulle navi. Tali ingredienti sono l'origano e l'aglio (quello di Afragola, ovviamente).
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 08:29
(@angelo-petrone)
Membro Registered

ti elenco alcuni appunti tratti da "la Pizza secondo Lucullus" e altri.

la differenza sostanziale tra il triticum aestivum e il triticum durum sono i cromosomi, infatti il durum ne ha 28 mentre l'estivum 42.

il manitoba è una farina canadese prodotta nella zona geografica detta manitoba, la sua forza è data dal terreno ricco di azoto che ne aumenta le proteine.

chi ha detto che una zero è più forte di una 00, la manitoba è una 0, ma può esserci una 0 con 240 w e una 00 180 w,
va considerato che esistono oltre 2.500 varietà di grano tenero che acquistano caratteristiche diverse in base al luogo di produzione.

il sale iodato è un'aggiunta voluta dal ministero della salute per combattere l'evolversi della tiroide.

la marinara prende il nome da marinai di port'alba che volevano una pizza più 'nsapurita mantenendo lo stesso prezzo, gli abitanti locali la chiedevano alla marinara (cioè con aglio origano e olio)

Visto che vuoi fare il giornalista, ti preciso qualche info che tu non faccia come Matilde Serao che scrisse tante cose belle ma anche tante caz..e.
Comunque complimenti


79.53.199.140

RispondiCitazione
Pubblicato : 18/08/2009 08:50
(@francesco-mosca)
Membro Registered

>la differenza sostanziale tra il triticum aestivum e il triticum durum
>sono i cromosomi, infatti il durum ne ha 28 mentre l'estivum 42.
E allora?
L'uomo ha 23 coppie di cromosomi, allora ciò che lo differenzia dal Triticum turgidum è il numero di cromosomi?
Sono due specie diverse; potrebbero avere lo stesso numero o un numero diverso di cromosomi, ma ciò che rileva non è la quantità bensì la qualità, cioè le caratteristiche genetiche... Sono semplicemente due specie diverse e dunque questo raffronto non ha senso!

>il manitoba è una farina canadese prodotta nella zona geografica detta
>manitoba,
E io cosa ho detto?

>chi ha detto che una zero è più forte di una 00,
Diverse persone su questo forum. E io ho sfatato la leggenda.

> la manitoba è una 0,
Falso. Ho in dispensa in questo momento una farina manitoba di tipo 00.
Manitoba è solo il nome del posto ove viene coltivato il grano tenero di qualità north spring, non il tipo di farina che da esso viene estratta. Che, teoricamente, può essere anche di tipo 2, anche se evidentemente non vale la pena di usare il north spring per farci una 2... Tutt'al più la crusca che avanza si commercializza separatamente.

> ma può esserci una 0 con 240 w e una 00 180 w,
Così come il contrario.
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 08:58
(@angelo-petrone)
Membro Registered

l'uomo ha 23 coppie di cromosomi, il nero, il bianco, il giallo, l'amazzone ecc, con un solo cromosomo in più è down.
figurati la differenza tra un grano con 14 cromosomi in più, in uno la maglia glutinica a filamenti produce l'alzata, nell'altra il glutine a piastrine (lo spiego in modo elementare).

la manitoba professionale in commercio in Italia è prevalentemente la 0, non ho detto che non esistono gli altri tipi.

leggende da sfatare non ce ne sono, ognuno sul forum scrive quello che sa o pensa di sapere, gli altri intervengono e chiariscono.

----la pizza a napoli c'era prima che ci fosse il pomodoro !!! e che pizza era ???una schiacciata farcita, questa si faceva dappertutto, allora Napoli non è l'inizio della pizza !!
Nel 2720 A.C. sara moglie di abraamo fece una schiacciata con cagliata di latte, allora la pizza è nata a UR (attuale bagdad)


visto che volevi scrivere sulla pizza  pensavo alcuni chiarimenti  ti fossero utili.
79.53.199.140

RispondiCitazione
Pubblicato : 18/08/2009 09:32
(@aurel-muca)
Membro Registered

Della pizza più recente,quella che conosciamo noi dall'impasto soffice e gustoso se ne parla fra il 500 e il 600; la cosiddetta pizza alla" mastunicola" ossia pizza al basilico. Era preparata mettendo sul disco di pasta, dello strutto ,formaggio, foglie di basilico e pepe.

