Aprire attivitá in germania...
MONACO DI BAVIERA, GERMANIA.
ESTER SOLDINI - tabaccaia
Qui c'è un locale vuoto. Come vedete qui c'è scritto affittasi. Se io concludo un contratto d'affitto con l'agenzia immobiliare che c'è indicata su questo cartello, con questo contratto d'affitto posso andare nell'ufficio addetto che mi da il permesso per poter aprire un'attività.
D - e quanto tempo ci vuole, contratto di affitto alla mano, per ottenere il foglio che le permette di aprire una nuova attività in questo locale?
ESTER SOLDINI - tabaccaia
Ci vuole al massimo un quarto d'ora perché io vado nell'ufficio, do il mio documento il mio contratto d'affitto all'impiegato che mi chiede i miei dati personali mi chiede l'indirizzo dove aprirò questo locale poi mi manda giù alla cassa, pago 30 euro, e alla cassa arriva direttamente dall'ufficio sopra questo foglio con tutto timbrato e con la firma e questo è il mio permesso ufficiale per cui il giorno dopo posso già darmi da fare ad aprire il mio negozio.
AUTORE
Quindi, qualche minuto e una manciata di euro qui in Germania sono sufficienti per aprire un qualsiasi negozio, di scarpe come di profumi o di prodotti per la casa. Ma la stessa procedura varrà anche per i prodotti alimentari?
GESTORE NEGOZIO
Sì, io ho aperto questo negozio di prodotti biologici dove vendo frutta, formaggi , salumi e per farlo è stato sufficiente andare al comune, compilare l'elenco dei prodotti che avevo intenzione di vendere e passare alla cassa dove per 30 euro mi hanno dato la mia licenza.
IN STUDIO MILENA GABANELLI
Una licenza costa 30 euro. E in Italia? Se uno volesse aprire per esempio un negozio di frutta e verdura, è tutto così semplice? Forse sì, visto che si vuole incoraggiare la libera iniziativa. Il confronto è realizzato da Chiara Baldassari e Giuliano Marrucci.
GIOVANNI
Buongiorno. L'ufficio per aprire negozi?
DIPENDENTE COMUNE
Per il commercio è in via Garofani.
GIOVANNI
Commercio in via Garofani, grazie.
AUTORE
Questo ragazzo si chiama Giovanni e vuole aprire un piccolo negozio di frutta e verdura. Ha già affittato un fondo e adesso non deve far altro che richiedere tutte le autorizzazioni necessarie per aprire la sua attività.
D - Cosa hai fatto in comune?
GIOVANNI
In comune? In comune ho ritirato il modulo per esercizi di commercio al dettaglio di vicinato.
D - Quindi adesso basta che lo riempi, lo riconsegni, e puoi aprire il tuo negozio.
GIOVANNI
No, per aprire il negozio devo consegnare questo modulo compilato in tutte le sue parti, per compilarlo in tutte le sue parti ci sono diverse cose da fare, firme, timbri, partite I.V.A.&&
AUTORE
Firme, timbri, partite I.V.A. mettiamoci al lavoro.
GIOVANNI
Prima tappa, Agenzia delle Entrate. Devo aprire una partita IVA per regolare la mia posizione fiscale.
AUTORE
E mentre Giovanni affronta la sua prima fila, noi torniamo a Monaco.
GESTORE NEGOZIO
Anche qui in Germania prima di poter iniziare un'attività commerciale devi avere la tua partita IVA, anche se da noi non si chiama così.
D - E cosa si deve fare per ottenerla?
GESTORE NEGOZIO
Assolutamente niente. Quando compili la richiesta per aprire la tua attività, tutti gli uffici interessati vengono informati automaticamente, e quindi anche l'ufficio del fisco. Sono loro poi a spedirti a casa quello che ti serve, tu non devi fare assolutamente niente.
AUTORE
Non devi far altro che aspettare che ti spediscano tutto a casa&..proprio come in Italia.
GIOVANNI
Per l'iscrizione al registro delle imprese?
USCIERE
Dentro questo ingresso a destra, al secondo piano.
