per tutti compreso l'aduc
Salve non e' mia intenzione innescare una polemica gratuita ma sarebbe interessante poter confrontare con dati veritieri e concreti quanto riportato in questi giorni da qualcuno su questo forum.
Mi e' capitato per caso , digitando la voce " sale " sul tasto cerca di questo forum un post di due anni fa:
leggete e fate le vostre considerazioni:
Datato 18 settembre 2002
COMUNICATO STAMPA
PREZZI: PIZZA, MA QUANTO MI COSTI?! UN RICARICO DEL 920%!
SCIOPERO DELLA PIZZA, SABATO 21 SETTEMBRE
Roma, 18 settembre 2002. Pizza, ma quanto mi costi?! Il prodotto tipico per eccellenza del nostro bel Paese ci riserva una bella sorpresa – dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc – perché abbiamo fatto una analisi dei prezzi e i ricarichi sono stratosferici: + 920%. Abbiamo fatto il calcolo dei costi dei componenti della pizza per antonomasia: la margherita. I componenti classici: acqua, farina, lievito, sale, pomodoro, mozzarella, basilico, olio di oliva . Vediamone il costo per una classica pizza margherita, dal peso medio di 210 grammi.
· Impasto per il disco (acqua, farina, lievito, sale) ………… 0,04 euro
· Pomodoro …………………………………………………. 0,03 euro
· Mozzarella…………………………………………………. 0,3 euro.
· Basilico ……………………………………………………. 0,1 euro
· Olio di oliva………………………………………….………0,02 euro.
TOTALE……………………………………………………..0,49 euro.
Dunque il prodotto costa 0.49 euro (950 lire circa) ma viene fatto pagare nelle pizzerie mediamente 5 euro ( 9.680 lire circa), con un ricarico del 920% !!!
Applicando lo stesso metodo, una orata, che costa 15 euro al kg (circa 29.000 lire), dovrebbe essere fatta pagare al ristorante qualcosa come 150 euro (circa 290.000 lire)
Al consumatore non rimane che protestare con la forma che gli e’ propria: il boicottaggio. Per questo invitiamo tutti i cittadini ad una giornata di astensione dal consumo della pizza, sabato 21 settembre 2002.
Datato 22 settembre 2004
PREZZI: PIZZA, MA QUANTO MI COSTI?! UN RICARICO DEL 490%!
Roma, 22 Settembre 2004. Pizza, ma quanto mi costi?! Il prodotto tipico per eccellenza del nostro bel Paese ci riserva una bella sorpresa perche' abbiamo fatto una analisi dei prezzi e i ricarichi sono stratosferici: + 490%. Abbiamo fatto il calcolo dei costi dei componenti della pizza margherita. I componenti classici: acqua, farina, lievito, sale, pomodoro, mozzarella, basilico, olio di oliva. Vediamone il costo per una pizza margherita, dal peso medio di 210 grammi (1).
* Impasto per il disco (acqua, farina, lievito, sale)... 0,14 euro .. grammi 180
* Pomodoro ............................................. 0,10 euro .. grammi 75
* Mozzarella............................................ 0,60 euro .. grammi 70
* Basilico ............................................. 0,20 euro .. grammi 10
* Olio di oliva......................................... 0,06 euro .. grammi 15
TOTALE..................................................1,1 euro
Dunque il prodotto costa 1,1 euro (2.130 lire circa) ma viene fatto pagare nelle pizzerie mediamente 6,5 euro (12.585 lire circa), con un ricarico del 490%!!! E siamo stati generosi nel valutare la qualita' dei componenti, perche' abbiamo considerato l'olio di oliva invece dell'olio di semi vari, il pomodoro sanmarzano invece della passata surgelata di pomodoro, la mozzarella invece del fiordilatte o la caseina reidratata, il basilico e la mozzarella al costo praticato nel supermercato e non dal grossista che fa un ulteriore sconto sui costi degli ingredienti. E' ovvio che al costo del prodotto base, il disco, devono essere aggiunti i costi di gestione e il guadagno del gestore ma un ricarico del 490% (e anche piu') e' fuori da qualsiasi logica di mercato! Al consumatore non rimane che protestare con la forma che gli e' propria: il boicottaggio.
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc
(1) Il peso della pizza subisce una diminuzione durante la cottura per l'evaporazione dell'acqua.
Voi cosa ne pensate??
Ciao a tutti
Seve
Bastaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!
Ciao,forse non ti sei accorto che si e' appena smorzato lo stesso post tirato fuori dal signor migirano....Come in tutte le cose,per ogni tasca c'e' il giusto prezzo tutto questo vociare contro le pizzerie altro non e' che voler fare i conti in tasca d'altri,noi siamo alla lettera P sarebbe dunque cosa buona e giusta iniziare dalla A come Alitalia,B come banche,C come commercialisti,D come Dottori,E come ...e meglio finirla qui'!!!!!Ciao!!!
Torno dopo qualche mese sul forum e noto che pur avendo perso personaggi cari come Teo ,Ciro ecc.. ne ha acquisiti di altrettanti validi.
Noto con piacere che questa discussione sul prezzo della pizza non scema ma riprende con vigore.
