Miglioratori e additivi nella farina
Argomento dibattuto spesso maltrattato xchè in genere le voci che corrono nel web sono molto ostiche nei confronti dei mulini , "chissa cosa ci mettono dentro..", "i molini a livello industriale mettono miglioratori al posto di acquistare grani buoni", e via dicendo , quindi aprò questo post per dare chiarezza a questo discorso.
I primo miglioratore che è stato usato dai molini e che rappresenta in qualche modo il capostipite è la farina maltata.
MALTO O FARINA MALTATA
In sostanza viene ricavata macinando grano che è stato fatto germinare appositamente , il processo di germinazione praticamente fa scattare l'amidolisi e le proteolisi , trasformando l'amido che è un prodotto di riserva per la futura piantina in maltosio , destrine e zuccheri monosaccaridi. Questo processo nel momento che parte (umidità e temperature particolari) mette in moto le alfa e le beta-amilasi che in qualche modo aumentano.
Quindi aggiungendo farina maltata si aggiunge oltre al malto anche gli enzimi che fanno l'idrolisi dell'amido.
I molini ne aggiungono in ragione di max 100 grammi per quintale di farina , questa aggiunta può essere eseguita in annate particolari dove le farine sono abbastanza alte di falling number con attività amilasica bassa, parliamo di oltre 350 di Falling Number , riportando questa caratteristica attorno a valori di 300-280.
ALFAMILASI
In genere di origine batterica (naturale)viene usata in purezza in ragione di 2-4 grammi per quintale quindi pochi ppm e anche questa serve per accelerare la lievitazione , aumentando la velocità di trasformazione dell'amido in prodotti più semplici
ALFAMILASI CON EFFETTO SECONDARIO
Questa è una variante dell'alfamilasi pura xche in questa in sostanza non viene ricavata in purezza rimangono residui sopratutto di proteasi , quindo oltre ad eseguire il compito dell'alfamilasi pura rompe legami sopratutto nelle glutenine , con l'effetto evidente di abbassare il P/L senza abbassare il W se non di poco . Anche questa viene dosata in pochi ppm per quintale di farina.
ACIDO ASCORBICO O VITAMINA C
Le glutenine (proteine del glutine) hanno legami intermolecolari o intramolecolari (cioè tra due molecole oppure all'interno di una molecola stessa)che si formano fra due estremità dove vi è un atomo di zolfo.
Il ponte disolfuro (ponte di zolfo) è un gruppo funzionale, costituito da due atomi di zolfo legati (-S-S-), che riveste una notevole importanza nella stabilizzazione della struttura terziaria di molte proteine. La formazione dei ponti disolfuro avviene per ossidazione dei gruppi tiolici .
Questa ossidazione è favorita dall'acido ascorbico o da altri ossidanti , nella farina provoca l'aumento di P/L , quindi aumenta l'elasticità e la tenacità dell'impasto il quale trattiene meglio i gas.
Viene aggiunto in ragione anche questo di pochi ppm max 10 (cioè 4-10 grammi per quintale di farina)
CISTEINA
E' un amminoacido che ha la funzione inversa dell'acido ascorbico , quindi è un riducente (contrario di ossidante) tende a rompere i ponti disolfuro , quindi abbassa il P/L e al contrario di una proteasi che oltre ad abbassare il P/L abbassa anche un pò il W e riduce anche la stabilità farinografica, questa invece come dicevo al contrario xchè fa conservare alla farina la sua stabilità farinografica , aumentando quindi solo l'estensibilità.
GLUTATIONE O LIEVITO DISATTIVATO
Stessa funzione della cisteina solo che questa molecola riduce anche la stabilità farinografica rispetto alla cisteina , come sapete serve a rendere l'impasto più estensibile accelerando in qualche maniera la maturazione.
PENTOSANASI
E' un enzima che agisce sui pentosani che sono zuccheri che hanno la particolarità di assorbire tanta acqua (15-20 volte in più del loro peso), i pentosani danno struttura all'impasto oltre alle proteine sono presenti in piccole percentuali 2-3 % nella farina .
Quindi aggiungendo questo enzima facciamo diventare l'impasto meno viscoso più elastico.
PROTEASI
Questo enzima agisce in maniera molto drastica rompendo le proteine in pezzi più piccoli che sono gli aminoacidi, molto drastica xchè riduce il P/L riduce d molto anche il W , viene impiegata ultimamente dai molini per ridurre sopratutto il W w la stabilità di una farina , partendo da un 200-220 di W si ottiene una farina per biscotti.
Ultimamente i grani per biscotti cominciano a scarseggiare.
