Potrei avere un consiglio dai pizzaioli napoletani al nord?
Salve a tutti quanti ho visto che ci sono delle discussioni molto interessanti e soprattutto delle persone molto disponibili in questo forum. Volevo un consiglio soprattutto dai pizzaioli napoletani che lavorano al nord Italia. Io sono un ragazzo di 27 anni ho sempre lavorato al nord in fabbrica poi mi sono fissato che dovevo imparare a fare il pizzaiolo (un po' in ritardo forse) perchè mi è sempre piaciuto come lavoro, amo la pizza e ho sempre amato farla a casa. Quindi mi sono iscritto ad un corso per pizzaioli a napoli in una scuola riconosciuta dalla regione campania a ottobre farò l'esame per avere il diploma europeo di pizzaiolo. Il corso è stato ottimo (l'ho pagato pure 2000 euro) è durato 4 mesi (quindi quasi come avessi lavorato) 200 ore di teoria e 200 di pratica e in più ho fatto 15 gg "aggratis" in una pizzeria per vedere un po' la situazione. Ora volevo chiedervi se vado al nord la situazione è più facile rispetto a napoli? Io mi ricordo che stavo a parma e c'erano gli egiziani che lavoravano nelle pizzerie che facevano certi fresbee da gettarli fuori direttamente. Poi se mi presento come aiuto c'è possibilità di imparare e crescere o resterò sempre aiuto? la mia paura è che siccome a scuola facevamo tutta la procedura della pizza napoletana però nel forno ne cuocevamo 2 alla volta e non so se sono in grado di farlo con 5 con una tenuta di 300 a sera. Infine come ultima cosa al nord si impara a fare la pizza napoletana o imparerò soltanto a fare i biscottini roteanti?
217.203.2.184
Il diploma europeo di pizzaiolo non esiste.
Conseguirai una qualifica regionale. Sull'attestato probabilmente sarà riprodotta la bandiera europea perché questi corsi sono finanziati con i fondi comunitari di sviluppo regionale (nell'àmbito di progetti PON e POR).
Ovviamente il pizzaiolo si può fare anche senza qualifiche e attestati (molti dei quali lasciano il tempo che trovano), ma se si vuole iniziare questo mestiere «da grandi», dopo aver fatto altre cose e senza avere esperienza professionale, possono essere un trampolino di lancio.
Pensa che ci stavo pensando anche io, dopo tanti anni passati a studiare 🙂
Non credoche al Nord la situazione sia più facile rispetto a Napoli e se hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato ti invito caldamente a tenertelo stretto. Milano in questo periodo di crisi è stata la capitale dei licenziamenti, dunque io ci penserei cento volte prima di lasciare una sicurezza per avventurarmi in qualcosa di incerto.
In Emilia ci sono tantissimi pizzaioli egiziani che sono titolari di pizzerie, non dipendenti (o sono dipendenti di pizzerie che appartengono a loro connazionali).
Ciao
84.223.208.13
Ciao Apizza
Io non sono di quella splendita citta che risponde al nome di Napoli,pero posso ddirti che qui al nord,la pizza che si produce di piu e la romana,molto sottile ma non tipo cracker,forse quelli che la fanno cosi non anno idea di come si lavora...