Posso mettere a disposizione la mia realtà.Sono un impiegato tecnico con in reddito medio, famiglia di 3 persone ,con moglie che lavora part time. Bene ,qualche anno fa ,quando c'erano le lire si andava al ristorante -pizzeria due volte al mese. Ora 1 volta ogni due mesi .E' diventata d'abitudine la pizza fatta in casa che non sarà mai come quella in pizzeria ma tant'è. La nostra società si basa sul libero mercato ,ogni imprenditore è libero di fissare il prezzo che più ritiene opportuno.E' chiaro che se io faccio fatica ad arrivare a fine mese , limito il superfluo o mi accontento di surrogati . Sta ad ognuno di noi giudicare se tale costo ha un giusto rapporto qualità prezzo e comportarsi di conseguenza.
E' chiaro che il mercato si auto regola. Conosco qualche ristoratore che ha approfittato ma che poi ha dovuto rimediare alla contrazione dei consumi con una revisione dei prezzi. Quindi concludendo quello che l'aduc propone avviene di già situazioni come le mie ne conosco parecchie e lo posso constatare con i miei colleghi.
Un caro saluto a tutti e complimenti.
Ciao salva,e bentornato,finalmente qualcuno che dice la sua in maniera posata,e intelligente,ma vedi,magari si trattasse solo per le pizzerie,quello che la maggioranza sembra rifiutare in questo forum,e'che tutto e'aumentato,in tutte le categorie,e purtroppo gli stipendi statali commerciali ecc..si trovano in stallo.Io parlo da pizzaiolo,e come tale proprietario di un locale rilevo dati statistici riguardo alla mia tasca,e alla mole di lavoro esercitata.Il lavoro di per se'negli ultimi 20 anni e'sempre in continuo aumento,ma i locali tendono a diminuire la clientela.Questa contraddizione e'frutto di avidita'e sforamento dei campi professionali.Un tempo,ognuno faceva il suo e lo faceva al meglio,ci si rivolgeva al target di competenza e si lavorava tutti,poi il barbiere ha notato che il pizzaiolo guadagnava di piu'ed e'passato dal rasoio alla pala,ma perche'rinunciare,a quella bella fetta di clienti che vuole penne e spaghetti??Allora ecco accostare la cucina,alla pizza,e il nostro barbiere godeva!!Pero'dando una sistematina al locale starci per starci,perche'non abilitarlo al servizio bar??in fondo caffe'e liquori offrono un buon utile esente da spreco!!Ragionando per masse e grandi numeri,ci siamo messi ad invadere i campi altrui,con i risultati che oggi notiamo,in un bar ti servono carbonare ed entrecote,in birreria,filetti al pepe e costine alla griglia,in pizzeria cappuccini e brioche!!!Questo,e non voglio allungarmi con le derivazioni consistenti di danni creati che si ritorcono contro noi stessi ha determinato una concorrenza,che non giova,sia in termini qualitativi,che in termini monetari,senza parlare poi dei danni che i comuni cittadini creano concedendo licenze e permessi a iosa che originano aperture quotidiane,sagre,feste,punti verdi,andando a limare,spostando le masse,le clientele di ognuno,che notando un calo economico,si vede costretto e ripeto costretto a ritoccare il prezziario,salvo qualche incompetente che vuole male ai suoi clienti.Spero di aver almeno reso l'idea,su un discorso che comprende ancora svariate sfacettature in merito,salutissimi!!!
Caro Fiocco non volevo innescare una nuova "furibonda" polemica a riguardo, tant'e' infatti che la precedente lettera dell'aduc mi si e' parata davanti andando alla ricerca di altro (alcune proprieta' del sale appunto).
Ho tentato solo di avere piu' chiare spiegazioni su come si sia arrivati a determinare un ipotetico costo di una margherita.
Chi e' del mestiere comprende che ci sono dei dati che non corrispondono al vero, ma c'e' anche molta gente che, a ragione per la situazione che si e' creata in Italia, crede a quello che alcuni dicono.
Non si puo' generalizzare e non si puo' pretendere che l'Italia intera applichi gli stessi prezzi. Io vivendo a Belluno (non ora purtroppo) pago la verdura a peso d'oro, costi che non sono gli stessi passando al centro e al sud. E' un esempio. E' questo che chiedevo: un ragionamento civile e sensato e non una rissa . Capire e confrontarsi tutto qua.
Beh ciao e buona lavoro
Seve
Vedi caro fiocco il mio ragionamento è estensibile a tutte le categorie,ho stigmatizzato il discorso pizza perchè la discussione nella fattispecie riguarda la pizza. Lo stesso discorso è applicabile ai gelati, alle scarpe,
ai viaggi di vacanza ecc. ecc. Quello che volevo intendere,e tu l'hai capito è che in libero mercato non si puo' drogare il prezzo ,sta a noi capire se un cosa è giusta o no e alla ns. portata:
puo' anche essere che io ritenga esoso un prezzo ma se la cosa mi piace e ho le possibilità, la pago e la prendo.Questi discorsi demagogici che fanno a volte le associazioni dei consumatori sono solo fumo negli occhi e ricerca di pubblicità. Pensano che il consumatore non sa farsi i conti.Invece li sa fare e come. Comunque esprimere le proprie opinioni senza polemizzare e ascoltando gli altri , aiuta a crescere e ad aprire gli orizzonti. A tutti voi pizzaioli benemeriti ,un proficuo lavoro.