GLUTINE
In sostanza viene ricavato dalle amiderie dove il processo è molto semplice impastano farina ed acqua poi lavano l'impasto separando il glutine dall'amido e destrine e zuccheri.
Nelle amiderie è un sottoprodotto . Di glutini c'è ne sono tanti in commercio i migliori sono quelli francesi della ROQUETTE e della CHAMTOR, sono glutini abbastanza estensibili rispetto ai nostri glutini italiani che sono più rigidi, quindi con questi in sostanza aggiungendoli alla farina non si aumenta il P/L come succede con i glutini rigidi.
Viene aggiunto in piccole percentuali che vanno da 1 a 5% , aumeta il W e lastabilità di una farina oltre che ad aumentare le proteine , ogni 1% si ha un aumento di 50 punti di W e un 0,8% in più di proteine (il gluitne ha in genere 80% di proteine).
Per la mia esperienza non viene usato massicciamente per un problema di costi di miscelazione ecc, di costi xchè molto spesso l'aggiunta di glutine in soldoni per arrivare ad un certo livello di qualità ha lo stesso costo rispetto ad una farina dove è stato aggiunto un grano di forza.
Viene impiegato invece per creare un livello qualitativo più alto rispetto alle farine di forza, parliamo di 400-500 di W con 15-16% di proteine.
Questi in sostanza sono i principali miglioratori che il molino può imopiegare , come ho detto in altre occasioni non sono impieghi massicci , ma piccole correzioni specie dove ci sono farine con target particolari
Molto interessante grazie, ignoravo questi particolari, ogni giorno si impara qualcosa. Personalmente sono favorevole ai miglioratori naturali, certamente no a quelli chimici o geneticamente modificati
Ho volutamente aperto questo 3d per dare testmonianza su un argomento a molti sconosciuto , o conosciuto male xchè è opinione di chi pensa di conoscere il settore che in molino usano di tutto, senza dichiarare ciò che usano.
Le sostanze che vengono utilizzate sono queste che ho descritto sopra, non hanno controindicazioni e sono praticamente dei coadiuvandi tecnologici , non sono additivi veri e propri. Tengo a sottolineare che l'uso che se ne fà è marginale e non è sicuramente esteso.
Rispondo da qui all'amico proximo che sul 3d "farina fresca di macinazione" ha contestato quello che ho scritto a riguardo dei miglioratori.
Certo io delle prove provate non ne ho di quello che affermo , non ci sono lavori pubblicati su questa argomentazione , la prova provata spetta a mio modesto parere a chi afferma il contrario , e cioè che sulle farine ci si mette di tutto, spetta a loro dimostrare quanti rapporti dei NAS o delle ASL ci sono che contestano la presenza di additivi non dichiarati , o di additivi sospetti.
Certo proximo ha linkato tre articoli che circolano in rete ormai da alcuni anni, uno poi riguarda anche la categoria dei panificatori e pizzaioli, articoli che sono stati duramente contestati dalla associazione di categoria.
Io dico che quando si fa ainformazione bisoga stare attenti altrimenti si tende a fare disinformazione e questa a volte è pilotata da chi ha interessi particolari.
Davvero un intervento molto interessante, sei stato gentile a condividerlo.
Grande Ramirez!
allora visto che mi si chiama in causa direttamente mi avvalgo del diritto di replica. innanzi tutto dire che, nonostante la mancanza di una solida letteratura in materia ,ramirez ,e nonostante tu come affermi di prove provate non ne hai la prova del contrario spetterebbe a me dimostra una arroganza e una supponenza non indifferente visto che neanche tu appunto non puoi dimostrare niente.... .cerchiamo di capirci. come ho gia' detto LA LEGGE, permette ai produttori di non indicare nell'etichetta quali dei miglioratori-addittivi consentiti siano stati usati e in che quantita' . ora molti di questi sono innoqui es oggi da quello che ho letto nell'ultimo numero di tecnica molitoria si comincia ad usare la xilanasi, ma altri come i solfiti e conservanti vari proprio no.ora mi domando , se in italia non si sono fatti scrupolo di importare frumento radiattivo , se in italia nei silos delle granaglie spesso defecano i piccioni tanto poi usano degli sterilizzanti come risulta da un documentato sevizio di report se i nas ogni tanto beccano qualche mulino a fare magheggi illegali ed e' sotto gli occhi di tutti perche periodicamente finiscono su i giornali e nei telegiornali.. ,se come ho detto non vige l'obbligo di dichiarazione , allora mi e' venuto il dubbio a parer mio fondato che nelle farine oggi ci finisca di tutto di piu'.osservazione: capitai un giorno al