Il decalogo del perfetto pizzaiuolo...DOC
Gradirei conoscere da voi pizzaiuoli se esiste un decalogo con le regole fondamentali per fare di una pizzeria, una pizzeria DOC, prendendo in considerazione cose, come ad esempio, il tipo di farina che viene usato, il tipo di olio, il tipo di forno, la qualità della legna da ardere o la percentuale massima di umidità, il filtro per abbattere di fumi di scarico per un corretto rispetto dell'ambiente, il tipo di locale con aria condizionata o meno, il numero di persone a metro quadro che possono stare in un locale da non renderlo affollato oppure il rumore da non dover superare, il sorriso dei camerieri e quante più se ne possano trovare come pure il tempo di attesa prima di essere serviti.
Mi piacerebbe formulare le dieci regole fondamentali per poi fare una graduatoria con attribuzione di una, due, tre, quattro stellette...fino a dare una targa di pizzeria DOC.
Quanto detto è soltanto un'idèa. Non sò nemmeno se esiste già qualcosa di simile per questo mi piacerebbe leggere le vostre opinioni al riguardo ma soprattutto quali sono secondo voi le 10 regole d'oro.
Grazie e saluti a tutti
Ciao,secondo me'a nessuno dei potenziali avventori,possa fregargli di conoscere il tipo di farina,forno,legna,ne' tantomeno il flusso dei fumi,ci sono infatti competenze a tale proposito controllate da tecnici incaricati.Riguardo alla climatizzazione delle sale....denaro sprecato,in quanto se io per primo apprezzo e ne godo,nelle serate afose,il tavolo mio confinante avra'per protagonista la solita civetta altezzosa che continuera'tutta la serata stizzita cercando prima con il cameriere,poi con il proprietario ad abbassare o spegnere tale generatore di fresco malefico,in pratica sono le stesse anime cui nulla va bene,vedi la finestra da chiudere o aprire o la radio da alzare o abbassare.Ben venga invece sorriso e allegria da parte del personale a patto che sia vera,genuina e mai falsa e ipocrita,la velocita'del servizio se esagerata andra' sempre a scapito della qualita',i tempi di attesa devono essere consoni alla mole di lavoro e quindi giustificati,una pizza la si puo' avere dal momento dell'ordine in 5 minuti,ma e' chiaro che se ci precedono un centinaio di persone che vogliono anch'essi la loro pizza si dovra'inevitabilmente pazientare.Sintetizzando quindi,penso che stellette e regole d'oro non servono,cio' che conta e'ambiente sano e pulito,e pura e semplice capacita'professionale,e...stanne certo,la classifica non siamo di certo noi operatori a farla,la targa doc...te la consegnano tutte le sere nel corso degli anni,tutti coloro che scelgono te'invece che un altro,cio'che e' difficile e'saperla conservare!!!!!Saluti
Sante parole fiocco ......
Parlo dalla parte del cliente.
Personalmente mi da molto fastidio essere trattato con freddezza quando vado in una pizzeria, anche quando il cameriere viene tutto affannato e sudato, quasi sull'orlo di un crollo psicologico. Penso che a volte questi camerieri siano malpagati e oberati di lavoro. In questo caso sarà solo il titolare che sorride e nessun altro.
Poi ci sono quei locali dove fanno un'ottima pizza, ma per andare al bagno bisogna scendere in un buio sottoscala, camminare sui cartoni di pelati, lavarsi le mani senza sapone e asciugarle con la carta igienica.
A quel punto mi chiedo quale sarà il concetto di pulizia del titolare.
Che dire della confusione?
L'allegria e la cordialità sono cose ottime, se si esagera però diventano baldoria e "Casciara" come dicono a Roma. Quando si stà a tavola ad assaporare una pizza sublime l'unica cosa consentita è una piacevole conversazione con gli amici. Ma se bisogna urlare per farsi udire forse il locale è sovraffollato o pieno di persone maleducate che non sanno parlare a bassa voce. In certe pizzerie c'è addirittura uno schermo gigante che proietta partite o films a tutto volume. Forse sarebbe meglio andare prima al cinema o a vedere la partita, poi si va a mangiare una buona pizza con gli amici.(Ho saputo di una pizzeria di Anzio che offre il biglietto del cinema incluso nella pizza).
Ho visto molte pizzerie usare legna di pino per cuocere le pizze, con la motivazione che è a buon mercato, senza considerare i danni per la salute causati dal fumo e dal creosoto che viene sprigionato da questo tipo di legna.
Devo anche dire che ho trovato alcuni pizzaiuoli estremamente puliti sia personalmente che nella pizzeria. Altri che non badano a spese quando si tratta di avere i prodotti migliori. Un pizzaiuolo che provvede a pulire tutte le settimane i vetri delle finestre e mette nel bagno la migliore carta igienica, non renderà di certo la pizza più buona, a fine mese avrà anche qualche euro in meno in tasca, però sarà soddisfatto, è stato coerente con il principio dell'igiene. Merita un premio.
Una guida sulle pizzerie DOC che rispettino certi parametri la troverei estremamente utile, anzichè andare per tentativi.