AUTORE
A questo punto Giovanni e' al suo terzo ufficio, ha totalizzato almeno un 0ra e mezza d'attesa, ma per ora non ha ancora messo mano al portafoglio. Per ora.
ALESSANDRO VANNOZZI - Camera di Commercio Pisa
La documentazione che occorre per l'iscrizione di questa attività al registro delle imprese prevede: in primo luogo&
AUTORE
E infatti ecco serviti i primi conti da pagare: una marca da bollo da 10 euro, 28 euro per l'iscrizione dell'attività al registro delle imprese e soprattutto ben 96 euro che vanno direttamente nelle casse della Camera di Commercio, per farci cosa?
LAURA VALENTINI - Camera di Commercio di Pisa
È una tassa a cui corrispondono dei servizi forniti alle imprese, quindi eventuali promozioni che vengono organizzate, mostre e fiere per spingere i prodotti nella provincia di Pisa, o poter accedere al portale della camera di commercio tramite il quale un impresa ha un immagine. Può farsi conoscere da tutto il popoli di navigatori che può accedere al portale stesso. E' una vetrina da non sottovalutare.
AUTORE
Ma cosa se ne fa di una vetrina su Internet o di una fiera promozionale uno che vende patate e zucchine nel proprio quartiere? Fatto sta che non abbiamo ancora la meta' dei permessi che ci servono per aprire la nostra attività che già abbiamo speso più di 4 volte quello che costa in Germania l'intera procedura, per non parlare del tempo perso. Ma andiamo avanti, alla asl ci elencano i requisiti necessari per ottenere anche la loro autorizzazione.
MARGHERITA BRUNETTI - dirigente tecnico
Per quanto riguarda un negozio di frutta e verdura, si deve valutare l'areazione. E' molto importante per dare modo alle verdure di respirare. La frutta e la verdura, diciamo tra virgolette, le cellule respirano.
AUTORE
Cosi' come respirano a Monaco infatti le caratteristiche igieniche richieste sono più meno le stesse di quelle che devono essere rispettate in Germania adesso ti basta fare i lavori al negozio che ti ha chiesto la Asl e sei a posto?
GIOVANNI
No, non sono a posto. Per almeno 3 dei requisiti che mi hanno richiesto devo fare dei certificati, e tutto questo mi costa. Per esempio chiamare il geometra per le planimetrie, solo questo costa 400 euro.
AUTORE
Ed ecco cosi' che al nostro conto si vanno ad aggiungere altri 400 euro per documenti dove vengono indicate ad esempio l'altezza delle pareti, la superficie del negozio, etc&. ma anche in Germania per essere in regola l'ufficio di igiene ti chiede questi certificati?
GESTORE NEGOZIO
No, perché qui quando viene l'ispezione sanitaria ti guardano in tutti i buchi , verificano che tutto sia a norma, e sono anche molto severi ma non ti chiedono nè planimetrie del negozio nè altri documenti.
D - Adesso cosa ti manca per aprire il tuo negozio?
GIOVANNI
Ora devo frequentare obbligatoriamente un corso di 40 ore per il commercio nel settore alimentare e questo corso mi costerà 260 euro.
D - 40 ore e 260 euro per imparare cosa?
ALDO LORENZI - Cescot Pisa
Niente di burocratico ma tutti aspetti estremamente concreti e fondamentali proprio in quella logica che vuole essere di supporto professionale per il commerciante ma anche di garanzia a tutela della salute dei consumatori.
AUTORE
Sarà, anche se chi questo corso l'ha fatto ci dice che&.
MICHELE PECCHIA - verduraio
È necessaria senno non ti danno la licenza per poter aprire l'attività, però poi nel lavoro che fai serve relativamente. Bastava essere informati anche con un
libro, un opuscolo.
AUTORE
Bastava un opuscolo e invece ci sono voluti 40 ore e 260 euro, e cosi' alla fine del giro il nostro Giovanni per aprire il suo frutta e verdura avrà speso per fare quello che in Germania si fa con 30 euro e qualche minuto di fila circa 1000 euro e un paio di mesi di tempo. Ma il bello deve ancora arrivare , lasciamo le verdure e passiamo alle sigarette torniamo a monaco
ESTER SOLDINI - tabaccaia
Qui per aprire una tabaccheria, ci vuol la stessa procedura come aprire un negozio d'abbigliamento, di scarpe o che sia.
