rigenerazione e ventilazione
[La domanda è autoesplicativa]
E' la stessa cosa. La rigenerazione o ventilazione serve per rendere il glutine più elastico e tenace, nel caso si preveda che al termine della lievitazione i panetti siano troppo estensibili. Si effettua dopo una ventina di minuti dalla fine dell'impastazione, e consiste semplicemente nel far compiere un paio di giri all'impasto, in modo da ripiegarlo nuovamente su se stesso. Nel caso di impasti molto idratati come quelli per la teglia le rigerazioni possono essere molteplici, tutto al fine di dare consistenza alla pasta incrementando l'assorbimento di acqua. In altre parole, un impasto non rigenerato che risulti appiccicoso, dopo la rigenerazione o il ciclo di rigerazioni è meno appiccicoso, anche se più "incordato". Poniamo il caso di due panetti per pizza tonda, fatti con lo stesso impasto, uno dei quali sia stato rigenerato: quest'ultimo tenderà a lievitare di più in altezza, l'altro risulterà più spattellato".
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Grazie di cuore Stefano.
Mi hai tolto un dubbio che mi assillava da tempo e che nessuno ha saputo chiare fino a ora, tranne te naturalmente.
Mi era stato spiegato il processo, presentatomi come ventilazione e mi avevano spiegato che la rigenerazione era il rimaneggio di una pasta vecchia... pensa un pò!!!!!
Qualcun'altro, mi spiegava che sono due cose differenti ma presentandole con lo stesso procedimento... roba da uscire pazzi.
Comunque grazie ancora, menomale che c'è questo forum... altro che scuola!!!
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E' anche una questione di termini: si può anche definire il rimaneggiare la pasta vecchia come "rigenerazione", tuttavia il termine è adeguato ad una tecnica di impastamento, e il fatto di "rifare" i panetti perché ormai stralievitati e/o inaciditi non è proprio una tecnica, quanto piuttosto mettere una pezza a un problema. Il termine "ventilazione" l'ho sentito adoperare più di una volta, soprattutto in certi ambiti romani, ma è solo un sostituto del primo. Tra l'altro induce a credere che il fattore "ossidazione" (il fatto di "ventilare") sia preponderante rispetto invece all'azione puramente meccanica dell'impastatrice, cosa appunto che non è, in quanto un paio di giri, anche ripetuti, non induce ad una ossidazione molto più spinta. Almeno questo è il mio parere. Ti saluto.
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CIAO
I TERMINI PER I VARI PROCESSI D IMPASTAZIONE POI SONO MOLTO PERSONALI.. NN ESISTE UN VERO " CODICE".. RIGENERO.. DALLE MIE PARTI SAREBBE KOME DICEVA STEFANO.. LA PALLINA PASSATA ORMAI DI LIEVITAZIONE E RIMPALLETTATA PER POI USARLA...O DI UN IMPASTO MOLTO IDRATATO O LENTO.. KE SI RILASSA IN LARGHEZZA PER MEGLIO KAPIRE... ALLORA LO SI RIGENERA PER DAGLI UNA STRUTTURA PIU FORTE..DI SOLITO SI USA KON FARINE DL W BASSO..
VALE PERO ANKE PER UNA TEKNIKA D IMPASTAZIONE.. PER LA PIZZA IN TEGLIA " ALLA ROMANA"... SI KIAMANO IN MANIERA DIVERSE LE STESSE TEKNIKE..BISOGNEREBBE PROPRIO FORMARE UN KODICE KE VALGA PER TUTTI.. TIPO DISCIPLINARE.. KON I GIUSTI TERMINI RIKONOSCIBILI DA TUTTE LE VARIE ASSOCIAZIONI .. DAI VARI ISTRUTTORI ECC ECC
CIAO CIAO
MARIO
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