Comunque dicevo,per lavorare qui al nord devi saper fare quella,se no tanti saluti,faccio fatica persino io a trovare lavoro conta che io sono del nord e conosco tanta gente,secondo ma se hai un lavoro come diceva pocanzi anche ilo giornalista,tientelo strettoooo
comunque buona fortuna
La vostra Talpa
93.146.194.128
Ciao giornalista pizzaiolo cmq il diploma di pizzaiolo intendevo attestato e che sia riconosciuto dalla comunità europea esiste se poi non serve a niente è un altro paio di maniche. Il corso che ho frequentato io poi è riconosciuto dalla regione campania (questo al 100%) e verranno loro poi ottobre farci l'esame. poi rispetto agli altri corsi che ho visto tipo di 40 ore il mio è durato 4 mesi tutt i giorni quindi comunque qualcosina sono riusciti ad insegnarci, almeno l'impasto, la stagliatura (palline da 260 gr) la stesura e la cottura, la base credo del lavoro, poi è normale che ci vuole l'esperienza sul campo di tutta la trafila della preparazione, imparare tutti i tipi di pizza (li facevamo solo margherita e marinara) e la gestione poi dei clienti (una cosa è fare 2 pizze in tranquillità e un'altra gestire 4-5- comande che ti arrivano di 3 margherite, 2 capricciose, 2 salcicce e friarielli e 1 4 stagioni). Comunque io intendevo se era più facile (riferendomi ai pizzaioli napoletani) nel senso di fare il pizzaiolo visto che con tutto il rispetto (io non sono pizzaiolo sono disoccupato ho appena concluso questo corso) al nord non è che la pizza sia proprio buona buona e questo credo dipenda anche dai pizzaioli improvvisati e dai gestori che fanno fare le palline di 150 gr, ripeto non sono un pizzaiolo ma la mangio da quando sono nato. A Parma ti posso assicurare che gli stranieri oltre ad essere titolari lavorano anche in tantissime pizzerie e siccome che non dovrebbe essere nella loro cultura e suppongo abbiano imparato qui mi chiedevo se era una questione di convenienza o cosa, visto che credo in Italia non ne manchino, e comunque non è assolutamente un'accusa denigratoria solo che la pizza non la sanno fare per questo dicevo è più facile al nord nel senso anche se non sei un pizzaiolo super come qua a napoli si riesce a lavoricchiare e imparare?
217.203.8.52
>il diploma di pizzaiolo intendevo attestato
>e che sia riconosciuto dalla comunità europea
Chiunque dice che un attestato è riconosciuto dall'Unione europea... dice, semplicemente, una balla.
Infatti il valore legale dei titoli di studio non esiste in tutti i paesi dell'Unione europea. Ad esempio nel Regno unito i titoli rilasciati da istituzioni locali accreditate presso le autorità competenti NON hanno valore legale, dunque figurarsi se hanno valore legale i titoli che si conseguono in altri stati membri dell'Unione. Diffida da chi ti dice questa sciocchezza: o ti vuole imbrogliare o è, semplicemente, totalmente incompetente in queste cose (purtroppo non tutti hanno un'adeguata preparazione giuridica).
Peraltro qui siamo di fronte a un mero attestato, che non ha valore legale neanche nell'ordinamento italiano, in quanto non è un titolo di studio (i titoli di studio possono essere rilasciati solo da scuole statali, paritarie e legalmente riconosciute, da università e istituti di istruzione universitaria statali e non statali legalmente riconosciuti e dalle istituzioni del sistema dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica post-secondaria). Il valore legale è quella proprietà per cui il titolo ti dà la certezza che esso sia valido a fini espressamente previsti dalla legge, e se tu non lo possiedi non puoi svolgere le attività che ti consentono di possederlo (cioè, in sostanza, conta il pezzo di carta e non quello che sai fare). L'attestato in questione non ha questa proprietà (non è titolo di accesso a concorsi pubblici, ad esempio, e puoi fare il pizzaiolo a prescindere dal fatto che tu lo possegga o meno).
Ripeto: può essere che gli organizzatori del corso siano in buona fede (cioè non hanno la più pallida idea di cosa sia il valore legale) e quello che intendessero è che l'attestato è generalmente riconosciuto all'interno dell'Unione, il che non vuol dire che è riconosciuto dall'Unione (istituzione).
>esiste se poi non serve a niente è un altro paio di maniche.
Non credo che non serva a niente. Secondo me a 27 anni, senza aver mai fatto il pizzaiolo, può essere utile per provare a inserirsi in questo settore. Però, ripeto: se hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato, tienitelo stretto. In questo periodo di forte crisi non mi sento di consigliarti diversamente.
