Come si fa ad accontentare il cliente?
Spesso quando usciamo con amici sento sempre i soliti commenti:
È troppo doppia, è troppo fina, è poco cotta, ha troppo cornicione, è dura, etc...
Come si fa a realizzare una pizza che piaccia alla maggior parte delle persone?
Io per esempio amo quella bella doppia con cornicione e piena di roba ma la mia ragazza la vuole tipo ostia.
Qualè la vera pizza?
Inoltre per non aprire un'altro post, Vi chiedo...
Dove posso trovare nozioni per iniziare a comprendere tutti quei termini che usate nelle Vostre discussioni?
Cordialmente Saluto
Tommaso Pappalardo
Bella domanda!!!e'un classico,lui mangia di buon
grado lei piccinina becca come un uccellino!!!
quando vedo tornare in cucina piatti con piu'
di meta'pizza avanzata mi si azionano i sensori
passo in rassegna mentale cosa ho sfornato
compiendo miracolose retroazioni atte a fornirmi
dati che possano dare una spiegazione logica,e
plausibile!!Ma poi l'allarme rientra sempre, la ricerca
termina con ragazza particolarmente attenta alla
linea,rifiuta sistematicamente di assorbire eccessi
di carboidrati,e calorie!!Vedi la pizza nasce come
un alimento semplice, e per poveri completo e; quindi
deve una volta consumato...saziare!!!
Io ho comunque affinato una tecnica di impasto
che mi permette di lavorare standard,quindi alta
con cornicione ma attenzione piena di roba
come dici tu'non va'bene esistono importantissime
proporzioni di pomodoro,di mozzarella ecc..che vanno
rispettate al massimo,pena la cottura,e la bonta'
di tutto il suo insieme!!Da questa posizione standard
riesco quando richiesto a eliminare parte di pallina
e procedere per la pizza sottile e croccante,e dimezzandola
posso ottenere due pizze ridotte per bimbi con genitori
a mio avviso non proprio intelligenti!!Ti spiego il mio
pensiero ordinare la pizza per la famigliola e'momento
che racchiude allegria e spensieratezza,ma quando il
bimbo nota la differenza del diametro della sua pizza
rispetto a quella di mamma e papa'inizia a crearsi
nella sua mente i primi sintomi di inferiorita'che
possono nel tempo generare insicurezze e possibile
difficolta'nel socializzare col prossimo.Se mi permetto
di affermare cio'con sicurezza non e'grazie a studi
sulla psicologia infantile ma alla mia personale memoria
che quando fanciullo ero volevo fortemente come mio
unico desiderio essere considerato dai miei genitori
alla pari!!!Se mio padre aveva tre'polpette nel piatto
le volevo anchio!!e se le cose andavano diversamente,
provavo esattamente cio'che ho soprascritto!!!Per
quel che riguarda le nozioni non so'a volte non le
comprendo neanchio salutoni.....