crisi
l effetto di una crisi e come quello un di sisma ,, non he la potenza ma la durata . di sicuro se tutti siamo in troppi sul mercato , chi lavora bene ,, e ha messo grano nel granaio , al posto del suv ,, di sicuro ha meno problemi. poi molte cose cambieranno , e dovremmo vederne delle belle . il nostro settore credo verra toccato meno , ma di sicuro , non he indenne , in piu , pero" abbiamo altre cose che come gia" detto sul caso grandi catene alimentari , o cibi stranieri ( vedi il caso lucca)
dal mio punto di vista , nel piccole realta" come la nostra , guadagna chi spende poco , col massimo risultato , e in fondo alla sera , sa quanto ha investito e quanto e il ricavo !!!
buon lavoro !!! massy
151.49.49.25
ragazzi la vita e meglio prenderla con filosofia,per chi vuole essere pronto ad un eventuale crisi con la C maiuscola consiglio di dare un occhiata all'articolo qui sotto riportato:
"Gli americani già se lo domandano. In USA, è sempre esistita una corrente «survivalist», di
gente che accatasta viveri d’emergenza, armi e oggetti da campo in vista di un’autosufficienza
forzata in caso di catastrofe. Questa corrente ha preso ora nuova vita.
Apocalittico, un sito survivalista (The Power Hour) fornisce l’elenco dei «100 generi che
saranno i primi a sparire»: tipicamente americano, mette al primo posto «generatori autonomi»,
al terzo «wc portatili», al settimo «armi, munizioni, coltelli, bastoni», al 29mo «assorbenti
femminili»; e solo al 93mo posto «sigarette» - il che me lo rende, personalmente, non del tutto
credibile.
Alcuni dei consigli però suonano molto sensati: «legna da ardere» (quarta nella lista), con
l’avvertenza che la legna ci mette da 6 a 12 mesi per asciugare in modo da poter essere usata
come combustibile.
«Apriscatole a mano» e «mola per grano manuale» se mancherà l’elettricità. «Mutande lunghe
e maglie da pelle di lana», mi paiono di essenziale utilità, come anche i «fazzoletti da collo» (i
cow boy, ricordate, per non sporcare troppo la camicia), «stivali di gomma» e «cappelli»,
nonchè i «bidoni da spazzatura», che possono diventare un mezzo di trasporto se sono con le
ruote.
«Lamine di alluminio», sia in fogli sia più spesse, «ottime per cucinare e per baratto». Quanto
alle «taniche per acqua», sono segnalate «urgenti», perchè fra le prime cose a sparire. Vero,
l’ho visto a Sarajevo.
E a proposito: un «sopravvissuto di Sarajevo» (tre anni di assedio), fornisce una lista più breve
ma colma di esperienza vissuta, e meno americana:
1 Immagazzinare è d’aiuto, ma non si sa mai quanto durerà il guaio, quindi meglio localizzare
una fonte di cibo vicina.
2 Vivere vicino a un pozzo dotato di pompa a mano è come il Paradiso.
3 Dopo un po’ anche l’oro perde la sua appetibilità; invece, non c’è merce di lusso più
desiderata della carta igienica; il suo valore di scambio diventa superiore a quello dell’oro.
4 Se si deve rinunciare a un servizio, meglio perdere l’elettricità che il riscaldamento, è più
facile farne a meno, a meno che non si viva in un posto di clima mite. Vero: a Sarajevo, il gelo
era senza fine. La gente si metteva a letto nel pomeriggio, al primo buio d’inverno, ciò calmava
anche un poco il senso di fame. E’ accaduto lo stesso in Romania, ai tempi di Ceausescu.
5 Il cibo in scatola è ottimo, specie se è mangiabile senza cottura. Ma una delle cose migliori
da immagazzinare è il sugo in scatola, perchè rende in qualche modo commestibili le cose
asciutte e poco attraenti che si trovano da mangiare in guerra. Richiede calore suffficiente per
riscaldarlo, non cuocerlo.
6 Avere dei libri, meglio di evasione, storie d’amore, di spionaggio eccetera: diventano sempre
più preziosi più a lungo la guerra continua. Si avrà un sacco di tempo libero.
7 L’aspetto umano può presto svanire. Potrei raccontarvi di tanta gente di mia conoscenza che
avrebbe scambiato un pasto di cui aveva bisogno per un po’ di dentifricio, rosso per labbra,
lamette da barba, Colonia. Sono cose che tirano su il morale come niente altro.
8 Candele a lenta consumazione e tre altre cose: fiammiferi, fiammiferi, fiammiferi. "
83.211.132.11
chiamiamoli "catastrofisti"............. spero non succeda MAI !!!
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