Io ho più o meno la tua età e mi permetto di ricordarti, anzi, che nella nostra generazione il tasso di occupazione (e non è un paradosso, ma ha una precisa spiegazione) scende al salire del titolo di studio. Infatti dei nati negli anni '80 coloro che hanno interrotto gli studi dopo la scuola dell'obbligo sono quasi tutti occupati, mentre man mano che il titolo di studio sale i livelli occupazionali calano pesantemente, sino ad arrivare ai laureati, molti dei quali a 27-28 anni stanno al terzo stage e non hanno alle spalle alcun periodo di lavoro retribuito. Tra coloro che hanno conseguito ulteriori titoli universitari dopo la laurea, la situazione torna a migliorare, ma molto relativamente (il livello occupazionale è comunque più basso rispetto a coloro che hanno terminato gli studi con la scuola dell'obbligo, in pochissimi casi il lavoro svolto è correlato con gli studi e le retribuzioni sono a dir poco inadeguate, assimilabili a quelle degli operai generiche e comunque sempre più basse ‒ mediamente del 34% ‒ rispetto a quelle dei propri genitori quando avevano la stessa età).
Se tu facevi l'operaio in fabbrica mi viene da pensare che hai interrotto gli studi presto, dunque non buttare al vento le opportunità che hai avuto, perché i treni non ritornano. Oggi la speranza di trovare un'occupazione è molto più bassa rispetto a dieci anni fa; quella di trovarla stabile (cioè a tempo indeterminato in un'azienda con più di 15 dipendenti) è crollata, quasi nulla.
Ti prego di non prendertela ma di accettare questi consigli da chi sa di cosa sta parlando.
>Il corso che ho frequentato io poi è riconosciuto dalla regione
>campania (questo al 100%)
Sì; come ti dicevo io stesso la qualifica è regionale (c'è un sistema di accreditamento di corsi di qualifica professionale introdotto con una legge regionale se non sbaglio del '98, che sono co-finanziati con fondi comunitari che arrivano direttamente alla Regione), cioè viene proprio rilasciata dalla Regione. Non è che son quelli della Regione che vengono a fare l'esame, però... La Regione non ha dipendenti pizzaiuoli 🙂 Ci saranno dei consulenti esterni all'uopo incaricati.
>sono disoccupato ho appena concluso questo corso)
Ahi ahi! Allora siamo messi male. Ma hai lasciato il precedente lavoro volontariamente?
>al nord non è che la pizza sia proprio buona buona
Al Nord la pizza, nel 99% dei casi, si attesta fra il mediocre e il pessimo.
Nemmeno fuori Napoli la pizza è generalmente un granché, ma almeno nel Sud abbiamo un'idea di cosa sia non dico la maturazione ma quantomeno la lievitazione, cosa che al Nord sembra sconosciuta (vedi sedicenti pizzaioli con 15 anni di esperienza che scrivono in questo forum di cominciare a preparare l'impasto due ore prima dell'apertura).
>A Parma ti posso assicurare che gli stranieri oltre ad essere titolari
>lavorano anche in tantissime pizzerie
Sì, ma come ti dicevo queste pizzerie sono generalmente gestite da loro connazionali. O, almeno, così era a Bologna. A Parma è probabile che li assuma qualche italiano per pagarli meno.
> e siccome che non dovrebbe essere nella loro cultura
Se è per questo non è nemmeno nella cultura di un parmigiano, la pizza. La pizza, checché ne dica qualcuno qua sopra, è napoletana e basta 🙂
>è più facile al nord nel senso anche se non sei un pizzaiolo super come
>qua a napoli si riesce a lavoricchiare e imparare?
Imparare ho i miei dubbi, visto come fanno la pizza loro, ma lavorare magari sì. Il problema è sempre che siamo in periodo di crisi. Non so se le pizzerie stanno accusando colpi; so solo che a Bologna nella strada di casa mia ce n'erano due, la prima delle quali ha cambiato gestione dopo circa un anno e poi ha chiuso dopo qualche mese e la seconda delle quali è aperta da meno di un anno a questa parte e ha già cambiato gestione. Un'altra poco distante pure ha chiuso, ma non so da quanto tempo fosse stata aperta. A dire il vero una sola nella zona resiste da anni con la stessa insegna.
84.223.208.13
Nella pizzeria dove,ogni settimana,vado a mangiare la mia pizza,è gestita da napoletani 8lo sono anche quasi tutti i camerieri) e la pizza è una signora pizza.Al sabato sera sfornano come media 500 pizze,hanno 2 forni e 4 pizzaioli. io ho fatto un corso del fondo sociale europeo con esame e attestato finale,ma non ho pagato nulla...ma credimi la pratica è tutt'altro!