mulino larcinese di san salvo , uno di quei mulinetti di nicchia che distribuisce localmente e che non puo' fare investimenti in ricerca.gli chiesi un sacco di farina che avesse una giacenza di due settimane almeno, l'ometto sorrise annuendo e cosi lo acquistai. all'apertura del sacco fui investito da una zaffata di fraganza di farina macinata di cui avevo perso memoria .farina debole ma che diede un buon prodotto. quando l'estate scorsa seguii l'inaugurazione di una pizzeria in teglia all'apertura di un sacco di un semilavorato con grano duro pasta acida, soya ecc sai cosa sentii annusandola ?NIENTE non sapeva di niente nessun odore come fosse cosa morta ,gesso. una 360 w che dopo 40 ore era molle nonostante ventilazioni e piegature.. come silicone in pasta .. capito dopo 40 ore come e' possibile , una farina da 369w? per le mani ho un campione di un classico addittivo di una azienda chimica, l'alithea, e' un monogliceride idrato in forma pompabile ( mhuhahahaaa) lo usai per una pizza napoletana ma non puoi avere idea della sofficita', legale e non dichiarabile bello vero?.. ecco io piu' che altro su queste cose non sono d'accordo e meno sono daccordo sull'uso di antiparassitari, antimuffe specialmente nei silos .poi nessuno degli articoli che tu tanto dinieghi ha subito denuncia , se dicono il falso come mai? riflettere...poi le associazioni di categoria hanno duramente contestato si ma appunto denuncie niente he? non gli conveniva he?.in ultimo prendi una cultivar di frumento e coltivala in zone con umidita, terreni, salinita', tecniche colturali diverse e poi vieni a dirmi se il glutine di quei frumenti ha le stesse caratteristiche e figurati con cultivar diverse. quindi quando ad un mulino capita di acquistare dal suo solito fornitore che si tiene di solito ben stretto ,una partita di frumento con scarse attitudine panificatorie, perche magari il tempo in quella zona del pianeta e' stato fetente , o per altri motivi, il mulino che fa? dimmelo tu ... a quello che so si rimbocca le maniche o meglio lo fanno i loro chimici e vai con le stregonerie magari anche legali, o no? lo buttano il frumento ? . che mi si creda o non finisco con questo anetodo . nel 2008 facevo la pizza al metro, una favola, la farina era di arcinoto mulio .da punto in bianco a giugno la pizza cresceva male e la pasta non aveva nessun sapore, nessuno.. . provai di tutto alla fine cambiai farina con la italmil e tutto torno alla norma anzi meglio. per scrupolo chiamai il tecnico dimostratore del mulino incriminato per chiedere lumi magari non avevo considerato qualche cosa o qualcosa mi era sfuggita. sapete quale fu la risposta del tecnico? " hooo ma che avete TUTTI che la farina non vi bene e' la solita .. " capito? non ero solo io ad avere avuto problemi. voi adesso penserete quello che ho pensato anche io allora: questi pur far fronte alla richiesta hanno macinato di tutto e poi hanno in qualche modo cercato di "parare" . questa e' un altra cosa che non acetto. domande?
Caro proximo tu sei libero di pensare come vuoi , nessuno te lo vieta. Ho capito come la pensi è inutile che continui a vomitare veleno sui molini, quelle che hai raccolto sono chiacchiere da bar e basta. Comunque facciamo un accordo tu ti tieni la tua e io mi tengo la mia , senza rancore, con l'unica differenza che io ci ho vissuto dentro i molini per 35 anni ed ho anche fatto parte di una commissione dell'Italmopa proprio sui problemi igienico-sanitari e quello che racconto è la pura verità , non mi viene in tasca niente , avrei potuto negare che non si usano additivi , ho descritto invece quello che viene fatto effettivamente in molino e sono come potete vedere sostanze estremamente naturali . Tutto il resto è fantasia e di fantasia ne esiste tanto in rete , non sei il solo . Vai pure a comperare la farina nel piccolo mulino di fianco a casa ...senti bene però il profumo che emana....!!!!!!!!
Però basta veramente , senza rancore altrimenti diventa una battaglia personale tra due persone , e non ho proprio voglia di farla.
Un abbraccio
Gabriele
ok tu rimani con l'eperienza dell'italmopae dei tuoim 35 anni di professione e io con i miei 23 anni di pizzaiolo ficcanaso e con quello che mi dicono tecnologi e microbiologi ricercatori che studiano queste cose, e ci fanno su anche dei progetti .. va bene cosi' al prossimo articolo sugli addittivi ciao gab.anche anche se redto comunque curioso di sapere da te come fanno i molini a rimediare ad una partita di grano inaspettatamente scadente...