Sei svenuta?
93.146.235.255

Talpa, non cominciare a fare il becero leghista ignorante.

Non è vero che i Napoletani parlano sempre male delle pizzerie del Nord e sempre lì vanno a lavorare: Napoli è stracolma di pizzerie, come qualsiasi altro posto del Sud e della Sicilia, e anche nelle pizzerie del Sud e della Sicilia si lavora, non è che si sta a guardare il forno.

Poi ti vorrei ricordare che fin quasi alla seconda metà del XX secolo il Veneto era una regione poverissima, tanto che prima della cosiddetta unità d'Italia i Veneti emigravano in massa verso le Due Sicilie (se non altro perché era l'unico stato che mostrava una grande apertura nei confronti dello straniero, sia dal punto di vista politico-giuridico che da quello culturale). Se hai tempo cerca in Rete qualche documentario (magari il Viaggio nel Regno delle Due Sicilie di Alberto Angela, proiettato in anteprima nazionale proprio a Verona e andato in onda più di una volta nell'àmbito del programma "Ulisse"), da cui potrai scoprire che i lavoratori dei reali opifici di San Leucio, presso Caserta, famosissimi per le sete, erano in gran parte cittadini del Regno lombardo-veneto (e prima della Repubblica di Venezia) emigrati a Napoli in fuga dalla miseria. Bada pure che i reali opifici si chiamavano così non perché l'aggettivo "reale" suona bene, ma perché erano dello Stato, il che significa che le Due Sicilie ammettevano lavoratori stranieri anche nella pubblica amministrazione, cosa che non è consentita oggi, nel 2009, nemmeno dal diritto italiano (che prevede che per potere essere dipendenti della p.a. bisogna essere cittadini italiani o equiparati; gli equiparati sono i cittadini di altri stati membri dell'Unione europea e i cittadini di stati che hanno stipulato convenzioni bilaterali con l'Italia, l'Ue o altri stati membri dell'Ue purché siano ratificati dall'Ue, come ad esempio lo Stato della Città del Vaticano e la Serenissima repubblica di San Marino).
Ancora in qualche film in bianco e nero, risalente evidentemente a ben oltre il 1861, si vedono delle famiglie agiate napoletane che pasteggiano dinanzi a sontuose tavole imbandite serviti da camerieri che tra di loro parlano veneto.
Quanto sopra ha lasciato traccia in alcuni cognomi tipicamente veneti molto diffusi a Napoli, come Trevisàn (che a Napoli, curiosamente, è diventato Trèvisan). La soubrette Miriana Trevisan, ad esempio, è napoletana, ma ha chiare origini venete.
84.222.232.47

Friuli - Venezia Giulia.
84.222.232.47

Non sto parlando di Napoli,sto parlando di tutto il sud Italia...  [30]
E comunque se andavano a lavorare li di certo non pulivano i culi di nessuno,era gente colta che andava ad insegnare un mestiere dignitoso,come coltivare la terra,informati tu.
Talpa
93.146.235.255

>purtroppo neanche i GRANDISSIMI PIZZAIOLI NAPOLETANI possono fare
>niente..
Questo non è vero perché le poche pizzerie napoletane che sono al Nord son sempre piene di clienti.
E stiamo parlando di catene in franchising, non di chissà quali grandi maestri artigiani. Catene che si sono rivelate delle scelte vincenti per i loro fondatori, che da giovanotti squattrinati quali erano sono rapidamente divenuti plurimilionari (in euro).

Forse tu non capisci, caro talpa (o cara talpa... Sono confuso sulla tua identità di genere), che il fatto che la pizza è un prodotto napoletano e che tutto il resto nasce da tentativi (più o meno elaborati e più o meno consolidati) di imitarla non è un'opinione mia o di Zucchino (che non è napoletano) o del nuovo arrivato apizza, né di Ennio_pizzastg. È un fatto. Chi lo nega o ignora o è disonesto intellettualmente, finanche con sé stesso come ha affermato qualcuno su questo forum qualche giorno fa, perché vuole autoconvincersi, prima che convincere gli altri, che la pizza napoletana è una cosa e la pizza un'altra, che la pizza napoletana fuori Napoli non tira perché non piace... BALLA.
Come ha detto ETTA la pizza napoletana in Veneto è sconosciuta, perché non piace. L'apparente contraddizione di quest'affermazione (come faccio a dire che non mi piace una cosa che non conosco?) si può spiegare partendo dal concetto, perlopiù sbagliato, che fuori Napoli, e in particolare nell'Italia settentrionale, si ha della pizza napoletana: in primo luogo si pensa che sia una roba alta 5 centimetri, cosa che a Napoli forse non si potrebbe fregiare neanche dell'appellativo di focaccia. Poi si può spiegare con il fatto che molti pizzaioli napoletani sono appunto come dicevamo napoletani solo anagraficamente, ma hanno imparato a fare la pizza al Nord e quindi non hanno idea di cosa sia la napoletana. Però per il titolare della pizzeria dire «ho il pizzaiolo napoletano» e scriverlo sui volantini fa più figo e attira clienti; che poi la sua pizza di napoletano non abbia nemmeno l'acqua (che sembra niente, ma è fondamentale) per il marketing passa in secondo piano.
Io non stento a credere che i pizzaioli napoletani che hai conosciuto tu in Veneto non fossero bravi, ma ti sei domandato il perché? Ti sei domandato se costoro sarebbero in grado di lavorare a Napoli? Come dice apizza, a Napoli la clientela è molto esigente e dunque anche uno che altrove sarebbe considerato un discreto se non un buon pizzaiolo, probabilmente, a Napoli rimarrebbe invariabilmente a spasso.
84.222.232.47

no bello la pizza e un prodotto e nato in sud,e poiche napoli e tra virgolettae la capitale del sud,tutti pensano che sia nata li,ma stiamo parlando semplicemente di pizza,non di pizza napoli ,capisci a me???
sicuramente la pizza napoletana e nata li non ci piove,ed e pure buona..
Comunque sono er talpa
93.146.235.255