93.35.4.82
Non hai pagato nulla perché probabilmente il corso era interamente finanziato dal FSE.
84.223.208.13
guarda io tutte ste leggi non lo so però ho sentito parlare spesso all'estero di questi attestati che sono richiesti comunque vai su acieef.it è la scuola che ho frequantato io e fammi sapere magari mi hanno fregato cmq il corso è durato come ti dicevo 4 mesi a prescindere da quello che vale l'attestato qualcosa di base te lo insegnano poi per imparare devi travagliare è normale io l'ho fatto perchè mi erano venute le crisi che volevo lasciare la fabbrica e vedevo sempre questi stranieri che facevano le pizze uno schifo (anche all'ipercoop, il proprietario era italianissimo) e poi all'informagiovani leggevo spesso di annunci che cercavano apprendisti pizzaioli con minima o anche senza esperienza, siccome è un lavoroche mi ha sempre affascinato e amo la pizza sia mangiarla che farla (a casa mia naturalmente, la faccio almeno 3 volte a settimana da sempre) ho sborsato 2000 euro con tutta la buona volontà almeno per non partire da 0 (tipo prendere la patente, ti dicono i segnali ti fanno guidare, parcheggiare, poi dopo quando vai per strada è normale è tutta un'altra storia ma almeno sai quello che devi fare). Infine vorrei andare ad imparare al nord non per imparare meglio ma perchè a Napoli non ci voglio stare e vorrei tornarmene s al più presto e chiedevo se su una scala di sapienza da 1 a 10 io sono 4 se c'è la possibilità di trovare da lavoro come aiutante apprendista o che sia e però di imparare a fare quella napoletana pasta alta grammatura circa 250
217.203.4.197
guarda io tutte ste leggi non lo so però ho sentito parlare spesso all'estero di questi attestati che sono richiesti comunque vai su acieef.it è la scuola che ho frequantato io e fammi sapere magari mi hanno fregato cmq il corso è durato come ti dicevo 4 mesi a prescindere da quello che vale l'attestato qualcosa di base te lo insegnano poi per imparare devi travagliare è normale io l'ho fatto perchè mi erano venute le crisi che volevo lasciare la fabbrica e vedevo sempre questi stranieri che facevano le pizze uno schifo (anche all'ipercoop, il proprietario era italianissimo) e poi all'informagiovani leggevo spesso di annunci che cercavano apprendisti pizzaioli con minima o anche senza esperienza, siccome è un lavoroche mi ha sempre affascinato e amo la pizza sia mangiarla che farla (a casa mia naturalmente, la faccio almeno 3 volte a settimana da sempre) ho sborsato 2000 euro con tutta la buona volontà almeno per non partire da 0 (tipo prendere la patente, ti dicono i segnali ti fanno guidare, parcheggiare, poi dopo quando vai per strada è normale è tutta un'altra storia ma almeno sai quello che devi fare). Infine vorrei andare ad imparare al nord non per imparare meglio ma perchè a Napoli non ci voglio stare e vorrei tornarmene s al più presto e chiedevo se su una scala di sapienza da 1 a 10 io sono 4 se c'è la possibilità di trovare da lavoro come aiutante apprendista o che sia e però di imparare a fare quella napoletana pasta alta grammatura circa 250
217.203.4.197
hai visto quel sito www.aciief.it? fammi sapere
217.203.4.197
Fanno i corsi di cui alla legge regionale 19/1987. Proprio quelli a cui pensavo io.
84.223.208.13
>guarda io tutte ste leggi non lo so però ho sentito parlare spesso
>all'estero di questi attestati che sono richiesti comunque vai su acieef.it
>è la scuola che ho frequantato io e fammi sapere magari mi hanno
>fregato
Non ti hanno fregato, tranquillo.
Volevo solo precisare che si tratta di qualifiche regionali, non comunitarie.
Le regioni, ex artt. 115 sgg. Cost., hanno competenza in materia di formazione professionale (la avevano anche prima della riforma del titolo V della parte II, infatti la legge di riferimento della Regione Campania in materia risale al 1987).
