analisi del mercato del lavoro nella gastronomia di Eugenio Zovich
[La domanda è autoesplicativa]
Caro ,Gianluca Franzoni il tuo cognome mi suggerisce una velata dicotomia con quanto da te scritto...non siamo tutti mammoni , dai.... 😉
io premetto che non sono un datore di lavoro ne tantomeno un proprietario, ma ci penserei due se non tre volte a dare in mano una cucina (o forno) ad un personale (.. italiano turco polacco ecc..) che con appena una settimana o poco più mantenga alto il nome dell'esercizio di turno..!!!
Penso semplicemente che i mercati obbediscano a certe regole (cercano equilibrio)e dando instabilità(migrazioni) ,possano trovare controllabilità in futuro.. esempio: i ragazzi della romania che da almeno 15 anni lavorano duramente in italia (manovalanza ecc) hanno investito i loro profitti soprattutto in locazioni sempre in romania scatenando un rialzo che negli ultimi anni ha portato un incremento del costo delle loro case fino ad oltre il tripo !! creando impossibilia' agli stessi di reinvestire in tempi medi altri denari nei loro luoghi di nascita, nello stesso tempo si sono italianizzati (al lusso ci si abitua velocemente, molto difficile tornare indietro…)e se chiedi un preventivo di lavori spesso ti presentano una lista anche piu' alta di muratori italiani (esperienza diretta)!!! .. il discorso e' lungo ma credo che la cosa importante non e' quanto lavori (certo un minimo viene sempre richiesto) MA COME lavori e che risultati ottieni .....
non credo al profitto tagliando solo i costi fissi........
ciao
w la mamma
krell
213.140.21.230
Pardon volevo dire:
caro Eugenio Zovich, no Gianluca Franzoni
sorry
krell
213.140.21.230
La tua riflessione non cambia la situazione attuale del mercato del lavoro, inoltre, gli italiani non sono le uniche persone al mondo ad essere intelligenti, inoltre, quando una persona "ha fame" aguzza anche l'ingegno (situazione europea e degli italiani del dopoguerra).
Gli europei occidentali quando "avevano fame" mangiavano anche il pane secco (se lo trovavano) ma quando abbiamo raggiunto la possibilità di avere facilmente il pane e sul pane anche il burro e il conpanatico preferito nessuno ha più avuto l'interesse nel ritornare a mangiare il pane secco ... ed è proprio quello che stà avvenendo degli extracomunitari che hanno invaso l'Europa "benestante" da affamati.
89.172.169.48
Beh, mi sembra un comportamento relativamente razionale, quindi economico, anche se il pane secco a livello dietetico mi pare sia ottimo. Tanto più razionale se si pensa che mentre io mi mangio il pane secco, ai tavoli vicini si vedono sempre più tizi che si abbuffano di caviale e champagne sfruttando il mio lavoro!
Ignoranza, arroganza, incompetenza, incapacità, approssimatività, scarsa qualità della produzione, "virtù" neocapitalistiche che spesso si manifestano in ingordigia e rapacità smodate, non sono certo prerogativa dei poveracci, nostri fratelli italiani o esteri, costretti a spostarsi a centinaia o migliaia di Km dai propri affetti per lavorare 12 ore al giorno davanti ad un forno, ma ben di più della progenie che per uno scherzo della storia si é fatta elite di dirigenza in molte società, quella si per me bastarda e dal sangue impuro, ed ha preso il controllo del nostro mondo in spregio della dignità del Lavoro e dell'Uomo, valori imprescindibili alla base della convivenza civile da sfruttare invece liberamente secondo loro come oggetti della propria cupidigia.
Condivido le Tue preoccupazioni, caro Eugenio, ed aggiungo di più... oggi, l'indignazione e l'impegno nel contrapporsi a questa decadente catastrofe é un obbligo, per garantire che i nostri figli non debbano rimanere inerti davanti alle belve che intendono predarli!
La mia responsabilità nei confronti dei miei due bambini mi spinge a censurare ed interdire con tutte le mie forze, la mia mente ed il mio cuore ogni comportamento teso allo sfruttamento esagerato dell'essere umano a fini produttivi, quindi ad esempio da consumatore a disertare ( nonostante il mio notorio appetito 🙂 ) ed eventualmente denunciare in caso di illegalità rilevabile, le aziende in cui mi rendo conto che "qualcosa non torna" e da lavoratore a rifiutare trattamenti non in linea al mio modo di vedere l'Uomo e la Storia, anche a costo di dover ritornare allo stato brado.
Altrettanto INVITEREI CALDAMENTE a fare Te e Tutti i galantuomini che conosco e con cui posso condividere questi miei Valori. Non siamo in pochi, ___la questione non é ancora definitivamente soluta___ come vorrebbero far credere, di ___Veri Uomini___, come mio nonno imprenditore artigiano sono convinto ce ne siano ancora tanti.
Saluti e simpatia
Francesco
87.11.115.234
Ciao Francesco, sono pienamente daccordo con le tue riflessioni ma ugualmente non cambiano la situazione e lo sviluppo attuale del mercato del lavoro.