Il pomodoro è stato inserito nei testi gastronomici solo a partire dal 1800, per la precisione se ne hanno le primissime tracce nell’edizione del 1819 del Cuoco Galante, compilato dal grande cuoco napoletano di corte Vincenzo Corrado. In questa pubblicazione però l’ortaggio non viene ancora abbinato alla pasta o alla pizza.

Cioè ha ragione il giornalista.
93.43.34.111

RispondiCitazione
Pubblicato : 18/08/2009 13:35
(@francesco-mosca)
Membro Registered

>l'uomo ha 23 coppie di cromosomi, il nero, il bianco, il giallo,
>l'amazzone ecc, con un solo cromosomo in più è down.
>figurati la differenza tra un grano con 14 cromosomi in più, in uno la
>maglia glutinica a filamenti produce l'alzata, nell'altra il glutine a
>piastrine (lo spiego in modo elementare).
Ancora. Ma ti rendi conto che quello che dici è ascientifico?
Esistono specie che hanno lo stesso numero di cromosomi eppure sono totalmente diverse. Non è la quantità che fa la differenza, ma la qualità, cioè la tipologia.
Grano tenero e grano duro sono due specie diverse; se tu continui a fare il paragone («la differenza sta nel numero dei cromosomi») vuol dire che non ti vuoi convincere di questo. Spero che tu non sia uno di quelli che va dicendo che il manitoba è un grano semiduro... perché il north spring (impropriamente detto manitoba) appartiene alla specie del grano tenero e questo è un assunto scientifico inoppugnabile. "Duro" e "tenero" non sono aggettivi indicanti caratteristiche commerciali del grano.
Comunque, per la cronaca, il singolare è «cromosoma», con la a. E l'uomo affetto dalla sindrome di Down sempre uomo è, mentre il grano tenero e il grano duro sono due specie diverse.

>la manitoba professionale in commercio in Italia è prevalentemente la
>0, non ho detto che non esistono gli altri tipi.
Allora rileggi quello che ho scritto io e rileggi anche quello che hai scritto tu: IO ho scritto che quelle in commercio sono quasi tutte 0 ma ne esistono anche 00, TU hai scritto che è 0 e basta.

>leggende da sfatare non ce ne sono
Nooooooooooooooooooooooo

>la pizza è nata a UR (attuale bagdad)
Sì, come no, come gli spaghetti sono nati in Cina.
La pizza, con questo nome, è un prodotto napoletano e basta.

>visto che volevi scrivere sulla pizza  pensavo alcuni chiarimenti  ti
>fossero utili.
Finora i tuoi 'chiarimenti' rispetto al mio 'decalogo' si possono ricondurre a due categorie:
- inutile ripetizione, con parole diverse e peraltro in maniera meno lineare e alquanto sgrammaticata, di quanto avevo già scritto;
- approssimazioni (per non dire fesserie) quali l'affermazione secondo cui l'unica differenza tra il grano tenero e il grano duro sta nel numero dei cromosomi (per forza, sono due specie diverse: potrebbero avere lo stesso numero come un numero diverso di cromosomi; il Down ha una trisomia alla 21ª coppia rispetto agli altri uomini, eppure appartiene alla specie Homo sapiens sapiens...) e le farine manitoba sono necessariamente di tipo 0.
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 18:04
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Certo che ho ragione, reli, ma certe cose a qualcuno non scendono proprio giù.
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 18:05
(@giuseppe06)
Membro Registered

che dire bravo giornalista caro lucculus hai trovato pane per i tuoi denti ahahahahh [26]
87.17.62.162

RispondiCitazione
Pubblicato : 18/08/2009 18:37
(@francesco-mosca)
Membro Registered

Che belli questi cani!
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 18/08/2009 19:16
(@angelo-petrone)
Membro Registered

