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Cosa fare degli invenduti 2

(@simone-forges-davanzati)
Member Registered

Carissimi amici del forum,

Visto che ho aperto io questa discussione (e chiedo scusa per l'assenza) e avendo letto i 60 post che hanno seguito, mi permetto di dare il mio parere su quello che ho letto.

Mio fratello che e numero 2 di un albergho in Thailandia, quando era al Sheraton qua in Polinesia vendeva il cibo avanzato a gente che alleva i maiali.
Pero a me dare a un maiale il frutto della nostra passione [29] non mi suona bene.

Buttare cibo equivalerebbe ad insultare mia Nonna, e non credo che si creano problemi di frequentazione a regalare cibo a certe ore, cosa che faccio per il momento l'ultimo quarto d'ora delle tre ore di servizio.

Diciamo che la mia attitudine corrisponde esattamente nei fatti a quello che ha detto il carissimo Ziotibia, io l'ho pure scritto sul menu, che "visto che si usa roba fresca qualcosa puo mancare". E proprio il mio argomento numero uno.

Pero parlare di tecnologia e interessante, poi uno decide quello che vuole fare in funzione dello spirito che lo ha motivato per aprire l'attività.

Carissimo Maxy, non mi sento completamente ne artigiano ne imprenditore. Un po dei due. Chi si allarga troppo diventa per forza industriale, ma a me interessa provare a "fottere" il Macdonald che abbiamo qua (in Francia per politica ambientale si dice "agire localmente") con alcune delle armi organizzative del nemico e risolvendo come possibile i problemi che si pongono sensa andare contro la filosofia di partenza.

Si sviluppa in massa la produzione di cibi preparati, surgelati, scatole insomma cibo industriale e in contemporaneo il BIO, roba  piu genuina possibile e artigiani come Massimo che diventano "star" etc non a caso ...Due tendenze che co-esistono.

La gente e relativamente informata e sceglie. A noi della prima tendenza a rendere il costo accessibile risolvendo i problemi. Gli industriali beffano il consumatore con la publicità, e noi forse possiamo fregarli qualche trucco se si verifica che non nuoce al prodotto.

E chissà un giorno si potra fare bio in  quantità industriale a costo basso anche se oggi no.

L'ideale sarebbe vendere a costo basso li scarti a un associazione caritativa o qualcosa cosi.

Qui son le tre quasi di mattina
carissimi saluti

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Topic starter Posted : 03/12/2010 14:49
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