AUTORE
Vale a dire: si pagano i soliti 30 euro e in comune in pochi minuti ti rilasciano l'autorizzazione per aprire il tuo tabacchino. E in Italia?
ANTONIO BAGLINI - tabaccaio
In Italia, siccome c'è il regime di monopolio, prima bisogna chiedere al monopolio se c'è la possibilità di aprire un tabacchi.
AUTORE
Ed infatti tutto quello che riguarda le sigarette in Italia deve passare per il monopolio dello stato i tabacchini vendono su sua concessione, una concessione molto difficile da ottenere.
VALERIO BORGHESE - direzione generale Monopoli di Stato
Se lei si riferisce alla procedura di apertura di una rivendita le dico che si è raggiunta una saturazione, è chiaro che nei centri abitati, nei centri delle città, i posti ormai, i punti vendita ormai sono saturi, nelle nuove zone è più facile trovare la necessità per intentare una nuova rivendita.
AUTORE
Una saturazione dei punti vendita significa che il monopolio non rilascia piu' autorizzazioni per nuove rivendite, fatta eccezione per aree urbanistiche di recente costruzione. Qui pero' per ottenere la licenza bisogna partecipare a un asta pubblica.
VALERIO BORGHESE - direzione generale Monopoli di Stato
Nei centri densamente abitati E ad alta redditività l'importi delle aste sono piuttosto elevati; possono raggiungere anche qualche centinaio di milioni delle vecchie lire. Nei paesi ovviamente più piccolini o meno densamente abitati questi importi sono molto più modesti, possono andare nell'ordine di 50, 60 milioni delle vecchie lire o qualcosa in più, ma insomma più o meno il range di oscillazione è questo.
D - E questi soldi, sono soldi che vengono dati al monopolio?
VALERIO BORGHESE - direzione generale Monopoli di Stato
Sì, vengono versati all'amministrazione.
AUTORE
E se le aste per le nuove concessioni sono rare, ed economicamente inaccessibili ai più, si può sempre comprare un tabacchino che ha già la licenza ma anche in questo caso c'è un dazio da pagare al monopolio. Si ricorda quanto ha pagato?
ANTONIO BAGLINI - tabaccaio
Si va sui 20, 25 mila euro all'incirca, ora io non mi ricordo bene quanto è, però mi ricordo che era una cifra notevole e che non mi aspettavo di dover pagare.
AUTORE
20 25 mila euro perché quando si subentra ad una rivendita di tabacchi già avviata bisogna pagare al monopolio il 50% dei soldi che il vecchio tabaccaio ha guadagnato nell'ultimo anno di attività. E cosi' mentre in Germania chiunque con i soliti 30 euro può aprire un tabacchino ovunque lo ritenga opportuno, in Italia per fare questo mestiere, nella migliore delle ipotesi, ci vogliono comunque decine di migliaia di euro ma cosa ci fate con tutti questi soldi?
VALERIO BORGHESE - direzione generale Monopoli di Stato
Il monopolio esercita un attività di controllo sia sull'attività di commercializzazione nel senso che vengono effettuati dei controlli sui contenuti di condensato e nicotina dei prodotti. Perché non stiamo vendendo caramelle pane o un prodotto comune vendiamo purtroppo un prodotto nocivo In più c'è un attività di controllo che viene fatta sulla tutela dei minori per evitare che i minori fumino.
AUTRICE
Parte di questi soldi vanno in attività di controllo, immaginiamo quindi che qualcuno sia pagato per impedire che siano vendute sigarette ai minorenni
RAGAZZO (All'interno di una tabaccheria)
Vorrei un pacchetto di camel light. Arrivederci&.
(All'uscita tabaccheria)
D - Senti, hai appena comprato un pacchetto di sigarette.
RAGAZZO
Sì.
D - Quanti anni hai?