Grazie comunque del tuo contributo.
Ciao
Se non erro, dovrebbe esserci già qualcosa del genere. Ho letto sul sito dell'API che ci sono già delle premiazioni per i pizzaiuoli che si sono distinti in vari campi. Ci dovrebbe essere anche qualcosa del genere anche su Touring Club, una specie di elenco di pizzerie consigliate per itinerari turistici. Quello che fa già la guida Michelin per gli alberghi e i ristoranti attribuendo le stellette. E non mi dire che tale guida non sia influente!
Quello che mi interessava era capire su quali caratteristiche si baserebbero le preferenze, che non siano solo dovute ad una semplice quota di iscrizione.
Ciao,il quotidiano la stampa di Torino ha redatto diversi articoli sul sottoscritto,definendomi vero maestro con forte carica di simpatia ecc...son finito sul libro la forchetta curiosa...con una raccolta di articoli in tutto il Piemonte redatto dal giornalista Ballone che visitandomi diverse volte ha potuto gustare le mie specialita'ovvero principalmente la pasta e la concezione del termine pizza,costui per principio ha sempre pagato il suo conto come del resto tutti e quindi le sue belle critiche nei miei confronti le ritengo veritiere,certo inutile negare una sorta di soddisfazione che ho ricevuto,ma ti posso assicurare che ne'articoli,belle parole coppe premi e trofei..avrebbero cambiato il mio procedere,io credo fortemente in quello che faccio,do'tutto me' stesso alle mie pizze da 30 anni le stellette non mi interessano,i complimenti ormai li detesto,della pubblicita'me ne frego,la mia non vuole essere una folle corsa mirata a far centinaia di pizze il lavoro e'fatica,tanto lavoro equivale a tanta fatica,io amo pensare che pochi fortunati possono gustare le mie creazioni,e moltissimi altri no'.Proprio alcune sere fa'una tavolata mi ha ordinato delle pizze a mia fantasia,avevo la tranquillita'e la voglia necessaria per esprimermi,cosi'invece che pizze ho creato per loro dei calzoni fuori ordinanza,vere composizioni di colori e sapori irripetibili se io.....non ne ho voglia,questa e' la mia grandezza,io decido quando estasiare o meno,il risultato e' stato che un ragazzo di 35 40 anni finito di mangiare il mio calzone si e' avvicinato a me'col sorriso,per complimentarsi???Macche'mi ha dato un bacio sulla guancia!!!!!No non era gay ed io non sono cosi'caruccio,era talmente soddisfatto che ha esagerato nel gesto,certo avrei preferito sua moglie,che invece radiosa e sorridente mi riempiva di complimenti,tutto questo e' bello,mi premia,ma ormai e' diventata.... un gran rottura di palle!!!!Saluti
Ciao, poter contare sulla critica obiettiva di un giornalista come il sig.
Ballone sicuramente è uno stimolo e una gratificazione. Anche se poi quando diventano troppe possono urtare.
Avere clienti che ti dicono questa sera fai tu è comunque una grande cosa.
Purtroppo è privilegio di pochi essere serviti da un 'Maestro' come te, per questo ritengo sia utile classificare le pizzerie in base alle loro caratteristiche principali come nel tuo caso "la forchetta curiosa".
Ma questo non tanto per semplice onorificenza, ma per permettere all'ignaro viandante di poter fare una scelta informata piuttosto che andare a caso.
Purtroppo per me questo è lavoro, quindi fatica, anche se non fisica, ma ci sono responsabilità, obiettivi aziendali ecc....
Io però, cerco di metterci del mio per avere le mie piccole soddisfazioni. E devo dire che vedere il cliente soddisfatto del servizio che riceve è più che uno stipendio.
Due giorni fa incontrando un pizzaiuolo di Anzio, mi saluta con un caloroso abbraccio: "Gianni, ti stai facendo un buon nome nella zona, la legna che stai portando ai pizzaiuoli è veramente speciale... proprio come dicevi tu. Tutti ne parlano bene".
E' da poco che ho iniziato a svolgere questo lavoro, che non è affatto fantasioso e gustoso come fare la pizza, ma io non rendo se non faccio qualcosa che mi piace fare, a costo di inventarmela.
Saluti
Come si può notare sono molte le cose che possono piacere di una pizzeria o di un pizzaiuolo, ognuno seguirà il proprio gusto personale o ciò che ritiene più importante.
Grazie
Non ci vedo niente di male attribuire stellette alle pizzerie come agli alberghi e ai ristoranti. La guida Michelin ne ha fatto una regola mondiale. Ovunque si vada, prima di prenotare, si considerano attentamente le stellette. Se non altro siamo preparati a ciò che troveremo. E' chiaro che ci sono tante eccezioni e lamentele varie, però il sistema delle stellette è universalmente accettato e pare che funzioni.
Salutoni
Come da tua
"Anzio, Nettuno, Aprilia e dintorni....Pizzaiuoli....VI SPONSORIZZO" stiamo ansiosamente aspettando la tua prossima sponsorizzazione!
Non ho capito bene, è una risposta all'altro messaggio sui gatti e i topi?
Ciao