89.172.173.42
... e così è la situazione in tutta Europa, qualsiasi espressione di protesta non serve a nulla ...
89.172.173.42
bien sure!! dobbiamo fare un passo indietro noi...brutta cosa...altrimenti staremo senza lavoro... grazie ciao
90.3.97.189
mi aggancio a questo....
esatto qualsiasi protesta non serve a nulla , possiamo essere milioni di persone insoddisfatte , pero basta que uno dica in televisione: gli italiani sono soddisfatti... e quella e la parola che vale. Il gioco di chi guida i politici e molto astuto! ti fanno credere que l'opinione pubblica abbia un valore ( cosi ci sentiamo bene...) e poi agiscono come piu conviene alle multinazionali o a chi sta dietro a quei burattini che vediamo nelle "telenovelas" della politica...
mi fanno ridere quando dicono che e difficile controllare l'emigrazione... la verita e che si aprono le frontiere per manipolare e abbassare il costo del lavoro.
evviva la democrazia!! siamo tutti liberi di fare solo come dicono loro... (anche se non ho ben chiaro chi siano "loro")
81.184.9.245
Noi italiani abbiamo comunque un qualcosa che nessun'altra persona di un'altra cultura possiede : SIMPATIA.
Secondo me dobbiamo puntare su quello che ci distingue dagli altri.
Ogni ristorante e ogni pizzeria dove il proprietario è italiano dovrebbe "scoppiare" di nazionalismo riguardo alla vera gastronomia italiana.
Sappiamo molto bene che il "non italiano" proprietario oppure gerente di un ristorante avente specialità italiane non mette mai insegne oppure simboli oppure musica che caratterizza l'Italia. Sappiamo anche che in tutto il mondo la clientela che vuole mangiare all'italiana pensa anche alla simpatica atmosfera tipica del nostro tipo latino e tipica anche per la nostra cultura per cui : a partire dall'insegna esterna ci deve essere se non la bandiera ma almeno i colori italiani. Entrando si deve sentire musica italiana (in sordina naturalmente). L'ambiente in stile italiano da trattoria cucina casalinga e così via. L'accoglienza da parte del cameriere o proprietario in parziale lingua italiana con un bel simpatico sorriso accenna di aiutare per il guardaroba e così via.
Almeno il personale dietro al banco e in sala deve essere di nazionalità italiana e deve sempre sorridere trasmettendo massima cordialità.
Questo è quello che amano i tedeschi per esempio ma in tutto il mondo quando si parla degli italiani originali la gente pensa automaticamente a Roma oppure a Venezia oppure a Firenze e anche a Palermo pur essendo quest'ultima famosa per un'altra cosa.
89.172.173.42
Appunto concordo ancora con te Zovich e prendo atto della situazione degli altri amici del forum.
infatti tu dici testuale :Noi italiani abbiamo comunque un qualcosa che nessun'altra persona di un'altra cultura possiede : SIMPATIA.
parli di qualita' con la Q maiuscola ,di un servizio in piu'.....
appunto una caratteristica che ci eleva come potrebbero essercene altre.. fa si che il prodotto venduto abbia qualita' maggiore ,rispetto alla concorrenza extraeuropea (e tra breve l'europa si allarghera') ritorniamo al Consumatore ..egli/Noi preferiamo una calda atmosfera (il meno artefatta possibile!! ) scegliendo un ristorante (magari ancora a conduzione famigliare!!)
la situazione purtroppo va male anche in altri settori (tessile/ vestiario) molto dipende dalla spinta delle nuove e future superpotenze economiche Cina in primis ! e' difficile competere nel breve periodo.....
ma la storia e' fatta di cambiamenti non dipende da noi singoli sono masse che nel tempo si muovono e creano.. scompiglio.. guerre ...ricchezza ecc...
Certo La foto che rimane ora purtroppo e' una polaroid scattata male...
ciao
krell
213.140.21.230
Leggo Giona ed é quasi come se leggessi me stesso... tranne che per un punto... un punto di vista. __Le masse__ le puoi vedere dall'aereo o da dentro un autobus. Dall'aereo le vedi come formichine che si muovono senza un chiaro progetto. Da dentro l'autobus sei Tu che _SPINGI INSIEME_ ad altri Uomini ed ogni spinta può essere frutto di movimenti meccanici ed istintivi, come quelli della formichina, oppure di un _progetto comune e di scelte ragionate_... I grandi movimenti del passato secondo me sono frutto di discontinuità nella trasmissione e nella condivisione dei Valori e della Cultura, non di vuota casualità statistica. Mi ripeto, cercando di usare la Tua Visione del Mondo per ridire la mia visione della storia. La scelta individuale di un singolo lavoratore o consumatore o imprenditore produttore può essere insufficiente a muovere 'la ruota del mulino'. La scelta sociale invece _é il movimento stesso_.
Per me é assolutamente urgente ricominciare a fare cultura Umana Insieme e ricominciare a spingere!
Saluti e simpatia
Francesco
87.3.115.125