RAGAZZO
15
D - Il tabaccaio ti ha chiesto quanti anni avevi prima di venderti le sigarette?
RAGAZZO
No.
D - Cioè, hai chiesto le sigarette e lui te le ha date?
RAGAZZO
Sì.
AUTORE
Grazie.
RAGAZZO
Arrivederci&
AUTORE (Entrando nella tabaccheria)
Buonasera signora, lei sa che ha appena venduto un pacchetto di sigarette ad un ragazzo di 15 anni? Sa che sarebbe vietato?
PROPRIETARIA TABACCHI
Io non l'ho vendute.
COMMESSA TABACCHI
Gliel'ho vendute io ma non sapevo che avessero 16 anni, sembrava abbastanza grandino&lei c'ha scritto in faccia l'età che ha?
PROPRIETARIO TABACCHI
Signora non gli posso chiedere i documenti&&
AUTORE
E dopo un po' di parapiglia riusciamo a intervistare il gestore del tabacchi. Il monopolio controlla che non vendiate le sigarette ai minori di 16 anni?
PROPRIETARIO TABACCHI
Questo non credo nemmeno che sia di pertinenza del monopolio.
IN STUDIO MILENA GABANELLI
E' di pertinenza del monopolio, lo ha appena detto testualmente un suo funzionario "c'è un'attività di controllo sui minori per evitare che i minori fumino". Solo che è una balla. E' meglio se i minori fumano perché si incassa di più, e io Monopolio di Stato incasso anche facendoti pagare cara la licenza con la scusa dei controlli.
93.244.247.202
😀 grazie zio Bellini ( io sarei uno tra quei "qualcuno" x chi non lo sapesse..)
sempre più MITICO
it is number [25] [42] [41] [31] [8] [14] [36]
93.43.225.105
Sono tanti che mi chiedono info,ma non avendo voglia e tempo di scrivere ad ognuno allora lo riporto qui nel forum [40] So bene com'è la situazione in italia e chi ci vive lo sa ancora meglio di me,quindi non credo che ci sia bisogno di ricordarlo [45] [41]
93.244.247.202
laverita' ti fa male ....lo so !!! è una vecchia canzone di Caterina Caselli ( giusto ??) per quelli che hanno qualche anno come me sar' un bel ricordo .......ma per i giovani quella raccontata nel servizio TV e riportata scritta dal caro ed attento osservatore bellini ...........e' una dura e brutta realta' !!! svegliamoci o finiremo come una Repubblica delle Banane !!!
151.61.126.254
e devo aggiungere,che prima apri,inizi a lavorare e dopo un anno quando ci sará un bilancio(spese entrate uscite guadagno netto)allora il fisco ti dirá le tasse da pagare quali sono e non prima di aprire come avviene nel nostro bel paese [28] dopodiche per l'anno dopo il fisco chiederá un acconto da pagare ogni 3 mesi in base al guadagno dell'anno prima,ed ogni fine anno se hai pagato in piú perche le entrate son state minori dell'anno precedente, il di piú pagato sará ridato immediatamente indietro [28] cosi anno per anno [40] [41]
93.244.247.202
Ciao a tutti, in germania e' come qua' in austria, il primo giorno che sono arrivato siamo andati al comune e in 15 mn avevamo la residenza provvisoria, poi ho cpmprato subito una macchina e in 24 ore mi hanno consegnato libretto, targhe e assicurazione a domicilio.
Per la licenza ci hanno messo 5 giorni, ma solo perche' ho dovuto aspettare che mi arrivasse dalla sardegna il certificato penale. I documenti me li ha compilati uno della camera di commercio a gratis. ho messo solo un paio di firme.
I primi mesi ero in passivo con l'iva, visto che avevo dimostrato l'investimento iniziale, indovinate?
Mi sono trovato 1000 euro in piu' in banca di rimborso iva.
Per il primo anno pago dolo il 20% di contributi dei dipendenti(e non parlo di aprendisti).
Cosa dire, sono a 250 km, dall italia ed e' tutto un altro mondo.