tu non hai voglia di informare ma di prevalere, riporti mezze frasi e ti ci appunti.
---ho ben definito la differenza che esista tra grano duro e grano tenero sottolineando che sono totalmente diversi  evidenziando che cè anche una differenza di 14 cromosomi
tu la giri e rigiri facendo credere che io sostengo che sono uguali (ti ripeto che non sono uguali)
---siamo in un forum di pizzaioli e quando si parla di prodotti si intendono prodotti professionali se poi tu nella tua hai un prodotto preso al supermercato non ha a che fare (nelle pizzerie la manitoba e di tipo 0.
---ho specificato che la farina manitoba è canadese e prende il nome della zona geografica perchè spesso propinano farina americana (U.S.A) per manitoba.
--per pizza oggi si intende un disco di pasta con pomodoro !!! (oggi si propone anche bianca)  o NO
la famosa picea (schiacciata farcita) si produceva nell'intero impero Romano, quella col basilico la chiamano Mastunicola ma in realtà era fatta da Mastu Nicola.
questi argomenti sono già stati fritti e rifritti con le associazioni napoletane.
Napoli vuole il primato della Pizza ???? glie lo diamo se con pomodoro.
Se per documentarne più storia si vuole asserire che la pizza si faceva anche senza pomodoro Ok in questo caso Napoli ne perde il primato perchè si faceva ovunque (te capììì) allora conviene sostenere che la pizza nasce a napoli e parliamo di essa con pomodoro e variante bianca.
Nelle relazioni delle commissioni europee bisogna sostenere che i fumi del forno a legna non alterano il gusto del prodotto (se si vuole insistere nel sostenere il contrario ci toglieranno i forni a legna) non so se mi spiegato.

Se vuoi trovare appiglio sul vocabolo finale a e io ho scritto ì penso che cambi poco nella sostanza, la differenza che tu parli un linguaggio "giornalistico" cerchi l'appiglio per la discussione che a me non interessa. Con i miei Istruttori abbiamo un codice importante.
"IO NON DEVO OBBLIGATORIAMENTE SAPERE TUTTO, MA SONO TENUTO A SAPERE BENE QUELLO CHE DEVO DIRE"
La documentazione di origine non va fatta su testi di appartenenza, anche gli abitanti di Soave in base alle loro documentazioni avevano il primato sul vino, ma hanno perso la causa e nonostante ci sia anche il paese che ha quel nome.

sei documentato sulla schiacciata di ur ??? (leggi Genesi anno 2720 A.C.)  dei ritrovamenti sul lago di como ?? in liguria ?? in macedonia ??
sei documentato sulla provenienza degli spaghetti ??



79.37.202.173

RispondiCitazione
Pubblicato : 19/08/2009 00:44
(@francesco-mosca)
Membro Registered

>---ho ben definito la differenza che esista tra grano duro e grano
>tenero sottolineando che sono totalmente diversi  evidenziando che cè
>anche una differenza di 14 cromosomi
I post miei e i tuoi parlano al tuo posto, guarda.

>tu la giri e rigiri facendo credere che io sostengo che sono uguali (ti
>ripeto che non sono uguali)
Non ho detto questo; ho detto che la differenza non risiede solo nel numero dei cromosomi; sarebbero due specie differenti anche se avessero lo stesso numero di cromosomi... Non è il numero che cambia la sostanza.

>---siamo in un forum di pizzaioli e quando si parla di prodotti si
>intendono prodotti professionali se poi tu nella tua hai un prodotto
>preso al supermercato non ha a che fare
Questo non è vero; il forum è pieno di panificatori casalinghi e non è scritto da nessuna parte che essi non possono partecipare.

>(nelle pizzerie la manitoba e di tipo 0.
Non è vero neanche questo; conosco tantissimi molini che producono farine destinate esclusivamente agli utilizzatori professionali i quali hanno nella loro gamma farine forti di tipo 00. Solitamente tali molini utilizzano il termine "manitoba" con più parsimonia, perché spesso dietro questo termine si celano miscele che non hanno visto nemmeno il grano north spring; le aziende serie non a caso preferiscono usare altre terminologie, come ad esempio la sigla «A.G.» (che presumo indichi l'alto tenore in glutine) oppure classificare le farine in base al fattore W e ad altri dati tecnici.

>---ho specificato che la farina manitoba è canadese e prende il nome
>della zona geografica perchè spesso propinano farina americana
>(U.S.A) per manitoba.
«Americano» non è sinonimo di statunitense; americano in lingua italiana può significare anche del Brasile o del Cile. Oltretutto non mi risulta che il grano north spring sia coltivato esclusivamente in Manitoba (prevalentemente sì, ma non esclusivamente, a meno che non ci sia un brevetto sulle sementi, ma non mi risulta) e, peraltro, esistono grani di forza anche in Europa.
Del nome di quella provincia del Canada si fa uso e abuso perché, in realtà, pochissimi commercializzano la farina north spring in purezza: avrebbe un W elevatissimo e un glutine molto tenace (ho trovato tempo addietro un'azienda molitoria, di cui purtroppo al momento non mi sovviene il nome, che ha a catalogo farine W 600, con quantità di proteine pari, se non superiore, a quella di carboidrati: probabilmente queste erano north spring pure).

