X RAMIREZ PERCHE TEO IN QUESTO SUO POST DICE QUESTO
Teo (non verificato)
Re:stabilire la forza della farina
la forza in genere si misura con strumenti da laboratorio come il farinografo brabender,
comunque la forza di una farina può esere percepita attraverso il grado di assorbimento se una farina ha un alto grado di assorbimento 58% 60% questo ti fa capire di essere di fronte ad una farina forte,
una farina debole si impasta prima di una farina forte, una farina forte matura prima di una debole, una farina forte oppone resistenza maggiore alla fermentazione rispetto a quella debole,la presenza di glutine non può essere misurata tra le mura domestiche, ma se per esempio sai la sua misura proteica allora puoi percepire il suo valore di glutine, una buona farina ha tra 8 % - 16 % di proteine........... anche se poi bisogna vedere che tipo di proteine sono.
Saluti Teo
UN SALUTO GIANNI
...ci vorrebbe forse un esperto di chimica! Ma anche sul libro "Panificando" (pag. 72 e seguenti) parla della maturazione e dice la stessa cosa. Con la maturazione della farina aumentano forza, resistenza ed elasticità (questo fino ad un certo punto, poi se la cosa si protrae troppo a lungo il tutto comincia a peggiorare) e una farina che è più forte e resistente in partenza richiede meno tempo per maturare.
Gianni ho risposto nell'altro post.......................
Comunque alexda Roma , la maturazione non fà aumentare forza e resistenza , se mai il contrario , basta solo controllare l'impasto appena fatto e dopo lievitazione , si vede un continuo aumento di estensibilità ed un calo della resistenza dell'impasto, in questi processi chiaramente quello che fà è il reticolo proteico si per quantità che per qualità.
scusate se mi intrometto ma io nn ci capisco piu nulla, si mette poco lievito e in frigo alle w elevate per far coincidere i tempi lievitazione- maturazione, mentra alle w 220 esempio non ce bisogno dell uso del frigo perke con ad esempio 4 gr di lievito per kilo di farina in 4-6 ore la pasta è pronta e nn lievita nello stomaco e ce tempistica con i tempi di mat-liev... ( ma evidentemente nn ho capito nulla in 4 mesi di forum e su qualke libro ke ho letto) mi potete consigliare un libro dove mi possa studiare tutto passo per passo?????? perke questa ke le w alte maturano prima nn l ho proprio capita! come altre milioni di cose ke nn ho capito...
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In base al contenuto proteico delle farine si determinano i tempi di maturazione dell’impasto, che devono essere più lunghi con le farine forti per la presenza della qualità Manitoba:
per il W 350 mm. 24 h
per ilW 250 mm. lOh
per il W 180 min. 6h
In base al contenuto proteico delle farine si determinano i tempi di maturazione dell’impasto, che devono essere più lunghi con le farine forti per la presenza della qualità Manitoba:
per il W 350 mm. 24 h
per ilW 250 mm. lOh
per il W 180 min. 6h
[quote=Ramirez]
Gianni ho risposto nell'altro post.......................
Comunque alexda Roma , la maturazione non fà aumentare forza e resistenza , se mai il contrario , basta solo controllare l'impasto appena fatto e dopo lievitazione , si vede un continuo aumento di estensibilità ed un calo della resistenza dell'impasto, in questi processi chiaramente quello che fà è il reticolo proteico si per quantità che per qualità.
ciao Rmirez
credo che Alex sta parlando della maturazione della farina e non della maturazione dellimpasto.
infatti sul libro di giorilli Panificando da pag.72 al 76 si parla della maturazione della farina dopo la macinazione del grano.
alla pagina 74
-Variazionedella caratteristiche reologiche.
La qualità del glutine ricavato dalla farina,dopo la sua maturazione,migliora notevolmente.Aumentano sia la forza della farina sia la sua resistenza ed elasticità.L'assorbimento dellacqua risulta maggiore e quindi aumenta anche la quantità dei liquido da aggiugere nellimpasto.La maglia glutinica si dimostra piu robusta e con capacita superiore di trattenere i gas durante la fermentazione.
ah ok! allora non sono cosi tonto! 🙂
Si scusate , ma ieri notte ho letto e scritto troppo in fretta .
Allora confermo tutto quello che hoscritto sull'altro post a proposito dell'impasto , mentre qui Giorilli ha ragione sulla maturazione della farina nel senso che dalla macinazione i tempi di condizionamento sono indispensabili per aumentare le caratteristiche reologiche di una farina, in particolare la stabilità farinografica , l'assorbimento, la resistenza. In certe farine addirittura (per pandoro o panettone ) dalla macinazione ci'è bisogno di 20 gg di condizionamento . E i tempi di condizionamento di una farina aumentano con l'aumentare della qualità quindi non è vero che la farina forte ha bisogno di tempi corti è esattamente il contrario.
Poi chiaramente se vado a 60-70 gg di condizionamento ad un certo punto ho un aumento sostanziale del P/L quindi diventano più tenaci. Quindi capacità maggiore di trattenere i gas , ma ...fino ad un certo punto xchè P/L alto corrisponde rigidità e quindi il reticolo proteico invece di estendersi tende ad essere troppo resistente quindi tende a rompersi. Quindi in definitiva vanno bene da una 20 a 40 gg di condizionamento ma non di più.