Peccato non ci sia sole e mare.
ciao ciao
62.47.12.204
A Norimberga, in Germania, ha da poco aperto il primo ristorante completamente automatizzato: i camerieri saranno rimpiazzati da un computer e da un sistema di consegna del cibo su binari. Ma entriamo nei dettagli.
A quanto pare gli unici esseri viventi a far parte dell’attuale staff del ristorante ‘s Baggers sono i cuochi (che potrebbero in un futuro prossimo essere sostituiti anche loro da macchine), ma nessun cameriere si avvicinerà al vostro tavolo per farvi ordinare, nè vi porterà le pietanze.
Appena seduti avrete la possibilità di comunicare il menu scelto utilizzando semplicemente un computer con touchscreen che provvederà anche, una volta consumato il pasto, a fornirvi il conto ed a consentirvi di pagare con carta di credito. A consegnare i piatti a destinazione ci penserà un sistema di binari che parte direttamente dalla cucina ed arriva ai tavoli: sfruttando la semplicissima forza di gravità, i piatti vi scivoleranno davanti una volta pronti.
Un computer in cantina si occuperà di rilevare se le provviste stanno per terminare, ed il sistema computerizzato che connette tutte le strutture del ristorante è in grado inoltre di fornire ai clienti informazioni precise sui tempi necessari perchè le pietanze arrivino al loro tavolo.
L’imprenditore che ha avuto l’idea si chiama Michael Mack, ed ha un passato nell’industria dei metalli, forse ispirato da qualche episodio dei Pronipoti.
Il signor Mack ha già pensato a brevettare il sistema computerizzato e quello di binari grazie ai quali il ristorante funziona, e cercherà presto di promuovere anche all’estero la sua idea, avuta mentre preparava una cena per un numeroso gruppo di amici.
93.244.247.202
Non mi piace, se mi portano una pietanza con la muffa con chi mi inc....o?
Ti metti a discutere con i binari? Il contato umano non deve sparire, e specialmente la possibilita' di assumere padri di famiglia.
Se continua cosi' la finiamo come nel film di bruce willi"il mondo dei replicanti".
[40]
62.47.24.15
I tedeschi amano gli italiani,
ma non li stimano.
Gli italiani invece stimano i tedeschi,
ma non li amano.
Questa frase è solo una battuta senza una base reale? Giudicate voi, ma io credo che, purtroppo, ci sia dentro un bel po' di verità.
Ogni somiglianza con persone
viventi è inevitabile!
Die Deutschen lieben die Italiener... I tedeschi amano gli italiani...
Il primo grande amore (dal punto di vista storico) era, nei secoli XVIII e XIX, quello degli scrittori, dei pittori e degli artisti (miglior esempio: Goethe). Gli oggetti di quell'amore erano non tanto gli italiani, ma la cultura classica dell'Italia - le parole chiavi erano "Roma antica, rovine, rinascimento e romanticismo". Schiere di nostalgici amanti dell'Italia inondarono, sulle tracce di Goethe, il paese del sole e gli italiani spesso non capivano proprio cosa volessero da loro queste pallide facce con quella espressione estasiata.
La seconda "ondata di amore" hanno subito gli italiani a partire dagli anni '50 del secolo XX - ora le parole chiavi erano "sole, spiaggia, spaghetti e pizza", per alcuni anche "ti amo". L'amore dei tedeschi diventava ancora più forte, quando oltre a sole, spiaggia e spaghetti c'erano anche i würstel, la birra tedesca e il vero caffé filtrato.
L'ultima espressione di quest'amore è un po' più sofisticata, direi quasi una versione intellettuale. Per certi tedeschi (specialmente tra i 30 e i 50 anni, di solito provenienti da una fascia sociale elevata) il modo di vivere italiano rappresenta un ideale. Per loro l'italiano è, per definizione, spontaneo e simpatico, spensierato e pieno di vita e fantasia, spesso anche dotato di un tocco artistico. E il cibo italiano è il miglior cibo immaginabile, specialmente nei più cari ristoranti italiani in Germania. Il sogno che non viene mai abbandonato, anche se il portafoglio di solito non permette la sua realizzazione, è una seconda casa in Toscana o in Umbria, possibilmente una vecchia fattoria abbandonata, lontana da ogni civilizzazione (anche da quella italiana). La prima casa rimane comunque in Germania, perché anche nell'amore bisogna andare sul sicuro!