>--per pizza oggi si intende un disco di pasta con pomodoro !!! (oggi si
>propone anche bianca)
Veramente la pizza *nasce* bianca.

>  o NO
>la famosa picea (schiacciata farcita)
La schiacciata farcita è una cosa, la pizza un'altra.
Che poi i termini si possano assomigliare è una questione linguistica, non gastronomica (la lingua napoletana è sì una lingua neolatina, affine alle lingue romanze occidentali e in particolare al catalano, ma conserva residui del greco, parlato in Magna Graecia molto prima che vi arrivassero i Romani, per non parlare di qualche termine di chiara derivazione araba e di presunte influenze osche).

>Napoli vuole il primato della Pizza ????
Negare la napoletanità della pizza sarebbe come negare l'associazione tra l'amatriciana e Amatrice (manco a farlo apposta a Roma dicono che l'amatriciana è loro), o tra i tortellini e Bologna, o tra le uova al bacon e l'Inghilterra.
La pizza è un elemento caratterizzante la cultura napoletana e questo è innegabile.
Il fatto che possa essere collegata alle produzioni di cui parli tu, ovvero alla pita greca (e si consideri che il cuore della Grecia nell'antichità non era la penisola ellenica, bensì le future Due Sicilie), non la rende meno napoletana, tanto che in quei luoghi oggi la pizza non si produce se non a imitazione di quella che è stata inventata a Napoli (come in tutto il mondo).

>Se per documentarne più storia si vuole asserire che la pizza si faceva
>anche senza pomodoro Ok in questo caso Napoli ne perde il primato
>perchè si faceva ovunque (te capììì)
Non con quel nome, non con quella forma, non con quegli standard... [40]

>Nelle relazioni delle commissioni europee
La Commissione europea è una sola 😉

>bisogna sostenere che i fumi del forno a legna non alterano il gusto del
>prodotto (se si vuole insistere nel sostenere il contrario ci toglieranno i
>forni a legna) non so se mi spiegato.
Secondo me è il contrario, perché se si sostiene che la legna non modifica le caratteristiche organolettiche del prodotto allora loro deducono che si può cuocere tranquillamente con un altro sistema... e siccome i forni a legna inquinano ce li tolgono. [29]

>la differenza che tu parli un linguaggio "giornalistico"
Ma non mi pare proprio!
Se scrivessi un articolo nello stesso modo in cui parlo su un forum, i miei lettori nella migliore delle ipotesi si annoierebbero e passarebbero a un'altra pagina.
Sto adoperando uno stile e un registro totalmente differenti da quelli che userei sul lavoro (che poi varia a seconda dell'argomento: una cosa è occuparsi di economia, un'altra di gossip).
Ovviamente, ciò che non cambia sono le regole grammaticali, che sono sempre le stesse indipendentemente dal contesto e dalle scelte lessicali.

>sei documentato sulla schiacciata di ur ??? (leggi Genesi anno 2720
>A.C.)  dei ritrovamenti sul lago di como ?? in liguria ?? in macedonia ??
>sei documentato sulla provenienza degli spaghetti ??
So bene di cosa stai parlando e ti rispondo che sono discussioni che lasciano il tempo che trovano.
Quella degli spaghetti (altro prodotto tipicamente napoletano, questa volta non in senso urbano ma in senso nazionale: la pasta era proprio il piatto nazionale delle Due Sicilie) poi è un'autentica bufala, perché dimostra che in Cina si conosceva quella forma, non che si producessero gli spaghetti così come li intendiamo noi. Né, soprattutto, che esiste una correlazione tra le due cose. Altrimenti diciamo che la stampa l'hanno inventata i Cinesi, visto che conoscevano e applicavano delle tecniche di stampa da molto prima di Guttenberg. Certo, è vero: ma Guttenberg ha inventato la sua stampa senza copiarla dai Cinesi! Ed è quella che ha rivoluzionato il mondo, non quella dei Cinesi.

Ciao
84.222.234.53

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 19/08/2009 02:35
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