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Inserisci un titolo...ma l'acqua?

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[La domanda è autoesplicativa]

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Topic starter Pubblicato : 16/02/2006 23:11
(@stefano-4)
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Dipende da quanto tempo ritieni di dover far maturare l'impasto.

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Pubblicato : 17/02/2006 07:47
(@cosimo)
Membro Registered

in un litro d'acqua con farina di forza  ww 280-320 va messo circa kg 1,8-1,9
ciao cosimo.
ps. piu' la farina e' forte e meno ne serve. L'impasto si misura in litri d'acqua,perche l'acqua ,il sale,ed il lievito non subiscono variazioni di quantita' in rapporto ad un litro ,l'unico elemento che cambia nell'impasto e'  il peso della farina che va calcolato in base alla forza

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Pubblicato : 17/02/2006 16:28
(@stefano-4)
Membro Registered

Ho un'opinione (leggermente) diversa: quanta più acqua c'è in un impasto, tanto meno lievito serve, perché l'acqua è il mezzo attraverso cui avvengono le reazioni di fermentazione e maturazione in generale. Un impasto più idratato abbisogna di meno lievito. Ma il discorso più interessante è sulla farina: l'assorbimento della farina è un valore reale, ma non vincolante per l'uso che se ne fa. Posso mettere lo stesso quantitativo di acqua con una farina forte e con una debole, a seconda di quanto tempo deve lievitare-maturare. Se devo fare un impasto a breve con una farina molto debole ci posso mettere moltissima acqua, se lo stesso impasto deve maturare per molte ore e con una farina più forte, ci posso mettere meno acqua. 1800 e 1900 grammi di farina sono moltissimi, anche per una farina da supermercato, a meno che non la voglia usare per tantissime ore di lievitazione, e allora cambia anche la percentuale di sale. Se poi uso il freddo per moltissime ore di maturazione, allora il quantitativo d'acqua che devo usare con una farina fortissima risulterà sicuramente (assai) minore di quello che andrei ad usare con una farina debolissima per impasti a brevissimo tempo di lievitazione. Inoltre anche il metodo di impastazione determina fortissimamente il  quantitativo d'acqua da usare e i tempi di maturazione. Se impasto mettendo la farina velocemente e lasciando riassorbire poco e non ossigenando la farina, allora di acqua ce ne va molta di meno, la maglia risulta più corta, la spinta in alto molto più potente. Se ci metto meno lievito in questo tipo di impasto riesco a controllare la spinta della lievitazione e allungo i tempi di maturazione (per esempio,laddove i panetti devono rilassarsi più lentamente per esigenze di tempi di lavorazione), eccetera.

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Pubblicato : 17/02/2006 17:30
(@stefano-4)
Membro Registered

Non riuscivi a stenderle perchè il freddo irrigidisce la pasta, ma una volta che essa sia stata riportata ad una certa temperatura non ci sono più problemi. Ma questa problematica riguarda sopratutto impasti di una certa consistenza, come quelli per pizza tonda. Io non so quanta acqua metti, ma se l'impasto è molto idratato come solitamente si fa per la pizza in teglia, la pasta si stende bene anche se ancora molto fredda. Nel procedere con l'uso del freddo devi ovviamente regolarti in maniera diversa per il lievito, e puoi scegliere tra diversi metodi. Uno può essere quello di mettere i panetti in frigo subito dopo averli fatti, oppure aspettare qualche ora a temperatura ambiente. La differenza sta nel fatto che nel primo caso devi mettere più lievito, nel secondo meno. Nel primo caso, una volta tolti dal frigo i panetti certamente durano meno perché la lievitazione riprende a forte velocità, nel secondo caso essa è molto più graduale anche a temperatura ambiente. Queste sono cose scontate. Una accortezza da avere nell'usare il frigo è quella di usare farine di forza, altrimenti alla fine, a parità di lievitazione, ti ritrovi con impasti eccessivamente maturati, in quanto con le farine deboli l'attività delle amilasi è più forte. Ma è possibile pur sempre continuare ad adoperare lo stesso tipo di farina, magari usando meno acqua e/o più sale. In ogni caso, la tecnica del freddo consente di far maturare la pasta lentamente per più giorni, e la cosa riesce a seconda del lievito che ci si mette e a seconda (cosa molto importante) di quanto è constante la temperatura nel frigo. In teoria è possibile programmare l'attività soltanto con il frigo, facendo in modo che la pasta sia comunque maturata entro le 48 ore, e tuttavia si possa ancora conservare e anzi far maturare meglio per altri giorni in caso di minore lavoro. Se invece vuoi soltanto avere a disposizione dei panetti di scorta in caso di maggior lavoro, allora secondo me è possibile anche semplicemente mettere in frigo panetti fatti con il solito impasto a temperatura ambinete, dunque con più lievito, ma sapendo che si possono avere non belle sorprese  al momento di usarli. Chiaro che se ci si mette molto lievito, occorre anche metterli in frigo molto prima che raggiungano un eccessivo stadio di lievitazione, oppure (o anche) impostare una temperatura molto bassa che permetta di bloccare la lievitazione in tempi brevi e conservarla blocccata o quasi per tempi più lunghi (non si considera, spesso, che una volta messa in frigo, la pasta necessità di parecchio tempo prima di raggiungere la temperatura di impostazione, e in questo frattempo continua lievitare, dapprima come se fosse a temperatura ambiente, e poi man mano sempre più lentamente, ma mai così lentamente come se di colpo raggiungesse la stessa temperatura del frigo).

Ti saluto sperando di non averti detto cose troppo scontate.

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Pubblicato : 17/02/2006 22:26
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