Nel caso di specie, in Campania molti corsi rilascianti qualifiche regionali vengono organizzati con fondi comunitari; nello specifico si attinge dal FESR, che è una parte del FSE, il quale prevede delle azioni di sviluppo per le aree sottoutilizzate (e non sottosviluppate come dice qualche mio collega che di sottosviluppato, evidentemente, ha il cervello) nazionali (attraverso le misure del PON) e regionali (POR). La bandierina dell'Unione europea riprodotta sull'attestato, accanto allo stemma della Regione Campania, significa questo.
Spesso le parole «riconosciuto», «valido» e simili vengono usate impropriamente. Quello che si vuole dire, in perfetta buona fede, non è che il titolo ha valore legale (che è un concetto molto complesso e tipico di alcuni diritti positivi continentali, come quello italiano e quello francese, e dunque per forza di cose estraneo al diritto comunitario, che è una sorta di diritto sovrastatale che si atteggia negli ordinamenti dei singoli stati in base alle caratteristiche degli ordinamenti stessi), ma che il titolo gode di buona considerazione dovunque si vada. Il che significa, in buona sostanza, che se lo metti sul curriculum per proporti a un datore di lavoro il datore di lavoro potrebbe dire: «Ah, che bello, hai conseguito una qualifica di pizzaiolo in Campania; allora devi essere bravo!». Però non ha valore legale, cioè se la presenti a un concorso pubblico (altra cosa tipicamente italiana) non vale un piffero (a meno che non sia espressamente prevista dal bando una porzione di valutazione discrezionale dei titoli da parte della commissione).
Chiaro?
PS - Attenzione perché, in base a quanto disposto dal decreto legislativo 276/2003, i contratti di apprendistato possono essere stipulati solo da lavoratori di età non inferiore a 16 anni e non superiore a 29.
PPS - Mi sa che tu ti sei troppo abituato allo stereotipo che al Nord hanno della pizza napoletana, che non è particolarmente alta, se non nel cornicione (che gonfia in cottura). Ma penso che tu, questo, lo abbia imparato al corso 😉
84.223.208.13
Alla fine comunque questo attestato che mi rilasceranno è buono o è come tutti gli altri che girano? riguardo allo stereotipo e questo te lo posso dire a prescindere del corso, la pizza a napoli oltre che al cornicione è comunque più alta, il cornicione si evidenzia di più, ma anche tutto il resto d'altronde 100 gr di impasto in più non possono mica andare tutti nel cornicione. a parma poi quando andavo da qualche parte che non conoscevo e quindi era a sorpresa mi capitava spesso il buco con la pizza intorno e si notava molto che era sottilissima.
217.203.11.218
>Alla fine comunque questo attestato che mi rilasceranno è buono o è
>come tutti gli altri che girano?
Non conosco gli altri; qui nel forum c'è Mike che ne ha uno come il tuo e mi sa che dopo averlo preso si è aperto una pizzeria in proprio.
Se non hai i soldi ricòrdati che c'è sempre il prestito d'onore per la microimpresa (dovresti chiedere a Invitalia, la società che si occupa dell'erogazione dei finanziamenti per l'imprenditorialità giovanile per conto dello Stato).
Sicuramente un attestato di pizzaiolo conseguito in Campania vale simbolicamente di più di uno conseguito in Valle d'Aosta, questo sì.
Quanto alla pizza, io ho vissuto tanti anni a Bologna e il buco con la pizza intorno francamente non mi è mai capitato, come non mi è capitato a Milano e in Toscana. Comunque mi fido di quello che dici sulla parola...
84.223.208.13
In genere gli attestati di qualifica professionale emessi dalle regioni sono riconosciuti in tutti i paesi della comunità europea. In Europa per fare qualsiasi cosa, esemp. il macellaio oppure il pizzicagnolo, hai bisogno di una qualifica professionale. Il certificato dovrebbe essere scritto in più lingue per facilitarne la comprensione e comunicarne il valore sovranazionale. Basta fare un salto all'ufficio formazione professionale della regione per toglierti ogni dubbio.....Non so se troverai di meglio al nord. A Napoli i livelli di qualità sono più alti, la gente è molto esigente sa cos'è una pizza, di conseguenza il pizzaiolo non può essere un improvvisato perciò è meglio retribuito...
217.203.13.119