...aber sie schätzen sie nicht. ...ma non li stimano.
L'Italia sarà anche il paese più bello del mondo e gli italiani i campioni della simpatia, ma la macchina usata è meglio comprarla in Germania. In fondo gli italiani sono noti per la loro inaffidabilità e per il fatto che imbrogliano spesso e volentieri gli stranieri. Per fortuna il quotidiano BILD ci ricorda ogni anno, puntualmente prima dell'inizio della stagione turistica, il numero dei furti d'auto a Rimini (sembra che riguardino soprattutto le macchine di turisti tedeschi) e riporta le ultime statistiche dei morti di mafia in Sicilia. Dopo di ché i tedeschi ci vanno lo stesso, ma, così informato, si sentono, paradossalmente, meglio. L'effetto è quello di una vaccinazione che rende immuni contro la malattia vera e propria, cioè la teutonica nostalgia dell'Italia. Indimenticabile rimarrà la copertina della rivista "Der Spiegel" che, nel 1977, con riferimento alla situazione politica in Italia, mostrò una foto di un piatto di spaghetti con una pistola sopra, come "condimento". Se poi si pensa ai continui scioperi e ritardi in Italia allora fa bene sapere di essere, in fondo, qualcosa di meglio degli amati italiani!
Die Italiener schätzen die Deutschen... Gli italiani stimano i tedeschi...
I tedeschi sono bravi e affidabili nel lavoro, i treni sono sempre puntuali e l'ordine che regna in Germania è un modello per l'Italia. In Germania tutto funziona alla meraviglia, lo stato è forte e la gente rispetta le leggi - persino i semafori rossi! - e paga le tasse. I fiorellini nei giardini pubblici non sono mai calpestati e il "Gartenzwerg" tedesco (decorazione intraducibile dei giardini privati) viene, ogni settimana, lustrato fino al suo massimo splendore - come anche le macchine tedesche. Se solo l'Italia potesse avere qualcosa dell'efficienza tedesca! I tedeschi hanno poi nella loro maggioranza la caratteristica molto positiva di essere ricchi e lasciano in Italia ogni anno molti soldi. La Germania ha prodotto anche dei geni come Goethe, Beethoven e Hegel (Hitler non conta, era austriaco). E infine la Germania, quando l'Italia andava male, ha dato lavoro e pane a molti italiani. In una parola: un paese ammirabile. Insomma, quasi il paradiso in terra!
...aber sie lieben sie nicht. ...ma non li amano.
93.244.247.202
Pasta e basta!
La pasta non è più solo una cosa italiana da molto tempo. La Germania è piena di spaghetti, cannelloni, farfalle, ravioli, tortellini, penne, lasagne e gli altri. In ogni strada c`è un ristorante italiano. Tutti conoscono gli spot pubblicitari di “Barilla” e “Buitoni” con le mamme italiane.
Un tedesco mangia la pasta circa due volte a settimana. È una delle portate più famose in Germania. Allora, si vede, che la pasta è un alimento basico anche per i tedeschi. Ma chi meravigliasi? Già i bambini amano la pasta con salsa di pomodoro. La pasta è sempre adatta: per il desinare, per la cena, per la famiglia, per gli amici, per se stesso, semplicemente per tutti! Questo è cosi, perché ci sono tante possibilità di preparare la pasta, conveniente per ogni contingenza.
Che cosa sarebbe la Germania senza la pasta. Allora: GRAZIE ITALIA!!!
