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per molti..ma non per tutti,la crisi di rigetto...

(@Utente)
Ospite

[La domanda è autoesplicativa]

Citazione
Topic starter Pubblicato : 23/06/2007 18:58
(@marcolin)
Membro Registered

Ciao fabrizio, ma cosa intendi per "ricevere la seconda massa"? Li affianchi, li sovrapponi, ...?
Scusa se rispondo con un' altra domanda ma... non so immaginarmi la fusione dei due. Intanto medito un po'.
87.2.114.207

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Pubblicato : 23/06/2007 21:06
(@fiocco)
Ospite

Ciao..esattamente,immagina di puntare una massa da 130 panielli,usando due impasti il secondo viene coricato sul primo,al momento dello staglio la massa e'unica,il rigonfiamento ottenuto,si ricavano i lembi..e si inizia a stagliare.Questo procedimento emette luce rossa intermittente,e appartiene alla lista dei gesti da non farsi,naturalmente io il motivo..penso di conoscerlo con parole mie,riguardo al pessimo risultato,mi interesserebbe sapere pero'il responso di alcuni grandi tecnici come te'usando il gergo appropriato.Ciao
79.6.218.31

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Pubblicato : 24/06/2007 10:26
(@marcolin)
Membro Registered

Ehehehe caro fabrizio! [24]  accendendo il computer speravo di leggere la (una) risposta alla ua domanda. Io non so rispondere. Pensandoci ... mi sembrava normale che non potesse avere buon esito la prova ma... ripeto, una VERA spiegazione scientifica non la so dare.
Non so bene quali sono i processi che riescono a determinare l'identità di un impasto quando è ancora in macchina e dopo mezz'ora, rendendolo xenofobo. [26]  [39]
Aspetto per imparare
82.52.55.202

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Pubblicato : 25/06/2007 05:24
(@francesco-valerio-gallo)
Membro Registered

A me è capitata questa cosa Fabrizio, ed un bel pò di volte con il mio metodo lunghissimo col crisceto. Il motivo è che la planetaria fa al massimo 2 Kg. e qualcosa di impasto per volta, sono 8 pizze ed ogni tanto devo fare dei multipli, per la maggior parte dei casi due impasti, ma anche 3 o quattro in caso di feste, in particolare per fare i sandwich che mi hai insegnato Tu, qualche rotolino con dentro il wurstel, qualche calzoncello e qualche pizzella fritta oltre ad un po di pizze da fare alla fine e da servire a spicchi. Ed all'inizio questi impasti appana fatti li impilavo e li fondevo successivamente prima della puntata.
Allora i risultati sono stati pessimi tutte le volte che l'ho fatto. In particolare ho avuto grosse difficoltà di colorazione, ma anche proprio di cottura... chiamavano più fuoco, pure i fritti...
A me, ad istinto, è parso un problema del lievito più che di maturazioni o di glutini... come se il lievito appena partito, ma con il naturale considera che mezz'ora di differenza è proprio come quando prendi la pallina in mano per battere rispetto a tutta la partita, non sopportasse l'intrusione della pasta nuova, o come se il lievito aggiunto con il nuovo impasto subisse l'influenza limitante di qualche prodotto del primo. Non sono stato comunque in grado di capire il perchè di questo risultato, soprattutto per l'impossibilità in partenza di discernere se il problema sia legato alla pasta 'base' o alla pasta 'aggiunta'...
Comunque non li faccio più, ho preso tre mastellini nuovi, per le rare occasioni in cui servono, e gli impasti li metto a puntare vicini vicini ma separati e li lavoro in sequenza secondo l'ordine di produzione, così mi ritrovo pure più comodo per le tolleranze.
Saluti e simpatia
Francesco
82.54.222.172

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Pubblicato : 26/06/2007 07:31
(@fiocco)
Ospite

Carissimi Pitta e Marcolin..la mia risposta al quesito..analizzando il piu'piccolo particolare ..riguarda appunto la mezz'ora di differenza.Il primo impasto ha attivato oramai i suoi bei processi..ed il secondo non riuscira'piu'a mettersi al passo.La fusione di queste due masse.. sara'solo apparente,ma all'interno e come se i processi andassero in tilt.Sono convinto e prima o poi lo faro'..che dando origine a due impasti nel momento medesimo con due impastatici,e fondendole a fine impastamento...il risultato dovrebbe essere conforme,pensavo sinceramente che questo post avesse avuto piu'successo,grazie ai patiti della chimica e scienza d'arte bianca applicata,comunque cio'che conta per me'..e anche per Pitta leggendo le sue righe..e'comprendere sempre cio'che e bene e cio'che e male..e proprio partendo da questa indole che si crea la gestualita'raffinata secondo me',non importa sapere cosa avviene,ma e importante capire cosa non fare..giusto???Ciao
87.2.226.235

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Pubblicato : 26/06/2007 08:00
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