OG Autor:
Die Ressortleiter
93.244.247.202
non conosco le statistiche, ma sarebbe interessante scoprire in quali percentuali la gente emigra in altre nazioni e per quali motivi...
nella mia esperienza, avendo vissuto 10 anni in inghilterra, posso parlare di dove emigrano gli inglesi, sia persone sui 30/40 anni di eta', che di gente che va in pensione e decide di emigrare per avere "un posto al sole"...
gli inglesi vanno: francia (specie in Dordogna e Provenza), Spagna (costa del sol), Portogallo (specialmente i giocatori di golf), Sud africa (i piu' fortunati!!!), Australia, Italia (quelli coi soldi che vanno in Toscana), Florida.
delle centinaia di persone che ho conosciuto, non uno e' andato in Germania. (questo e' un fatto, niente di personale)
gli italiani dove vanno? di sicuro quelli che si muovono son meno che gli inglesi, ne ho conosciuti un po in spagna, altri in kenia, capo verde, messico, alcuni in sud africa.
ce ne sono che ancora oggi vanno in Germania? (non voglio dire solo per fare il pizzaiolo una stagione, ma muovendo tutta la famiglia)
196.210.255.75
Il Paese dove gli italiani si trasferirebbero più volentieri è la Spagna (14,2%), che affascina maggiormente i dirigenti, gli organi direttivi, i quadri e gli imprenditori. La seguono di poco la Francia (12%), preferita dai pensionati e la Gran Bretagna (9%), prescelta dagli studenti. Ottengono un buon gradimento anche la Svizzera (7,8%), preferita da operai e casalinghe, e gli Stati Uniti (7,3%), preferiti da coloro che lavorano in proprio; seguono la Germania e dall'Austria, che sarebbero la meta rispettivamente del 3,7% e del 2,8% degli intervistati. Il 2,2% degli italiani, inoltre, sarebbe felice di andare nel continente australiano e l'1,4% in quello africano. Il Nord-Europa è ambito dal 2,5% degli intervistati che, in particolare, andrebbero in Scandinavia (1,5%) e in Svezia (1%).
93.244.247.202
Gli emigranti scelgono soprattutto l'Europa (57,7%), ma in testa ai Paesi dove effettivamente gli italiani si trasferiscono non c'è la Spagna, in cima alle preferenze, ma la Germania, con 20% dei soggiornanti, seguita dall'Argentina e poi dalla Svizzera (14,7 per cento), e dalla Francia (10,2 per cento).
93.244.247.202
Bellini oltre ai kilometrici copia incolla che manco più leggo causa orchite acuta riesci a esprimere un concetto magari di 2 righe che sia tuo?
Senza scendere in battute da taverna come quella in cui dicevi a una donna che ti telefonava da Milano per lavoro e tu gli offrivi la solita paga da fame consigliandole di fare la mignotta stai propio a livelli bassi quando scrivi qualcosa di tuo si vede subito [39] [39] [39]
Infine su un forum si discute non si fa a gara a chi trova l'articolo più lungo e più bello aziona il neurone che ti è rimasto e di qualcosa di tuo [41] [41] [41] [42] [42] [42] VIVA L'ITALIA
151.81.91.167
[4] Favole affrante e vuote di malinconia [47]
Nebbia che affonda giorni e solidarietá [11]
Dicono che son precarie nuvole e utopia [47]
Ma là nella metropoli sprofonda la realtá [22]
Senza filtri nelle strade passeggia il buffone [20]
Salta sopra i cocci di un ormai sorda città [21]
Non c'é spazio per compianto nè moderazione [6]
A chi ha straziato i suoi valori per cieca tranquillità [5]
Un giorno,non puó vivere senza la sua utopia [13]
Nel nulla del benessere svende la sua viltà [16]
Tra voli disperati di fantasmi e falsi giorni [19]
Certo un buffone non sará di compagnia [1]
Al vegliardo che coi sogni non sa piú parlar [11]
Per chi la carovana è ormai sfuggita via [12]
il prezzo dell'orgoglio è nell'errore sprofondar
Ma nelle poltrone armate di menefreghismo
Striscia un canto vuoto d'idee senza identità [23]
Dicon"Non sarà poi male un pò di opportunismo"
Grazie ma declino ho troppo a cuore la mia integrità
Unaltro treno è ripartito,io vi lascio il testamento di un amore che la sua vita ha inseguito....Carissimo ange buona serata [2] [40]
93.244.233.20